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Autore: Nemesis01    18/04/2014    3 recensioni
Nonostate Draco fosse ferito nell'orgoglio non avrebbe mai mostrato a Harry o a qualcun'altro quel lato di sè: lui era un ex serpeverde, un mago potentissimo, un ragazzo intelligente... era Draco Malfoy, mica uno qualunque.
Harry Potter l'avrebbe desiderato da morire.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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a little's e n o u g h

10/a. does my breath smell?

- Puoi uscire da lì sotto, Potter -

Una volta fuori dal Ministero, Draco si era infilato le mani in tasca e si era guardato intorno sospettoso. Harry, quando ascoltò quella frase, quasi sarebbe voluto restare nascosto lì sotto, per non dargli soddisfazione, però complice ciò che aveva potuto ascoltare nell'ufficio di Fenyang e il tono sicuro che aveva usato il ragazzo, uscì allo scoperto.

- Come facevi a sapere che ero qui? -
- Ti conosco. E so che ti piace inseguirmi nascosto sotto il tuo mantello dell'invisibilità -

Harry rise piano, scuotendo la testa nel fingersi amareggiato e fece qualche passo verso il coinquilino.
- Dovresti accettare la proposta di Doherty! - gli consigliò Harry.
Il ragazzo scelse di non proferire parola sull'argomento "famiglia Malfoy", pur avendo molte cose da chiedere a Draco, per un semplice motivo: Draco aveva detto a Fenyang di lasciarlo andare poiché "gli veniva da piangere ma voleva mantenere la dignità" e di certo non sarebbe stato Harry a sollevare l'argomento indelicatamente. Draco sembrò capire la cosa, quindi sorrise voltandosi verso Harry.

- Dovrei? Perchè? -
- Beh, per gli Auror! Come membro del Wizengamot renderesti effettivo il loro lavoro, li tuteleresti... -
- Non sei persuasivo, Potter, e dubito che qualsivoglia persona possa volere un difensore che di cognome porta Malfoy -
- Io sì! - urlò Harry con decisione - Io ti vorrei... -

L'espressione sul volto di Draco cambiò repentinamente: assottigliò gli occhi e s’inumidì le labbra, avvicinandosi maliziosamente a Harry facendo attenzione però a non creare alcun contatto fisico col suo corpo.
- Ah, sì? - bisbigliò e avvicinò pericolosamente le labbra a quelle di Harry, senza toccarle.
Harry sembrò inebriarsi di quel profumo di muschio bianco, avvertiva il calore del fiato di Draco contro il proprio... E sperò in un bacio che non arrivò.
- Mi vorresti? - domandò Draco in tono suadente, tirandolo a sé con un dito infilato tra i passanti della cintura del pantalone che Harry indossava. Harry arrossì violentemente e si sollevò sulle punte, annuendo piano - C-come avvocato... - e schiuse le labbra, a pochi millimetri da quelle di Draco, come se si stesse preparando a ricevere un bacio e socchiuse gli occhi.

Draco allora si strinse nelle spalle e si allontanò bruscamente da lui, tornando a infilarsi le mani in tasca.
- Come avvocato difensore dici? Come ho detto ci penserò, ma... Sai cosa? Un po' mi mancherebbe poi l'assidua lotta tra Harry e Draco che ci portiamo dietro da sempre. Stimola la mia creatività -
A quell'allontanarsi Harry sollevò lo sguardo al cielo e fece appello a tutta la sua calma, infine avanzò il passo e lo raggiunse. I due camminavano l'uno affianco all'altro, di tanto in tanto le loro spalle si sfioravano; Harry sospirò, e forse un po' intuì che Draco stesse facendo di tutto per provocarlo dopo il rifiuto di qualche mattinata prima. Il moro, quindi, afferrò la sua mano e la strinse nella propria saldamente.
- Harry e Draco si fanno continuamente la lotta, Malfoy, penso che sia tipo una delle poche cose al mondo che non si possa cambiare e credo sia meglio così. -

10/b. I'm always wanting you

- Malfoy, allora che cosa hai deciso di fare? Ti è arrivato un altro gufo da Doherty stamattina! -
- Non lo so ancora! -

Draco era appena uscito dal bagno dopo una doccia, indossava solo un asciugamano avvolto in vita ed era ancora tutto bagnato. Harry lo fissò così intensamente che forse avrebbe saputo dire quante erano quelle goccioline d'acqua gli stessero attraversando il petto e si sforzò di deglutire mentre strinse le gambe nascoste dalla scrivania ricolma di grossi tomi.

