a
little's e n o u g h
05/a.
I hear your voice start breaking in fear
-
Con Stephen!! Come hai potuto?! -
- Harry lasciami, mi fai male! -
- Anche tu hai fatto male a me!! -
Il
mattino successivo Draco fu svegliato dalle urla accompagnate da un vociare
proveniente dal cortile; Harry si era alzato molto presto (ammesso che fosse
riuscito a dormire) e aveva deciso di uscire a farsi una passeggiata, la stessa
identica idea che aveva avuto Ginny, dovevano entrambi "schiarirsi le
idee".
Peccato che alla fine i due si fossero letteralmente scontrati e Harry,
accecato dalla rabbia per quello che gli aveva rivelato Draco, aveva afferrato
Ginny per le spalle. Il biondo, richiamato quindi da quei toni, si era
catapultato in cortile con ancora addosso il pigiama in seta verde; si era
tuffato letteralmente su Harry per staccarlo dalla ragazza.
-
Io non ho fatto nulla! - Ginny piagnucolava apparentemente disperata - E' stato
Stephen a forzarmi, io non volevo fare nulla! -
- Come sarebbe a dire? -
- Io non volevo... Ma mi ha ricattata, per questo sono stata con lui, ma non è
successo nulla, perchè Draco ci ha visti e io sono scappata, non è vero? Draco,
sono uscita con te dagli spogliatoi! Mi avevi anche detto che non avresti
riferito nulla a Harry... -
- Ma che cazzo dici, Ginny? - chiese Draco, allibito. La ragazza scoppiò a
piangere e Harry, con il cuore gonfio di lacrime e l'orgoglio a pezzi, la
rivide come la ragazzina impossessata da Voldemort che scriveva messaggi con il
sangue sulle pareti di Hogwarts.
Abbassò le sue difese e le si avvicinò, abbracciandola.
- Non volevi? Weasley, la tua lingua era nella sua gola! -
- Malfoy, smettila - lo rimproverò Harry.
- Smettila? Potter, quella ti sta prendendo per il culo! Ma non ti vergogni a
farti raggirare da una Weasley?! -
- Malfoy, non ti permetto di parlare di lei in questo modo! -
- Cazzo Potter, apri quei maledetti occhi! Ti si sono appannati gli occhiali o
sei diventato completamente idiota? -
- Ha detto che è stato lui a forzarla! -
- Ripetutamente contro il muro degli spogliatoi! Le sue gambe erano aperte! Se
lo stava trombando, quando ho finto di uscire la prima volta! -
- Sei un bugiardo - urlò Ginny tra le lacrime. S'era radunata una certa folla
intorno a loro.
- Che cazzo di motivo avrei io per inventarmi una palla, stavolta? -
- Lo sanno tutti che tu muori per Harry! - sbraitò la ragazza - Non me lo
porterai via! -
- ...che? -
Draco
fissava la rossa tra le braccia di Harry; se non avesse avuto il timore di
colpire anche lui, che era stato un buon amico in quel periodo, le avrebbe
sicuramente lanciato contro qualche incantesimo.
Era vero: Draco aveva avuto qualche ossessione per Harry, ma desiderava solo
averlo come amico; del resto pur avendo capito di essere omosessuale, con il
moro non ci aveva mai provato, aveva altri standard, li preferiva ordinati e
puliti, non sciatti e vittimisti.
-
Tu stai fuori - rispose Draco.
- Hai lasciato Pansy per lui -
- Pansy mi ha lasciato per un altro. L'ennesima dimostrazione che le donne serpeverde
sono più responsabili e coraggiose di voi grifondoro: almeno lei me l'ha detto
in faccia. -
- Ti ha lasciato perchè ti ha visto con uno! Me l'ha detto lei,
condividiamo lo stesso dormitorio. -
- E allora? E' vero, sono gay, e con questo? Pansy mi ha lasciato perchè voleva
stare con Blaise ed io ho scoperto di essere omosessuale, le persone che mi
scopo io non sono inerenti ai fatti! -
- E perchè dovrebbero esserlo quelli che
mi scopo io? -
- Perchè tu sei fidanzata con me! - disse Harry. Draco alzò la voce più di lui.
