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Autore: Lachiaretta    30/03/2014    9 recensioni
Una storia molto particolare. La mia!! Perché josh Hutcherson ti entra dentro per non uscire più!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'ME & JOSH'
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Buongiorno a tutti. So che ho scritto la parola fine, ma che io abbia finito la mia parte del racconto non significa che necessariamente non ci sia più nulla da dire sulla mia storia. Josh accende il suo Ipod e si lascia trasportare dalla musica, ripensando agli avvenimenti degli ultimi giorni. Lunedì. Ore 04.30 del mattino. Le porte dell’ascensore si aprono e Josh, splendido nel suo completo scuro si ritrova solo ad attraversare il buio corridoi del settimo piano. Arriva davanti alla stanza 707. Vorrebbe bussare, dirle quello che non era riuscito a dirle nel pomeriggio. Spiegarle che non aveva potuto fare altrimenti. Che voleva andarci con lei ma che è stato costretto ad andare con Vanessa per uno stupido contratto tra i loro agenti. Ci sono tante cose che vorrebbe dirle ma sa che lei domani deve lavorare e che probabilmente sarà una giornata difficile. Non vuole turbarla ulteriormente. Tira fuori dal taschino della giacca un foglio di carta e una penna. Sa che non saranno sufficienti ma potrebbero essere un piccolo passo. Lascia scivolare il biglietto sotto la porta. Solo due parole – MI DISPIACE. Lunedì ore 17.45. Josh è ancora steso a letto. Non ha mangiato nulla. Attende un perdono che non arriva. Il telefono squilla per l’ennesima volta. Sa che non può essere lei, non si erano mai scambiati il numero. Decide tuttavia di rispondere data l’insistenza. “Mr Mellark, mi scusi. The Golden Dreams. Stamattina ci è stato recapitato l’abito che aveva acquistato per la sua amica. Vuole cambiarlo o preferisce un acconto?” “Ah. Siete voi.” Josh sente la rabbia ribollire nelle vene. Avevano venduto a Vanessa lo stesso abito che aveva scelto per Chiara. Non gli importa quanti soldi avrà offerto loro, non avrebbero dovuto darle lo stesso vestito. “Potete tenervelo. Io non acquisterò mai più nulla nei vostri negozi.” E gli sbatte il telefono prima che l’interlocutrice potesse dire alcunchè. – HA RESTITUITO IL VESTITO. Lunedì. Ore 21.20. Josh è di nuovo davanti alla stanza 707. Cerca di capire se ci sia qualcuno all’interno ma non sente alcun rumore. Prova a bussare ma non ottiene risposta. – NON C’È. Martedì ore 10.00. Josh si alza dal letto. Ancora nessun contatto da Chiara. Forse non è rimasta in ufficio come nei primi giorni, o forse non vuole parlare con lui. - FORSE NON VUOLE PARLARMI. Martedì ore 20.30. Josh si rigira tra le mani una piccola scatolina di Tiffany. Venerdì l’aveva vista particolarmente attratta da quel bracciale col cuore e aveva deciso di regalarglielo. Voleva darglielo domenica sera per completare il suo abito e ora non sa come fare. Dopo vari ripensamenti si avvicina al consierge e prende coraggio. “Buonasera. Potrebbe consegnarlo all’ospite della camera 707?” “Mr Mellark. Mi scusi, ma la stanza 707 è vuota.” Una doccia fredda. “Vuota?Cosa significa vuota? Da quando?” “Miss Chiara ha lasciato l’hotel domenica sera.” - È ANDATA VIA. Mercoledì ore 03.00. Josh non ha ancora chiuso occhio. Lei è andata via. Si gira e rigira nel letto. Si chiede come potrà fare a ritrovarla. Non sa nulla di lei, solo che ora la vorrebbe al suo fianco. – MA LEI NON C’È. Mercoledì ore 06.45. Josh corre a perdifiato nel parco. Spera di vederla comparire accanto a sé ma non accade. Arriva fino alla statua del cane e si getta a terra guardando il sole sorgere. Una coppietta di sedicenni alla fontanella gioca con l’acqua. Si stringono e si baciano. Gli manca, la sente scivolare sempre più distante da lui. Vorrebbe stringerla e baciarla ma lei se n’è andata. – DEVO TROVARLA. Mercoledì ore 8.15. Josh è in camera sua. Telefono alla mano e pc acceso. Chiama ogni società italiana con sede a New York che trova sul web chiedendo di lei. Dopo circa un ora e mezza ancora nulla, non è la strada giusta ma non vuole rinunciare a lei. Josh decide di fare una pausa per riordinare le idee e scende a bere un caffè. Seduto al bancone del ristorante con la sua tazza fumante alla mano prende il Financial Times. ACCORDI IN TEMPO DA RECORD. LA GREEN SPA SALVATA DALLA BANCAROTTA. TUTTI CONTENTI. Josh non crede ai suoi occhi. Un attimo dopo è già in sella alla sua moto diretto alla Green spa. Mercoledì ore 10.10. Josh Hutcherson, splendido anche nella sua tuta da ginnastica, entra nell’ingresso della Green spa. Si avvicina alla receptionist e si schiarisce la voce per attirare la sua attenzione. Una ragazza di circa 19 anni, impegnata a parlare al telefono, probabilmente con una sua amica dal tono della sua voce, si volta infastidita. Non appena riconosce l’attore si lascia scappare un urletto e mette giù il telefono. “Josh Hutcherson?” Chiede sbalordita. “Posso