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CAPITOLO XIV
- Calma, Lily… non possono essere
andati tanto lontano! - disse Angy cercando di calmare
l’amica che stava per avere un attacco isterico. –
Coraggio, andiamo a cercarli.Le due ragazze attraversarono il ritratto e andarono alla ricerca dei due…
Intanto Sirius e James si aggiravano per i corridoi di Hogwarts, il primo curioso, l’altro intimorito.
- Voglio tornare indietro - piagnucolò James.
- Fifone! - ribatté Sirius.
- Non è vero!
- Sì, invece! Fifone! Fifone!
- Nooo!! Non è vero!!
- Torna indietro. Io continuo!
- Non voglio andare da solo…
Nessuno dei due disse più nulla e continuarono a camminare.
- Puoi darmi la manina? - chiese dopo un po’ James con occhioni da cucciolo indifeso. Sirius sbuffò.
- E va bene! - disse rassegnato e gli diede la mano.
- Si arrabbiano quando scoprono che siamo andati via… - disse James.
- Ma chi? Quelle due? Non mi importa! - disse Sirius.
Si bloccarono. Un gatto dagli occhi rossi li stava fissando, sornione.
- Uh! Micetto! - fece James e allungò la manina per accarezzarlo.
- Non toccarlo - disse Sirius fermandolo.
Il gatto soffiò minaccioso e poi corse via.
- Vitto? Poteva graffiarti! - disse Sirius con aria da saputello.
- Che gatto cattivo… - fece James con le lacrime agli occhi. Poi sentirono una voce.
- Sì, piccina mia… dove sono? - una voce di uomo che sembrava molto cattivo.
James lasciò all’istante la mano di Sirius e si diede alla fuga.
- Ehi! - esclamò Sirius e fece appena in tempo a nascondersi dietro una statua.
Gazza passò senza vederlo…
James continuava a correre a perdifiato. Girò l’angolo e… PATAPUM! Si scontò con qualcuno. Finì dritto a terra.
- Ahio… - piagnucolò. Poi sollevò lo sguardo e vide un ragazzo dai capelli neri e occhi del medesimo colore.
Il ragazzo lo osservò sorpreso.
James sbatté le ciglia.
Il ragazzo lo osservò ancora, poi ghignò.
James lo fissò innocentemente.
- Non ci posso credere! Potter! - disse il ragazzo che altri non era Severus Piton! – Guarda come ti sei ridotto!
- Come? - chiese James.
- Hai bevuto la pozione! - continuò l’altro e sembrava sul punto di scoppiare a ridere.
- Mi porti dalla mia mamma? - chiese James.
- Sì, sì! - fece Piton con il solito ghigno.
Sirius sbirciò oltre il suo nascondiglio. Bene, via libera. Uscì allo scoperto, fece per correre via, ma qualcuno lo afferrò e lo sollevò.
- Ecco dove ti eri cacciato! - esclamò Angy vittoriosa. – Chi ti ha detto che potevi andartene a spasso?!
- Ma io… io… - fece Sirius.
- Dov’è James?
- Non lo so!
- Come non lo sai?!
- Non lo so! Se n’è andato!
- Non dovevi lasciarlo solo! È più piccolo di te! Sei uno scemo! - esclamò Angy (e per fortuna che adorava i bambini!).
Il visetto di Sirius divenne rosso – Mi dispiace! - esclamò con le lacrimucce agli occhi.
Angy si sentì immediatamente in colpa – No… dai… non piangere… - disse.
- Se mi abbracci non piango più - disse Sirius. Playboy fin da piccolo!
- Angy! - Lily la raggiunse – Li hai trovati, per fortuna!
- Emh… veramente ho trovato solo Sirius… - confessò Angy.
- Dov’è James?! - gridò Lily.
- Ho vitto che andava via con uno - disse Sirius.
- Mh… è troppo vago… com’era fatto? - chiese Angy.
- Aveva dei capelli orribili - disse Sirius e le due capirono subito.
- Piton! - dissero all’unisono.
Angy si mise Sirius sulle spalle, poi lei e Lily cominciarono a correre. Nessuna delle due immaginava cosa avrebbe potuto fare Piton ad un Malandrino indifeso dopo tutti quegli anni di beffe che aveva subito.
Cercarono in lungo e in largo… sempre più preoccupate… sempre più angosciate, mentre Sirius cantava le sue stupide canzoncine.
- Eccolooooooo!!! - gridò Angy fermandosi davanti ad una finestra. James era in giardino e rincorreva una farfalla, mentre un Piton molto annoiato sedeva all’ombra di un albero con un libro di Pozioni in mano su cui scribacchiava qualcosa.