- Dovresti asciugarti e rivestirti dopo una doccia, Malfoy, altrimenti ti prenderai una bronchite. -
- Le malattie babbane non conquisteranno il mio bellissimo corpo! - esclamò Draco in tono solenne, poggiandosi una mano sul petto.
- Eh, il tuo corpo... - borbottò Harry tra sé e sé, senza farsi sentire e ritornò con la testa sui libri.
Il biondino aveva notato lo sguardo leggermente perso nel vuoto che aveva assunto Harry e allora, scaltro come una volpe, si avvicinò a lui, poggiando una mano sul ripiano della scrivania.
- Che cosa studi? -
Harry spostò lo sguardo sulla mano di Draco, troppo vicina al libro e troppo vicina a lui, per i suoi gusti, senza contare che era davvero inebriante quel profumo di muschio bianco che proveniva dalla pelle del biondino, e ritornò con la mente a qualche giorno prima, quando quel profumo l'aveva sentito da molto vicino...

[Flashback]

- Malfoy, non credo possa funzionare -
- Potter, giuro che mi sta passando la voglia -
- No, ok, facciamolo -
- Grazie Merlino, grazie! -

Harry era rimasto con addosso solo la maglietta che gli lasciava scoperto l'ombelico, era steso sul letto di Malfoy a pancia in su, mentre quest'ultimo era a cavalcioni su di lui con i pantaloni abbassati e la camicia sbottonata. L'ex grifondoro era rosso in volto, senza contare che la sua temperatura corporea sembrava essere salita a dismisura, come ogni volta che era a contatto con la sua nemesi: Draco Malfoy.

- Potter, smettila di guardarmi come un pesce lesso! Per Salazar, uno vorrebbe anche essere romantico e poi te ne esci con certe facce da schiaffi! -
- Ma... Malfoy! Non so che cosa devo fare -

Draco si schiaffeggiò la fronte, sembrando affranto.
- Potter, mettiti a pancia sotto! - lo esortò.
Harry obbedì e affondò il viso nel cuscino: quella situazione gli sembrava surreale. Insomma, lui non l'aveva mai fatto con un ragazzo, gli sembrava strano, però tra i due la parte predominante era ovviamente Draco, così deciso... Anche se così poco romantico.
- E ora? - chiese Harry, dubbioso.
- Sollevati e fai leva sulle ginocchia! - borbottò Draco, evitando la frase poco romantica "Mettiti a pecorella". Si sentì anche orgoglioso di non averla detta proprio come l'aveva pensata.
Harry ci provò pure ad assecondare il ragazzo, ma dopo due secondi nel ritrovarsi in quella posizione, prese a rotolarsi tra le lenzuola, imbarazzato.
- Non ce la faccio, Draco, scusa, mi vergogno!! -
- Ma che cavolo, Harry, ma ti senti normale?! Sei stato pure tu a intrufolarti nel letto! -
- Lo so, ma non ce la faccio. -

Draco sbuffò sonoramente, stendendosi accanto a lui, l'espressione sembrava essere tra le più affrante dell'ultimo secolo.
- Potter, torna nel tuo letto. -
- Draco, io... -
- No, dico davvero, non sono arrabbiato. Torna nel tuo letto. - suggerì Malfoy, portandosi una mano tra le gambe. Era impossibile, Harry prima lo portava su di giri, tra quello strofinarsi continuo, i baci, e poi lo mandava in bianco... Aveva decisamente bisogno di sfogarsi.

