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Autore: Torma    18/04/2014    8 recensioni
Immaginate i personaggi di Hunger Games in un contesto del tutto differente di quello di Panem. Niente guerra , niente dittatura, niente Hunger games come tutti noi li conosciamo. Solo semplice vita universitaria, amicizie, lezioni ,feste e amori. Una Katniss più aperta e socievole alle prese con un Petaa che le farà battere il cuore. Tutto condito con leggerezza e allegria. Buona lettura- Torma
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Madge Undersee, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Eih Buon venerdì santo a tutti :) Sono super contenta per molti motivi tra cui le vacanze di pasqua e il meritato riposo ma soprattutto per voi che recensite e seguite costantemente la storia sebbene gli impegni mi impedidcano di aggiornare come vorrei, detto questo un grosso bacio a tutti e BUONA PASQUA! A presto -Torma
26.
Svolgere l'esame è stato più difficile di quanto mi aspettassi, per ben due giorni le parole dette da  Jake mi hanno tormentata senza darmi tregua. Possibile che la madre di Peeta sia una donna così tanto cattiva? Peeta sarebbe veramente capace di escludermi? Non mi presenterà ai suoi genitori quindi? Lui ormai ha conosciuto gran parte , tutta, la mia famiglia, anche la parte di cui neppure io immaginavo l'esistenza, mentre io dovrei nascondermi per un intero weekend e fare finta che tra me e lui non ci sia neppure una relazione di amicizia? Mi sembra assurdo.
A fatica sono riuscita a connettere il mio cervello e a formulare delle risposte sensate per quel compito che ormai aveva perso importanza, rispondo all'ultima domanda e decido di consegnare. Raccolgo tutte le mie cose e abbandono l'aula sovrappensiero. Sono stati due giorni di silenzio da parte sua ma spero che lo siano stati solo perchè lui voleva lasciarmi studiare in pace, è strano però che non sia seduto qui fuori ad aspettarmi, chissà dove sarà. Sollevo sopra il mento la sciarpa e cerco di ripararmi dalll'aria fredda che soffia sul mio viso, il campus brulica di studenti allegri e spensierati molti di loro hanno affrontato i propri esami prima delle vacanze e oggi si prestano a iniziare le lezioni, magari Peeta sarà in classe.. -Eih Katniss!!- un ragazzo castano attira la mia attenzione agitanto le braccia dall'altra parte del cortile, ma che cosa vuole? Come fa a sapere il mio nome? Fa una corsetta e mi raggiunge -Ci conosciamo?- lo guardo interrogativa alzando un sopracciglio -Sono Ethan! Gioco a hockey con Mellark!- dice sorridendomi e una lampadina si accende nella mia testa -Ah già è vero! Scusami, non ti avevo riconosciuto- -Cosa ci fai in giro per il campus? Non hai lezione?- mi chiede malizioso -Beh potrei farti la stessa domanda- sorrido - Beccato, le lezione di Heavensbee non le sopporto proprio- si passa imbarazzato la mano tra i capelli -Bèh non so chi sia- -meglio per te il corso di chimica organica è una cosa che non consiglierei neppure al mio peggior nemico- -Buono a sapersi- -Non mi hai ancora detto cosa ci fai in giro- mi richiede mentre strofina le sue mani per riscaldarle - Ho appena fatto un esame- -Esami! Che brutta parola- dice con una faccia schifata - Ti va un caffè continua- non mi va molto ma non mi va neanche tornare in camera e turturarmi pensando a Peeta e alla sua famiglia, quindi accetto -Una cioccolata calda la bevo volentieri- Ethan mi regala un  sorriso a 34 denti e mi invita a seguirlo verso il chiosco di Sae'. Mentre camminiamo per le vie del campus non posso fare a meno di costatare il fatto che questo ragazzo sia molto attraente, ma è di una bellezza differente da quella di Peeta, lui è molto più alto e con gli occhi verdi, è più un tipo bello e dannato con tutti quei tatuaggi che gli sbucano fuori dalla maglione. -Vuoi la panna sulla cioccolata?- dice richiamando la mia attenzione mentre mi siedo a un tavolino e lui è alla cassa -Si, molta panna- stranamente nonostante sia un ragazzo appena conosciuto non provo lo stesso imbarazzo che mi provocava la vicinanza di Peeta le prime volte, le mani sono asciutte, il respiro regolare, e il mio cuore batte normalmente, è una sensazione conosciuta e piacevole -Tieni!- mi porge una tazza fumante e si siede di fronte a me -Grazie, quanto ti devo?- dico mentre rovisto in tasca alla ricerca del portafogli -Lascia stare, li chiederò a Mellark- dice divertito -A proposito come sta? Ieri non si è fatto vedere agli allenamenti, è strano da parte sua, non ha quasi mai saltato una partita o un allenamento- un peso mi si poggia sullo stomaco, forse la consapevolezza che ci sia davvero qualcosa che non va, -Purtroppo non l'ho visto molto in questi giorni..