CAPITOLO 28
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Il
tempo passa e con questo anche i pensieri e le emozioni e i
sentimenti fortunatamente. Ma a volte mai completamente. Ci può
essere sempre quella cosa che può farti ritornare ai vecchi
pensieri e sempre, ogni volta, in qualsiasi momento, riesce a
devastarti.
Dicembre.
Il 20.
Il
freddo è già arrivato e per le strade la nebbia ha
preso il sopravvento. Non c’è mai stato un inverno così
gelido di quelli che mi ricordo.
Sono
a scuola. Per una di quelle mattine piene di malinconia e tristezza,
nella quale non fai altro che ascoltare e ascoltare e ascoltare…
Fino a quando ti rendi conto che di ascoltare ormai ne sei satura e
decidi di prendere il tuo diario e pasticciarlo con varie scritte per
renderlo più decoroso e bello da guardare.
Poi
prendi la matita, apri in una pagina in cui ci sarà vacanza e
cominci a fare uno schizzo di quello che dopo vorrai ripassare con il
pennarello per renderlo decisamente più vivace. Ed inizi. E
cosa scrivi? Il nome della persona che al momento ti sta più
cara, più vicina… Di quella che riesce a colorare le tue
giornate, anche con un semplice messaggio. Ed ogni volta che ci pensi
ritorni con il sorriso sulle labbra, qualsiasi cosa tu stia facendo.
Di quella che con un tocco di labbra, anche uno semplice, riesce a
farti dimenticare tutto quello che ti ha reso triste in quella
giornata, trasformandola in uno di quei giorni più stupendi
che trascorrerai nella tua vita.
E
cominci. Con una “M”, con una “a”, con una “u”, con una
“r” e con una “o”. E poi circondi questa bella scritta con un
cuore e la scritta sotto che rappresenta un ‘I love you’. E la
vedi apparire, anche senza colori, ma c’è. Pronta per essere
colorata con i colori più caldi del mondo, con quelli più
belli, quelli che più fanno ricordare l’amore.
Ed
eccola. “Mauro”.
“Sei
tu l’unica persona importante nella mia vita, Alice a parte. Sembra
ieri che ti ho conosciuto. Quest’estate, quando pensavo ancora a
Robbie… Tu sei stato l’unico a farmelo dimenticare, a farmi
passare il bel ricordo e il rimpianto che avevo. L’unico. Sono solo
tre mesi che stiamo assieme. Precisamente dal 4 agosto. Ma, anche in
questi pochi mesi, sei riuscito a conquistare completamente il mio
cuore, a farmi dimenticare dell’unico motivo che mi tormentava.”
Il
mio pensiero si sposta di nuovo a lui, senza autocontrollo. Non a
Mauro, ma a lui. Lui, il mio primo amore, quelle con cui ho provato
praticamente le mie prime emozioni, le mie prime volte. Il ragazzo
che mi ha fatto capire cosa vuol dire amare. Ed eccola la lacrima.
“Sai
quando pensi che ad una cosa non ci pensi più, che non ti
tocca, quando basta semplicemente uno stupido, un misero ricordo a
fare tornare a galla tutti gli altri e a farti stare male anche se al
momento sei la ragazza più felice del mondo? Quello che
succede a me ogni tanto e non posso farci niente. No, non si può
mai dimenticare completamente il tuo primo amore e penso non se ne
andrà mai…”
<<
Wow, Ale! Che bello!! Ma chi è? >>
Mi
giro e mi appare davanti l’allegro viso di Virginia, quella che
prima detestavo, ma ora riesco a sopportare benissimo. Le rispondo
tutta fiera, anche se il mio pensiero, sta volta, non era rivolto a
lui.
<<
E’ il mio ragazzo!! >>
<<
Dai!! E da quando ce l’hai? >>
<<
Da agosto! >>
Rispondo
tutta fiera vantandomene.
<<
Ma non me l’avevi mai detto!!! >>
<<
Scusa… Non siamo mai capitate sull’argomento!! >>
<<
Ma il ragazzo che avevi l’anno scorso? >>
“No!
Argomento sbagliato Virgi…”
La
mia fierezza scompare all’istante.
<<
Ci siamo lasciati a giugno… >>
<<
Come mai? >>
“Ma
perché non te ne stai mai zitta???”
