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Autore: MidnightMemories14    05/04/2014    3 recensioni
"L’uomo scende ed impugna una balestra e la punta contro Allyson, la quale butta a terra lo zaino e alza le mani in segno di calma. Si avvicinano furtivamente l’uno all’altra, si osservano, lo sguardo dell’uomo è all’erta, furtivo, intenso e concentrato a studiare le mosse di Allyson. Lo stesso è per lei, studia ogni suo passo, ogni battito di ciglia, studia il modo in cui è vestito.....Passa circa un minuto e mezzo e nessuno dei due ha ancora abbassato la guardia.
- Non vorrai scherzare? Puoi abbassare quel coso….-
Allyson fa un passo verso l’uomo che però invece di ritirare l’arma, la punta ancora più ferocemente.
-Ho l’aria di uno che scherza?- I suoi occhi freddi come il ghiaccio la guardano impietriti.
- No. E io ho l’aria di essere uno zombie?-
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Daryl Dixon, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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Hoooola a todos! Ari- eccoci con un nuovo capitolo! Ammetto che da questo in poi mi piacciono tutti molto di più, perché li ho scritti con taaaanta passione, ma questo in particolare….poi vi accorgerete del perché! Spero sia lo stesso per voi! Vorrei fare un ringraziamento speciale a AlexTanuki, Ayame Yui e ItsClaire per aver aggiunto la mia storia tra le seguite ^^ e grazie sempre a tutti per la vostra presenza, soprattutto a EmilyNy_8 e _Claudine_  che mi scrivono e mi rendono sempre felice *_*
Buona lettura a tutti!! :*

 
 


- Non appena si sarà rimessa ripartiremo.-
- In che direzione pensavi di andare?-
- Il bosco. La strada non porterebbe dove vogliamo arrivare.-
- Quando partiamo?-
- Domani.-
- Credo sia meglio aspettare almeno un paio di giorni.-
- No non c’è tempo. E per cosa poi?-
Rick lo guarda in modo interrogativo
- Non siamo tutti pronti per partire Rick. Facciamola almeno riprendere.-
Rick al suono di quelle parole sorride un po’ divertito e Daryl se ne accorge
- Che c’è di divertente?-
- Sembrerebbe ti stia a cuore la sua salute…-
Daryl fa una smorfia di dissenso, mentre Rick lo guarda, sempre sorridendo, in modo un po’ provocatorio.
- Ma non dire cazzate. Non voglio dover portare il suo culo in braccio di nuovo.-
- Immagino…comunque…-
Rick si guarda intorno per cercare di distogliere lo sguardo e togliersi quel sorriso dalla faccia.
- Se lei se la sente, partiamo altrimenti aspettiamo, ma non più di un giorno. -
Daryl lo guarda, gli fa un leggero cenno di accordo e gli volta le spalle, dirigendosi verso gli altri.
Arriva sulle scalette del portico, seguito da Rick, si fermano davanti agli altri attirando la loro attenzione.
- Vorrei partire domani, se Allyson se la sente.- Rick guarda prima Daryl, che a sua volta gli lancia un occhiata fulminante poi sposta il suo sguardo su Allyson, che annuisce assenziente.
- Seguiremo una determinata direzione, perlustreremo il più possibile e raccoglieremo tutto quello che troviamo di utile, ok?-
Tutti annuiscono, compreso Ralph che si è aggregato a loro appena li ha visti avvicinarsi. Rick fa un leggero sorriso a tutti e parte per un giro di ricognizione, seguito da Daryl che prima lancia un occhiata ad Allyson gelandola all’istante.
- Cerca di ingurgitare il più possibile, prima partiamo meglio è.-
Tutti si dileguano per i fatti loro, ma lei decide di restare fuori a godersi la leggera brezza che il tramonto sta portando. Si sente strana, come se avesse lo stomaco annodato su se stesso, il cuore batte forte ma non riesce a capirne il motivo. Sente di essere rimasta sconfortata da quella frase, lo ricorda bene il giorno del suo incidente, quando lui è corso a cercarla, e ricorda bene come si sentiva. Sente che il giudizio su quell’uomo, così scontroso, arrogante e talvolta odioso, sta cambiando, perché anche se di rado ha visto in lui un altro aspetto che non pensava esistesse, ed è proprio quello di cui parlava Beth. “Ma perché allora è  così introverso ed intrattabile? “. Mentre questi pensieri vagano per la sua testa, viene raggiunta da Beth, che si accorta di qualcosa che non va.  Si siede sulle scalette del portico vicina a lei, ma Allyson sembra non essersene accorta, così per non rovinarle quel momento rimane in silenzio ed in attesa che si accorga di lei.