- Allora ammetti che te lo sei scopato? -
- Io sono andata a letto solo con te, Harry. Lo sai che ti amo, non ti mentirei
mai . - sospirò lei, abbracciando nuovamente il fidanzato - Lui è cattivo,
vuole farci lasciare. Non è cambiato per nulla, sempre l'odiosissimo e
bastardissimo Draco Malfoy. -
05/b.
when that hurt gets thrown
-
Sempre lo stupidissimo Harry Potter, con i suoi amichetti Weasley, troppo
indaffarato a dire che i Malfoy sono i cattivi, a piangersi addosso e a non
vedere quello che gli accade realmente... Stupido Potter, non lamentarti se
tutti ti sfottono, te lo meriti. Sei un coglione. -
Draco
ormai aveva l'abitudine di parlare da solo: dopo quella mattinata in cortile, i
due avevano fatto attenzione a non beccarsi mai in stanza. Una volta Draco
dormiva da Blaise, l'altra Harry tornava tardissimo e andava via prestissimo.
-
Quella stronza maledetta...
Bugiarda... -
Draco
si era ritrovato solo nuovamente, ma la cosa che gli bruciava era la situazione
intorno; quando era a Hogwarts, se l'era cercata, ma in quell'istante non aveva
fatto nulla di male per finire in quella situazione.
Si accomodò sulla scrivania vuota dopo aver rifatto il letto e infilato le sue
cose in un baule, recuperò un foglio di pergamena e una piuma per scrivere
delle parole.
*
"Ciao
Harry Potter.
I tuoi vestiti sono puliti e ordinati sul mio ex letto.
In questi mesi ho avuto la conferma di ciò che credevo: due opposti non possono
condividere un minuscolo spazio per troppo tempo.
Per un attimo mi sono illuso che saremmo potuti diventare amici, tu ed io, come
non siamo riusciti a esserlo nei nostri anni a Hogwarts, ma, ahimè, mi
sbagliavo.
A te non piacciono le persone che sostengono la verità anche quando fa male o
non è la cosa più piacevole da ascoltare e a me non piace crogiolarmi in frasi
di circostanza, non sono mai stato un tipo particolarmente sensibile. Ma, e qui
non puoi contestare, ho sempre detto tutto quel che pensavo senza fili.
Quindi, senza alcun tatto, ti avviso che ho cambiato stanza. Non ho più alcuna
intenzione di condividere qualcosa con te né di offrirti la mia amicizia.
Continua pure a farti prendere per culo, nel modo che ti piace di più.
Addio,
Draco Malfoy."
Quelle
erano le parole che avrebbe voluto scrivergli Draco. Però si convinse che
quella situazione non meritasse tanto inchiostro e che Harry non meritasse
tanta importanza. Allora scrisse semplicemente:
"Potter,
i tuoi vestiti sono puliti e ordinati sul mio ex letto.
Io me ne vado.
Addio, Draco."
Harry
aveva riletto per ore quelle quattro parole striminzite che gli aveva scritto
Draco. Le aveva trovate in una sera fredda e non aveva idea di dove fosse
finito Draco Malfoy e il fatto che l'avesse piantato in asso significava solamente
che Draco aveva ragione sulla questione.
Se c'era una cosa che Harry aveva imparato in quei mesi, era che Draco si
batteva sempre per le cose che credeva giuste; si era fatto coraggio e si era
ribellato a suo padre e da quell'istante in poi si era preso la briga di
seguire degli ideali che aveva fatto suoi.
Draco se ne era andato e in Harry cresceva la sensazione di aver sbagliato.
05/c.
leave me out with the waste
-
Zabini! Zabini aspetta -
Blaise
stringeva al petto un volume intitolato "Diagon Alley oggi" e
portava con sé quella che apparentemente era una toga da magistrato. Il ragazzo
mulatto si voltò incuriosito; aveva i capelli leggermente più lunghi del solito
e batté gli occhi nel comprendere che a chiamarlo fosse stato Harry.
-
Potter, buongiorno. -
- Buongiorno... - Harry avanzò verso di lui, titubante - Saltiamo i
convenevoli? -
- Non ne abbiamo bisogno -
- Meglio così. Mi domandavo sai... Se per caso sapessi dov'è Draco Malfoy -
- Secondo quale logica te lo direi? -
- Sono preoccupato per lui! -
- Sa badare a sé stesso. Non è un bambino. Non lo è mai stato, in realtà. -
- Lo so... -
- Allora che cosa vuoi da lui? -
- Parlargli. Vorrei sapere come sta, sai, dopo quello che è successo... -
- Io non ho bisogno della tua pietà, Potter. Risparmiati il drama. -
La
voce di Draco Malfoy si sparse elegante e tagliente nell'aria. Blaise guardò
l'amico e gli sorrise.
