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Autore: Bebba    10/12/2004    4 recensioni
è il settimo anno dei nostri amati malandrini e del sottovalutato Piton. Le scelte che ha dovuto compiere per arrivare dove è ora e i desideri infranti di un ragazzo che è dovuto crescere troppo velocemente
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mocciosus #5

Mocciosus #5

 

 

 

L’umidità mi s’infiltra nelle ossa, cerco di coprirmi più che posso con il semplice mantello di lana nera che mi sono portato da casa ma è tutto inutile.

 

Decido di imbucarmi in qualche negozio per sfuggire alla tempesta che mi sta letteralmente dilaniando le carni.

 

Non ci penso su due volte ed entro nel negozio più vicino, un ventata di aria calda mi da il benvenuto.

 

Mi sento un po’ a disagio. Sto sgocciolando per terra e la donna che sta alla cassa mi sta incenerendo con lo sguardo.

 

Cerco di mantenere un aria disinvolta e do un’occhiata agli scaffali.

 

Gli espositori sono pieni di ninnoli da ragazze, profumi e roba del genere ora capisco perché la commessa mi guardava male avrà pensato che sono un finocchio.

 

-Hai bisogno d’aiuto?- mi domanda una voce cristallina che ben conosco, la voce di Lily Evans.

 

-Non da te, stammi lontana lurida mezz…- le sue mani scattano sulla mia bocca.

 

-Fa silenzio o rovinerai tutto, fa parlare prima me- esclama tenendomi ancora le mani premute sulla bocca.

 

Ma che diavolo sta succedendo, mi sento avvampare e il cuore mi batte a mille.

 

-Allora stai zitto e mi ascolti?-

 

Annuisco, non posso fare altro e finalmente lei mi libera da quella posa imbarazzante.

 

-Che ci fai qui Severus?- mi domanda.

 

-Non sono affari che ti riguardano- rispondo acido.

 

-Stai comprando un regalo alla tua ragazza?- continua la Evans, forse non lo nota ma mi sta distruggendo dentro, mi sento una merda

 

-Non dire cavolate- borbotto –Ora lasciami stare sono in…-

 

La porta del negozio si apre sbattendo tutto un tratto –Che nessuno si muova- urla un uomo con un passamontagna blu calato sul volto –O siete tutti morti vi avverto-, l’uomo ci mostra un’arma babbana, credo si chiami pistola.

 

Incespico rumorosamente, sento la Evans dietro di me armeggiare sotto il mantello e poi un boato.

 

Non capisco più niente.

 

-Se non vuoi finire come la marmocchia,tira fuori i soldi al più presto- la voce del uomo mi giunge come ovattata e finalmente trovo il coraggio di girarmi.

 

-Oddio- sussurro e mi butto subito in ginocchio accanto al corpo inerte della Evans.

 

Una macchia  di sangue si sta allargando velocemente sul pavimento lucido del negozio.

 

Non so che devo fare, non sono mai stato particolarmente attento alle lezioni di pronto soccorso.

 

Il viso della Evans è cerulo e perde colore ogni minuto che passa, devo fermare l’emorragia. Prendo il mantello e lo premo forte sulla ferita, ma non sembra cambiare molto.

 

-Cazzo Lily, non puoi farmi questo- urlo mentre le lacrime incominciano a rigarmi le guance.

 

E mentre cerco di aiutare la Evans qualcuno irrompe nel negozio, non capisco molto bene quello che succede so solo che sono arrivati i soccorsi.

 

Mi allontano dal corpo della Evans ed esco dalla porta sul retro prima che qualcuno mi veda.

 

Ricomincio ad avere freddo ed ho pure paura che lei muoia, perché sono scappato via cosi?

 

Stupido, stupido idiota…

 

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La Evans è in infermeria. Madama Chips la guarita in un batter d’occhio.

 

Io sono stato un stupido a scappare in quel modo e mi sento terribilmente in colpa, ma ora ho deciso  che la mia vita cambierà. Accetterò la proposta di Malfoy anche se so che non è la cosa più giusta.

 

Prima però devo fare una cosa di vitale importanza…

 

Frugo nel baule finche le mie dita sentono il tessuto liscio del mantello dell’invisibilità di mio nonno.

 

Lo tiro fuori e me lo sistemo sulle spalle.

 

Esco fuori dal dormitorio al rintocco della mezzanotte, Hogwarts è immersa nel buio più oscuro e arrivo in infermeria con qualche problema.

 

L’infermiera sonnecchia sopra una sedia, cerco di non fare rumore quando le passo accanto.

 

Silenziosamente raggiungo il suo letto vicino la finestra.

 

Il suo viso è sfiorato dalla pallida luce lunare e i suoi capelli ramati sono aperti a ventaglio sopra il cuscino, ha un’aria cosi beata e mi chiedo cosa stia sognando.

 

La mia mano incerta le accarezza il viso liscio come una pesca, mi chino su di lei e li do un bacio a fior di labbra, la Evans si agita un po’.

 

-Addio- sussurro sfiorandole per l’ultima volta la guancia.

 

Ora sono pronto…

 

Ritorno al dormitorio, la sala è completamente vuota a parte Lucius Malfoy, mi siedo accanto a lui sul divano.

 

-Sono con voi!- gli dico.

 

Ora nulla sarà più come prima…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non ho niente da dire, a parte: COMMENTATE!!!!!

 

BY

BEBBA

 

 

 

 

 

   

  
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