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Autore: tylersanchor    28/03/2014    3 recensioni
"Una vocina però, una soave e dolce vocina che, se Stiles fosse stato più sobrio avrebbe capito appartenere alla vodka, gli disse:“Perché non le racconti tutto? Sei ubriaco, penserà che tu sia fuori di testa e basta. Almeno ti toglierai un peso dalla coscienza. Tanto non la rivedrai mai più.” E le diede retta.
- Allora, da dove cominciare, cara mia …
- Bethany.
- Bethany! Allora, tutto è cominciato quando mio padre …
E le disse davvero tutto. Di Scott, dei lupi mannari, di Allison e la sua famiglia, di Lydia, Isaac, Erica, Boyd e, soprattutto, di quanto fosse irrimediabilmente e assolutamente cotto di Derek Hale."
[Sterek, maddai?] [Non tiene conto della terza stagione]
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’idea di andare a scuola di corsa era stata proprio cretina, infatti appena percorsi due isolati Stiles ormai non correva, ma arrancava come un soldato della guerra del Vietnam bestemmiando nella sua testa tutti i santi che conosceva in ordine alfabetico.
Perché proprio a lui? Non poteva essere Scott ad essersi preso una sbandata epocale per Derek e averlo confessato alla sua ex vicina di casa, ricomparsa per magia nel momento meno opportuno? Oppure, ancora meglio, non poteva essere Derek a patire tutto quello?  Ah, giusto, Derek aveva l’eloquenza di un pesce rosso, lui non si sarebbe fatto scappare certe cose.
E che fare poi? Doveva cambiare stato, anzi, nazione, continente, pianeta, sistema solare, galassia. Primo: aveva raccontato a Bethany che gli piaceva Derek, quindi Derek lo avrebbe saputo e Stiles non voleva immaginare la sua reazione: se fosse andata bene sarebbe rimasto come al solito inespressivo, se fosse andata male lo avrebbe squadrato e si sarebbe messo a ridere “Stiles pensava di avere una possibilità con me? Che barzelletta” e lo avrebbe fatto a pezzi.
Secondo: Bethany sapeva tutto e con tutto Stiles intendeva tutto, lupi mannari, kanima, alpha, beta, omega, gli Argent …  e se Derek  lo avesse saputo, anche se fosse stato magnanimo al punto di comprendere che Stiles, se avesse potuto, avrebbe fatto a meno di innamorarsi di un lupo mannaro di una diecina di anni più di lui con la varietà di emozioni propria di un monolite, saputo questo lo avrebbe sicuramente ucciso.
E Scott, come dimenticarsi di Scott. Anche con lui c’erano due problemi, anzi, tre. Uno: fargli capire che il fatto che a Stiles piacesse Derek non significava nulla e non era un avviso di infermità mentale, asservimento ad un alpha o qualunque altra cosa contorta Scott avrebbe immaginato e evitare che uccidesse Derek o, cosa molto più probabile, si facesse trasformare dal suddetto in una polpetta. Poi, spiegargli perché non glielo aveva detto subito anziché dirlo mezzo sbronzo a una che credeva una sconosciuta. Superate queste fasi, avrebbe dovuto affrontare ancora il problema “ho spiattellato tutto alla mia vicina di casa”.
A meno di un miracolo, al sua testa sarebbe finita a fare da soprammobile a casa di Derek o di Scott.
- Stiles?
Si parla del diavolo …
Scott era lì davanti a lui, doveva aver fermato la modo vedendolo ansimare e trascinarsi lungo la strada e sembrava molto sorpreso di vederlo.
- Scott! – gracchiò Stiles, cercando di togliersi dalla mente l’immagine della sua testa usata come soprammobile in casa McCall.
- Perché sei a piedi? Hai corso?
- No! Cioè, sì, ho deciso di fare un po’ di sport, sai, ehm … tu piuttosto che ci fai qui? Casa tua non è di strada!
Un punto a favore della sua intelligenza sempre pronta, nonostante fosse sicuro che il corpo lo stesse per abbandonare, dato che non si sentiva più le gambe.
Scott abbassò lo sguardo: - Sono passato davanti alla casa di Allison.
E lì davvero non c’era niente da dire. Allison era stata la ragazza di Scott, ma per una serie di motivi, la maggior parte dei quali aveva a che fare con i lupi mannari e col fatto che la famiglia Argent desse loro la caccia da secoli, si erano allontanati. E, quell’estate, Allison e suo padre si erano trasferiti a New York. Aveva detto che aveva bisogno di cambiare aria e da un lato Stiles la capiva, dall’altro doveva far fronte a uno Scott sempre più giù.
- Vuoi un passaggio? – domandò Scott, interrompendo i suoi pensieri.
- Eh, cosa? Ah, sì certo, grazie.
- Non ho un secondo casco, quindi speriamo che qualche collega di tuo padre non ci becchi.
Ma il casco, sinceramente, era l’ultima preoccupazione di Stiles.
 
