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Autore: TerremotiAmbulantiWeasley    29/03/2014    2 recensioni
Amori e amicizia accompagnati da una buona dose di scherzi, risate e feste: troverete una Mia pazza e combinaguai, un James Sirius quasi sempre diligente, un Fred burlone, una Susan responsabie, una Caroline allegra; una Lily tosta ed adorabilmente imbranata, uno Scorpius imprevedibile, una Charlie timida, una Roxanne divertente e un Lorcan egoista. E poi Frank, Lysander, Rose, Albus, Lucy, Dominique, Molly, Louis e Hugo. Un'improbabile banda di Malandrini alla ricerca della felicità.
'[...]Mia, abituata a passare tutto il suo tempo libero in punizione, amava combinare danni e trascinare tutti con sé. Caroline, sua degna compagna di avventure, si lasciava coinvolgere in tutto, come Fred che voleva tenere alto il nome dei Weasley. James e Frank erano sempre facili da convincere, il primo memore delle ire della Nott e il secondo con il solo scopo di non annoiarsi. Susan, per evitare danni irreparabili, finiva sempre con il supervisionarli in ogni loro losca azione.
Molto spesso, si univano a loro Lily, Charlie, Molly e Roxanne. [...]Molly si addossava la colpa per far venire i capelli bianchi al padre. Roxanne era stava spesso un'illuminante fonte di ispirazione e una grande aiutante in fatto di diversivi.
Erano davvero una bella squadra'.
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley Jr, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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3. Feste, scommesse e giochi stupidi

 

<< .. e gli hai trasfigurato il braccio. >>

<< L'altro credo di averlo anche schiantato, ma al momento non ricordo. >>

Il vicepreside nonchè insegnante di Ergologia, Neville Paciock, sospirò davanti ad un'incorregibile Mia Nott che sembrava stesse parlando del tempo. La ragazza, come prevedibile, dopo neanche tre settimane dall'inizio della scuola era già finita nei pasticci. E adesso era lì, nell'ufficio del professore, a scontare la sua pena.

<< Mi vedo costretto ad assegnarti una punizione... >>

<< Senza motivo! >>

<< Hai duellato nei corridoi con tre studenti. >>

<< Facevo valere i miei diritti, professore! >>

<< I tuoi diritti? >>

<< Esatto, diritti di legittima difesa. >> proclamò solenne.

<< E da cosa ti sei difesa esattamente? >>

<< Quei tipi avevano insultato la mia persona e i miei amici e poi.. poi, non ho mai fatto una trasfigurazione così decente in tutta la mia vita! Dovrei farla vedere alla professoressa Kinnedy così da assicurarmi Eccezionale. >>

<< Hai trasfigurato il braccio di un ragazzo in una pianta, Mia. >>

<< Vede, ho anche pensato a lei! >>

A Neville scappò un accenno di sorriso subito però represso e sostituito con un'espressione a metà tra il rassegnato e il divertito. Puntò nuovamente lo sguardo su quella ragazza fuori da comune, a suo parere.

<< Mi dispiace Mia, ma sei in punizione e toglierò 20 punti a Grifondoro. >> disse alla fine sospirando e passandosi una mano tra i capelli scuri.

Mia annuì, si alzò e in silenzio uscì dall'ufficio del vicepreside.

Appoggiata al muro davanti alla porta vi trovò Susan ad aspettarla.

<< Oh che amore! Sei venuta a sincerarti che ricordassi la strada fino al Dormitorio o per raccogliermi con un cucchiaino dopo i tre quarti d'ora di predica del professor Paciock? >> parlò in falsetto e si avvicinò alla bionda saltellando come un coniglio, facendo sorridere l'altra.

<< Sì, certo, qualcosa del genere. >> disse << Ah, preparati al predicozzo di James appena torneremo, quando ha saputo che eri finita in punizione ha incominciato a camminare su e giù per la stanza e borbottare qualche cosa di imprecisato. >>

<< Immagino. >> commentò sorridendo e pensando alla solita scenetta che il suo migliore amico metteva in scena ogni volta che finiva in qualche guaio.

