Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Chie_Haruka    05/04/2014    3 recensioni
Se gli anime/manga che conosciamo esistessero veramente in altri mondi? Se un giorno ne veniamo a contatto? Cosa succederebbe? ma soprattutto cosa accadrà alla protagonista di questa storia oltre ogni finzione che porterà realtà nella sua vita?Tra realtà e fantascienza? O. . realtà e gravi problemi celebrali? Questa è la storia di una ragazza apparentemente allegra ma spenta dai vari problemi che la circondavano. Forse direte uguale alla massa. . .No, se c’era una cosa diverso in lei, era sicuramente quel suo atteggiamento da menefreghista sempre ottimista in tutto, cercando di distinguersi dalla cara e beata massa di pecorelle che giacevano nel mondo. Per lei tutto andava oltre.. era questo forse il suo problema? Di andare e vedere oltre? O forse era la pigrizia? Credeva in qualcosa che andava veramente oltre! Infatti non poté che seguire quella strada e vedere cosa ci fosse dopo.
Si richiede al lettore molta fantasia e immaginazione e un pizzico di amore verso l’impossibile xD
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Osservando quella scena imbarazzante, decisi di concentrarmi nel fissare il vuoto, facendo finta di niente. Ma tremavo dal freddo, e la mia faccia dopo varie vampate di calore causate dall’imbarazzo divenne rossa.
 Ace si accorse che non badavo più al suo piccolo accorgimento e vide che non smettevo di tremare. Si avvicinò così velocemente e delicatamente che non mi accorsi che mi stava abbracciando. . . e io ovviamente come un idiota, appoggiai la mia testa sul suo petto.
 Il suo calore trapassò la mia pelle, cancellando il freddo che avevo.
 << Va meglio? >> disse spostandosi perché forse si era accorto di aver fatto qualcosa che non sapeva come spiegarlo. Vidi nel moro un leggero arrossamento appena sotto i suoi occhi.
 Mi sentivo in quel momento.. uhm non so spiegarlo bene,ma credo compiaciuta nell’atto del moro. Ero quasi divertita dal quel suo arrossamento. Così mi scappò un sorriso, che non sfuggì ai suoi occhi.
 << Dobbiamo andare! E’ tardi, tutti si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto. >> Ace concludendo la frase si girò e iniziò a camminare.
 Mentre lo seguivo mi guardai i vestiti e vidi che erano perfettamente asciutti e non traspariva più nulla.”menomale”. Non potevo di certo andare in giro in quel modo!
 Passammo per la biblioteca, lì c’era Robin inattesa di chiarimenti da parte mia. Ma da me non ottenne nulla, se non uno sguardo mortificato. Ace si buffò della mia espressione scoppiando a ridere. “ma vai a quel paese va”. Sono priva di fare smorfie che qui tutti si mettono a ridere.
 Ah! Giusto, lui è il fratello di quel scalmanato, quindi alla faccenda si potevano chiudere non uno, ma due occhi.
<< Andiamo. Per questa volta non è successo niente >> Robin fu comprensiva nei miei confronti, senza più chiedermi nulla.
 Stava per iniziare di nuovo a piovere, ma stavolta non avevo nessuna intenzione di bagnarmi. Però vidi che il passo di entrambi non cambiava di una virgola e sembrava che la pioggia non gli desse troppo problemi. “Ma a me si!” Così iniziai a sbuffare e a irritarmi sempre più, finché . . . finché quel matto di Ace si girò verso di me e disse di odiare la pioggia.
  Afferrò la mia mano e iniziammo a correre, lasciando Robin indietro che rideva “sotto i baffi”.
<< Ace. .. Robin è indietro, sai? >> continuai più volte a dirglielo ma niente.
 << Siamo arrivati! Ho una fame da lupi! >>. Non posso crederci! Altro che pioggia, questo qui aveva fame.
<< Vado da . . .oh! Robin, scusami tanto non volevo lasciarti indietro. Io. . ecco. .. >> Robin continuò a camminare come nulla fosse successo o come se nessuno stesse parlando.