Lily e Angy si precipitarono in giardino.
- James! - gridò Lily.
Il piccoletto la guardò, poi si tuffò tra le sue braccia – Ciao! - disse contento. – Quetto signore mi ha detto di giocare e di non dargli fattidio!
Le due guardarono sorprese Piton. Lui si alzò, si diede una rassettata alla divisa – Di certo non sono caduto così in basso da prendermela con un moccioso! - disse, finalmente felice di poter usare quella parola su qualcun altro. Lanciò un lungo sguardo a Lily che lo guardò riconoscente. Lei fece per dire qualcosa ma lui se ne andò, lasciando le due ancora più meravigliate.
- Stai bene? - chiese Lily a James che annuì.
- Sono contento che sei qui! - disse lui – Mi piaci tanto!
Evviva la sincerità dei bambini! Lily sapeva che quelle parole erano state dette da un bimbetto di due anni e quindi non avrebbero dovuto avere effetto su di lei… ma quel “mi piaci tanto” la fece divenire di tutti i colori!
Angy scoppiò a ridere. Poi Sirius le tirò una manica e lei si chinò davanti a lui.
- Scusa… - disse Sirius con aria colpevole.
- Non importa - disse Angy.
- Posso darti un bacetto? - chiese Sirius.
Angy sollevò un sopracciglio – Va bene - disse.
Sirius le diede un bacio sulla guancia, poi sorrise tutto soddisfatto – La mia prima conquista! - disse.
E Lily e Angy scoppiarono in una fragorosa risata.
Lily e Angy si trovarono così bene con i due che proseguirono il loro turno ad oltranza.
Ormai era ora di cena.
- Fame! Fame! - disse James.
- Anch’io! - disse Sirius.
- Bene! Remus, Peter, visto che siete stati così bravi con quelle caramelle, ora andate a prendere la cena - disse Lily.
I due non replicarono e fecero come detto.
Sirius e James mangiarono di gusto la loro cena. Poi sbadigliarono.
- E’ ora di andare a nanna! - esclamò Angy prendendo Sirius in braccio.
- Non voglio dormire da solo - disse James imbronciato.
- Dormirò con te, va bene? - disse Lily.
Allora lui sorrise – Sì!
Le due li portarono nella camera dei Malandrini e li fecero mettere entrambi nel letto di Sirius. Poi le due si misero agli estremi del letto.
- Ora dormite! - disse Angy.
I due annuirono e chiusero gli occhi. Poi dopo un po’ James disse – Favoletta?
E a turno Lily e Angy raccontarono una favola. Finalmente i due si addormentarono.
- Come sono teneri!! - disse Angy – Peccato che domani saranno di nuovo quei due cretini…
- Mi mancheranno un po’… - ammise Lily.
Le due uscirono dal letto.
- Credi che facciamo bene a lasciarli nello stesso letto? - chiese poi la rossa.
- Sì, che può succedere, scusa? - disse l’altra e uscirono tranquille dalla stanza.
La mattina dopo…
- AAAAARGH! CHE DIAVOLO CI FAI NEL MIO LETTO???
- CHE NE SO!? CAZZO! MA SIAMO NUDI!
- NOOOOOO!!!!
Lo shock per i due Malandrini era stato piuttosto grande, ma grazie alle spiegazioni degli amici capirono cos’era successo realmente.
- Ho creduto di morire per infarto fulminante - disse Sirius a colazione accanendosi sulle uova col bacon.
James non aveva molta fame. Si stava sentendo male per tutte le caramelle che aveva mangiato la sera prima.
- Io odio le caramelle… - gemette.
- Non si direbbe da come le mangiavi ieri - disse Remus con un sorrisino. Peter ridacchiò.
- Be’, quando ero un moccioso di due anni mi piacevano pure… ma quando a cinque anni mi sono quasi strozzato con una ho cominciato ad odiarle - fece James – Mi viene da vomitaaaareeeee…
- Buongiorno ragazzi! - fecero delle voci allegre.
Lily e le altre presero posto davanti a loro – Come va? - chiese la rossa.
- Tutto bene - rispose Sirius con disinvoltura.
- A parte il fatto che ci siamo svegliati nello stesso letto - fece James – E che avrò mangiato come minimo un chilo di caramelle.
- Be’ sì… avrei preferito svegliarmi di nuovo nel letto con Carpenter piuttosto che con James… - disse Sirius.
Angy gli mollò un calcio da sotto il tavolo.
- Ma scusa, sarebbe stato un bel risveglio quello! - esclamò Sirius.
Angy scattò in piedi afferrando la propria tazza con l’intenzione di spaccargliela in testa – Brutto farabutto!! Ti ammazzo! Maniaco che non sei altro! - gridò.