Le due iniziarono a camminare una di fianco all'altra. Chi le vedeva passare per i corridoi non poteva non pensare che una coppia di amiche così strana non si era mai vista. Susan era la classica ragazza saggia e responsabile, lei era comprensiva, altruista e sorridente. Sapeva star zitta ed ascoltare e soprattutto riusciva a capire le cose anche prima dei diretti interessati. Era un po' inquietante a volte! Mia, invece, era... era semplicemente Mia.

<< Come va con Fred? >>

<< Che razza di domanda è? >>

<< Non penso che abbia molti significati come domanda, no? >>

<< E chi te lo dice? >>

<< E magari potresti smettere di rispondere alle mie domande con altre domande? >>

Le due si guardarono per qualche istante e poi scoppiarono a ridere. Era quella la loro particolarità: entrambe mascheravano i loro problemi dietro un sorriso e una risata. Ma la realtà era ben diversa, una si portava dietro una grande tristezza per colpa di un'amore non corrisposto da troppo tempo, mentre l'altra avvertiva un vuoto dentro di sè che nessuno mai era riuscito a colmare.

 

***

 

<< Ancora non mi è chiaro il motivo per il quale Albino non sia già qui. >>

Scorpius poggiò il bicchiere sulla tavola verde e argento della sua Casa, continuando a fissare Lorcan che, al contrario, non gli prestava affatto attenzione troppo concentrato ad osservare gli spostamenti del fratello intento a chiacchierare al tavolo dei Corvonero con una testolina scura che stava occupando la sua testa da troppo tempo.

<< Molto probabilmente starà inseguendo la Jordan. >>

<< Ricordami, quanti anni sono che la perseguita? >>

<< Pfp.. Da quando è nato, penso. >>

Catherine Jordan, degna figlia di Lee Jordan, era da sempre l'ossessione di Albus Potter, abituato ormai ad inseguire la ragazza nei corridoi e ricevere in cambio insulti ben colorati.

Lorcan tornò a lanciare occhiate regolari al tavolo argento e blu. La sua mascella si indurì visibilmente nel momento in cui Lysander e Roxanne iniziarono a ridere insieme, tenendosi la mano.

<< Brutta storia? >>

<< No, non mi interessa. >>

E invece sì che gli interessava. Roxanne lo intrigava, lo sfidava, lo stupiva. Lui l'aveva sempre voluta provocare, farla arrabbiare. Il loro era stato un rapporto strano, molto strano. Ma, come sempre, Lorcan aveva rovinato tutto.

<< Sì certo, non ti interessa. Ti va una scommessa? >>

Scorpius era molto diverso dall'amico. Furbo e calcolatore, senza dubbio, ma alla fine non aveva mai fatto del male a nessuno mentre Lorcan trovava divertente far soffrire gli altri, soprattutto se dietro c'erano i suoi scopi personali. "Senza cuore" l'avevano spesso definito quando in realtà era semplicemente la classica Serpe fredda ed egoista.

<< Sentiamo. >>

<< Se riesci a far breccia nel cuore della Weasley, non penso di dover specificare quale, hai vinto. >>

Il biondo lo fissava con un sorrisero di sfida stampato in faccia e la sua solita aria da quasi serio che non gli si addiceva affatto.

<< E tu dovresti passare il tempo a giardarmi all'opera? >> chiese retorico Scamander << Facciamo che tu ti scopi la Potter, una volta per tutte. >>

Scorpius per poco non si affogò con il succo di zucca che stava bevendo. Di tutte le ragazze della scuola, Lily Potter era senza dubbio quella che meno sopportava. Troppo orgogliosa, troppo esuberante e chiassosa. Troppo tutto. Non aveva mai negato il fatto che fosse una ragazza carina e magari una passatina gliela avrebbe anche data se non avesse avuto quel caratteraccio. Ma alla fine l'orgoglio e la voglia di vincere trionfavamo sempre su di lui.