 
 
*

 
 
La scuola, almeno, la mattinata, fu insolitamente tranquilla. Nessuna traccia di Bethany, ed era riuscito persino ad avere una conversazione chiara e coerente con Lydia. Certo, era un effetto collaterale del fatto che negli ultimi tempi fantasticasse sul pomiciare con Derek, anziché con lei, su una panchina del parco, ma era un dettaglio trascurabile.
Ovviamente appena uscì per andare a pranzo la quiete finì.
- Stiles?
Si voltò ed ecco la sua adorabile vicina di casa. Perché non poteva essere stata investita da una macchina nel tragitto verso la scuola? O aver avuto un attacco cardiaco a matematica? Un trauma cranico a educazione fisica?
Cercò di defilarsi, ma Lydia lo afferrò per un braccio: - Stiles! Una ragazza ti cerca!
Un tempo avrebbe gongolato, credendo che quella fosse gelosia, ma in  quel momento voleva solo scappare il più lontano possibile.
- Sì, ma io non voglio vederla.
Magari avrebbe potuto chiedere a Derek, se mai in un improbabilissimo futuro si fossero messi insieme, di mangiarla. Cioè, tecnicamente i lupi non mangiano le persone, ma magari poteva fare un’eccezione …
- Stiles! – ripeté Bethany.
- Lasciami in pace! – le sibilò lui e corse a chiudersi in biblioteca, con l’intenzione di evitarla tutta la giornata.
Certo, così avrebbe anche evitato il pranzo, il che era decisamente una pessima cosa, ma anche Scott, cosa invece positiva. Nelle ore di lezione era riuscito a comportarsi semi normalmente, ma a pranzo sicuramente gli sarebbero venuti i sensi di colpa: aver spifferato tutto a Bethany voleva dire non solo rischiare la morte, aver fatto diventare le sue possibilità con Derek un numero negativo, ma aveva anche messo a rischio Scott. Certo, probabilmente Bethany non aveva creduto a una parola sui lupi mannari, ma non si poteva mai sapere. Aveva pur sempre idea della verità, anche se non ci credeva e Stiles si sarebbe lanciato dal quinto piano per averglielo detto con tanta leggerezza. Aveva messo nei guai il suo migliore amico e il ragazzo che gli piaceva.
Mentre si stava dando del cretino in tutte le lingue che conosceva una voce lo interruppe.
- Stiles?
Stava seriamente iniziando ad odiare il suo nome.
- Sì, Scott?
- Non mangi? – gli domandò l’amico, sbucando fuori da dietro uno scaffale.
- Non ho fame.
Scott si sedette vicino a lui e gli mise una mano sulla spalla.
Stiles ebbe un brivido.
- Stiles … ascolta, so che è difficile, e che non volevi …
Oddio, Scott sapeva. Stiles sentì la bocca prosciugarsi e un brivido lungo la schiena. Bethany aveva spifferato tutto, fantastico.
- Sono stato un idiota, Scott, - iniziò, ma venne interrotto.
- Non dire così, non potevi sapere!
A Stiles quasi vennero le lacrime agli occhi: Scott era davvero un amico. Nonostante tutto, aveva capito la pressione del tenersi la cosa di Derek tutta per sé per mesi, aveva capito che in fondo lui non voleva, che se non avesse bevuto non l’avrebbe mai fatto, perché Stiles non era il tipo da sottovalutare cose così importanti.
Scott prese un respiro e lo abbracciò stretto.
- Sono con te, Stiles, - disse, - Hai fatto una cazzata, ma ne usciremo insieme.