Le amiche si aggrapparono a lei per fermarla, mentre Sirius rideva divertito –E dai, Angeline, scherzavo!- esclamò – Ti giuro!
Angy si risedette e gli lanciò un’occhiataccia. Naturalmente non voleva ammettere che aveva cominciato a farci un pensierino su quel playboy. Non ci aveva dormito la notte, pensandoci. Sirius Black… bello, furbo, divertente, anche se con il piccolo problema di correre dietro alle donne… anche più grandi di lui, diciamolo. Come quella volta al quinto anno. Si era messo con una del settimo. La sua altezza e il suo fascino avevano giocato a suo favore. Era con lei che aveva fatto per la prima volta… meglio sorvolare!
Sirius fece un sorrisino ripensandoci.
Angy si chiese cosa avesse da sorridere quello scemo e si accorse che… era davvero, ma davvero bello quando sorrideva! La ragazza arrossì di colpo.
“Oh no… che diavolo mi prende! Angy… ma sei impazzita?? Quell’idiota di Sirius Black? No… non può piacerti lui! Proprio no!” pensò e i cereali le andarono di traverso. Iniziò a tossire e riuscì a mandare giù il boccone.
- Tutto bene? - chiese Sirius.
Lei sollevò lo sguardo e i suoi occhi si incrociarono con quelli del Malandrino. Non rispose e rimase a fissarlo come un ebete. E così alla fine c’era cascata anche lei, come tutte le altre ragazze che Sirius aveva conquistato… quasi l’intera Hogwarts per intenderci. Lei, che resisteva stoicamente al fascino del Malandrino… ora era cotta proprio di lui! Panico!
Sbatté le palpebre – Sì… s-sto bene! - esclamò e tornò a dedicarsi al suo latte e cereali.
- Lo sapevo, Angy! - esclamò Charlie mentre si dirigevano a lezione – Sapevo che prima o poi ti sarebbe piaciuto!
Angy non disse niente e arrossì. Porca miseria. Se n’erano accorte. E non erano mica sceme!
Le altre risero.
- Ma allora perché non gli chiedi di uscire il prossimo fine settimana? - fece Lily.
Angy scosse la testa – Sarò all’antica, ma è lui che deve fare la prima mossa! - disse.
Lily sorrise. No, Angy non era all’antica. Poteva capirla, perché anche lei aspettava che una certa persona si decidesse a fare qualcosa. Certo, lui di tentativi ne aveva fatti tanti fino ad allora, ma lei aveva sempre rifiutato. Ma ora era… cambiato… lo aveva conosciuto meglio, per quello che era realmente. James Potter era uno stupido solo perché voleva farlo… ma in privato… era un’altra persona. Una persona che a lei piaceva… sì! Piaceva!
- Angeline! - fece una voce.
Le quattro si voltarono. Sirius le raggiunse e fece un sorriso ad Angy – Ti va di andare ad Hogsmeade insieme questo fine settimana? - chiese.
Angy divenne di tutti i colori, poi cercò di rispondere con disinvoltura – Va bene.
- Va bene? - esclamò Sirius sorpreso – Hai detto proprio così? Cioè, ti va di uscire con me?!
- Sei sordo o che!? - fece Angy.
- Fantastico! Sapevo che non avresti potuto resistere ancora a lungo!
- Sparisci, Sirius, prima che ci ripensi e ti picchi a sangue! - sbottò Angy.
- D’accordo! A dopo… Angy! - esclamò Sirius correndo a raggiungere i Malandrini.
La ragazza scosse la testa, ma sorrideva.
- Bene… - fece Lily – Eccone un’altra sistemata. Charlie, saremo di nuovo solo io e te questo fine settimana.
- Be’… veramente… - Charlie arrossì – Io ci vado con Dean Saddler… - Dean era il battitore dei Grifondoro – Me lo ha fatto conoscere Angy e proprio ieri mi ha chiesto di uscire…
- Uau!- esclamò Izzie –E perché non ce lo hai detto?!
- Non lo so… mi vergognavo! - fece Charlie.
- La solita timidona! - disse Angy ridendo – Così Dean ti piace, eh? Sì, è molto carino!
- E’ stupendo! - la corresse Charlie. Tutte scoppiarono a ridere.
Ma Lily pensava… le sue amiche si stavano fidanzando tutte meno che lei… e ora andavano ad Hogsmeade a coppie… e lei? A quel punto non le rimaneva che restare a Hogwarts per il fine settimana, e magari ripassare le battute di Romeo e Giulietta!