-
Tieni Draco, me l'hanno consegnata stamattina. - bofonchiò Blaise. Malfoy
recuperò la sua toga, lunga e di un nero lucente, decorata con dei fili dorati
sulle braccia, e lo indossò sopra agli abiti già scuri e leggermente attillati
che indossava: era bellissimo. I colori scuri contrastavano con la sua pelle
chiara, e quel dorato richiamava il colore dei suoi capelli.
Harry notò che Malfoy l'aveva deliberatamente ignorato.
-
Malfoy... -
- Che cosa vuoi Potter? Non ho tempo da perdere. -
- Perchè sei andato via dalla 707? -
Un
tuono echeggiò nel cielo e Blaise decise che era meglio dileguarsi prima di
beccarsi un acquazzone o essere testimone di qualche delitto.
Il primo a rompere il ghiacciato silenzio fu Draco.
-
Non ho intenzione di dividere la stanza con un fantasma e un furetto che morde
i calzini. -
- La mia relazione con Ginny non dovrebbe interferire nel nostro rapporto,
Draco -
- L'ha già fatto. Hai preferito credere a lei. -
- Te ne sei andato perchè ho preferito credere alla mia ragazza, che mi è stata
accanto tutto il tempo, e non al mio coinquilino, che invece ha provato a
uccidermi diverse volte? -
- Chi è che avrebbe provato a ucciderti? Potter pensaci bene prima di aprir
bocca o ti denuncio per calunnia. Sai, Azkaban non è tanto male quanto dicono.
-
- Beh, hai comunque reso il mio soggiorno a Hogwarts un inferno. -
- Anche la mia vita è stata un inferno, Potter. Avrei ottimi e validissimi
motivi per odiarti e colpevolizzarti di ciò, ma vedi, sono una persona matura,
io. -
- Malfoy, starti a sentire non mi ha mai giovato. -
- Proprio per questo dovresti credermi. Io ti ho sempre detto le cose così come
le pensavo. Quando ero bambino al primo anno, ero indispettito perchè avevi
rifiutato la mia amicizia, però mi è passata. Si cresce, Potter, si
cambia. La mia testa è cambiata, la tua invece è rimasta sempre una zucca
vuota. -
Harry
sembrava essere confuso, Draco sbuffò pesantemente e gli parlò come si fa con i
bambini.
-
Non ho motivo alcuno per raccontarti bugie, Potter. Averti o no nella mia vita
è indifferente. -
Harry trasalì: aveva detto indifferente, quasi preferiva essere una
seccatura.
- Te l'ho raccontato per trasparenza, perchè avevamo deciso di essere amici e
perchè non mi faceva quasi neanche più schifo lavarmi i denti mentre pisciavi
in bagno. Non so come funziona tra voi Grifondoro, ma tra noi Serpeverde
l'amicizia era di difendersi, proteggersi, essere onesti. Come recitava la
filastrocca? "O forse a Serpeverde, ragazzi miei, vi troverete gli
amici migliori, quei tipi astuti ed affatto babbei, che qui
raggiungono fini ed onori". -
- Se è così come dici, perchè non mi hai detto che sei gay? -
- Perchè, tu mi hai detto che sei eterosessuale? Non avevo idea che quando ti
presenti a qualcuno devi dichiarare anche la tua sessualità. Sono gay e adoro
esserlo. -
Harry
lo fissò a metà tra l'esasperato e il sorpreso, perchè non aveva dato ascolto
ai pettegolezzi di sottofondo quando camminavano per i corridoi di Hogwarts;
quindi avevano ragione gli studenti a pensare che loro due stessero insieme?
Beh, lui comunque era etero e stava con Ginny, Draco era suo amico.
-
Torna nella 707, Draco - gli disse - Non ero apatico e fantasma a causa tua,
non mi hai dato la possibilità di spiegare. L'accusa dovrebbe ascoltare anche
la difesa, non trovi? -
Note
dell’autrice:
Le canzoni che mi hanno ispirato
questi paragrafi sono tre:
Lycanthrope - +44, qui.
This year’s love – David Gray, qui.
9 crimes – Damien Rice, qui.
Sono stata un po' cattivella in questo capitolo, lo so... Diciamo che farli collaborare sembra più difficile di quanto previsto! Voi che dite, riusciranno a risolvere
le loro questioni? Draco ascolterà Harry? E Harry capirà che Draco non è così cattivo
come sembra?
Comunque solo un piccolo appello: se siete di Napoli o comunque avete intenzione di partecipare al Napoli Comicon, io e dei miei amici saremo lì con lo stand I tiri vispi, gioco di ruolo gratuito per tutti a tema Harry Potter ;)!
Per ora è tutto e vi aspetto al prossimo capitolo :)