Dopo circa due minuti Allyson si distrae dai suoi pensieri, e si accorge della sua presenza
- Ehi. Scusami, ero immersa nei pensieri.-
- Lo so. Per questo non ti ho disturbata.-
- Grazie…-
- Non pensarci troppo, ritroveremo Will e gli altri.-
- Si… Chissà quando… le speranze stanno cominciando a diminuire, non sappiamo da dove cominciare e poi voi dovete trovare il vostro gruppo. Forse sarebbe meglio che ognuno cerchi il suo, in fondo io ci sono abituata a vagare per i boschi e non sarei da sola, c’è sempre Ralph…-
  Poco convincente, la guarda e fa un mezzo sorriso artificiale, sperando che la ragazza non si accorgesse di nulla, ma invano perché Beth l’ha già capito.
- Non ti lascerebbe mai dividere da noi, ci impegneremo tutti per trovare sia tuo fratello che il nostro gruppo –
-…-
- Lo conosciamo bene ormai, io forse l’ho conosciuto un po’ più a fondo negli ultimi tempi e non è così di ghiaccio come vuole far vedere. Credo però che te ne sia accorta da sola.-
Beth le sorride e le poggia una mano sul ginocchio, lei si sente sollevata nell’averla vicina così le viene spontaneo un sorriso.
- Credo ci tenga a te, lo crediamo tutti in verità, e tutti teniamo a voi ormai, solo che lui è troppo orgoglioso per dirlo.-
-…-
- Quindi non se ne parla, ormai siamo un gruppo, vi vogliamo bene e staremo insieme qualsiasi cosa accada.-
- Credo vi sbagliate. Non ho niente di speciale Beth. Sono solo una persona che nasconde le sue debolezze dietro un atteggiamento poco cortese. Fortunatamente non sono una ragazza che si piange addosso, non mi piace. Ma questa cosa mi porta ad essere quella che non sono, e anzi ti chiedo scusa se qualche volta posso essere stata poco gentile con te, non era mia intenzione. Ero solo troppo presa a sopprimere le mie emozioni.-
Con gli occhi lucidi e inumiditi dalle lacrime le prende la mano e la stringe forte, Beth contraccambia per poi tirarla a se e stringerla in un abbraccio, che ripaga con lo stesso sentimento.
- Ti piace leggere?-
Beth si stacca all’improvviso da quell’abbraccio e la guarda entusiasta.
- Si certo, non avevo molti libri in casa ma quei pochi li  leggevo milioni di volte!-
- Vieni con me.-
La prende per mano, si alza e la trascina in casa. La guida davanti ad una porta chiusa, recupera una chiave da un vaso di fiori ormai essiccati e la infila nella serratura facendola girare due volte. Apre la porta ed entrano trovandosi di fronte ad una libreria che si estende su due pareti, con decine di libri suddivisi per generi ed età. Allyson ne rimane colpita, così corre subito dinnanzi ad essa e comincia a sfiorare i bordi dei libri e a leggerne i titoli. Tra i vari generi si sofferma su quello che le regala i più bei ricordi della sua vita, che l’hanno accompagnata nelle sere d’inverno davanti al camino acceso in compagnia del fratello e dei suoi genitori, quando tutto ancora era normale e bello.
-Guarda qui, la mia preferita…-
Prende un libro e lo fa vedere a Beth, che è intenta a cercare nel suo reparto preferito, il Romantico.
- Me lo leggeva sempre la mamma.-
Beth la guarda sorridente, si avvicina a lei e le prende il libro dalle mani, poi si va a sedere su una poltrona presente nella stanza.