aiutarla?” “Sto cercando una persona. Una ragazza italiana, credo vi abbia aiutato con la ristrutturazione. Il suo nome è Chiara.” La ragazza, visibilmente delusa per il fatto che il suo divo non stesse cercando lei, gli dice di attenderla un attimo. Prende la cuffia e preme un tasto di chiamata interno. Credo che il cuore di Josh abbia saltato un battito quando la ragazza gli indica una porta. STAVA PER RIVEDERLA. Oltre la porta tuttavia non c’era Chiara. Al suo posto trova un signore di circa 45 anni. “Buongiorno. Sono Mr Green. Posso esserle utile?” “Buongiorno. Josh.” E gli porge la mano. “Scusi se la disturbo. Sto cercando una ragazza di nome Chiara, dovrebbe aver collaborato con voi per la ristrutturazione.” “La Dott.ssa Chiara. Certo, anche se definire il suo apporto collaborazione è un po’ riduttivo.” E ride da solo. Josh troppo impaziente per perdere tempo in risate insiste. “Sa dirmi dove posso trovarla?” Mr Green torna improvvisamente serio, imbarazzato per essere stato l’unico a ridere della sua battuta. “Mi spiace. Ieri ha terminato il suo lavoro per noi. Da quello che so ha preso un aereo ieri sera per tornare in Italia.” – è PARTITA! Josh sembra incapace di accettare la realtà. Se ne è andata. Non potrà mai scusarsi, né chiarirsi con lei. Non la rivedrà più. Mr Green resosi conto dello shock che la notizia ha causato al ragazzo, lo invita ad accomodarsi e gli porge un bicchiere d’acqua. Josh lo beve tutto d’un fiato. “Per favore, sa dirmi dove posso trovarla? Un indirizzo? Un numero di telefono. La prego.” “Mi spiace ma non posso dirle niente. Questione di privacy, capisce?” Josh abbassa lo sguardo visibilmente deluso “Certo, capisco. La ringrazio comunque. E mi scusi per averla disturbata.” Il suo sguardo distrutto. Mercoledì ore 10.35. Josh con il cuore in pezzi sta uscendo dalla Green spa. “Mi scusi signore, mi scusi.” Urla una voce alle sue spalle. “Come si chiama?” “Josh Hutcherson” strilla la ragazzina alla reception. “Sig. Hutcherson, mi scusi.” Josh si ferma e si volta, stupito di trovarsi nuovamente di fronte Mr Green. “Le è caduto questo.” Gli passa un biglietto. Josh prende il bigliettino in mano senza capire. Guarda un’altra volta l’uomo che gli fa un occhiolino in segno di intesa. Josh guarda il bigliettino e i suoi occhi si illuminano. Legalsave srl, sede legale, Via Umberto I, Mestre, VE. ______________________________________________________________________________________________________________________________________________ Venerdì ore 18.27. Qualcuno suona alla porta. Mi trascino giù dal divano e apro la porta. Le gambe mi tremano per lo shock. Josh Hurcherson è in piedi davanti a me. Mi guarda negli occhi, incerto, aspetta di vedere in me una reazione, che non arriva. Accenna un timido sorriso “Certo che è stato più facile sopravvivere a due Hunger Games che trovarti!” Io non posso fare a meno di ridere. Lui mi prende per le braccia e mi tira a sé. Rimaniamo così l’uno nelle braccia dell’altro per interminabili minuti, senza dire nulla. Il primo a rompere il silenzio è lui. Soffia tra i miei capelli “Scusami.” “Perché dovrei?” Lui si stacca da me e mi afferra il viso tra le mani. I suoi occhi fissi sui miei. “Mi hanno obbligato. Tra me e Vanessa c’era un contratto. Non sapevo di non potermi farmi vedere con nessun’altra prima di averla ufficialmente lasciata. Cosa che ho fatto lunedì ma ormai era troppo tardi. Ti ho cercata, ma tu non c’eri più.” Nei suoi occhi, ancora fissi sui miei, posso leggere la sua sincerità. “E il vestito?” “Sapeva che avevo scelto quel marchio e ha pagato la commessa per avere un abito identico. Ovviamente non sarò mai più loro cliente.” “Come hai fatto ad avere il mio indirizzo?” “Devo ringraziare Mr Green e lui.” Guardo oltre le sue spalle e in fondo al vialetto vedo Fabio che mi saluta sorridendo. Non ci posso credere, Josh Hutcherson è volato fino in Italia, deve essere andato in azienda e Fabio lo ha accompagnato fin qui. E ha fatto tutto questo per me. “E adesso vuoi fare?” Gli chiedo. Ci stiamo fissando ancora negli occhi. “Farti innamorare perdutamente di me.” “Credo che tu ci sia già riuscito.” E la sua bocca si unisce alla mia nel più caloroso bacio che abbia mai ricevuto. __________________________________________________________________________________________________________________________________________________ E SIAMO ARRIVATI ALLA FINE. CHE DIRE, RINGRAZIO CHI HA LETTO LA MIA STORIA CAPITOLO DOPO CAPITOLO E SIETE STATI PIù DI QUELLI CHE AVREI POTUTO IMMAGINARE. RINGRAZIO CHI MI HA SEGUITA E CHI HA INSERITO LA MIA STORIA TRA I PROPRI PREFERITI. RINGRAZIO CHI HA ESPRESSO IL PROPRIO PARERE CON RECENSIONI BELLISSIME, SAPERE CHE PIACEVA CIò CHE SCRIVEVO è STATO VERAMENTE STIMOLANTE E APPAGANTE. IN PARTICOLARE RINGRAZIO MOIV E CARAMELLA81C A CUI DEDICO QUESTO MIO ULTIMO CAPITOLO. UN SALUTO A TUTTI. LACHIARETTA.
   
 
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