- mi sto iniziando a preoccupare , Ethan non nota che i miei pensieri vagano lontano mentre sorseggiando il suo caffè cambia discorso e continua a parlarmi, torna ad attirare la mia attenzione quando pronuncia un nome -Madge come sta?- ed è questa domanda che mi fa realizzare per quale motivo mi senta a mio agio a parlare con lui, è molto simile a Gale, il mio migliore amico, e Madge è proprio la sua ragazza -E' sempre fidanzata con Gale- rispondo indispettita- Spero tu non abbia un interesse romantico nei suoi confronti- lo fulmino con lo sguardo, tossisce imbarazzato, -NO! Ma cosa te lo fa pensare? Era solo per parlare- dice nascondendosi dietro la tazza marrone. La nostra merenda mattutina è interrotta proprio da una telefonata del mio migliore amico. -Gale hai bisogno?- -Come è andato l'esame?- l'esame ormai è l'ultimo dei miei pensieri , mentre sono al telefono Ethan mi saluta con un gesto della mano lo ringrazio per la cioccolata e lo osservo allontanarsi dopo avermi fatto l'occhiolino -Spero bene!- -Oggi pranzi con me e Madge?- -Certamente, vi trovo al solito tavolo in mensa?- - Sì, invita anche Peeta è da molto che non lo vedo- - Sarà fatto- . Saluto la vecchia Sea che dietro al bancone serve i diversi studenti e mi incammino verso il mio edificio preferito, digito il numero di Peeta ma la voce che sento non è la sua "il cliente chiamato non è momentaneamente disponibile" . Un senso di panico inizia a crescere pian piano dentro me. Calma Katniss! Potrebbe aver almeno dieci spiegazioni possibili. La situazione per i mie nervi peggiora all'ottava chiamata senza risposta. A pranzo sono del tutto assente e inutili sono i richiami di Madge e Gale, tocco a malapena i broccoletti che ho nel piatto e la bistecca la tagliuzzo in mille pezzi solo per distrarmi -Kat vuoi mangiare e smetterla di torturare quella bistecca di pollo?- è come se il rimprovero di Madge mi risvegliasse -Non posso- dico alzandomi di colpo, abbandono i miei amici sbigottiti al tavolo e esco dalla mensa prima camminando, poi senza rendermene conto sempre più veloce, mi ritrovo a correre sempre più veloce per le vie del campus. Corro, il respiro affannato, il cuore palpitante nel petto, raggiungo la fermata della metropolitana rossa in viso, mentre scendo i gradini tolgo i vari strati di vestiti, infilo la giacca e la sciarpa nella borsa e ricomincio a correre fino alla banchina. Non so esattamente cosa mi stai succedendo, ma più che un indizio mi fa sospettare che Peeta mi stia ignorando di proposito, per poi cosa? Arrivo sudata al suo appartamento, la pazienza non è una mia virtù, non riesco ad aspettare neanche l'ascensore e faccio le scale di corsa due gradini alla volta. Davanti alla porta suono, busso, ma nessuno risponde, il panico è qualcosa che non so gestire ma era probabile che Peeta potesse essere al campus. Mi costringo a respirare mentre cerco la piccola chiave d'argento che Peeta mi ha fatto avere poco prima di partire per il Maine con me. Lo aspetterò in casa, dovrà pur ritornare. Entro, la casa è in ordine come al solito, il pavimento è appena stato cerato e le vetrate lucidate, la polvere pulita, lascio la borsa e la giacca su una sedia, ho sete tutta quella corsa mi ha stremato, c'è qualcosa di strano in questa stanza però, è diversa ma non capisco perchè finchè non ci inciampo con i piedi rotolando per terra. Mi metto a sedere massaggiandomi il piede che ha colpito una scatola di cartone, di quelle che si usano per i traslochi, Perchè è qui? Sollevo il coperchio, e capisco cosa di questa stanza, così tanto famigliare, mi sembrava fuori posto, lo stomaco mi si chiude, la testa inizia a girare e un senso di nausea colpisce il mio corpo, non respiro, voglio respirare ma non posso, il cuore non smette di pulsare, tutto si fa meno nitido davanti a me e le lacrime rigano il mio viso mentre prendo in mano gli oggetti nella scatola. Perchè? E' l'unica cosa che la mia mente riesce a formulare. Vorrei alzarmi e scappare via, ma non riesco la forza nelle gambe mi ha abbandonato, le lacrime si trasformano in singhiozzi e l'ansia ha la meglio su di me. Perchè? Non riesco a capire. Osservo le pareti gi scaffali con gli occhi annacquati , tutte le mie cose , tutte le nostre foto, tutti i miei regali sono in questa scatola, e l'unica cosa che riesco a fare è provare a respirare ma non ci riesco. l'unica cosa che riesco a fare è rannicchiarmi in posizione fetale, mentre piango tutte le mie lacrime.