<<
… Troppo tempo… >>
“Ogni
tanto è bello mentire…”
<<
Ti vedo triste… >>
Asciugo
una piccola lacrima che scivola senza farmi notare e ritorno a
parlare.
<<
No, che dici! Ora sto con un ragazzo magnifico!! Non ho nulla di cui
essere triste! >>
<<
Ma quanti anni ha? Che scuola fa? >>
“Grazie
per aver cambiato soggetto.”
<<
Ha diciannove anni, fa IIIC. >>
<<
E’ grande! Che bello!! E com’è? >>
<<
Bello, bello… >>
<<
Me lo descrivi? >>
Mi
appare davanti la sua immagine, bello come il sole, e glielo
descrivo.
<<
Allora… E’ alto, ha i capelli biondi un po' ricciolini e ha gli
occhi marroni. >>
<<
Non mi piacciono biondi con gli occhi marroni… >>
<<
Fidati… Lui è l’eccezione!! >>
“Questa
ovviamente è solo una battuta, ce ne sono di ragazzi biondi
con gli occhi marroni che non sono niente male…”
E
mi sento in colpa, anzi, mi incazzo con me stessa perché me ne
ricordo uno di questi.
“Eric…”
L’ho
visto qualche volta quest’estate. Ci siamo guardati tutti e due con
tristezza, con ricordo, con rimpianto… Poi ci siamo girati
dall’altra parte scherzando con i nostri amici, ma tutti e due con
lo sguardo spento.
“Non
cambierà mai questa sensazione… Odio Sanremo, odio i Tre
Ponti, odio i ragazzi con i capelli castani e gli occhi blu e odio
l’Olanda, ma soprattutto odio il mare e la barca a vela… Insomma.
Odio tutto quello che mi fa pensare a lui. Quindi, in sintesi… Odio
me stessa.”
-
Suona
la campanella dell’intervallo.
Cammino
a testa bassa, non facendomi fermare da nessuno. Di solito non ci
vediamo io e lui nell’intervallo, lui ha i suoi amici e io i miei.
Ma oggi è un eccezione. Ho bisogno di vederlo per scrollarmi
da dosso tutti questi pensieri.
Esco
dalla porta e cammino a stento tra la varia gente che intasa il
corridoio. Scendo le scale perché io sono al secondo piano,
mentre lui al piano terra.
Lo
raggiungo. Arrivo dalla sua porta, ma la trovo chiusa.
“E’
vero!! Ha il compito in classe di matematica!”
<<
Ale! >>
Mi
sento una mano sulla spalla e una voce profonda, ma non mi ricordo la
persona a cui appartiene questa voce.
Mi
giro all’indietro e alla fine riesco a riconoscere il personaggio.
<<
Da quanto tempo! Sai, ti ho vista in giro, ma non mi è mai
capitata l’occasione di fermarmi!! >>
<<
Ciao Matte!! Come stai? >>
<<
Bene, grazie… Tu? >>
“E
chi se lo ricordava? Matteo Caserbi!! Wow…”
Mi
appare davanti con la sua solita bellezza che colpisce al primo
sguardo. Era come me lo ricordavo… Non è esagerazione se
dico che sembra un modello. In teoria è stato il primo a
convincermi di girar pagina anche se non c’è riuscito!
Peccato però che lui e la sua Rebecca siano ritornati assieme
dopo un periodo di pausa e io mi sia dovuta rassegnare ad averlo.
Ma
ne sono contenta se questo ha voluto dire conoscere Mauro.
<<
Benissimo!! >>
<<
Mi dispiace se quest’estate poi non è successo niente…
Sai, ero innamorato di Rebecca ancora, ma… Ci siamo mollati di
nuovo un mese dopo! >>
Lui
mi guarda sorridendo, convinto in qualche modo che me ne possa
fregare qualcosa.
“Forse
un tempo, non di certo adesso!”
<<
Mi dispiace se ci tenevi… Io invece sto con un ragazzo di cui sono
innamorata da agosto. >>
Il
suo malizioso sorriso si trasforma presto in espressione delusa. Lo
guardo negli occhi e lui contraccambia. Poi guardo il pavimento e di
nuovo lui, per trovare il coraggio di dirlo e alla fine lo trovo.
<<
Mi dispiace. >>
Fa
un piccolo sorriso e mi fissa negli occhi.
<<
Dispiace più a me!! Dopotutto sono io che me la sono
cercata!! >>
Rispondo
al suo sorriso, anche se so che sono falsi, soprattutto per lui.
