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Autore: SamWeasley    12/04/2014    4 recensioni
IV anno, anno del Torneo Tremaghi
Dal secondo capitolo:
“Herm, posso farti una domanda?”
“Certo”
“Prometti che non mi mentirai?”
“Prometto”
“Cosa c’è tra te e i gemelli?”
“Niente, siamo solo amici. Perché?”
Ad Hogwarts il Torneo Tremaghi sconvolge non solo le vite dei Campioni, ma inconsapevolmente anche di tutti gli altri...
Si creano nuove amicizie, mentre quelle consolidate sembrano disciogliersi. Ci sarà spazio anche per un nuovo amore, tanto coinvolgente quando inaspettato?
Pairing: HermionexGeorge
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Era passata già qualche settimana dall’inizio della scuola ed era chiaro a tutti che quell’anno sarebbe stato diverso.
La Umbridge non era più solo l’insegnate di Difesa ma era stata nominata anche Inquisitore Supremo. Harry era già finito una marea di volte in punizione con lei, colpevole solo di dire la verità, e portava sulla pelle i segni di quelle torture. Faceva scrivere gli studenti col sangue!
Anche Fred, George e Lee erano andati vicini a una punizione, ma se l’erano cavata per un pelo.
Percy aveva scritto a Ron che essere amico di Harry poteva essere una minaccia e gli aveva espressamente chiesto di estrometterlo dalla sua vita. Questo gli aveva fatto guadagnare ancora più disprezzo da parte dei fratelli che avevano però deciso di tacere l’episodio ai genitori, ancora troppo scossi dall’assenza del figlio.
Gli scontri fra Harry e gli altri studenti stavano, per fortuna, diminuendo: molti iniziavano a rendersi conto di essere sotto un vero e proprio regime imposto dal Ministro in persona. D’altro canto Harry era molto preso dall’avvicinamento a Ginny, sempre più evidente man a mano che si avvicinava l’uscita a Hogsmeade, ed evitava i pochi che ancora gli davano contro. Ron era sempre geloso ma sembrava essersene fatto una ragione.
Fra me e George filava tutto liscio, nonostante la rivalità fra il mio essere Prefetto e il suo essere combina guai. Però in quell’anno scolastico strano la presenza costante di Fred e George mi stava influenzando e mi portava a trasgredire molte più regole che in passato, soprattutto con la nuova idea del gruppo di difesa.
 
Quel giorno ci sarebbe stato l’incontro alla Testa di Porco per la definitiva “fondazione” del gruppo di Difesa. Harry era tesissimo, così come me.
Arrivammo proprio mentre l’ultimo studente prendeva posto.
Quel locale mi metteva i brividi, ma Fred e George lo avevano suggerito poiché non ci andava quasi mai nessuno, specialmente i professori, che gli preferivano i Tre Manici di Scopa.
Il barista era un uomo anziano e burbero, con una lunga barba brizzolata. Era quasi stupito nel vedere quella folla fra le mura del suo locale, di certo non ci era abituato.
“Grazie per essere venuti” iniziai, mentre Harry si lamentava per il numero ingente di persone presenti. Eravamo stati io, Ginny e i gemelli a spargere la voce con le persone di cui potevamo fidarci, ma effettivamente i presenti erano più del previsto.
In poche parole spiegai il progetto, risvegliando l’interesse e trovando la collaborazione di tutti i presenti. Furono poste anche molte domande, soprattutto perché i presenti iniziavano a realizzare che Harry diceva la verità. Vollero sapere per filo e per segno quello che era successo la sera della prova finale del Torneo, e Harry si trovò a raccontare ancora scosso dalla paura. Prima di andarsene tutti firmarono la pergamena incantata, dando così ufficialmente vita all’Esercito di Silente.
 
