Questa è stata la
mia prima Fanfiction! L’ideami è venuta vedendo un episodio di Smallville dove
appariva freccia verde… immaginatevi il resto… l’ho ri-postata in più capitoli
perché non fosse troppo lunga a chi la vedeva per la prima volta. Ringrazio chi
ha già commentato e mi scuso con chi deve salvare questa storia di nuovo tra i
preferiti perché la vecchia l’ho cancellata… Detto questo, leggete e recensite!
WONDER
MAGIC
I
personaggi e i luoghi descritti in questo testo sono di proprietà di J.K.
Rowling. Li ho usati al solo fine di scrivere una Fanfiction per divertimento.
I possibili brani di testo presi dai libri della suddetta scrittrice sono stati
scelti al solo fine di “completare” la seguente storia.
Questa
storia è ambientata subito dopo la sconfitta di Voldemort, prima che l’ultimo
anno di scuola a Hogworts abbia termine. La McGranit aveva deciso che, per
quell’ultimo mese, Harry, Ron e Hermione sarebbero stati ospiti nel castello
prima di ritornare a casa.
1.Tanto da apparire sui giornali
Quella
notte il terzetto era esausto. La vincita di Harry contro Voldemort non bastava
ad affievolire il vuoto che le vittime di quell’assurda guerra avevano lasciato
dentro di loro. George era appoggiato ad uno dei tavoli della Sala di Ritrovo
dei Grifondoro circondato da Ron che abbracciato da Hermione cercava di
consolarlo e da Ginny e Harry.
«Be’
– cercò di consolarlo Harry – Fred è morto cercando di fermare Voldemort…»
«Già
forse senza di lui non ce l’avremmo fatta…» aggiunse Neville che si era
aggiunto in quel momento.
«Per
me non ha importanza! – esplose George – non mi interessa perché o come è
morto! Ciò che so è che non ci sarà più un fratello su cui contare sempre…
nessun fratello con cui architettare i piani che tanto fanno impazzire la
mamma… nessun…»
«E
noi chi siamo? Dei Vermicoli?». Ron urlò, le orecchie paonazze.
«Non
intendevo dire questo… io…». George era imbarazzato. Ginny si teneva aggrappata
ad Harry con gli occhi pieni di lacrime.
«Cosa
credi? Che per noi sia niente aver perso un fratello? – continuò Ron – Anche
noi soffriamo almeno quanto te, ma sappiamo che potremo sempre farci forza l’uno
con l’altro nella nostra famiglia e questo ci da forza! Io sono certo – Ron
urlava tanto che molti si girarono a guardarlo – che i miei fratelli sapranno
supplire alla mancanza di Fred, anche se non sarà la stessa cosa che averlo
ancora qui.».
George
e Ron boccheggiavano: l’uno per l’angoscia, l’altro per la rabbia.
Quella
notte la passarono tutti nella Sala di Ritrovo. Per quanto molti si sforzarono
di risollevare il morale di George nessuno ci riuscì. Harry pensò che, alla
fine, gli sarebbe passato da solo, ma non riusciva ad immaginare quando
l’ultimo dei gemelli Weasley sarebbe tornato la persona allegra e spensierata
di sempre. Lui, Harry, aveva già sperimentato la perdita di molte persone a lui
care, ma non riusciva ad immaginare quanto poteva essere dolorosa la perdita di
un gemello.
Il
giorno dopo, Harry, si svegliò accasciato sul tavolo come George la sera prima.
A quanto pareva il sonno aveva avuto la meglio sull’euforia e la tristezza
delle ore precedenti. Scese in Sala Grande a fare colazione. Dappertutto si
vedevano facce allegre per la sconfitta del più grande mago di tutti i tempi.
Harry si sedette affianco a Ron ed Hermione e provò immediatamente una forte
nostalgia al pensiero che, seppur non frequentato proprio assiduamente, quello
era il suo ultimo anno e che presto avrebbe dovuto lasciare il suo posto ad un
giovane maghetto di undici anni tutto emozionato.
«Come
hai vecchi tempi, eh?» gli disse Ron con la bocca piena di porridge ripescato
per l’occasione dagli avanzi di Natale.
«Già,
concordo appieno.» gli rispose Harry tutto soddisfatto.