<<
Ciao. >>
<<
Ciao… >>
Così
ci salutiamo. Ognuno prende la sua strada, ma lui resta fermo ancora
per un po’.
“Ma
quant’è carino… Ma ho smesso di farmi travolgere da altre
emozioni durante l’amore…”
Quando
dalla varia calca riesco a scorgere una faccia amica, anzi… Più
che amica.
<<
Mauri!! >>
Vedo
Mauro spuntare con i suoi soliti capelli scombinati e la sua
espressione sorridente, con dei jeans e sopra un maglione bianco
raggomitolato sulle braccia.
Lo
abbraccio forte e lo bacio velocemente.
<<
Pensavo fossi a fare il compito! >>
<<
Ho finito prima! >>
La
campanella dell’intervallo suona e noi due ci continuiamo a
guardare e alla fine lui prende l’iniziativa.
<<
Ci vediamo fuori… >>
<<
Ok! >>
Sta
volta il bacio è più voluto e ci lasciamo staccando la
nostra mano per ultima e delicatamente.
Salgo
su tutti gli scalini ed entro dentro la mia noiosissima stanza per
altre due ore di ascolto totale.
“O
almeno, questo è quello che si credono i prof!!”
-
-
-
-
La
mattina di questo inverno è terribilmente fredda
Distratto
dall’ora in corsa sono qui, a scuola. Dopo tre mesi.
Mi
ritrovo al 20 di dicembre.
“Sei
mesi...”
Eppure
mi sembra ieri di essere partito per l’Olanda. E lei… Lei non
l’ho più vista. Non so che fine abbia fatto, sta di fatto
che in tre mesi che giro e rigiro non ho ancora visto lei in Sanremo.
Anita
è di fianco a me. Siamo ottimi amici. Forse più di
prima. La adoro.
La
campanella suona. Io esco fuori in corridoio con Anita a braccetto.
Parliamo del più e del meno, scherzando su qualsiasi cosa,
soprattutto su ‘Naruto’, il nuovo anime uscito sui ninja. E’ un
cartone stupendo e tutti i pomeriggi alle 13,40 io e Anita siamo al
telefono durante ‘Naruto’ per commentare ogni loro azione. Con
lei mi diverto un sacco.
Quando
un ragazzo interrompe il mio sorriso.
<<
Ciao! >>
<<
Oh, ciao Eric!! >>
Per
aumentarlo ancora di più.
Al
mio ritorno mi sono ritrovato ad un party a sorpresa creato da mio
fratello ed aiutato da Anita. All’inizio ero alterato come non mai,
poi però, mi ha parlato. Anche Anita l’ha fatto e siccome
Alessia l’avevo già anche abbastanza lasciata andare è
stato facile fare pace con mio fratello. Credo che ognuno può
essere in grado di fare uno sbaglio, siamo umani per questo. E poi...
è pur sempre mio fratello!
Sono
felice di averlo perdonato, perché ora siamo in rapporti
migliori di quelli prima. Quando ho deciso di perdonarlo mi è
venuta in mente una domanda.
“Posso
perdonare anche Ale?”
Ma
la risposta mi è venuta spontanea, subito.
“E’
unitile continuare con lei.”
A
parte il fatto che non ho più voglia di innamorarmi, sta di
fatto anche che non mi fiderei più di lei. Non mi lascerei più
andare alle emozioni. E’ meglio andare avanti senza di lei.
“Meglio
single senza dubbio.”
<<
Ti devo dire una cosa che ho saputo che comunque non ti darà
fastidio, vero? >>
<<
Non so, perché di cosa si tratta? >>
<<
Di Ale… >>
Il
respiro mi manca.
<<
Ale? >>
<<
Si. Sta con uno. >>
Mi
sento sbiancare. Il mio corpo trema, gli occhi si sbarrano, il mio
cuore si spezza...
“No,
questo no...”
<<
Con chi sta? >>
<<
Mauro Cannella. >>
Lo
sento così strano che Alessia possa stare con un ragazzo al di
fuori di me.
“Ale,
ma mi pensi mai? Non dirmi che sono l’unico a pensare a te. Non
dirmi questo se no sto ancora più male… Poi suona così
strano. “Mauro e Alessia.” Bleah! Molto meglio “Robbie ed
Ale”.”
La
malinconia comincia a salire.
<<
Parlami di qualcos’altro, Eric. >>
La
mia voce trema.