Sfiora la copertina in cartone, usurata dal tempo e dall’umidità, sfoglia delicatamente il libro creando un leggero soffio che all’olfatto sa di antiquato, poi torna sulla prima pagina e guardando Allyson le fa segno di avvicinarsi. Allyson accetta l’invito così si siede sul pavimento, poggiando la schiena sul bordo della poltrona, alza la testa e chiudendo gli occhi si lascia trasportare da Beth che ha cominciato a leggere.
- “Quando giunsero in mezzo al bosco, il padre disse: "Ora raccogliete legna, bambini, voglio accendere un fuoco per non gelare." Hänsel e Gretel raccolsero rami secchi e ne fecero un mucchietto. Poi accesero il fuoco e quando la fiamma si levò alta, la madre disse: "Adesso stendetevi accanto al fuoco e dormite, noi andiamo a spaccare legna nel bosco; aspettate fino a quando non torniamo a prendervi.”-
Allyson ascolta e si immerge nel suo passato, a quando nelle sere in cui la paura bussava alla porta, la mamma la allontanava leggendole questa fiaba, carezzandole i capelli per farla addormentare. Il fratello dormiva nel letto accanto, annoiato da quelle parole che però in lei mettevano la giusta forza per sopprimere le sue paure. Beth finisce la fiaba e tace, leggendo in silenzio una piccola nota in fondo al libro. Allyson apre gli occhi e la guarda curiosa, così decide di leggerla ad alta voce.
-“Il messaggio di questa fiaba è ben chiaro e diretto: nella vita occorre tenere bene aperti gli occhi perché il pericolo è sempre in agguato e, soprattutto, bisogna usare l'ingegno per tirarsi fuori dai guai.”-
Al suono di questa frase in entrambe nasce un brivido, come se la felicità non esistesse più dando spazio alla paura.
- Credi che i fratelli Grimm lo sapessero? Che il mondo sarebbe finito intendo…- Chiede Allyson a Beth fissando un quadro di famiglia di fronte a lei.
- Forse. Ma in fondo…il mondo non è finito. Noi ci siamo, siamo vivi e insieme, è questo quello che conta.-
Beth si alza e ripone il libro. Si guardano dolcemente poi esce dalla stanza. Allyson è ancora a seduta a terra, con le ginocchia al petto, il viso su di esse rivolto alla finestra e le dita che giocano con i lacci degli scarponi.
- Sei sempre nel mondo delle fiabe Biancaneve?-
Allyson sobbalza tanto da mettersi in ginocchio, rivolta verso la poltrona, e accorgersi della presenza improvvisa di Daryl seduto su di essa. Porta una mano al petto, come soffocata dal forte battito provocato da quello spavento e sorride.
- Mi hai spaventata.-
- Mh. Forse è meglio se alzi quel culo e vai in cucina, ti stanno aspettando per mangiare.-
- Non ho fame ora, mangerò più tardi.-
Daryl la guarda come se le volesse dire che quella era solo una scusa per non averla lì. Allyson si alza e lo guarda seriosa e sdegnata.
- Me ne vado non preoccuparti, ma mi raccomando però non emettere troppo fiato da quella piccola cavità orale. Corri il rischio di farla essiccare.-
Lui la segue con il suo sguardo di ghiaccio fino alla porta, dentro di se sente un flebile desiderio di fermarla ma lo sopprime subito girando lo sguardo dalla parte opposta.
- Comunque…- Allyson si gira verso di lui e con fare provocatorio si appoggia allo stipite della porta.
- Ogni tanto non ti farebbe male un po’ di cortesia sai? Non ti cadono i denti se di tanto in tanto emetti suoni diversi o parole a te sconosciute tipo “grazie” o magari “per favore”. –
- Parla colei che prima di farsi quasi ammazzare, comandava anche l’aria.-
Allyson dal provocatorio assume un’aria di rigidezza e determinazione.
