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Autore: valeriaspanu    25/03/2014    8 recensioni
CONTINUO DI LIVING AGAIN: ciao a tutti ragazzi;) dato il successo di Living again, ho voluto scrivere una serie di one-shot su ciò che accade dopo il felice epilogo:D inoltre accetterò le scene che ci sono nelle vostre testoline: nel senso, se mi date consigli su "scrivere qualcosa sulla pucciosità di Haymitch come nonno" la farò senz'altro:) Quindi, leggete e commentate;) e "commissionate". Un bacio!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bimba Mellark, Bimbo Mellark, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il Natale era il periodo più stressante dell’anno, soprattutto per una come me che non l’aveva mai festeggiato. Ma per Peeta era così importante, gli ricordava la famiglia, soprattutto il padre… e quando aveva iniziato a parlare di Babbo Natale a nostra figlia, più o meno da quando aveva tre mesi, festeggiarlo in grande era diventato un obbligo.

-Sì, esatto, tesoro… attenta con la glassa, attenta alla gon… oh, Dandy. Kat!!- urla mio marito dalla cucina mentre io sorrido, divertita.

-Sì?-

-Penso che dovrai attaccare l’ennesima lavatrice!-

-Papà! Papà guarda ora ho i capelli rotti, come il vestito di Babbo!!!-

-Sì, tesoro… diciamo che sei tutta rossa.-

-Anche tu rotto???- urla nostra figlia di quattro anni e mi posso benissimo immaginare la faccia birichina che ha nel mentre che lo dice.

-Guai a te, sai che poi andrai incontro al soll… Oh, l’hai voluto tu, terremoto! Vieni qui!-

Mi beo delle risate di quei due, non so chi sia più agitato e su di giri, mentre apparecchio la tavola visto che, tra poche ore, arriverà la marmaglia di gente chiamata da noi “amici di famiglia”: Johanna e Gale, che si sono sposati qualche mese fa con grande sorpresa di tutti, Haymitch e Effie, mia madre e infine Annie con il piccolo Junior che ormai aveva nove anni. Peeta adorava Junior ma ne era allo stesso tempo geloso visto che Dandelion ne era assolutamente stregata: chi poteva darle torto? La nostra piccola peste comunque rassicurava il mio povero marito, dicendogli che avrebbe sposato lui da grande.

Peeta entra nel salone, con i capelli totalmente coperti di glassa così come nostra figlia: li amo.

-Kat, devo andare un momento in panetteria, mi sono dimenticato di chiudere… Riesci a cavartela da sola? Devi solo spegnere il tacchino tra un’ora, i biscotti poi li inforno io, ok?-

Alzo gli occhi al cielo mentre prendo in braccio Dandy, schioccandole un bacio sulla guancia paffuta: sa di cannella, proprio come il padre.

-Ce la caviamo benissimo, Mellark. Siamo due ragazze indipendenti, vero tesoro?-

-Tì, papà! Noi siamo impipendenti!-

Entrambi ridiamo e, dopo che Peeta mi schiocca un bacio sulle labbra e si mette una nuova maglietta, rimaniamo sole io e mia figlia.

-Che ne dici, tesoro? Andiamo a farci un bagno?-

-Ok mamma! Ma mi spoglio da sola, ok??- mi chiede lei, tutta orgogliosa.

-Oh ma certo! Ormai sei grande!!-

 

 

Guardo mia figlia incantata perché, a volte, non riesco proprio a capire come io e Peeta siamo riusciti a creare una creatura così perfetta: i capelli scuri come i miei le ricadono a boccoli sulla schiena e con quei suoi occhi vispi controlla sempre tutto, la mia curiosona. E sta bene, è felice ed è spensierata: questo è l’importante.

-Mamma.- mi dice, puntandomi i suoi pozzi azzurri.

-Sì?-

-Mary ha avuto una sorellina. E ha detto che insieme si divertono tanto.-

Aia. Il senso di colpa che conosco molto bene inizia a farsi sentire all’improvviso. Io e Peeta non avevamo mai parlato di fare un altro bambino, anche perché già con lei era stato quasi un trauma per me: Peeta ne avrebbe voluto un altro ma per me Dandelion bastava ed avanzava.

-Perché, tesoro, tu ti annoi?-

-Quando tu e papà siete a lavoro tì. Mi annoio da sola.- e questa fa ancora più male –Però papà mi ha detto che la cicogna non vuole più venire da noi. Deve essere proprio cattiva.- Fantastico, ora se la prende con un povero uccello. –Io vorrei tanto una sorellina. Anche un fratellino andrebbe bene.-

Osservo il musetto triste di mia figlia e il cuore mi si stringe un po’: effettivamente va tutto bene, Katniss. Lei sta bene, è felice, non le manca nulla e non va incontro a nessuna mietitura. Un nuovo bambino vorrebbe dire fare felice sia lei che Peeta. E sei ancora giovane…

-Magari io e papà, potremo parlare di nuovo con la cicogna, che ne dici?-

-Davvero?- mi chiede lei, gli occhi che brillano.

Io rido e annuisco mentre poi le bacio la testolina e vado un attimo di sotto a spegnere il forno, proprio mentre Peeta torna a casa. Gli sorrido e gli faccio cenno di andare su perché, questa volta, non gli voglio dire nulla, ci penserà Dandy a dargli la notizia. E infatti sento benissimo le urla di mia figlia dal bagno.

-PAPA’! Papà, mamma ha detto che la cicogna può tornare se lo vuoi anche tu!-

-La cicogna? Tesoro, che dici?-

-Ma tì, papà!- dice lei, spazientita e già me la vedo che alza gli occhi al cielo. – Per la sorellina! Oppure il fratellino, dici che le possiamo chiedere se ci porta sorellina? Mi piace di più la sorellina!-

Non sento la risposta di Peeta, quindi salgo su in bagno e vedo il suo sguardo pieno di speranza ma ha ancora ha paura di fidarsi, perché sa di quanto io sia sempre  stata diffidente per il discorso “figli”.

-Kat…- mormora solamente.

-Ci possiamo provare, che ne dici?-

-Ci possiamo provare.- mi dice lui, sorridendo.

 

Beh? Che ne dite?? Vi è piaciuto? Grazie per i numerosi commentiJ un bacio

  
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