Film > Sweeney Todd
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Autore: marjane    06/07/2008    6 recensioni
E se Sweeney Todd fosse un completo imbecille? NOTA IMPORTANTE: QUESTA FANFIC NON INTENDE OFFENDERE TUTTI COLORO CHE ADORANO SMISURATAMENTE SWEENEY TODD, ANCHE PERCHE’ L’AUTRICE E’ UNA DI ESSI. GRAZIE PER L’ASCOLTO. COMMENTATE SE LA COSA NON VI PIACE O VI DISTURBA. MA ANCHE SE VI PIACE, SIA CHIARO! Dedicato a tutti coloro che piangono tutte le volte che vedono l'ultima scena del film. Come la sottoscritta. FINALI ALTERNATIVI, BARBIERI SCEMI, RAGAZZE AFFAMATE DI VESTITI FIRMATI, UN MAGNIFICO TURPIN DECREPITO, MARINAI DISPERATI, RASOI(UNO SOLO) SGUISCIANTI, MENDICANTI CHE GIOCANO A POKER E TANTO ALTRO! LONDRA NON SARA' PIU' LA STESSA!
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Grazie mille per aver commentato, gente, e per non avermi linciato per aver considerato la possibilità di un barbiere completamente scemo!!!

@nellie84:mi fa piacere! Grazie per aver commentato e stai tranquilla!!! Ho fatto sì che solo il barbiere e la sua progenie, ovvero Johanna, fossero degli idioti! Nellie Lovett è solo una povera panettiera alle prese con un completo imbecille

@Dogma: grazie mille! Sono quelli come te che mi fanno venire voglia di continuare a scrivere queste fanfic demenziali!!

 

Ordunque: avevamo lasciato Sweeney al porto in procinto di trovare la strada di casa

 

The worst pies in uh New York?

Ovvero: il signor Babber torna a casa.

 

Il signor Todd prosegue per la sua strada, canticchiando in tono tetro. La città non è cambiata in tutti quegli anni d’esilio.

Mendicanti agli angoli delle strade, prostitute, ladri, fumi malsani e neanche una svendita di stivali.

E finalmente giunge in Fleet Street. La sua casa. Un’unica stanza con un enorme vetrata decisamente fotogenica.

Ma prima di salire e riprendere possesso della sua vecchia vita deve fermarsi all’emporio, dove, anni fa, vivevano una coppia di panettieri.

Entrando la porta emette l’immancabile cigolio che non promette nulla di buono.

Dietro al bancone una donna, china sul suo lavoro, taglia del burro a ritmo di musica.

Dal momento che niente lo spaventa più dei mattarelli, e la sconosciuta ne ha uno enorme a portata di mano, Sweeney decide di darsela a gambe.

Ma è troppo tardi: lei lo ha visto. Poggia il coltello da macellaio, lo fa sedere, gli canticchia la sua desolante situazione finanziaria e infine gli serve un pasticcio, a dir suo disgustoso, pregandolo di non assaggiarlo perché l’ultimo che l’ha fatto è morto.

Ovviamente lui afferra il significato dell’avvertimento e le fa cenno di ok, riconoscendo nei suoi modi la signora Lovett i cui pasticci gli avevano sempre fatto cagare.

La signora Lovett dal canto suo riprende a cantare, narrandogli di come la concorrenza l’abbia ridotta alla fame. Alla parola fame però, lo stomaco di Sweeney protesta violentemente ed egli, quasi involontariamente da un morso al pasticcio.

Grave errore.

Il signor Sweeney Todd passa le seguenti tre ore e mezza a vomitare copiosamente nei catini che Nellie Lovett gli passa per non sporcare ulteriormente quella squallida topaia.

Esauriti i conati di vomito, Sweeney cerca di darsi un contegno, ma lo stomaco protesta ancora.

“Signora Lovett?”

“Dica.”

“Mi darebbe un altro pasticcio?”

 

  diverse ore di vomito dopo

 

La signora Lovett lo osserva con attenzione, mentre il povero Sweeney, ormai pallido come la morte, chiede di perdonarlo per aver macchiato la moquette.

“Così siete voi” sospira la panettiera ”Benjamin Babber.”

Immediatamente Sweeney s’incupisce.

“Come avete fatto a riconoscermi?”

“Siete l’unico idiota di mia conoscenza capace di vomitare per tre ore e mezza di seguito, signor Babber.”

“Capisco siete follemente innamorata di me e i miei tratti vi sono cari quanto la luce del sole, per questo motivo non li avete dimenticati, dico bene?”

“Non avete capito niente come al solito, signor Babber. Ho sempre pensato che aveste qualche problema di udito.”

“Avete sempre avuto un debole per me lo so, ma io sono fedele a mia moglie. A proposito dov’è Lucy?”

“Vostra moglie è impazzita di gioia quando ha saputo che eravate imprigionato a vita, ha mollato la bambina a quel vecchio sfigato del giudice Turpin ed è andata a giocare tutti i suoi averi al casinò. Purtroppo ha perso tutto ed è costretta a mendicare per sopravvivere. Eccola là davanti, vedete?”

La signora Lovett indica una donna che fa l’elemosina sul bordo di una strada. Lucy la vede e la saluta con la mano.

“Ciao, ciao! Bene, signor Babber, avete afferrato?”

“Oh, triste fato!!! Quel porco del giudice Turpin ha violentato mia moglie che poi si è suicidata e, non contento di ciò, ha preso in custodia mia figlia, adottandola come fosse sua???”

“No, ascoltate attentamente, signore: nessuno ha violentato vostra moglie.”

“No, vi prego non raccontatemi i particolari della tragedia!!! So bene che nessuno di quei malvagi ebbe pietà della mia povera dolce Lucy!!!”

“Signor Babber?”

“Si?”

“Ripeta insieme a me: terrazzo.”

“Ombrello.”

“No, senta deve ripetere esattamente quello che dico io, è chiaro?”

“Ma certo.”

“Bene, ascolti attentamente e ripeta questa parola: sedia.”

“Formaggio.”

Miss Lovett fissa disperata il povero Benjamin Babber.

“Bene, signor Babber

“Nessun Babber! Quell’uomo è morto. C’è solo Todd adesso. Sweeney Todd. Colui che avrà la sua vendetta e troverà una svendita di stivali a ehr in questa maledetta città, insomma!”

  

 

 

   

 

 

 

  
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