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Autore: Torma    09/04/2014    5 recensioni
Immaginate i personaggi di Hunger Games in un contesto del tutto differente di quello di Panem. Niente guerra , niente dittatura, niente Hunger games come tutti noi li conosciamo. Solo semplice vita universitaria, amicizie, lezioni ,feste e amori. Una Katniss più aperta e socievole alle prese con un Petaa che le farà battere il cuore. Tutto condito con leggerezza e allegria. Buona lettura- Torma
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Madge Undersee, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Scusate! Scusatemi se sono sparita senza dire niente per tutto questo tempo ma queste settimane sono state impossibili mai un attimo libero, consegne su consegne e in più dovevo trovare anche il tempo per studiare quindi a malincuore ho trascurato la storia, ma ora detto questo ecco qui il nuovo capitolo. Premetto che non è molto lungo perchè il tempo scarseggia (questo fine settimana dovrò sostenere un esame quindi sono in piena settimana di full immersion) ma ci tenevo a postarlo in questo minuto di "aria" sperando che lo leggerete , aspetot le vostre recensini per sapere le vostre opinioni . Buona lettura. -Torma
P.S. Io non mi sono dimenticata di voi, voi vi siete dimenticati di me?


25.
SBOM! Chiudo violentemente il libro davanti a me, non riesco a concretarmi con questa confusione! Lascio perdere la lettura e sbatto ripetutamente la testa contro la dura scrivania di mogano...
 Le vacanze natalizie si sono concluse nei migliori dei modi, io e Peeta il giorno prima di capodanno siamo riusciti a prendere un treno e abbiamo passato gli ultimi giorni di festa che ci rimanevano con Mamma e Prim , entusiaste di rivedere Peeta , grazie al quale la casa si è riempita di allegria, mia madre è stata meno assente del solito, siamo sembrate quasi felici, e  la tavola è sembrata meno vuota. Erano attimi di serenità che ricercavo da tanto tempo, e neppure la presenza di Haimicht è risultata spiacevole.
 Ora però la mia pazienza è messa a dura prova, schiamazzi, gridolini, risate, rumori di ogni genere segnalano la presenza di ogni membro della sede delle AXO, che non è mai stata così rumorosa. Quasi tutte le consorelle sono tornate oggi e non la smettono di raccontarsi i mille dettagli delle loro vacanze -Basta!- prendo tra le mani la mia testa e premo con tutta la forza che ho nelle braccia i palmi delle mie mani sulle mie orecchie. Non le voglio più sentire, dovrei studiare visto che tra due giorni mi aspetta l'esame di storia del melodramma che mentre ero a casa mi sono praticamente scordata. La risata di Madge riempie la stanza - Non la smetteranno almeno fino a domani- dice lanciandosi sul letto e sorridendomi, è tornata da poche ore anche lei e il suo viso riposato e la sua pelle abbronzata mi fanno invidia, -Non è colpa loro se hai passato davanti a quel volume le tue ultime 48 ore- sbuffo e non ho la forza di rispondere , ha ragione, è solo colpa mia se mi sono fatta sfuggire questo piccolo dettaglio, ormai sono sveglia da giorni per cercare di assimilare più informazioni possibili - dovresti dormire e magari anche farti una doccia- mi punzecchia , abbasso lo sguardo sulla tuta che ormai non tolgo da quando sono rientrata in sede e passo una mano tra i capelli che stanno aggrovigliati sulla mia testa in una forma indefinita -Forse dovrei, ma prima devo finire il capitolo- - secondo me dopo una doccia ti sentirai una persona nuova- ride, la suoneria del mio cellulare sovrasta le sue risate ma non capisco da dove provenga il suono, sposto convulsamente le cartacce e le tazze di caffè vuote che sono sparpagliate nell'angolo della mia parte di camera - che porcile- mi riprende Madge- dovresti dare una disinfettata alle tue cose- -Stai zitta e aiutami a cercare il telefono!- le dico esasperata -cosa si dice?!- alzo una risma di fogli pasticciati -Perfavore!- la mia amica mette la mano sotto il cuscino e mi lancia il telefono -Prego!- le dico affrettandomi a rispondere, sullo schermo appaiono quegli occhi azzurri inconfondibili, Peeta... -Pronto?- dico un po' affanata - Ma allora sei viva!- il tono divertito mi irrita un po', da tre giorni mi sono estraniata dal resto per pensare allo studio e anche il tempo per pensare a Peeta è drasticamente diminuito -Divertente! La situazione è tragica- rispondo acidamente - Come è la vita dell'eremita?- una risata fragorosa mi perfora l'orecchio -Maledizione smettila! Mi hai chiamato solo per prendermi in giro? Non è il momento adatto- sbuffo sconsolata - Scusa piccola, ma è troppo divertente.. Solo tu ti potevi dimenticare di un esame- -E' colpa tua se ho avuto altro a cui pensare...- dico senza pensare ma mi pento subito delle parole che sono uscite dalla mia bocca -Ah sì? Beh devo ammettere che deve essere difficile per te avere a che fare con un ragazzo sexy come me che ti gira intorno, se fossi in te non mi ricorderei neanche il mio nome, sono troppo favoloso- ride come un matto, le mie guance scottano, - Mellark sei un cretino! dimmi perchè mi hai chiamato?- cerco di tagliare corto la conversazione - Ho delle cose da fare- -Immagino- cerca di trattenersi - Comunque volevo ricordarti che non mi piace essere trascurato così, quindi settimana prossima non potrai fare storie e starai da me tutta la settimana e farai tutto quello che vorrò, intesi?- -Col cavolo!- Voglio passare del tempo con lui ma  non posso dargliela vinta troppo facilmente - Vedremo...Dai dolcezza ti lascio ai tuoi libroni, fatti vedere in giro qualche volta ho quasi dimenticato il tuo faccino- schiocca le labbra e riattacca senza darmi tempo di rispondere. Che insolente da quando gli ho dichiarato i miei sentimenti ha iniziato a prendersi molte più libertà, mi farà impazzire. Madge è sparita così decido di farmi una doccia e forse è una delle cose migliori della giornata che sta quasi per concludersi. Mentre mi insapono ripeto mentalmente le informazioni che ho letto e riletto durante l'intero pomeriggio, se non dovessi mantenere una media alta per la borsa di studio la prenderei più sotto gamba, ma non mi è permesso prendere dei voti bassi, sciacquo lo shampoo dai capelli e mi strofino gli occhi per pulirli dal sapone, nonostante abbia da poco scoperto che i miei nonni si potrebbero permettere di mandare al college me e miei figli io e mamma abbiamo deciso di non accettare niente a parte l'affetto della famiglia. L'acqua scorre sul mio corpo e Madge aveva ragione , mi sta rigenerando, sono carica per un'altra nottata di studio intenso e disperatissimo.
