a
little's e n o u g h
02/a.
I need a key to open my heart
Draco
Malfoy aveva passato l'intera mattinata da solo, tra lezioni e qualche ricerca
in biblioteca. A causa della storia con Voldemort nessuno aveva provato a
rivolgergli la parola e lui non aveva dato al fatto molta importanza, del resto
era abituato alla solitudine. Anche a pranzo era stato da solo, aveva mangiato
un sandwich velocemente e si era poi ritirato in camera sua e aveva finito di
ordinare le ultime cose.
Un piccolo furetto gli si era poggiato sulle spalle mentre ponderava se fosse o
no il caso di acquistare qualche mobile o ridipingere le pareti per creare un
ambiente più bello alla vista.
-
Non avrei mai immaginato di vederti fare il lavoro di un elfo domestico -
ridacchiò Harry.
- Beh sono venuto qua per imparare a vivere da solo e ora mi ritrovo in questa
specie di grotta con una scimmia disordinata, che saresti tu, e un furetto
sulla spalla. Capisco come si sentono i capitani pirata. Ah, a proposito. E'
arrivato questo per te - Draco prese in braccio il furetto e lo allungò verso
Harry - te lo manda il tuo amico gigante. Mi sono preso la libertà di farlo
uscire visto che squittiva di continuo e mi aveva fatto venire mal di testa. -
specificò.
- Hai fatto bene, grazie -
Harry non sembrava essere arrabbiato per quella violazione della privacy ma
solo sorpreso; il furetto poco dopo mordicchiò le dita del moro per correre dal
biondo e mettersi ancora come una sciarpina sulla sua spalla.
- Vedo che hai feeling con i furetti - lo prese in giro Harry e Draco si limitò
a rispondere con una smorfia.
- Sei tu che non sai come prenderti cura dei furetti - bofonchiò lanciandogli
una frecciatina - il tuo amico non ti ha insegnato nulla? -
Harry sbuffò e provò nuovamente ad accarezzare l'animaletto che decise di
nascondersi nel cappuccio della felpa indossata dal biondo.
- Mi sa che si è affezionato -
- Dev'essere il mio fascino. - si vantò Draco che, una volta dopo aver messo la
bacchetta in tasca, esclamò - Io vado a Diagon Alley, userò la metropolvere. -
- Ehm... Ok? -
- Ti serve qualcosa? -
- No... Grazie, comunque. -
- Prego. - rispose Draco e lasciò la stanza portando con sé il furetto.
Harry
gettò la borsa per terra e si buttò sul letto, indeciso se pensare alla
stranissima gentilezza di Draco, alla facilità con cui Ginny se ne era andata
con Stephen, a Ron e Hermione che ancora dovevano scrivergli una lettera da
quando se ne erano andati a studiare in Egitto, al furetto che aveva preferito
Malfoy, o a Hagrid che era stato gentile ad affidargli l'animaletto.
02/b.
a light that never comes
-
Potter. -
- Malfoy? -
- Smettila di fare rumore quando mastichi quelle schifezze, sto cercando di
studiare. -
- Scusa, scusa. Che cosa studi? -
- Leggi babbane. Che poi non ho capito a cosa mi potrebbe mai servire. -
- Nel caso in cui il nostro mondo possa interferire con il loro -
- Probabile, ma sono casi così rari che uno possa documentarsi al momento -
obiettò Draco.
- Sono facili? -
- Sono noiose. Così noiose che non riesco a memorizzarle e ho l'esame fra tre
giorni. -
- Ti serve una mano? -
- Mi servirebbe un imperio.. - borbottò, poi fissò Harry - Conosci le leggi
babbane? -
- No, ma conosco un metodo per memorizzare bene le cose. -
- Sarebbe? -
- Gioco di squadra. - sorrise Harry e recuperò i libri di un Draco notevolmente
perplesso.