Harry però non si scostò dal ragazzo e poggiò la testa sul suo petto, portando la mano destra su quella del ragazzo, che sollevò un sopracciglio.
- Potter, forse non hai capito: faccio da solo, è meglio che ti allontani. Va a finire che mi rimani a metà anche questo - si lamentò Draco che, dopo aver socchiuso gli occhi per immaginarsi una situazione ottimale, iniziò a massaggiarsi il sesso.
Harry, un po' preso dalla situazione e un po' triste per avergli dato l'ennesima buca, rimase in quella posizione e, con la propria mano su quella dell'altro ragazzo, iniziò a occuparsi a sua volta del membro di Draco.
Il tocco di Harry era titubante, esercitava prima una forte pressione e poi sembrava volerla smettere lì, mentre Malfoy era più rude e deciso; dopo un po', però, Draco lasciò l'altro a occuparsi della sua eccitazione.
Harry, ancora mezzo nudo, era steso per metà sul corpo di Draco e, quest’ultimo, con le mani ora libere, sembrava accarezzarlo ovunque: sui fianchi, dietro la nuca, lungo la colonna vertebrale, sul fondoschiena, addirittura lungo la spaccatura del sedere. Harry era diventato di un rosso simile a un peperone nel sentirsi sfiorare in quel modo ma al solo pensiero che fosse Draco a farlo sembrava riscaldargli il cuore, così sollevò lo sguardo e si ritrovò a fissare l'espressione del ragazzo in estasi per quei gesti che stava compiendo e, forse per la prima volta, fu proprio lui a baciarlo per primo.
Draco non sembrava aspettarsi una cosa del genere ma di certo non si tirò indietro, quando sentì le labbra di Harry contro le proprie, lo baciò con trasporto, anche per fargli capire quanto lo desiderasse.
Harry strofinò il proprio corpo contro quello del ragazzo, restando avvinghiato a lui mentre il respiro di Draco, grazie alle carezze di Harry, si faceva più affannato. Draco mordicchiò le soffici labbra del ragazzo, strinse tra le mani i morbidi glutei di Harry, respirò il suo profumo... Il tocco di Harry si fece più deciso in quegli istanti, Draco poggiò la fronte contro quella del ragazzo e venne tra le sue mani.

I due si fissarono negli occhi in silenzio per degli attimi, gli occhi di Draco erano così penetranti e quelli di Harry così profondi... In uno slancio di romanticismo, Draco portò una mano ad accarezzargli una guancia e a dargli un leggero bacio prima di staccarsi da lui e stendersi a mo' di stella marina.
Harry, invece, si mise a sedere accanto a lui e si osservò le mani ancora sporche del seme del ragazzo; l'annusò e incuriosito portò la lingua a sfiorarsi le dita.
- E' salato - borbottò e Draco lo fissò scandalizzato.
Harry era lì di fronte a lui, mezzo nudo, con le mani sporche del suo liquido che aveva anche assaggiato! Si fiondò con la testa nel cuscino urlando quasi disperato.
- Dov'è la mia bacchetta? Dov'è? Potter sappi che sto decidendo se uccidere me o te in quest'istante, quindi prega Salazar Serpeverde che non la trovi! -
- Ma... Perchè, che ho fatto?! Ero curioso! -
- Potter!! Tu non puoi fare queste cose e darmi buca, io.. Io ti odio!! -

[/flashback]

- Potter, ti sei imbambolato? - la voce di Draco lo riportò alla realtà.
Una gocciolina d'acqua cadde sulla sua maglietta grigia.
- Uh, no. Stavo ripensando che mi mancano le lezioni di difesa contro le arti oscure, sai, sto studiando proprio quello. Credo che dovrei fare di questa materia la mia tesi! -
- Mh se ti piace così tanto, direi di sì. Io non so ancora su cosa farla -

Draco andò a stendersi sul letto con aria pensierosa, poggiò una mano sul nodo dell'asciugamano che portava in vita e l'altra sulla fronte, il simbolo di Voldemort era ancora visibile. Harry si costrinse a guardare altrove, quella era l'immagine di Draco che gli piaceva di più.

10/c. I wait for this to fill the holes

- Però è cambiato, eh? Insomma, se la stessa cosa fosse successa anni fa, penso che una maledizione che uccide non te l'avrebbe tolta nessuno. -
- E' cambiato, altrimenti non si sarebbe potuta verificare una situazione del genere! -
- Che strano però... Le cose cambiano davvero. Insomma, tu e Ginny.. Draco e Pansy... A dire la verità, se mi avessero detto che tu saresti diventato gay, avrei riso dicendo che era impossibile -
- Io non sono gay! -
- Harry, tu amoreggi con Draco. Draco è un ragazzo... -
- Ma io non sono omosessuale, non mi piacciono i ragazzi. Mi piace Draco. -

Harry e Neville stavano passeggiando per i corridoi della scuola, diretti alla mensa, dove avevano il solito appuntamento con Draco e Blaise, ma la loro attenzione fu richiamata da una scena in cortile e si avvicinarono.

