“Ciao stronzette. Avete sentito la mia mancanza?”
 A.

La loro reazione al mio messaggio sono state varie, e vederle tramite le mie telecamere ben disposte nelle loro case mi ha donato una gioia che era tanto che non provavo. 

La reazione più fredda l’avuta Emily, si quella ragazza è proprio cambiata, 5 anni fa sarebbe diventata improvvisamente cupa e scostante verso chi la circondava. Alla domanda della sua compagna su chi fosse il messaggio Em ha risposto: “Non ti preoccupare amore, è un vecchio amico”.  Emily Fields la ragazza che dormiva con delle forbici sotto il cuscino mi ha definito “vecchio amico”, la pagherai cara.

Spencer, invece, alla lettura del messaggio ha cominciato a singhiozzare come una bambina a cui rubano il giocattolo preferito. Povera Hastings la sua salute mentale apparentemente stabile ha subito un grande sconvolgimento. Presa dal panico ha scritto un messaggio a quel ragazzo che per anni ha cercato di proteggerla, inutilmente, da me: “Ho bisogno di te, Spenc”.

Ovviamente, io, conosco le mie puttanelle preferite e ho fatto installare tramite i miei aiuti le telecamere anche all’interno degli appartamenti di persone con cui loro possono aver rapporti.

Toby, che ora vive in un piccolo scantinato a Rosewood con il suo stipendio da manovale, non ha preso molto bene il messaggio della ragazza che poco tempo prima gli aveva spezzato il cuore. Si è fatto prendere da una crisi di rabbia, ho deciso quindi di dargli un sostegno morale.

“Vecchio amico, ti ricordi di me? Il primo amore non si scorda mai.”
A.

Sui volti di Aria ed Allison si è invece stampata un’espressione preoccupata. Il loro grande nemico era tornato. Aria per paura ha evitato il messaggio, è uscita e si è chiusa in un bar forse sperava di incontrare il caro professore Ezra Fitz. Allison invece ha preparato le sue cose, e si è diretta verso l’aeroporto, destinazione? Rosewood, ovviamente.

Hanna ha avuto la reazione peggiore, come biasimarla ha una bambina. Ha letto il messaggio e non poteva credere ai suoi occhi, A. era tornato. A., io, il suo più grande incubo. Hanna che forse è sempre stata la più debole ha preso il cellulare e ha chiamato lei:

X:” Pronto?” Disse la ragazza con voce preoccupata di non sentire una voce amica, e con la paura di sentire me.

H:” Sono io, Hanna ti ricordi?” Chiese, sapendone già la risposta.

X: “ Come posso dimenticarmi di te, abbiamo passato insieme quasi una vita”. Forse mi devono anche ringraziare, se non era per me dopo la scomparsa di Allison non si sarebbero più parlate.

H:”Spenc, è arrivato anche a te non è cosi?

S:” Pensavi di essere l’unica, vediamoci.”

H:” Domani, al bar. Ciao”

Attaccò subito, ovviamente non disse nulla a Caleb. Omettere, cosa che le riusciva meglio.

Non credevo che mi avrebbero le cose così semplici, forse hanno dimenticato di cosa sono capace. Però non volevo disturbarle con un messaggio, ma anzi stasera mi dedicò alla mia “vecchia amica”.
“Vecchia amica, non ti mancano le tue 4 stronzette? Forse una più di tutte”.
A.