- Si, non ero così cortese, ma lo facevo per motivi validi. Conosco il mio gruppo e so di cosa hanno bisogno. Mi hanno voluta come guida e ho cercato di farlo meglio che potevo. Sono sempre riuscita a mandarli avanti anche se in modo poco carino perché sapevo che ad essere gentile non ricavavo nulla. Siamo in un mondo in cui o se sveglio o sei morto.-
- Ma se non sai nemmeno di cosa hai bisogno tu. Pensavi di trovare tuo fratello dietro l’angolo, per non parlare di come ti piangevi addosso quando lo hai perso. Quanti anni hai? 29? E ancora piangi come una poppante che non ha il fratello vicino a tenerle la mano durante la notte. O sei sveglio o sei morto… beh non sei morta ma…-
- Ma chi ti credi di essere?- Allyson si è avvicinata a Daryl furiosa come mai prima d’ora.
- Ha parlato l’uomo vissuto vero? Colui che sa tutto, l’onnipotente Daryl che non ha paura di niente e nessuno perché lui “E’” ! L’uomo dal cuore di ghiaccio ha sputato sentenza, io sono Daryl e voi non siete un bel niente. Caro mio esprimere i propri sentimenti e talvolta piangere non è segno di debolezza, come non lo è il sorridere o divertirsi per una stronzata. Non è una debolezza avere un briciolo di sensibilità ed essere cortesi con qualcuno o guardare le stelle mentre si pensa al passato, ai propri cari e alle persone che più si amano. Sai invece cosa è una debolezza? La tua. Questo tuo modo di fare del cazzo che PENSA di sapere sempre tutto che si nasconde dietro il fatto che suo fratello era un bastardo per non dire “mi manca”. Fai tristezza, perché nascondi il tuo dolore dietro questa maschera che nemmeno tu conosci… Tu quanti ne hai di anni? 30? 35? Beh, io non sarò così furba come magari ti aspettavi, ma sicuramente sono più viva di te.-
Daryl nel frattempo si è alzato e la guarda esterrefatto. Con rabbia da un calcio alla poltrona e si avvicina ad Allyson così tanto da far toccare le punte dei setti nasali.
- Ma tu che cazzo ne sai di me? Sei brava con le parole ma a fatti? Pensi di essere migliore di me perché hai il coraggio di lagnarti? Quella che fa pena qui sei solo tu che fai tanto la grande e poi ti caghi addosso perché hai perso le palle che ti vantavi tanto di avere!-
Allyson è talmente arrabbiata che vorrebbe segnarlo a vita, ma nonostante la forza di questa volontà fa un sospiro per cercare di calmarsi e con voce tremante dalla rabbia e decisa si rivolge all’arciere poggiandogli le mani sul petto per distaccarlo da lei.
- Sai che c’è? Se ti da fastidio il mio modo di fare evita semplicemente di venirmi a rompere. Non ti ho mai chiesto di andarti a genio, e non ti sto chiedendo di farlo ora. Sai, per un attimo ho visto in te un uomo diverso da quello che mi ha puntato quella balestra in faccia quel giorno. Per un attimo ho pensato “ dai Allyson, non è così burbero come sembra, forse lo fa solo per difesa, magari ha paura a provare sentimenti e si chiude in questo modo”, e sapere quello che hai passato mi ci ha fato credere ancora di più…-
Allyson con il suo sguardo deciso e freddo penetra il suo, feroce e crudele come una bestia, gelandolo e lasciandolo di stucco.
- ma è stato giusto un attimo.- senza aggiungere altro si gira e si dirige verso la porta lasciandolo lì senza parole.
Ad assistere alla scena erano accorsi tutti, attirati dalle voci poco serene e leggere con le quali i due si parlavano.
Arrivata alla porta si blocca stupita dalla presenza degli altri che li guardano esterrefatti.
- Scusate.- abbassa lo sguardo e facendosi strada se ne va nella sua camera.
Daryl è ancora lì immobile che non riesce ad emettere un fiato. Si sente arrabbiato e frustrato, non tanto dalla discussione appena avuta ma da quanto lei fosse riuscita a capire di lui in così poco tempo, e averla trattata istintivamente in quel modo lo fa disgustare di se stesso. Si sente per la prima volta un vero e proprio animale che non sa cosa è la ragione e che reagisce istintivamente e in modo disgustoso alla prima provocazione.
Sono ancora tutti li che lo osservano così Michonne decide di scaricare un po’ la tensione portando con se tutti in cucina per finire la cena, lasciandolo solo nel suo, ora, piccolo e amaro mondo.
   
 
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