<< Ci sto, faró passare la Potter da verginella indifesa a donna di facili costumi. >>

In quel momento Albus raggiunse i due con un sorriso smagliante. Non era mai stato chiaro come un ragazzo come lui fosse finito in Serpeverde. In quanto ad astuzia ed intelligenza ce ne aveva, senza dubbio, ma era solito anche seguire il suo istinto, da vero Grifondoro.

<< Di che parlavate? >>

I due si guardarono per un'istante. Nessuno dei due era intenzionato a dirgli della loro scommessa della quale facevano parte sia sua cugina che sua sorella così tirarono fuori un'argomento a caso.

<< Del tempo, sai, oggi c'è il sole ma domani pioverà sicuramente. >>

<< Veramente fuori sta grandinando. >>

Albus alzò un sopracciglio scettico alternando occhiate interrogative ai suoi due amici che sorseggiarono in perfetta sincronia il loro succo di zucca.

<< È colpa di Scorpius! Lo sai che non capisce mai niente. >>

 

***

 

<< Credo sappiate tutti il motivo per il quale siete qui stasera. >> proclamò Fred in tono solenne.

Dopo circa tre ore era riuscito, con l'aiuto di James e Molly, a radunare tutta la famiglia Potter-Weasley e affini. In quel momento erano nella Sala Comune dei Grifondoro, nella quale erano riusciti ad entrare dopo un'abbondante mezz'ora di discussione con la Signora Grassa, contraria a permettere l'accesso di ragazzi di altre Case. Erano seduti chi su sedie, chi su divani e chi per terra; Fred, per l'appunto, era seduto al centro del tappeto e stava cercando da più o meno dieci minuti di intraprendere un discorso "quasi serio", senza grossi risultati.

<< A dirla tutta io non so perchè quel fedifrago mi abbia trascinata di peso qui. >> disse Mia puntando il dito contro James, sedutosi a distanza dalla ragazza per paura di qualche colpo basso a tradimento.

La Grifondoro era leggermente adirata con lui per averle fatto lo sgambetto davanti a Teddy quel pomeriggio e dopo averla fatta capitombolare a terra si era anche permesso di caricarsela sulle spalle, portandola via di peso.

<< Dobbiamo iniziare a programmare la festa di Halloween. >>

Da quando Vicky e la sua banda avevano raggiunto il sesto anno aveva iniziato ad organizzare feste di Halloween illegali nella Stanza delle Necessità. La ragazza aveva poi tramandato la sua tradizione a James e Eric l'aveva raccontata a Mia. Dopo vari passaparola anche loro avevano iniziato ad organizzare feste del genere dal loro quinto anno.

<< Quest'anno sarò io ad occuparmi dell'organizzazione, perchè dopo l'anno scorso non farò toccare a Mia e a Roxanne un bel niente. >> disse Molly.

Le due si batterono il cinque in memoria di quando, durante la festa dell'anno scorso organizzata principalmente da loro due, era successo qualche lieve casino. Avevano solo rischiato di appiccare un'incendio e di essere beccati. Roba di tutti i giorni.

<< Allora, quest'anno sarà meglio selezionare gli invitati decentemente e non mettere Frank come controllore. Potranno partecipare tutti i Grifondoro, solo i Corvonero che Dominique e Rose approveranno, qualche Tassorosso e per i Serpeverde solo Albus, Scorpius e Lorcan. >>

<< Che? >> Lily e Roxanne scattarono in piedi pronte a controbattere. Ignorando la cugina, iniziarono a farneticcare motivi per i quali quei due non sarebbero dovuti venire << Perchè devono venire anche quei due? >>

<< Albus farà comunque storie per portarli, tanto vale invitarli a priori e poi abbiamo bisogno di un po' di forza maschile. No, tu sei esulato, Jamie. >>

Il ragazzo lanciò un'occhiata addolorata a Molly che rise allegramente.

<< Ma dai! Lorcan è uno stronzo e Scorpius un coglione. Ed entrambi sono poco affidabili! >>

<< Come mai tutta questa rabbia Lillina? >>

Alla domanda di Mia, la ragazza non seppe che rispondere: Lorcan non lo voleva solo per solidarietà con la cugina, era logico, ma non c'era nessun motivo valido per cui detestasse Scorpius, l'unica cosa che avevano fatto dal momento in cui si erano conosciuti era stato litigare su ogni cosa su cui nessuno dei due andasse d'accordo, dando sempre parecchio spettacolo. Loro si detestavano a prescindere, era questa la verità.