Lui
mi guarda tristemente, poi reagisce all'istante.
<<
Ieri non ho visto la puntata di Naruto, me la racconti? >>
-
-
-
-
Sono
in centro.
Passeggio
per le vecchie vie che ho ripreso a frequentare solo con Mauro
accompagnata da Alice. Lei adesso sta con Gianluca, quello di
quest’estate, ma la loro storia è come un tira e molla.
Continuano a litigare e fare pace.
Comunque
adesso non è questo il problema perché io ed Alice
stiamo girando per Sanremo e per una volta lo stiamo facendo felici.
<<
Lo sai che oggi mi è venuto a parlare Matteo Caserbi? >>
<<
Davvero? E cosa dice? >>
<<
Mi ha detto che si è lasciato con Rebecca, facendomi
intendere che voleva fare qualcosa con me, ma io l’ho fermato
dicendogli che stavo con un ragazzo. >>
<<
La prossima volta si sveglia prima!! >>
<<
Quello che si è detto da solo!! >>
Ridiamo
assieme, senza problemi, senza preoccupazioni… Ma come sempre non
ci può mai andar bene per un giorno e, almeno il mio sorriso,
si trasforma in qualcosa che non avrei mai più voluto provare.
-
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-
-
E’
un pomeriggio gelido e la nebbia circonda la strada. Non mi ricordo
una Sanremo più grigia di questa.
Sto
camminando da solo per tastare ogni singolo posto di Sanremo, per
ricordarmelo in ogni sua forma. In tre mesi non l’avevo ancora
girata così.
“Mi
hai scombussolato tutto Ale, lo sai?”
Ad
un tratto la vedo.
-
E’
da tanto che non mi perdevo in quell’immensità e, anche con
questa nebbia, riuscirei a scorgerlo ovunque.
“Robbie?
Che cosa ci fai qui?”
Sta
passeggiando sul marciapiede opposto al nostro, con le mani in tasca
nei jeans e una giacca blu della North Sails. I suoi capelli sono
lasciati così come sono, un po’ più lunghi di come me
li ricordavo, e il suo sguardo è rivolto verso i miei occhi
che gli stanno rispondendo anche fin troppo. Occhi tristi, occhi
arrabbiati, occhi che mi reputano uno schifo… E questi sono i suoi
occhi e non posso farci niente.
“E
i miei come sono?”
Lascio
a lui giudicare, ma presumo che siano occhi ancora più tristi,
incazzati con la persona che li possiede, pieni di rimpianto e occhi
che chiedono scusa in mille maniere, in mille lingue… Ma che non
sono mai riusciti a farle accettare.
“Quanto
tempo che non ci vedevamo e mi sei mancato. Nonostante tutto quello
che puoi pensare, mi sei mancato sul serio e mai ti scorderò.
Sei e sarai sempre il mio primo e unico vero amore. Qualunque cosa
succeda tu ci sarai sempre, nel bene o nel male.”
-
-
La
mia coscienza. Mi sembra di non parlare più con la mia testa,
Alessia è dall’altra parte della strada.
“Da
quanto tempo non ti vedo? Sei diversa… Hai capelli più corti
e quella giacca nera che porti addosso non me l’hai mai fatta
vedere. Ale, mi sei mancata. Sei così bella… Vederti lì,
in questo momento, è come vedere un’oasi dopo chilometri e
chilometri di deserto.”
La
malinconia comincia a salire tutto d’un botto, il magone comincia a
prendermi la gola e le mie mani tremano.
“No,
non adesso. Non mi puoi mancare adesso che ti avevo scordato. E’
possibile che solo un tua visuale mi causi quest’effetto?? Ti avevo
lasciato via, ti avevo lasciata andare. Non mi tormentare più
Ale, ti prego.”
-
-
Poi
lui butta lo sguardo a terra, dispiaciuto. Incomincia a mandare un
passo avanti, poi l’altro, fino a che non incomincia a camminare
per allontanarsi da me.
Io
sto ferma, a seguirlo ancora con il mio sguardo incredulo, convinto
che non l’avrebbe rivisto mai più.
-
-
Giro
la testa in avanti senza più guardarla. Mi dirigo lontano
pensando a tutto quello riguardante lei.
“Come
è possibile che tu stia con Mauro Cannella?? Tu non puoi stare
con lui. Tu non devi amare nessuno. Tu sei solo mia. Tu non puoi
essere di qualcun altro. Questa cosa mi fa stare male… Molto male.