Non mi ricordo di essermi addormentata ,  vengo svegliata dalla voce preoccupata di Peeta, il sole sta già tramontando e il cielo è quasi scuro. Ai miei piedi c'è ancora quella scatola e gli occhi mi bruciano mentre sento tirare la pelle delle mie guance a causa della moltitudine di lacrime salate versate in queste ore. -Katniss mi agita dolcemente- i suoi occhi puntati dentro ai miei, non riesco a reggere più il suo sguardo e scanso la sua mano che mi accarezza la guancia -Cosa è successo Katniss?- non sono più debole non mi sento più male, sono furente , scatto in piedi facendolo cadere all'indietro -Mi chiedi cosa c'è che non va? Cosa è quella!?- grido con tutto il fiato che ho in corpo, sembra non capire e mi guarda con uno sguardo spaesato e non resisto più, prendo le prime cose che trovo nella scatola e inizio a lanciargliele addosso -COSA C'E' CHE NON VA MI CHIEDI? COSA C'E' CHE NON VA IN TE? PERCHE' LE NOSTRE COSE, TUTTE LE NOSTRE COSE SONO IN QUESTA SCATOLA? PERCHE' NON MI HAI RISPOSTO AL TELEFONO? PERCHE' MI IGNORI? PERCHE' MI FAI SENTIRE IN QUESTO MODO?- una cornice con una nostra foto cade sul pavimento frantumandosi in mille pezzi -Calmati Katniss!- cerca di afferrare i miei polsi, faccio per divincolarmi, ma è più forte di me -LASCIAMI ANDARE! LASCIAMI!- -GUARDAMI KATNISS BASTA!- -NON TOCCARMI! Fammi andare via- sussurro -Guardami maledizione- -NON CE LA FACCIO! NON VOGLIO- -BASTA, CALMATI UN SECONDO E FAMMI SPIEGARE- Alzo di scatto la faccia e osservo i suoi occhi cristallini e azzurri come sempre e appena lo faccio le sue labbra si poggiano in fretta sulle mie, cerco in vano di liberarmi ma con forza Peeta trattiene il mio viso contro al suo, non riesco a respirare, il calore che emana il suo corpo mi fa dimenticare per un momento tutta la giornata, appena sente il mio corpo rilassarsi sotto la sua presa allontana il suo viso dal mio sempre tenendo le  mani sulle mie guance -Allora- dice con un tono dolce e pacato - respira, non è come pensi- chiudo gli occhi mentre appoggia la sua fronte sulla mia -come ben sai questo weekend mia madre passerà in città..- apro gli occhi di scatto - Ti vergogni di me?- dico spingendolo lontano da me -non vuoi che la incontri perche non sono il tipo di ragazza giusta che una madre si aspetterebbe di vedere accanto a un ragazzo come te?- la rabbia si sta rimpadronendo di me ma raggiunge l'apice prima nel ragazzo di fronte a me -NON PERMETTERTI MAI PIU' DI DIRE UNA COSA DEL GENERE DAVANTI A ME! NON MI VERGOGNO DI TE, Anzi se avessi una famiglia normale ti presenterei subito, ma le cose sono complicate, mia madre non è una delle mie più grandi ammiratrici e non sopporterei che vedendo che tu sei la mia fidanzata se la prendesse anche con te.- non capisco il suo sguardo è più spento del solito e rigato di tristezza mentre mi dice queste cose -Peeta io..- -No Katniss, ho già deciso, sarà meglio per tutti e due..- non posso accettarlo -NO non è vero. Smettila di dire stupidaggini, posso sopportare una madre, io non voglio nascondermi..- -Katniss ti prego fai come ti dico..- -NO! Mi dispiace ma stai sbagliando e lo devi sapere, non è meglio per nessuno dei due. Tu c'eri quando io avevo bisogno di te e io ci sarò per te. Tu dovresti sapere meglio di me che posso starti accanto e voglio farlo, so benissimo che potrei vivere cento vite e ancora non meritarti per quanto fantastico tu sia, ma questa cosa la affrontiamo insieme, tu  sei la mia salvezza in più di un occasione quindi ora permettimi di rendermi utile. Io ti amo Peeta Mellark e per te andrei fino all'inferno, andata e ritorno se fosse necesarrio. Se hai bisogno di una mano da stringere verrò correndo ,Perché io e te Cammineremo affiancati fino alla morte. Senza di te non sarei niente ,quindi non impedirmi di stare con te, non escludermi, io ho bisogno di te.- -Katniss io..- -No, Peeta, ora ti prego io. Ascoltami,sono un essere umano e commetto tanti errori, non sono infallibile ma se c'è una cosa che so è che posso affrontare questa cosa perchè se non l'avessi capito zuccone ti amo.- getto le mie braccia intorno al suo collo e fisso i miei occhi grigi dentro i suoi -e non ti libererai tanto facilmente di me, purtroppo- i suoi occhi riacquistano quella luce che li caratterizzano e quando le sue labbra si appoggiano sulle mie so che andrà tutto bene perchè ci siamo l'uno per l'altro e questo mi basta. Almeno spero.
 
  
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