<< Alla musica ci penso io! Vi farò ballare fino alla morte o fino a quando non sarete troppo ubriachi per stare in piedi! >>

Con questa felice uscita, Fred si guadagnò un bello scappellotto in testa da Susan, che aveva avuto la malaugurata idea di sedersi di fianco a lui, e si era beccata una gomitata in un'occhio.

<< Allora, ricapitoliamo: Susan si occuperà degli invitati e Fred l'aiuterà pensando anche alla musica, Dominique e Rose si occuperanno, come ogni anno, delle decorazioni, io e Lucy penseremo al cibo e alle bevande mentre Mia, Frank, Roxanne e Caroline staranno a guardare... Il tutto sotto l'occhio vigile del nostro cugino rompipluffe adorato. >>

James sboffò in direzione di Molly, che ridacchiava affiancata da Mia.

<< E io che cosa dovrei fare? >>

<< Oh, Lily... Visto che è il tuo primo anno, dovrai dare aiutini un po' a tutti. >>

Molly le fece l'occhiolino prima di scomparire senza dare il tempo alla rossa di chiederle cosa dovesse fare esattamente.

 

***

 

<< Quindi per domani non dobbiamo fare una beatissima mazza! >>

Lily stava saltellando per i corridoi, inseguita da Charlie. Aveva appena finito l'allenamento e, anche se suo fratello l'aveva ammazzata sia psicologicamente che fisicamente, era davvero contenta. Dopo un'intera estate senza poter usare la magia era letteralmente andata fuori di testa. In più tre mesi senza Quidditch erano stati una tortura infernale. E poi Dominique le aveva dato il colpo di grazia dicendole che se continuava a mangiare tutta quella cioccolata le sarebbe venuta la cellulite. Lì si che si era preoccupata seriamente.

Camminando non si accorse del pavimento bagnato e cadde rovinosamente a terra, bagnandosi tutta ed aggiungendo un decimo strato di sporcizia al fango, al sudore e alla terra.

Devo smetterla di guardare in aria.

<< Potter, stai per caso cercando di lanciare una nuova moda? Personalmente il fango mi fa schifo ma forse il tipo che tanto ti piace l'amerà. Com'è che si chiamava? Finnick? >>

Lily scattò in piedi già pronta a rispondergli per le rime, sì, fino a quando la sua mente non realizzò cosa avesse detto 'il tipo che tanto ti piace' e 'Finnick'. Voleva morire.

E adesso come faccio?

<< Malfoy, puoi venire un minuto con me? >> rispose con una sorrisetto a metà tra il sadico ed il preoccupato.

Lasciarono Charlie in corridoio con una scusa, poi Lily afferrò il polso di Scorpius e lo trascinò in un bagno con la scritta 'GUASTO' sulla porta. Lì lascio la presa della camicia e portò le mani sui fianchi, assumendo la stessa espressione che usava sua madre quando si arrabbiava.

<< Adesso mi spiegi di chi cavolo stai parlando? >>

<< Rossa, non prendiamoci in giro, tutte le persone con un briciolo di cervello capirebbero che sei pazza di quello. Figurati io, che sono una genio in materia. >>

Lily era interdetta, era davvero così evidente? Ma la cosa che più la preoccupava era che se era riuscito ad arrivarci Malfoy, con un quoziente di intelligenza pari a zero, Finnick l'aveva capito? E se l'aveva capito, cosa sarebbe successo a lei?

Bloccò la sua mente prima di deprimersi completamente e distruggere la sua autostima e tornò a concentrarsi su Scorpius che la guardava con un sopracciglio alzato, aspettando forse che lei si prostraste ai suoi piedi pregandolo di non dire nulla. Fortunatamente, Lily aveva ancora un po' di cervello.