Ho bisogno di aiuto.”
Senza
neanche rendermene conto mi ritrovo in Piazza Bresca. Questa piazza è
come se portasse dentro di se dei fantasmi.
“Ora
come ora che posto non porta dei fantasmi?’”
La
piazza è deserta. Il gruppo si è sciolto e tutto quelli
che sostavano qui hanno cambiato giri e luoghi. Non sembra la stessa
piazza di una volta. Quella dove potevi essere sicuro di incontrare
chi volevi.
Vuota,
completamente. Se non per bufere che mi passano davanti trasportando
ricordi.
La
rissa fra Alice e Gaia e poi io e Gianluca in un angolo mentre
guardavamo insieme la mia Alessia consolare Alice. Poi i nostri
discorsi…
“<<
A questo punto povero Edo!! Capita a tutti di sbagliare!!
Soprattutto con una bella ragazza!! >>
<<
Non è vero! A me non capiterà mai. >>
<<
Mai dire mai Robbie. Ormai dovresti saperlo! Non avresti mai
immaginato di diventare così! E ripeto, mai! >>
<<
No… Prima o poi doveva succedere! Invece… Lei non si merita
questo e quindi non lo riceverà mai, fidati. >>”
E
avevo ragione. Io non l’avrei mai fatto perché io amavo
Alessia, la amavo tantissimo. Questa è la mia spiegazione. Ciò
mi porta a pensare che lei non provava lo stesso sentimento nei miei
confronti.
Mi
sono innamorato come uno stupido di una ragazzina di quindici anni,
una bambina, quando io ne avevo già diciassette. Come potevo
pensare che quello fosse l’amore della mia vita? Sono stato uno
stupido e un illuso.
Questo
però non mi fa stare meglio, perché mi manca sempre di
più… Non mi è mai passata.
Poi
scorgo una figura seduta su una panchina della piazza. Ma li
riconoscerei ovunque quei capelli colorati di biondo. Mi avvicino a
lui.
<<
Ciao Dario. >>
<<
Ciao Robbie!! >>
Mi
siedo accanto a lui.
<<
Come stai? >>
<<
Da Dio!! >>
“Beato
te…”
<<
Wow, e come mai? >>
<<
Te la ricordi l’inglesina? Mary? >>
Mi
metto a ridere.
<<
Si, eccome! >>
<<
Sono innamorato, mi sento tutto strano… Ora stiamo insieme! >>
<<
Sono felice per te. >>
Sto
male.
<<
E ti invidio molto. >>
Sto
molto male.
<<
Non mi sono mai sentito così. Tu probabilmente lo sai.
Vorresti non staccarti mai, stare sempre a coccolarla e baciarla,
fare ogni minima stupidaggine con lei… Mi fa volare! Ho scoperto le
mie ali. >>
Sentire
tutto ciò mi fa stare più male, voglio urlare, voglio
picchiarlo a sangue per non fargli provare l’emozione che io non
sentirò più, che io ho perso per sempre.
“Mi
viene da odiarti, Dario.”
<<
A proposito, mi dispiace… Ho sentito di Ale. >>
“Dopo
tutto quello che mi hai detto hai ancora la faccia tosta di
rinfacciarmelo??”
<<
Lo sanno tutti? >>
<<
Già… Come stai? >>
“Domanda
molto stupida…”
<<
Come uno che non si innamorerà mai più, come uno senza
vita. >>
<<
Ma non dire così! Hai diciotto anni! Ne hai di tempo per
dimenticare Ale… >>
<<
Te lo giuro, non mi innamorerò mai più. >>
Lui
sbuffa e scrolla la testa, rassegnato. Ma prima che possa rispondere
con qualche altra battuta veniamo interrotti da una ragazza che si
piazza davanti.
<<
Ciao ragazzi! >>
La
squadro capendo chi è. Il suo accento inglese non mi fa avere
dubbi. E' sul serio bello come me l'aveva raccontata e direi che
“tettona” era un aggettivo più che azzeccato. I suoi
capelli biondi le recadono lisci sulla spalle e una frangetta
contorna i suoi occhi azzurri vivaci. La carnagione è tanto
chiara e lei non è troppo magra.
<<
Ciao piccola mia... >>
Lui
si alza dalla panchina e la da un bacio leggero e l'abbraccia forte,
perdendosi con il viso nei suoi capeli.