Fine settimana. Le ragazze erano tutte elettriche. Discutevano su cosa indossare. Angy aveva consigliato a Charlie una minigonna, ma la ragazza si vergognava e dal canto suo stava cercando di convincere Angy a mettere un vestito, ma Angy era la nemica giurata degli abiti.
- Non importa ora metterai questo! - fece Charlie mostrandole un grazioso vestito azzurro.
- Allora tu metterai questa! - ribatté Angy sollevando la minigonna – Mi pare equa come cosa, no?
- Va bene - si arrese Charlie. E si scambiarono i vestiti.
Lily le osservava, seduta sul letto, con un sorriso. Erano così carine!
- Ci dispiace lasciarti sola, Lily - disse Izzie.
- Ma figurati! Mi avvantaggio i compiti e ripasso le battute di Romeo e Giulietta! - disse lei – Voi pensate solo a divertirvi! - le guardò, erano pronte – Ragazze! Siete bellissime! Oh cielo! Le mie bambine crescono!
Tutte risero e si abbracciarono. Poi salutarono Lily e se ne andarono.
La ragazza si lasciò cadere sul letto con un sospiro. Fino all’ultimo aveva sperato che lui la invitasse…
James non poteva crederci. Persino Peter aveva trovato una ragazza con cui andare ad Hogsmeade. Ora tutti i suoi amici erano occupati. E lui invece? Lui non aveva avuto il coraggio di invitare Lily.
Il che era strano, dopo tutte le volte che le aveva chiesto di uscire. Ma qualcosa era cambiato nel suo rapporto con la ragazza. Ora erano più complici. C’era una strana affinità tra loro che prima non c’era. E doverle chiedere di uscire… lo imbarazzava! Assurdo!
Osservò gli amici prepararsi.
- Sirius, ti consiglio di non allungare subito le mani con Angeline, non lo apprezzerebbe - disse Remus.
- Lo so. Lo so - sospirò Sirius.
- Noi andiamo allora, James - disse Peter. I tre amici lo salutarono e se ne andarono.
Perfetto! Solo come un ebete, ad Hogwarts dove erano rimasti solo i marmocchi del primo e del secondo anno. Be’, magari poteva farsi una partita a scacchi. Si alzò dal letto e scese in Sala Comune, che era ovviamente deserta… se non fosse stato per Lily, seduta su un divano, a ripetere a bassa voce le battute della recita.
- Ehi! - fece James sorpreso.
Lei si voltò.
- Che ci fai qui? - chiesero all’unisono.
Sorrisero – Le altre avevano tutte un accompagnatore - disse Lily – Così sono rimasta qui.
James si sedette accanto a lei – Idem - sospirò – Che fai? - chiese poi.
- Ripeto le battute di Romeo e Giulietta - disse Lily – Ehi! Visto che sei qui ripassiamo insieme no!? - esclamò.
- D’accordo… ma devo essere sincero… ancora non le ho imparate tutte…
Lily gli porse il copione – Ecco, leggile qua, io le se so quasi tutte - disse.
E iniziarono a provare. E stettero così per molto, ridendo, scherzando, cambiando le battute e facendosi scherzetti affettuosi. Il più bel pomeriggio che Lily avesse mai passato!
E poi arrivarono a quella scena, a quella battuta. Tanto era solo per finta, no? Ci erano già passati, Lily si stava abituando…
Ma questa volta era diverso… erano soli e si stavano divertendo così tanto che lei non riusciva più a distinguere la finzione dalla realtà.
James disse la sua battuta… la guardò negli occhi e le si avvicinò piano. Lily sentiva il proprio cuore galoppare a tutta velocità. James poggiò le proprie labbra sulle sue. Lily chiuse istintivamente gli occhi. E non fu frettoloso, agitato come quando provavano. James rimase così a lungo e Lily… dischiuse appena la labbra… e il ragazzo anche…
Un bacio… un vero bacio… un bacio alla francese! Dimenticandosi tutto, si lasciarono trasportare da quel bacio. Caldo… dolce. Sapeva di miele, di fragola… sapeva di buono. Sapeva di emozioni forti e di cuori dal battito veloce…
L’odore di Lily e la sua mano intrecciata con la propria…
Il calore di James e le labbra così morbide…
Inebriati… coinvolti… presi… accaldati…
Tutto per un bacio. Ma non un bacio qualsiasi…
Si separarono. Lily arrossì. Oh cielo! Aveva baciato James Potter! Lo aveva baciato! E mica per finta! James sorrise e le prese una mano, posandola sul proprio petto.
Lily poté sentire il battito accelerato del cuore del ragazzo. Accidenti quanto era veloce. Gli sorrise.
Sì, era quello che provava anche lei.
CONTINUA
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