Sottolineo l'ultima frase e tiro un respiro di sollievo, ho finito, domani potro dormire tutto il giorno così da avere le forze per un ultimo ripasso e arrivare riposata all'esame. Spengo la lampada sul comodino, Madge è a letto da ore, mi faccio luce con l'iphone e arrivata ai piedi del letto mi infilo il pigiama, sto per coricarmi quando il mio stomaco inizia a brontolare. La cena! Ho bisogno di cibo. Sono le tre meno venti e le voci della sede si sono spente da molto, scendo nel silenzio irreale di questa casa, questa si che è l'atmosfera giusta per poter abbandonare la mente all'apprendimento di nuove discipline. Mi reco in cucina. Ho una fame terribile, ho bisogno di mettere qualcosa sotto i denti, voglio qualcosa di dolce da sgranocchiare . Mi blocco di colpo sulla porta quando noto che la cucina non è vuota, l'oscurità della stanza lo fa sembrare  la fotocopia di Peeta -Jake!- il ragzzo biondo sobbalza -Ca..o! Ah Katniss sei tu!Vai al diavolo, mi hai fatto prendere un colpo - dice rilassando i muscoli tesi mentre si versa un bicchiere di succo -Vuoi?- dice allungandomi la bottiglia, annuisco e cerco qualcosa nella dispensa: biscotti al cioccolato, andranno benissimo, mi siedo sul bancone della cucina accanto al lavello e infilo la mano nella scatola - Ma sei impazzito a girare per la sede di notte?- per giunta poco vestito, stesso vizio del fratello che sta sempre a petto nudo - Johanna si è addormentata e avevo sete non volevo svegliarla per farla scendere per me- mi dice con uno sguardo colpevole - ti è andata bene- lo rimprovero continuando a sgranocchiare il mio pasto -Non tutti abbiamo un attico in cui imboscarsi- mi punzecchia , tossisco mandando giù il biscotto, l'oscurità evita che il colore rosso delle mie guance sia troppo evidente -Sicuramente papino te lo prenderebbe anche l'appartamento se glielo chiedessi- rispondo - Non è necessario chiedere, ce l'ho già, solo che l'ho affittato perchè non sono in grado di vivere da solo, Peeta è la perfetta donna di casa della famiglia- ride e mi scappa un sorriso, Peeta è davvero bravo in tutto, Jake allunga una mano e prende un biscotto facendomi un occhilino- allora come stai cognatina?- mi fa arrossire - stanca e affamata , ho un esame tra pochi giorni- rispondo sconsolata -E il mio fratellino?- - Penso che stia dormendo come un angioletto- sorrido - bene gli conviene , preparalo perché il prossimo week end avrà visite poco piacevoli?- - Cosa vuoi dire?- - La strega viene in città!- - La strega? Vuoi essere chiaro? Gli enigmi nel pieno della notte non mi piacciono- - beh diciamo che nostra madre non ha gradito che Peeta si sia perso anche il natale a casa Mellark... - ah la strega è la loro mamma -...e ha deciso di passarlo a trovare questo week end. - sospira -Non penso sarà una visita di cortesia- mi gratto la testa pensierosa -E' così terribile?- - Con me è Marcus non proprio così male, ma se si impegna con lui è il male concentrato- rimango sconvolta a sentire queste parole - Perché?-  è l'unica cosa che riesco a dire -La versione ufficiale è perché mamma voleva una femmina, secondo me però c'è qualcos'altro , non si può discriminare un figlio solo per il sesso non trovi?- annuisco e metto in moto le rotelle e del mio cervello ma nulla, sospiro - Cosa mi consigli di fare?- - Sparisci per l'intero week end , Peeta sarà troppo impegnato a difendere se stesso, non avrà tempo di difendere anche te dalle cattiverie della mamma.- -Ma ..- - Ma niente, Katniss, fidati di me, fai come ti dico, sarà meglio per entrambi... Sono sicuro che Anche Peeta ti dirà la stessa cosa...-   
 
  
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