- Scott, non sai quanto mi dispiace, io non ci ho pensato, non avrei mai immaginato che saremo finiti in questa situazione, ma capisci, ero così stanco di reprimermi …
Scott gli appoggiò una mano sulla spalla: - Capisco Stiles, ma prima avresti dovuto informarti, prendere le giuste precauzioni …
- Ma che ne potevo sapere io! – esclamò Stiles, anche se in fondo Scott aveva ragione, ma vatti a immaginare di beccare proprio la tua vicina di casa a mille miglia da Beacon Hills.
- Stiles, hai diciassette anni, dovresti sapere come funzionano queste cose, - disse Scott, serio.
Stiles stava iniziando a non capire.  In che senso? Che diavolo ci azzeccava il fatto che lui aveva diciassette anni? Okay, magari avrebbe dovuto saper distinguere un bicchiere di vodka da uno di acqua ed essere un po’ più responsabile, ma come avrebbe potuto immaginare di Bethany?
- In che senso? – domandò.
- Beh, sai, preservativi, pillola del giorno dopo …
- Eh?
Qualcosa gli faceva intuire che Scott non intendeva la stessa cosa che intendeva lui.
- Ma su, Stiles! E poi ti meravigli se hai messo incinta quella Elizabeth!
- Bethany, si chiama Bethany, - ebbe appena il coraggio di mormorare Stiles, senza nemmeno il coraggio di svenire.
C’era un grosso problema: o era in arrivo un nuovo messia, o Stiles aveva perso la verginità nel sonno, in coma, sotto l’effetto di droghe pesanti oppure Bethany era una stronza, perdonategli il termine, di quelle epocali.
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Okay, di solito i miei tempi d'aggiornamento sono storici, nel senso che ci ha messo meno Ulisse a tornare a Itaca che io a scrivere una qualunque cosa, ma oggi siccome sono particolarmente scazzata mi sono messa a scrivere per evitare di compiere un omicidio. Volevo comprare dei vestiti online e non funziona il carica postepay, pure. A dire il vero non so nemmeno perché sono così scazzata, ma sarà per il fatto che non ho voglia di uscire, ma il weekend vuol dire uscire e quindi ecco perché mi sto lamentando con la povera persona che sta leggendo queste note.
Comunque, miei scleri a parte, spero vi farà piacere che io abbia deciso di scrivere anzichè studiare/ rispondere alla gente su whatsapp ahahah. Non inquadrate subito male Beth, diciamo che aveva bisogno di parlare con Stiles e sapeva che lui l'avrebbe evitata per il resto della sua vita, potendo. (E poi diciamocelo, il dialogo Stiles/Scott fa ridere, dai. Okay, un pochino ridere? Nemmeno? *va a disperarsi in un angolo*)
Anyways, ringrazio tutti coloro che hanno letto, in particolare chi ha messo FLW fra le preferite, seguite o da ricordare e un grazie speciale a alixsoldier  che ha recensito, pensavo che una storia a rating verde non se la sarebbe filata nessuno sinceramente ahahaha.
Se volete parlarmi, farmi qualche domanda, dirmi che non sono simpatica o quello che volete, potete seguirmi su Twitter oppure farmi una domanda su Ask o casomai preferiste, potete mandarmi un inbox/seguirmi su Tumblr :D
Fatemi sapere che pensate di questo capitolo e non fate caso alle note più lunghe del capitolo stesso, sono logorroica e adoro parlare da sola ahahah.
  
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