 Diamine! le uniche parole che ho spicciato sono state idiozie. Mi sentivo ignorata in un modo pesante.
 Girandomi vidi Ace e una montagna di cibo, che man mano spariva.. . “Dio mio, come diamine fa a mangiare tutto quel cibo?”.
 Robin mi fece segno di guardare l’orologio, ma non l’avessi mai fatto. Erano le 4:30 del mattino. Mi sentivo terribilmente in colpa con Ace e Robin per averli fatti restare svegli fino a quell’ora.
 Corsi verso Robin per fare le mie ennesime scuse ma la ragazza mi sorrise e mi invitò ad andare nella camera dove c’era Nami. Prima di andare, guardai verso Ace ormai sfinito dalla quantità abissale di cibo che aveva mangiato. Constatando che il bel moro stava dormendo.
 Così andai nella stanza di Nami, cercando di entrare senza far il minimo rumore e mi sdraiai nel letto accanto. Non ebbi il tempo di cambiare lato, perché già dormivo meravigliosamente.
 Immagini confuse, voci che non dicevano nulla, il caos nella mia testa regnava. . . sentivo tante voci che parlavano, ma non capivo cosa si dicevano.
 Solo dopo un  po’ mi resi conto, che ormai ero sveglia e che qualcuno stava sussurrando qualcosa di davvero incomprensibile.
Mi sentivo distrutta,  non avevo dormito nulla. Erano appena le 6:00.
 Così  incuriosita da quelle voci mi avvicinai alla parete per ascoltare quello che si dicevano, tanto ormai non mi rimettevo a dormire, quindi non mi rimaneva che origliare.
<< . . . no, non può essere, credimi . . . >> altre voci continuavano a discutere.
 << Fidati! la ragazza ha i poteri, ma forse non sa come usarli. Ma una cosa è certa li ha! >> non riuscì a capire più nulla perché un terzo li aveva interrotti e avevano smesso di parlare. Forse avevano capito che qualcuno li stava spiando.
“ehm no, non vi sto spiando, tranquilli continuante pure”. Mi allontanai dalla parete e mi sedetti sul letto per riflettere su quello che avevo appena sentito. Sicuramente stavano parlando di me.
 Mhm cos’è che ha detto Ace? Ah, si. “ la protagonista ha il potere di realizzare qualsiasi cosa che scrive ”. mi sembra di aver capito che avesse detto ciò.
 Che male c’è se scrivo una cosa in un foglietto? Ok, sto parlando da sola devo finirla.
 Iniziai a cercare un pezzo di foglio, qualsiasi cosa in cui potessi scrivere. Alla fine in un cassetto, trovai tutto quello che mi serviva. Mentre scrivevo pensavo che anche se li avessi o meno questi cosiddetti poteri, nessuno avrebbe capito cosa ci fosse scritto. Almeno così spero. . . ma tanto lo devo dare ad Ace, figuriamoci se quello riesce a capire la mia calligrafia.
 Dopo aver finito di scrivere mi sistemai e uscì dalla stanza in cerca di Ace.
 Lo trovai dove lo avevo lasciato qualche ora fa. Seduto lì, di nuovo a mangiare. Mi avvicinai a lui e dopo qualche minuto di esitazione iniziai a parlare.
<< Ace, devo darti una cosa! Però promettimi di tenerlo sempre con te e soprattutto di non aprirlo. Va bene? >> chiesi al moro che mi fissava  incuriosito.
 << Mhm. . ? va bene, va bene. Tranquilla, mettimelo in tasca. >>. Wow. non ha fatto una piega al riguardo. . . “menomale!”.
<< Che cos’è? >> mi chiese ingenuamente,come se poco fa avessi parlato al vento.
 
 
 
 
Angolo autore:
Salve a tutti :3 scusate il ritardo >_> la scuola mi sta uccidendo xD comunquee. . . mhm cosa ci sarà mai scritto in quel foglietto? Eh eh eh. Io non dico niente, a voi la parola u_U Vi chiedo umilmente perdono T.T sto facendo casini per sistemare i capitoli in html e ricorreggere gli obbrobriosi orrori che scrivo xD Spero che comunque qualche anima pia leggera lo stesso. Vi aspetto nel prossimo capitolo :3 chuu
   
 
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