Finita la riunione lasciammo la Testa di Porco per goderci le restanti ore di libertà.
Quel giorno sarebbe stato anche il primo appuntamento fra Harry e Ginny, che infatti furono i primi a staccarsi dal gruppo.
“Herm, io vado. Poi stasera ti racconto” mi salutò la mia migliore amica.
Poco dopo Fred scomparve dietro a qualche fanciulla del suo anno e Lee stava seguendo Katie Bell e la sua amica Leanne. Eravamo rimasti solo io, George e… Ron!
Nonostante fosse chiaro che volessimo passare del tempo da soli, Ron si ostinava a fare da terzo incomodo.
“Ronnino, non hai niente da fare?” gli chiese George a un certo punto.
“No, volevo chiederti una cosa di Quidditch, sai pensavo di entrare in squadra” rispose lui, facendo il finto tonto.
“Ron, ne riparliamo stasera in Sala Comune, davanti al camino, ok?”
“Tanto ora non stiamo facendo niente, perché…”
“Perché vorrei stare da solo con la mia ragazza!” sbottò di fronte alla stupidità del fratellino.
“Oh, scusate. Vado a fare un giro da un’altra parte.”
Se ne andò, triste e sconsolato.
“Sei stato cattivo con lui” dissi.
“Sono un fratello maggiore, devo insegnargli a stare al suo posto” disse, ghignando “E poi non avrei potuto fare questo.”
Mi mise le mani intorno alla vita e mi attirò a sera, coinvolgendomi in un bacio appassionato.
“Prendetevi una stanza!” commentò Lavanda Brown passando di lì.
“Non ti preoccupare, ci pensano già da soli” ci difese, ridendo, Ron.
L’oca Brown se ne andò e anche Ron sparì, seguito da una certa biondina.
“Ron e la Lovegood?” chiese George, stupito.
“A quanto pare!” commentai io, ridendo.
“Dov’eravamo rimasti?” chiese, infine, ricominciando a baciarmi.
 