*

Draco Malfoy era appena uscito dalla biblioteca: alla fine aveva deciso di incentrare la sua tesi sulla materia "Storia e fondamenti della Magisprudenza", una materia così noiosa che neanche il professore della stessa l'aveva usata in sede di tesi ma che Draco trovava interessante e pesante abbastanza da costringerlo a studiare anziché passare tempo a fantasticare su cose che non poteva avere.
Di conseguenza, Draco trascorreva i due terzi della sua mattinata a fare noiose ricerche in biblioteca e l'altro terzo a studiare queste ultime; quella mattina, infatti, Draco era come al solito carico di libri e fogli di pergamena con su scritti appunti vari e correva verso la mensa dove aveva appuntamento con i suoi amici.
Preso dalla cosa, non si era accorto che c'era qualcuno alle sue spalle che lo colpì con un expelliarmus, facendogli volare i libri in aria. Il ragazzo allora sfoderò la bacchetta e lanciò un incantesimo di protezione nel voltarsi, per paura di essere colpito di nuovo, scoprendo che colei che l'aveva colpito era Ginny. Lui sgranò gli occhi, lei invece li aveva assottigliati e lo fissò minacciosa.

- Oh, colpiamo alle spalle? Credevo che questa fosse una prerogativa Serpeverde, ma tu non eri Grifondoro e cavalleresca? Mh, mi sfugge qualcosa -
- Ti sei risposto da solo, razza di subdolo delinquente! - urlò Ginny, scagliandogli contro qualche schiantesimo; Draco rispondeva solo con incantesimi di protezione.
- Di cosa vuoi incolparmi stavolta Weasley? -
- I miei genitori hanno detto che mi spediranno in un'altra università, in un altro paese perché si vergognano di una figlia che si è presa gioco di Harry! -
- Potrei rivalutare i Weasley, davvero. Beh e cosa c'entro io? -
- E' tutta colpa tua! Se ti fossi fatto i fattacci tuoi, non dovrei cambiare scuola e lasciare i miei amici! -
- Non farlo! E poi non potevo farmi i fatti miei, tu stavi tradendo Harry! Hai la vaga idea di come ci si senta nei panni di colui che l'azione negativa la subisce? -
- Non posso non farlo! Non mi pagheranno la retta e solo perchè tu non potevi evitare di sbandierare ai quattro venti che mi frequentavo con Steph! Sei un cazzo di opportunista e approfittatore, se volevi Harry tutto per te non c'era bisogno di farmi fare la figura della ragazza facile! -
- Scusa la franchezza, Weasley, mi attribuisci meriti che non ho: ci hai pensato da sola a fare la parte della ragazza facile, andando con Stephen mentre eri fidanzata con Harry! -
- Ne parli come se non l'avessi capito, sai, che volevi solo togliermi dai piedi per prenderti Harry? -

Vari studenti si erano radunati intorno ai due che, a distanza di pochi passi l'uno dall'altro, si puntavano le bacchette contro. Nessuno si era accorto che in mezzo a quel gruppetto c'erano anche Neville, Harry e Blaise.

- Invece ti sbagli, se avessi voluto prendermi Harry, sta tranquilla che con il mio savoir faire probabilmente non ti avrebbe calcolata neanche per errore. Tuttavia non l'ho fatto, anche perchè Harry sa scegliere da solo le sue amicizie. -
- Certo, certo, come no... Sta di fatto che a causa di questo, io devo lasciare la scuola e Stephen! Io lo amo e devo lasciare questo posto solo perchè tu ti sei svegliato storto una mattina e hai dovuto rivelare tutto! -
- Tu stavi prendendo per culo la persona che amo io, come avrei dovuto reagire Miss Non-So-Prendermi-La-Responsabilità-Delle-Mie-Azioni? -

Draco sembrò non credere alle sue stesse parole, poiché le aveva dette in modo così spontaneo che solo qualche attimo dopo capì di aver parlato di Harry come "la persona che amava" e sgranò gli occhi, come Harry nell'udirle. Ginny lo fissò con odio, scagliandogli contro uno stupeficium, colpendolo in pieno. Il ragazzo non riuscì a proteggersi a causa di quell'attimo di distrazione e, pur non svenendo giacché lo schiantesimo non sembrava essere stato fatto al meglio, fu scaraventato a terra; Draco non voleva attaccare Ginny, né voleva farle del male: doveva difendere l'onore che si era faticosamente guadagnato e attaccare una ragazza che lo stava accusando in preda ad un attacco isterico non avrebbe favorito la sua causa.
Il ragazzo si rimise in piedi, pulendo i suoi vestiti e puntò la bacchetta contro la ragazza, disarmandola e richiamando con un accio la bacchetta che le aveva appena tolto.

