Grazie mille per
aver commentato, gente, e per non avermi linciato per aver considerato la possibilità
di un barbiere completamente scemo!!!
@nellie84:mi fa
piacere! Grazie per aver commentato e stai tranquilla!!! Ho fatto sì che solo
il barbiere e la sua progenie, ovvero Johanna,
fossero degli idioti! Nellie Lovett
è solo una povera panettiera alle prese con un completo imbecille …
@Dogma: grazie mille! Sono
quelli come te che mi fanno venire voglia di continuare a scrivere queste fanfic demenziali!!
Ordunque: avevamo lasciato
Sweeney al porto in procinto di trovare la strada di
casa …
The worst pies in … uh … New York?
Ovvero: il signor Babber torna a casa.
Il signor Todd
prosegue per la sua strada, canticchiando in tono tetro. La città non è
cambiata in tutti quegli anni d’esilio.
Mendicanti agli
angoli delle strade, prostitute, ladri, fumi malsani … e neanche una svendita di stivali.
E finalmente
giunge in Fleet Street. La sua casa. Un’unica stanza
con un enorme vetrata decisamente fotogenica.
Ma prima di salire
e riprendere possesso della sua vecchia vita deve fermarsi all’emporio, dove,
anni fa, vivevano una coppia di panettieri.
Entrando la porta
emette l’immancabile cigolio che non promette nulla di buono.
Dietro al bancone
una donna, china sul suo lavoro, taglia del burro a ritmo di musica.
Dal momento che
niente lo spaventa più dei mattarelli, e la sconosciuta ne ha uno enorme a
portata di mano, Sweeney decide di darsela a gambe.
Ma è troppo tardi:
lei lo ha visto. Poggia il coltello da macellaio, lo fa sedere, gli canticchia
la sua desolante situazione finanziaria e infine gli serve un pasticcio, a dir
suo disgustoso, pregandolo di non assaggiarlo perché l’ultimo che l’ha fatto è
morto.
Ovviamente lui
afferra il significato dell’avvertimento e le fa cenno di ok, riconoscendo nei
suoi modi la signora Lovett i cui pasticci gli
avevano sempre fatto cagare.
La signora Lovett dal canto suo riprende a cantare, narrandogli di
come la concorrenza l’abbia ridotta alla fame. Alla parola fame però, lo
stomaco di Sweeney protesta violentemente ed egli,
quasi involontariamente da un morso al pasticcio.
Grave errore.
Il signor Sweeney Todd passa le seguenti tre ore e mezza a vomitare
copiosamente nei catini che Nellie Lovett gli passa per non sporcare ulteriormente quella
squallida topaia.
Esauriti i conati
di vomito, Sweeney cerca di darsi un contegno, ma lo
stomaco protesta ancora.
“Signora Lovett?”
“Dica.”
“Mi darebbe un
altro pasticcio?”
… diverse ore di
vomito dopo …
La signora Lovett lo osserva con attenzione, mentre il povero Sweeney, ormai pallido come la morte, chiede di perdonarlo
per aver macchiato la moquette.
“Così siete voi”
sospira la panettiera ”Benjamin Babber.”
Immediatamente Sweeney s’incupisce.
“Come avete fatto
a riconoscermi?”
“Siete l’unico
idiota di mia conoscenza capace di vomitare per tre ore e mezza di seguito,
signor Babber.”
“Capisco siete
follemente innamorata di me e i miei tratti vi sono cari quanto la luce del
sole, per questo motivo non li avete dimenticati, dico bene?”
“Non avete capito
niente come al solito, signor Babber. Ho sempre
pensato che aveste qualche problema di udito.”
“Avete sempre
avuto un debole per me lo so, ma io sono fedele a mia moglie. A proposito dov’è
Lucy?”
“Vostra moglie è
impazzita di gioia quando ha saputo che eravate imprigionato a vita, ha mollato
la bambina a quel vecchio sfigato del giudice Turpin
ed è andata a giocare tutti i suoi averi al casinò. Purtroppo ha perso tutto ed
è costretta a mendicare per sopravvivere. Eccola là davanti, vedete?”
La signora Lovett indica una donna che fa l’elemosina sul bordo di una
strada. Lucy la vede e la saluta con la mano.
“Ciao, ciao! Bene,
signor Babber, avete afferrato?”
“Oh, triste
fato!!! Quel porco del giudice Turpin ha violentato
mia moglie che poi si è suicidata e, non contento di ciò, ha preso in custodia
mia figlia, adottandola come fosse sua???”
“No, ascoltate
attentamente, signore: nessuno ha violentato vostra moglie.”
“No, vi prego non
raccontatemi i particolari della tragedia!!! So bene che nessuno di quei
malvagi ebbe pietà della mia povera dolce Lucy!!!”
“Signor Babber?”
“Si?”
“Ripeta insieme a
me: terrazzo.”
“Ombrello.”
“No, senta deve
ripetere esattamente quello che dico io, è chiaro?”
“Ma certo.”
“Bene, ascolti
attentamente e ripeta questa parola: sedia.”
“Formaggio.”
Miss Lovett fissa disperata il povero Benjamin Babber.
“Bene, signor Babber … “
“Nessun Babber! Quell’uomo è morto. C’è solo Todd adesso. Sweeney Todd. Colui che avrà la sua vendetta e troverà una
svendita di stivali a … ehr … in questa
maledetta città, insomma!”