02/c.
laws and rules
-
Allora... Che differenza c'è tra diritto pubblico e diritto
privato? -
- Il diritto privato regola i rapporti tra soggetti privati, o tra soggetti
privati e soggetti pubblici quando questi ultimi agiscono come se fossero
soggetti privati... Mentre il diritto pubblico
si occupa dei rapporti tra lo Stato babbano o altri enti pubblici e
soggetti, per la tutela di un interesse pubblico. -
- Bravissimo Draco! Lo vedi che non è poi così difficile? -
Harry
e Draco avevano posto le loro scrivanie affinché fossero l'una di fronte
all'altra, al centro della stanza. Harry reggeva il volume intitolato
"Diritto dei babbani, le definizioni" e ogni tanto sfogliava qualche
pagina per interrogare Draco su uno degli argomenti.
Ormai erano chiusi in silenzio stampa da un paio di giorni e uscivano solo per
mangiare; del resto Ginny era sempre impegnata nei corsi di giornalismo e Harry
aveva un esame il mese successivo, quindi aiutare Draco, era un piacevole
diversivo.
-
Che cos'è una norma giuridica? -
- La norma giuridica è una "regola di condotta" che impone
all'individuo un determinato comportamento e violarla farà incorrere il soggetto
in una punizione decisa dalla corte. -
- Le caratteristiche di una norma giuridica! -
- Generalità, astrattezza, novità, coazione, positività, bilateralità,
esteriorità -
E
così quei tre giorni di studio matto e disperato che videro Harry e Draco
concentrati sul diritto babbano passarono; anche se gli bruciava ammetterlo,
Draco doveva riconoscere la funzionalità del sistema proposto da Harry.
Il
giorno dell'esame arrivò. Harry era in ansia tanto da fare avanti e dietro per
la stanza mille volte; incredibile come le cose erano cambiate dal momento in
cui Voldemort era stato sconfitto. I cambiamenti erano visibili soprattutto in
Draco: era diventato meno odioso, sempre schifiltoso ma più modesto e maturo.
Quasi si ritrovò ad apprezzarlo poi ricordò le parole di Ginny: "non
fidarti...".
La
porta della camera si aprì e Draco sembrava essere circondato da un'aurea nera
e depressa.
- Allora? Malfoy? Com'è andata? -
Il biondo si limitò a fissarlo vagamente triste e abbattuta e si buttò di peso
sul letto, girandosi per dare le spalle al moro. Il furetto si avvicinò al
biondo, poggiandosi sulla sua testa.
- Parla! Sono in ansia! -
- E come dev'essere andata? Non hai visto la mia faccia? -
- E com'è possibile? Fino a ieri sapevi dire il libro a memoria! -
- Infatti, ho preso una E. -
Harry batté gli occhi, interdetto.
- Una E? Allora è andata bene! -
- E' eccellente! - un sorriso si spalancò sul volto di Draco, Harry giurò di
non averlo mai visto sorridere prima di quel momento e ne fu talmente sollevato
che non poté fare a meno di non sorridere a sua volta, saltellando energico.
- Bravo! Bravissimo! Dobbiamo festeggiare! -
- Frena l'entusiasmo, è solo un esame! -
- Ma hai preso una E! Chiama i tuoi amici e andiamo a mangiare qualcosa! -
- Io non ho amici, Potter. Ero un mangiamorte. -
- Beh... Possiamo essere noi amici, no? -
- Grazie, ma so sceglierle da solo le mie amicizie. -
Harry ci rimase male e abbassò lo sguardo in una sensazione di déjà-vu.
- Ah! - sospirò Draco - Erano anni che sognavo di dirtelo. - rise - Andiamo? La
cucina stasera è vuota. Ammesso che tu non abbia appuntamento con la rossa. -
- No... Ginny è fuori dall'università, torna la settimana prossima perchè è
fuori a scrivere un articolo sui Chudley Cannons. -
- Uh capisco. Sai cucinare? -
- Scherzi? E' la mia specialità. -
Note
dell’autrice:
In questo capitolo ringrazio le
ragazze che hanno recensito nei capitoli precedenti (e sì, anche io sono pro
oscenità tra Draco e Harry, non temete! Ogni cosa a tempo debito ;P).
Colgo l’occasione
per ringraziarvi tutti delle visite… E spero di leggere presto un vostro
commento!
Alla prossima :)