Il pomeriggio passò in un battibaleno e purtroppo arrivò per tutti il momento di tornare a Hogwarts.
Percorsi la strada insieme a George e solo a metà percorso incontrammo gli altri.
Fred era preso in una fitta conversazione su trucchi e capelli con un’oca di Tassorosso, troppo stupida per cambiare argomento. L’obiettivo di Fred era solo divertirsi e per questo sceglieva quel tipo di ragazze. Non lo biasimavo: perlomeno non prendeva in giro nessuno abbastanza intelligente da rimanerci male.
Harry e Ginny si tenevano per mano ancora un po’ imbarazzati e lui mi ricordava tanto me i primi tempi che stavo con George: l’insicurezza fatta persona!
Poco più avanti di noi scorsi Ron che ridacchiava a qualcosa che aveva detto Luna. Non l’avrei mai ammesso, ma sembravano formare una coppia ben assortita.
Raggiungemmo i cancelli di Hogwarts appena prima che chiudessero e andammo direttamente in Sala Grande.
La cena passò altrettanto velocemente, fra una chiacchiera e l’altra, finché la vecchia rospa in rosa, come avevamo ribattezzato la Umbridge, ci invitò gentilmente ad andare a dormire.
Una volta in Sala Comune rapii Ginny e la portai in camera mia, fortunatamente vuota.
“Racconta” le dissi, dopo esserci sedute sul mio letto e aver tirato le tende.
“Siamo stati ai Tre Manici di Scopa”
“E…”
“E abbiamo bevuto qualcosa, chiacchierato del più e del meno”
“E…”
Odiavo quando la mia migliore amica si faceva tirar fuori le parole di bocca con le pinze.
“E poi siamo usciti per una passeggiata”
“E… racconta! Non farti togliere le parole di bocca!”
“E ci siamo baciati!”
“Oddio! E come è stato?”
“Come toccare il cielo con un dito! Sono felicissima!” esclamò la mia migliore amica con un sorriso a trentadue denti.
“Sono contenta per voi!”
Finalmente! Era l’ora! Altri due erano belli e che sistemati e la mia breve carriera da Cupido poteva dirsi terminata.
“Di Ron che mi dici?” mi chiese Ginny.
“In che senso?”
“L’ho lasciato con te e George e l’ho ritrovato con Luna!”
“Diciamo che George l’ha cacciato”
“Faceva il terzo incomodo?”
“Più o meno. Poi è arrivata Lavanda che ha detto a me e George di prenderci una stanza e Ron è intervenuto in nostra difesa dicendo che ci pensavamo già da soli, senza bisogno di alcun consiglio!” raccontai.
Ginny era esterrefatta.
“Per le mutande a pois dei quattro fondatori! Ron vi ha veramente difeso?”
“Sì. Le possibilità sono due: o Luna lo sta facendo rinsavire o ha deciso di fare l’acido con te e Harry e lasciare in pace me e George”
“Chissà perché credo che sia la seconda!”
Scoppiammo a ridere e scendemmo in Sala Comune.
Lì trovammo i ragazzi esattamente come li avevamo lasciati: Fred e George stravaccati sul divano che facevano battutine su questo o su quello, Ron e Harry seduti davanti al camino che parlavano di Quidditch, Neville intento a fissare la pianta che gli aveva regalato sua nonna e Lee troppo preso a far gli occhi dolci a Katie per accorgersi che tutti lo prendevano in giro.
Mi accomodai in braccio a George mentre Ginny mi imitava sedendosi sulle ginocchia di Harry, che diventò rosso quasi quanto i capelli della sua ragazza.
Ron gli lanciò un’occhiataccia ed io e Ginny scoppiammo a ridere, zittendo gli sguardi interrogativi degli altri con un cenno della mano.
“Allora Ron? Con la Lovegood?” domandò George al fratellino.
“Quella Lovegood?” chiese Fred, che era stato troppo impegnato per degnare il fratello di attenzioni.
Ron assunse una sfumatura scarlatta ancor più accesa dei suoi capelli e aprì bocca un paio di volte senza che ne uscisse alcun suono.
“Cos’è, troppi baci ti hanno consumato la lingua?” rincarò la dose George.
Ron si alzò di scatto, guardò i gemelli dritti in faccia e urlò: “NON. SONO. AFFARI. CHE. VI. RIGUARDANO.”
Poi girò i tacchi e salì in dormitorio.
Era tardi e tutti eravamo stanchi, così decidemmo di andare a dormire.
Dopo un ultimo bacio a George, salii in camera mia dove trovai una Lavanda Brown e una Calì Patil avide di succosi pettegolezzi.
“Così tu e George” dissero.
“Io e George cosa?” chiesi, non capendo dove volessero andare a parare.
“Sì, insomma, fate sesso?” chiese con voce troppo squillante l’oca Brown.
“Sì. Ed è favoloso” dissi, ghignando, prima di chiudermi nel mio letto a baldacchino.
Le sentii mormorare ancora per un po’. I discorsi di quell’estate mi avevano temprata e non sarebbero bastate due risatine giulive per farmi imbarazzare. Così spensi la luce, mi misi sotto le coperte e in un attimo mi addormentai.
 
 SPAZIO AUTRICE:

Per prima cosa vi chiedo scusa per l'immenso ritardo! Sono stata parecchio impegnata e ho avuto l'idea per una nuova ff, che però non pubblicherò prima dell'estate! Spero che quando la pubblicherò leggerete e amerete quella come fate con questa!

Secondo, voglio ringraziare immensamente tutti/e i lettori/lettrici di questa storia, chi segue, chi preferisce, chi ricorda, chi recensisce, ma anche chi legge in silenzio!

Ora passiamo al capitolo.
Spero di non aver deluso le aspettative che sia valsa la pena di aspettare.
Finalmente ci sono sviluppi nella HarryxGinny, ma tranquilli, non sarà tutto rose e fiori! E non solo per colpa della gelosia di Ron! Idem per quanto riguarda George e Hermione!
La scelta della casa della "ragazza" di Fred è puramente casuale, nessun odio per i Tassorosso!
E Ron e Luna? Cosa ve ne pare??
Poi ci sono le pettegole, perchè si sa, a Hogwarts i pettegolezzi girano più veloci di un Firebolt! Vedremo che effetto avranno sulla storia!
E finalmente c'è l'Esercito di Silente! Anche qui ne vedremo delle belle!

Spero che vi sia piaciuto, fatevi sentire!
Baci, al prossimo capitolo,
Sam_
   
 
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