Sospiro felice, buttandomi beatamente sul divano.
La cara e
dolce mogliettina Effie è partita per Capitol City
perché doveva “aaaassolutamente
comprare dei nuovi vestiti meravigliooooosi”:
l’avevo semplicemente pregata di
evitare di spendere tutto il nostro
patrimonio e ciò che mi spaventava di più
è che lei non mi aveva detto niente,
mi aveva semplicemente dato un bacio sulla guancia ed era volata via.
Apro una
Coca cola e tolgo le scarpe con un calcio. Niente più vodka
da quando quella
maledetta leoncina mi ha sgridato perché puzzavo: Katniss si
era fatta una
bella risata e da allora, il primo colpo di grazia me lo dava comunque
ogni
volta che mi chiamava nonno, in casa le bottiglie d’alcool
erano sparite, se non
qualche birretta ogni tanto.
Sto per chiudere gli occhi quando la suddetta
bambina
spalanca la porta urlando un “Nonno Haymitch!!!” e
mi fa saltare sulla
poltrona, facendomi rovesciare la preziosa bevanda. Peeta mi guarda
ridendo, ma
non entra in casa a differenza di Dandelion che si butta sulle mie
ginocchia.
-Ciao nonno. Non stavi mica dormendo, eh?- mi
chiede lei, il
sorriso furbetto sempre in viso.
-Certo che no, dolcezza. Che ci fai qui?-
-Mamma e papà vanno a fare una
passeggiata e io sto qui a
giocare con te.- mi risponde lei, tutta contenta.
Squadro il ragazzo con uno sguardo
tutt’altro che amichevole
e lui porta in avanti le mani, mostrandomi il suo sorriso migliore:
lecchino
che non è altro.
-Per favore Haymitch: io e Katniss dobbiamo
proprio andare
in ospedale, per il bambino sai?-
-Sì, certo. Il bambino. Non siete
andati la settimana
scorsa?- gli chiedo io, sogghignando.
Peeta guarda al di sopra della mia spalla per
controllare
Dandy, che sta già trotterellando e curiosando per il salone
della mia vecchia
casa.
-Ok, Haymitch: ho bisogno di sesso, ok? Prima che
gli ormoni
di Katniss la trascinino nell’ oblio del “oh che
bello, sono di nuovo mamma” e “Peeta
sono così stanca” mi voglio un po’
godere mia moglie. Non me lo merito forse
dopo un depistaggio e una guerra? Mmmm?-
Io rido sonoramente e gli do pacche sulla spalla,
buttandolo
fuori da casa mia – Sì, sì mi
raccomando non fate troppo chiasso, sennò dovrò
andare dallo psicologo, ok?-
Peeta mormora un grazie e dopo aver salutato
velocemente la
bambina corre fuori, dove Katniss lo sta aspettando. Mi giro verso la
moretta e
metto le braccia conserte.
-Beh, cosa vogliamo fare?-
Lei si gira verso di me e mi sorride entusiasta,
saltellando
sul posto –Le colone di fiori! Le colone!-
-Corone, dolcezza. Corone.-
-Dolcezza, non pensi che otto corone siano
abbastanza?-
-Ma le dobbiamo fare per tutti, nonno!- mi dice
lei,
sbuffando come se fossi tardo. Perfetto, questa bambina assomiglia
troppo ai
suoi genitori e deve ringraziare solo i suoi maledetti occhi enormi se
non
gliela faccio pagare. “Ma a chi la dai a bere,
Haymitch?” mi chiede la mia
coscienza che metto subito a tacere.
-Una per mamma, papà, zia Effie, zia
Jo, Annie, Finn, per te
e una per il fratellino. Anche se non un po’ arrabbiata con
lui.- borbotta lei,
mettendo il muso.
-E perché mai?-
-Beh, prima di tutto da calci forti a mamma e poi
non è una
femminuccia.-
-Anche tu davi calci alla mamma, sai? E poi non
è colpa sua
se non è femminuccia come volevi tu.-
-Ma io non volevo fare del male alla mamma!- dice
lei,
scandalizzata dalla mia insinuazione.
-Certo che no, dolcezza. Semplicemente eri stretta
là
dentro, così come il fratellino adesso.-
-Allora speriamo nasca presto. Tieni adesso,
guarda come sei
una bella principessa come me con la tua colona!-
-Cor…. O vabbè, lascia
stare. Sì, sono davvero un bel
principe, eh?-
-No, nonno! Principessa!-
Come vuoi tu, dolcezza. Come sempre.
Behhhhh;D? Che mi dite? Il prossimo capitolo sarà ambientato al quattro, devo ancora pensare un po’ a cosa scrivere quindi commentate e suggerite;D un bacio grande
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