- Se tu fossi stata più matura, Weasley, avresti capito che tutte le cose che facciamo portano delle conseguenze. Io ho affrontato per anni il peso dell'indignazione negli sguardi della gente che incrociavo, perchè volente o nolente sono comunque stato al fianco di Voldemort, tuttavia mi sono impegnato e ho conquistato la fiducia e il rispetto di quei pochi ma validissimi amici che ho, potrai fare lo stesso con i tuoi genitori che sicuramente ti vogliono molto bene. Se ami veramente Stephen, non sarà una scuola diversa a separarvi. E penso che tu debba iniziare chiedendo scusa a Harry per come ti sei comportata -

Il discorso di Draco rimbombò nella mente di Ginny come una delle strigliate che sua mamma faceva di solito; il ragazzo le era sembrato così maturo e così poco Draco Malfoy che, ahimè, dovette ammettere che aveva ragione. La ragazza abbassò lo sguardo, Draco addolcì il proprio e le restituì la bacchetta: dopotutto a lui non serviva.
Draco si allontanò poi da quella folla, raccolse i libri e gli appunti e corse verso la mensa, non rendendosi conto che Harry era lì.
Neville e Blaise si guardarono senza parole.

- Harry... Che cosa farai? Harry? -

*
- Ha detto "la persona che amo io" - ripeté Harry con occhi sbarrati, seduto di fronte a Neville e Blaise - e si riferiva a me. A me! -

Era la decima volta, più o meno, che Harry ripeteva l'accaduto e Neville e Blaise ancora non erano riusciti a capire ciò che passava nella mente del ragazzo.

- Significa che mi ama, no? Draco! Draco Malfoy! -
- Harry... -
Harry sembrava confuso ma in realtà quell'espressione incredula che gli si era dipinta sul volto era la scoperta della verità, una verità da sempre nascosta nel suo inconscio.
Già al primo anno di scuola Draco aveva cercato, senza risultati, di attirare la sua attenzione: quella frase sulle amicizie, il suo volersi mettere in competizione costante... La sua sete di vendetta quando era stato smontato, insomma era una ferita nell'orgoglio che necessitava di cure, da lì era nata la loro eterna lotta, il loro cercarsi costante, che poi era diventato il loro salvarsi reciprocamente, sfociato infine nei loro baci, nelle chiacchierate notturne, nella sensazione di calduccio che l'avvolgeva durante un abbraccio.
-  Nonostante le volte in cui l'ho fatto esaurire in questi giorni, lui ha detto "la persona che amo io" -
- Abbiamo capito cosa ha detto Draco, Harry, il problema è che cosa stai pensando! -
- Blaise, un po' di delicatezza! -
- Scusa Neville ma credo di star prendendo un esaurimento nervoso. -
- L'ha detto davanti a tutti! -
- Harry, che ne pensi della faccenda...? -
- Devo fare qualcosa! - sbottò Harry.

Harry si alzò e si guardò intorno poi, ancora indeciso, si avviò verso i dormitori, lasciando Blaise e Neville ancora lì, perplessi.

 

Note dell’autrice:
Devo ammettere che se non fosse stato per i blink 182 probabilmente a quest’ora non l’avrei proprio scritto questo capitolo (sì, ho un debole per quella band, che è la mia preferita in assoluto *-*). Le canzoni citate sonoDoes my breath smell” e “All of thisappunto dei blink182.

Un grazie va anche a LadyRiddle che ha sopportato le mie crisi ieri pomeriggio ahahaha XD <3

Detto ciò… So che molti di voi adoreranno il flashback (mi son divertita a scriverlo, insomma, immaginatevi la faccia disperata di Draco!) ma io personalmente sono soddisfatta della risposta finale che dà a Ginny… In puro stile “io sono superiore, zingara!” (ok, io odio Ginny, scusatemi).

Spero vi sia piaciuto e che lasciate un commentino a questa povera autrice in crisi :3 alla prossima e buona Pasqua <3

   
 
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