<< Io non so proprio di cosa tu stia parlando. >>

<< Parlo del fatto che ti sei presa una cotta per Finnick Nordest e che... Non mi guardare con quella faccia! Non è mica colpa mia se tu sei incapace di comportarti da persona normale davanti a lui. >>

Questa volta mi ha fregata, mannaggia!

La ragazza decise di smettere di mentire perchè tanto lui l'avrebbe sempre smentita, così abbassó la testa e sospirò. Questa battaglia l'aveva vinta lui.

<< Allora spiegami per quale motivo non l'hai ancora sbandierato per tutto il castello? >>

<< Semplice, non ci sarebbe stato gusto. L'avrei detto a tutti, avrei litigato con te ma poi sarei tornato ad annoiarmi. Quindi, ho deciso di fare l'opposto, offrendoti il mio aiuto e i miei servigi. >>

<< E perchè lo faresti? >>

<< Mi annoio. >>

C'era qualcosa in quella storia che non convinceva la rossa. Come una specie di inganno, o più semplicemente di presa in giro. C'era come una barriera che non doveva superare, altrimenti si sarebbe trovata in grossi guai. E poi come faceva a fidarsi di lui, che era forse la persona più inaffidabile che conoscesse?

<< E perchè dovrei aver bisogno del mio aiuto? >>

<< Perchè ne hai bisogno, oppure vuoi continuare a sbavargli dietro parlando a monosillabi, a me farebbe schifo e penso anche a qualsiasi altro esemplare di sesso maschile. >>

<< Ci penserò. >>

E decise che ci avrebbe pensato per davvero, in fondo c'era una cinquanta percento di probabilità che Scorpius lo dicesse a tutta la scuola, ed un altro cinquanta che l'aiutasse veramente. Cosa aveva da perdere?

 

***

 

Albus aveva lasciato Lorcan e Scorpius in Sala Comune a tramare sicuramente qualcosa di cui sarebbe sempre stato meglio per lui non venirne mai a conoscenza. Stava vagando senza metà per i corridoi di Hogwarts, come sempre, a pensare a tutte le scemenza fatte nelle ore prima. Il detto 'mai agire senza pensare' non gli si addiceva affatto. Lui prima agiva e poi pensava. Da classico Potter.

In più aveva intrapreso, da anni, una sottospecie di missione che consisteva nel disseminare amore nel mondo e combinare matrimoni nella sua famiglia. Un agente matrimoniale ambulante, ecco cos'era.

<< Jordan, amore della mia vita! >>

Catherine Jordan, conosciuta anche come l'unica persona per la quale Albus avrebbe interrotto i suoi momenti di riflessione.

La ragazza, ormai stufa di ritrovarsi quel ragazzo appostato in ogni dove lei andasse, avvertì il forte impulso di scappare a gambe levate fino a mettere l'intero castello tra loro; ma il suo cervello Corvonero la obbligò a rimanere lì per conservare un minino di dignità.

<< Potter. >> disse con voce piatta, alzando la testa per fissare i suoi occhi scuri in quelle pozze verdi mare.

<< Allora, usciamo insieme? >> chiese il ragazzo passandosi le dita tra i capelli scuri, scompigliandoli ancora più di prima.

<< Dammi un motivo valido, per il quale me lo devi chiedere almeno sei volte al giorno. Dammelo e te lo giuro, esco con te. >>

Il moro ci pensò sù per qualche minuto. Non sapeva neanche lui il motivo preciso per il quale era così fissato con quella ragazza. Era carina e senza dubbio gli piaceva, ma niente di speciale. Non era amore. Era più che altro una fissazione. Ecco, 'fissazione' era il termine adatto.

<< Ti ricordi quando il primo giorno di scuola, al primo anno, litigammo e tu mi dicesti che non ero degno di te? >> La ragazza annuì. << Ecco, da quel momento ho cercato di inventarmi qualsiasi cosa capace di arrivare ad esserlo. >>

Catherine indietreggiò, sconvolta da quella rivelazione tanto grande e sincera. Lo guardò, aspettandosi un'espressione tetra e affranta ed invece Albus la sorprese di nuovo, rivolgendole un sorriso sereno. Adesso non sapeva che dire, scusarsi non sarebbe servito a molto ma non era neanche capace di ignorare ciò che aveva detto.