Io
smetto di guardare. Dopo averla vista è una terribile
situazione questa. Mi sento mancare, mi sento male, mi sento
violento.
Mi
alzo dalla panchina e comincio a correre togliendomi da quella
piazza, senza salutare nessuno. Correndo a più non posso.
Scappando dall'amore
-
-
<<
Ehy, stai bene? >>
Vorrei
tanto risponderle che sto benissimo, che oramai me lo sono
dimenticato e c’è Mauro, ma non ce la faccio. Ha significato
troppo per me.
“Come
faccio a stare bene??”
Ma
dopotutto l’amore ti porta a questo. Non puoi fermarlo. L’amore è
qualcosa che non puoi provare in altri modi. E’ una sensazione
bellissima, piena di emozione, che ti travolge, che ti fa stare bene
in qualsiasi momento, che ti trasporta lontano da tutto e da tutti,
che sa farti stare bene. Ma quando finisce forzatamente è la
cosa più brutta che possa esistere. Non ti lascia in pace, ti
tormenta, ti fa piangere, ti fa cercare altrove qualcuno o qualcosa
che possa rimpiazzare questo sentimento, anche se poi ti accorgi che
non può farlo, che l’unica persona che può farti
smettere di stare così male è la persona stessa che ti
ha causato quel male. Ma non bisogna averne paura, perché è
normale…
Ma
è bellissimo provare quello che ti succede prima di questa
fase. E quindi, anche se questo è il prezzo, voglio amare
tantissimo, 100, 1000, 10 000, 100 000 volte, tanto per stare
benissimo con me stessa almeno per un po’. Ne vale la pena, sul
serio… E per questo sarò disposta per sempre a provare anche
questo altro lato dell’amore.
“Robbie,
ti amo e ti amerò sempre, ma è ora di ripartire da capo
e provare di nuovo ad amare. E Mauro, voglio cominciare da te…”
<<
Ehy, Ale!! Stai bene?? >>
La
guardo un attimo, poi il mio sorriso riprende il sopravvento.
<<
Benissimo!! >>
Alice
mi guarda male e stralunata.
“Lo
so, ho mentito… Ma prima o poi riuscirò ad esserlo ed è
ora di provarci sul serio.”
-
-
Non
sono disposto a sopportare questo altro lato dell’amore, proprio
per niente. Ok, mi sono sentito da Dio in quel momento, e
sinceramente, non lo rimpiango, se tornassi indietro penso che lo
rifarei, ma una volta mi è bastata e avanzata. Questo altro
lato è devastante. Ti fa stare peggio di qualsiasi malattia e
io non riesco a sopportarlo. Troppo dolore.
“Quel
sole è sparito tra le nuvole Ale e io sento tanto freddo…”
Mi
tornano in mente ricordi che avevo dimenticato. Ai tempi della mia
libertà quando conoscevo già Alessia, ma la consideravo
ancora una sfigata e Dimitri sovrasta tutti. E’ tutta colpa sua. Se
lui non mi avesse fatto quel discorso io adesso non mi troverei qui.
Il bello è che mi aveva detto esattamente queste parole:
“<<
Vedrai che un giorno arriverà il tuo turno… E spero tanto
che qualcuna ti faccia le corna per provare quello che tu fai provare
alle ragazze! Ma qualcuna a cui terrai davvero… >>”
“Me
l’hai tirata tu Dimi! Ti odio con tutto me stesso.”
Ultimamente
sto odiando tutti. Compreso me…
“Mi
hai tolto la vita Ale, ho perso le ali. Non possono ricrescere, è
una cosa impossibile. Non mi innamorerò più, lo giuro.”
Cammino
ancora, ma il mio passo rallenta. Il mio cuore piange.
Mi
volto indietro e la guardo scherzare con Alice nel mentre che parlerà
del suo Mauro non pensando minimamente a me, qui, che cammino
piangendo i suoi ricordi.
Mi
rendo conto che il mio amore non è paragonabile al suo. Io
l'ho amata molto più di quanto lei non abbia provato nei miei
confronti. Vorrei ridere anch'io così spensieratamente...
“<<
Si? >>
<<
Chi vuoi che sia piccola? >>
<<
Parolina magica? >>
<<
Ti amo. >>
<<
Codice esatto. Anch'io ti amo. >>”
Quante
bugie... Quanto amore! Quanto dolore...