«Sapete
– gli interruppe Hermione – ora che sono qui, penso che leggerò qualche libro
della biblioteca e mi eserciterò negli Incantesimi. Dopo tutto, solo perché noi
siamo esonerati dagli esami, non vedo perché non dovremmo allenarci un po’».
«Perché
invece non ti alleni solo tu? Non ti pare che ci siamo allenati abbastanza
quest’anno?» Sbottò Ron. Harry sorrise. Sembrava non fosse passato neanche un istante
dalla fine del quinto anno, quando Hermione era nervosissima per i Gufo
imminenti, e Ron cercava sempre di non pensarci.
«Ehi,
ragazzi. Avete letto questo?». Seamus era appena arrivato con una copia della
Gazzetta del Profeta in mano. Hermione abilissima con la carta (merito di tante
ore in biblioteca) strappò di mano il giornale a Seamus, lo aprì, lo appoggiò,
alla brocca del Succo di Zucca e lesse in silenzio.
«Scusa,
sai – le fece Ron sarcastico – vorremmo leggere anche noi se non ti dispiace.».
«Ah…
sì… scusate… l’abitudine…». Ron prese il giornale e lo mise in mezzo per far
leggere anche Harry senza smettere di guardare divertito Hermione.
Sulla
Gazzetta sotto una foto in bianco e nero, in una posa un po’ confusa c’era un
mago col cappuccio che mandava a terra un ladro appena fuggito dal Ghirigoro
con l’incasso. L’articolo diceva così:
UN’ EROE CITTADINO O UN EX MANGIAMORTE?
Alle dodici e un quarto di ieri, chi si
fosse trovato davanti al negozio Ghirigoro, il maggiore fornitore di libri per uso
didattico, (e per quanto ne so anche unico!!!) ha certamente potuto osservare una scena davvero curiosa: un ladro
aveva appena rapinato il Ghirigoro
quando, scappando col bottino, si è trovato di fronte ad un mago
materializzatosi in quel momento, che con tenacia e sangue freddo ha saputo
mettere K.O. lo sventurato. «È stato davvero incredibile – ha confermato un
commesso assunto da poco nel negozio – quel ladro mi aveva Pietrificato, ma ho
potuto assistere a tutta la scena dalla finestra del negozio. Il ladro stava
fuggendo quando, di colpo, è apparso un mago vestito di verde, con un cappuccio
e ha appesso il malfattore per una caviglia, a mezz’aria fin quando non è
svenuto. Dopo l’ha fatto precipitare a terra di testa, ha raccolto i Galeoni e
li ha posati sul mio bancone senza Depietrificarmi perché non scoprissi chi
era. Mi disse solo “tieni e non preoccuparti, Wonder Magic veglia su di te”.
Dopo di chè e uscito dal negozio e si è smaterializzato.».
“Wonder Magic” questo è il nome
dell’uomo che non pochi chiamano già “eroe”. Ma è davvero così? Forse no. In
effetti il suo modo di agire ricorda esattamente un drammatico evento accaduto
alla scorsa Coppa del Mondo di Quidditch quando un Babbano e la sua famiglia si
ritrovarono sospesi sopra un corteo di Mangiamorte. È forse possibile che sotto
le mentite spoglie di ‘eroe’ si celi in realtà uno dei fieri Mangiamorte? È
forse possibile che uno di quelli che un tempo servivano
Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato si sia pentito e abbia cercato di rimediare
in questo modo ai suoi sbagli dopo che l’Oscuro Signore è caduto
definitivamente in uno scontro col giovane Potter? (per una più approfondita spiegazione degli eventi che
hanno portato alla caduta del Signore Oscuro vedi precedente articolo, sempre
scritto dalla vostra inviata speciale Rita Skeeter). Per ora non ci è dato
saperlo. Una cosa comunque sembra certa; questo nuovo evento sembra proprio
destinato ad attutire per un po’ l’interesse che fino ad ora era stato puntato
sul giovane Harry Potter. (Per una dettagliata spiegazione sulla voce che
un drago sia fuggito dalla Grincott vai a pag. 20.)
«Accidenti; Harry questo
Wonder-Come-Si-Chiama, sembra deciso a rubarti la piazza!» disse Ron con un
finto tono serio.
«Sai
quanto mi dispiace!» rispose Harry sorridendo.
Spero vi sia piaciuta fino ad ora, ma dopo migliora… Detto
questo, al prossimo capitolo!