<< Oh. >>

Di tutte le risposte con almeno un filo di senso logico che votava dargli, la ragazza scelse quella più idiota possibile. Si maledisse infatti, chiedendo a Merlino, Morgana e affini che cavolo di fine avesse fatto la sua intelligenza.

E sono anche in Corvonero, diamine.

<< Allora, esci con me? >> il silenzio venne interrotto da Albus, che con la sua solita aria sicura di sè, le fece di nuovo la stessa proposta.

Inspiegabilmente però, Catherine sorrise e bisbigliò a voce bassa, ma abbastanza forte da far sentire al ragazzo: << Ci penserò. >> prima di andarsene, cercando di nascondere il rossore tra la chioma di ricci scuri.

 

***

 

<< James, Mia cos'è? >>

<< No futuro no e sì maschera. >>

<< È inutile che dici due volte 'no' a futuro. >>

<< È per sottolineare che non succederà mai. Mai e poi mai. >>

<< Per me, Susan è futuro probabile, maschera sì. >>

<< La volete piantare, una volta per tutte! >>

Erano più di due ore che quei tre idioti di James, Fred e Frank andavano avanti con questa tiritera. Era un giochino stupido che consisteva nell'usare parole in codice (futuro e maschera, per l'appunto) con significati stabiliti ed associarle ad ogni ragazza del castello. Oramai le avevano dette quasi tutte ed alcune avevano perfino avuto l'onore di una breve discussione, come Mary Effins o Katie Dare.

Mia, Caroline, Molly e Susan avevano passato tutto il tempo a sopportarli. All'inizio avevano cercato di capire cosa cavolo significassero 'futuro' e 'maschera' ma alla fine avevano rinunciato, decretando che erano troppo scemi per meritare la loro attenzione.

<< Mi sembra di essere tornata al primo anno, quando facevamo le lotte maschi contro femmine. >> disse Molly avvilita.

<< Voi siete femmine, non potete capire. >>

<< Sì, vabbè, e voi siete idioti, lo sappiamo. >>

Continuarono a litigare come dei bambini per un'altra mezz'ora. Poi Molly ebbe un'idea per vendicarsi, di come le stavano prendendo in giro. Convinse le ragazze a salire in Dormitorio, dove spiegò loro il piano.

Se i ragazzi volevano fare i coglioni con quel gioco cretino, loro avrebbero risposto con la stessa moneta. Scelsero quattro parole a caso: cerchio, sotto, sopra e ciao. Trovare un significato per ognuna di loro fu parecchio complicato. Dopo dieci minuti, senza un briciolo di idee, decisero di seguire il consiglio di Mia, sparando le parole a casaccio, sembrando sicure e disinvolte, in modo da passare far passare per vero la loro versione del giochino stupido.

Scesero di nuovo in Sala Comune e con espressione soddisfatta, si sedettero sul tappeto, dove iniziarono a giocare, attirando l'attenzione dei ragazzi che sententedosi nominare, si costrinsero ad ascoltare.

<< James è cerchio e sotto, senza dubbio. >>

<< Sì, sono d'accordo. >> approvò Caroline. << Frank è ciao e cerchio, no? >>

<< No! Frank è ciao e sopra. >>

<< Scusate, ci spieghereste cosa state facendo? >>

<< Cosa state passando, semmai. >> l'insinuazione di Fred venne punita con uno schiaffo sulla nuca da Susan, che gli era seduta affianco.

Ci furono dei minuti di silenzio di tomba. Le ragazze fissavano i ragazzi con aria compiaciuta, per la riuscita del loro piano. Erano un po' inquietanti. Un po' parecchio, tanto che i ragazzi si spaventarono. Il loro non era vero spavento, a dir la verità, era la consapevolezza che erano stati fregati, come sempre. Solidarietà femminile mancava a loro, soprattutto il 'femminile'.