“<<
Con te tutto l'anno, miraccomando!! >>
<<
Ma anche di più! >>”...
-
-
-
-
THE END
-
-
-
-
Lo
so, lo so.... Ora mi ucciderete tutti... Me ne sono resa conto che
tutti volevate che tornassero assieme, ma tanto non ci potevo più
fare nulla, ormai l'avevo già scritta da un pezzo!!!XD
Questa
storia volevo farla terminare così, per dimostrare che
comunque si può voltare pagina e poi non volevo farla come una
storia da libro, ma abbastanza realistica. Spero di aver rispecchiato
questa mia aspettativa... Anche il fatto che Robbie stia ancora così
male lo rende realistico... Se tutti e due dopo 6 mesi avessero
voltato pagina e nessuno dei due fosse stato così terribilmente male
pensando all'altro, anche in quel caso sarebbe stato poco
realistico... Era logico fosse Robbie la vittima anche se era quello che se la meritava di meno... Lui era quello
più innamorato e lei era convinta di non vederlo mai più,
che fosse tutto finito...
Non uccidetemi, sul serio! Spero sia stato
di vostro gradimento lo stesso!!XD
Mi piacerebbe che mi scriveste
tutti un commentino, anche chi non l'ha mai fatto, solo all'ultimo
capitolo ve lo chiedo. Così, giusto da farmi sapere il vostro
commento finale di tutta la storia, anche critiche, le accetto
volentieri!! Grazie!!!
Un
ringraziamento speciale a tutti quelli che hanno aggiunto la mia
storia ai preferiti, vi adoro! In particolare ringrazio:
1
- Ale
Skywalker
2 - AngelG
3
- AnimaDannata
4
- avril1113
5
- avrilmiki
6
- B r o K e
n
7 - baby_dark
8
- Bella89
9
- Betty
O_o
10 - billa93
11
- birri
12
- Blackangel91
13
- cassandra
287
14 - Celestellina
15
- Charlie_me
16
- Cherasade
17
- ciokina14
18
- cla61
19
- clodiina85
20
- doval79
21
- ElianaTitti
22
-felice4ever
23
- Gingerly
24
- gingi__devishina
25
- giulietta_cullen
26
- Giuly_94
27
- Gocciolina
28
- Ichigo_91
29
- Ithil_Elendil
30
- kaggy_chan
31
- Kagome
13
32 - kikikaulitz
33
- kry333
34
- lady_black
35
- lorella
36
- mafolita
37
- MANDiNA
38
- maryt2803
39
- MattZ
40
- memole_88
41
- Mikiko
42
- Nerissa_
43
- pazzerella_92
44
- Princesseelisil
45
- Ren_91
46
- RoryVentimiglia_86920
47
- Selene_Malfoy
48
- tutumany
49
- UsagiChan92
50
- vegani
51
- Veronica91
52
- _NovemberThree_
Ma
soprattutto a chi puntualmente ha continuato a commentare perchè
mi avete sempre di più incoraggiato a continuare con il
sorriso!!
Grazie,
vi adoro troppo....
Spero
di incontrarvi in altre mie storie appena mi metterò sotto!!XD
Un
bacione a tutti.
Somoody
-
-
-
-
A Valentina e a Francy e a Greta… Le mie best!! Le amiche che adoro e le amiche che sento vicine in ogni momento.
A Eric e alla sua bellezza che ha segnato la mia prima cotta.
A Robbie, che mi ha incantato con i suoi occhi blu infiniti, ma mai avuto il piacere di conoscerlo.
E in ultimo, ma il più importante, ai miei genitori che mi hanno cresciuto e a mia sorella che mi ha tenuto compagnia, ottima direi.
Vi voglio bene
Ale
Devo
aggiungere una cosa… Giuro che le due canzoni scritte per ultime le
ho trovate a libro terminato e ascoltando le grandi coincidenze ho
deciso di inserirle. Per questo libro sono speciali e quindi lo sono
anche per me.
L’inizio
di questo libro si può dire che è tratto da “una
storia vera”, perché è quello che mi è
successo davvero.
La
cosa che mi rattrista di più è che io non ho ancora
incontrato il mio Robbie…
Questo
è il lato negativo dello scrivere. Illudersi in un mondo che
non esiste. Il mondo creato da te che il mondo reale non sarà
mai in grado di sostituire.
Vorrei
tanto vivere in un libro…