<< Cerchio significa grasso, giusto? >>

<< Perchè James è grasso, no Fred? >>

<< Un po' di pancetta ce l'ha. >>

<< È tutta pelle e muscoli. >>

<< La tua amorevole tartaruga in letargo, Jamie. >>

James scattò sopra Mia, buttandola a terra, sotto le risate di tutti. Iniziò a farle il solletico e non smise finchè non la vide con le lacrime agli occhi mentre cercava di prendere aria con la bocca, tutta rossa per il troppo ridere.

<< Impara la lezione: mai insultare la mia tartaruga, Astrid. Intesi? >>

Per tutta risposta la ragazza gli scoppiò a ridere in faccia e mentre si alzava gli tirò un pugno sul naso, cogliendolo di sorpresa, prima di scappare in Dormitorio ridacchiando, inseguita dal povero ragazzo.

 

***

 

I palmi sudati delle mani aderivano come ventose alle mattonelle bianche dinanzi a lei, il busto chino sullo sporco gabinetto, le gambe, deboli, erano quasi incapaci di reggerla, il capo chino, si sporgeva verso la circonferenza bianca e sporca. Dalle labbra pallide continuava a fuoriuscire tutto quello che era stata la sua cena. Quando smise di riversare in quel gabinetto tutto ciò che poteva cercò invano di graffiare con le unghie la parete gelida. Dopo quel misero tentativo, se le conficcò nella sua stessa pelle, come se potesse calmarsi. Restò china per una manciata di minuti ancora, buttando fuori anche le lacrime e i singhiozzi, che, come ogni volta, venivano fuori anch'essi. A fatica si reggeva sulle gambe, tremanti come mai. Raggiunse il lavandino e, senza guardarsi allo specchio, lavò via il disgustoso sapore del vomito, sciacquando viso, mani e braccia. Sollevò piano gli occhi azzurri e fu allora che le lacrime ripresero a scendere. Inorridì alla vista della sua pelle maledettamente pallida, degli occhi rossi e delle ciocche dorate che, scomposte, erano scappate dalla coda. Fece un respiro profondo e, con finta calma, slegò i capelli per poi rintrecciarli. La testa continuava a girare così, stanca, chiuse gli occhi e iniziò a ripetere la solita filastrocca.

Mi chiamo Susan Scamander. Ho diciassette anni. Sono una Grifondoro. Ho due fratelli. Sono forte. Ce la posso fare.

 

 

 

 

 

 

 

E dopo tre settimane ce l'ho fatta! Ho finito il capitolo!

Scusate il ritardo ma sono stata impegnatissima tra le diecimila cose che faccio ;')

Bello il capitolo? A me piace taaaanto ^-^

In più ringrazio Little Crew per avermi aiutato a mettere i banner (quello del secondo capitolo mi piace un botto!).

Come promesso ecco l'elenco dei personaggi di mia invenzione, spero di averli messi tutti xD

Amelia(Mia) Nott: Grifondoro, settimo anno. Migliore amica di James Sirius Potter e cugina di Scorpius Malfoy. Occhi azzurri e capelli castani;

Susan Scamander: Grifondoro, settimo anno. Sorella gemella di Lorcan e Lysander Scamander. Occhi azzurri e capelli biondi;

Caroline Baston: Grifondoro, settimo anno. Figlia di Oliver Baston e Katie Bell. Occhi verdi e capelli neri.

Teddy Thomas: Tassorosso, settimo anno. Figlio di Dean Thomas. Capelli biondi e occhi azzurri;

Catherine Jordan: Corvonero, sesto anno. Figlia di Lee Jordan. Occhi marroni e capelli castani.

Finnick Nordest: Corvonero, sesto anno. Capelli marroni e occhi verdi *ricordo di Finnick Odair (l'amore mio *-*)*;

Charlotte(Charlie) Paciock: Grifondoro, quinto anno. Figlia di Neville Paciock e Hannah Abbot. Capelli biondi e occhi marroni.

Bene, penso di averli messi tutti :p

Il quarto capitolo subirà un po' di ritardo per il semplice motivo che non ho la più pallida idea di cosa scrivere. Spero in un'illuminazione notturna!

Me la lasciate una recensioncina piccina picciò?

   
 
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