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Autore: S_Ara    19/04/2014    2 recensioni
Lei, fredda, acida, egocentrica e stronza.
Lui,puttaniere,egoista,egocentrico e stronzo.
Lei,17 anni.
Lui,18 anni.
-Louis non ne saprà nulla.-Biscicò Zayn battendo il cinque a Harry.
Mi passai la lingua sul labbro inferiore guardando la sorella di Tomlinson entrare a scuola.
I jeans aderenti le fasciavano perfettamente le gambe snelle e alte mentre la felpa enorme le copriva
le forme fantastiche che aveva.
I boccoli marroni li cadevano sulle spalle morbidi e gli occhi azzurri erano contornati da un filo di matita nera.
-Per te Niall?-Domandò Zayn facendomi tornare sul pianeta terra.
Mi girai verso di loro e incrociai le braccia al petto sorridendo maliziosamente.
-Non vedo.L'ora.Ma chi se la porta a letto?...-Lasciai la frase in sospeso.
-Non vince niente.Apparte che tutta la scuola saprà che noi siamo i migliori-Sussurrò Liam.
Annuii, bene che il gioco abbia inizio.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alison's pov

Entrai in classe a testa bassa e mi avviai verso l'utlima fila.
Lanciai lo zaino sotto il banco e a peso morto mi scaraventai sulla sedia scassata dell'ultimo banco.
La stanza era piena di ragazzi e ragazze che sorridevano e chiacchieravano, io mi limitai a tirare fuori dallo zaino
l'astuccio e il libro.
Estrassi una matita dall'astuccio e cominciai a scribacchiare sul banco.

'Stay strong'

Calcai bene sul banco sporcandomi i polpastrelli di nero.
-Alison, posso sedermi?-Domandò una voce allegra e cristallina.
Alzai lo sguardo seccata incontrando due iridi color azzurro.
Inarcai un sopracciglio e mi guardai attorno poggiando la schiena sulla sedia.
-Se ci tieni..-Mormorai riabassando lo sguardo sulla scritta nera.
Spostò la sedia facendoli fare un cigolio strazziante e si sedette su di essa. Anzi si stravacco.
Odiavo ametterlo,ma Niall era uguale a Louis, non fisicamente ma caretterialmente, egoisti, puttanieri e stronzi.
Il suo sguardo sulle mie gambe mi bruciava dentro.
-Vuoi una foto?-Abbaiai facendo cadere la matita sul banco.
Scrollò le spalle e prese dallo zaino il libro.
-Buongiorno ragazzi-
I tacchi della prof. fecero irruzzione nella classe,facendo venire fuori un putiferio.
Ragazze urlanti che si mettevano sedute composte e ragazzi strafottenti che si poggiavano sui banchi.
-Aprite il libro a pagina 45 e fate i primi tre esercizi.-Grugnì la Parker aprendo il libro.
Roteando gli occhi all'aria aprii il libro e impugnando la penna finii gli esercizi.
La porta della classe si spalancò facendo distrarre tutti.
-Mi m-mi scusi prof.-La sua voce la riconobbì tra mille.
Louis.
Sporsi un po il busto cercando di vedere mio fratello.
Era poggiato sullo stipite della porta, mentre cercava di riprendere fiato.
-Tomlinson, al suo posto-Sbraitò la prof.sbattendo le mani sulla cattedra.
Il moro annuì e corse a sedersi al suo posto,accanto a Zayn.
-Ragazzi, io devo andare in bagno.Fate silenzio!-Ringhiò la prof.prima di uscire dall classe.
Poggiai i gomiti sul banco e lasciai cader la testa tra di esse.
Una mano calda si poggiò sul mio ginocchio, non feci nessun movimento troppo brusco.
Continuai a fissare interdetta il banco dov'ero seduta, mentre la mano cominciò a fare dei movimenti circolari sul mio
ginocchio, salì ancora un po fino ad arrivare alla coscia.
Feci cadere le mani sul banco e girai la testa verso Niall che sorrideva divertito.
Avvicinai la mano al suo collo ed afferrai il colletto della sua maglietta, l'avvicinai a me sotto lo sguardo divertito dei
miei compagni e quello omicida di mio fratello.
-La vuoi smettere.-Soffiai sulle sue labbra stringendo in un pugno il colletto.
Boccheggiò un 'Ma...' e poi abassò lo sguardo sulla sua mano poggiata sulla mia coscia che ritrasse immediatamente
Mollai la presa con rabbia e ripoggiai le mani sul banco.
-Io pensavo che...-Cercò di parlare.
Poggiai le mani sul banco e lo allontanai da me, alzandomi in piedi,Shannon si girò verso di me con sguardo divertito, Louis mi guardò con preoccupazione,Harry sorrise divertito,Zayn si girò a guardare che succedeva e Liam strizzò l'occhiolino a Niall sussurrandoli un 'condoglianze'.
Ah ma quello non serviva, molto peggio.
-Si puo sapere che vuoi da me!Insomma, sembra che non ti abbia fatto niente!Che vuoi da me.So che ti manco solo io da portare a letto, ma assolutamente non ci verrò,per cosa?Per essere scaricata e dopo passare per una come Shannon.No grazie.Ora ti do un caldo consiglio.Smettila di rompere, se no puoi pure alzare il  culo dalla sedia e andare a sederti da un'altra parte-Sbraitai puntanto un dito al petto di Niall.
Niall aprì la  bocca come per dire qualcosa, ma poi la richiuse immediatamente.
Nella stanza calò un silenzio imbarazzante, interrotto bruscamente da me.
-E ora io vado fuori.Louis di alla prof che stavo male-Mormorai afferrando lo zaino e uscendo dalla classe.
Camminai lungo il corridoio in silenzio, il mio silenzio.
Un silenzio che vorrebbe dire troppe cose.
Afferrai il cellulare dalla tasca e cominciai a giocarci mentre scendevo le scale.
Aprii la porta dell'uscita e mi accomodai su una panchina in giardino.
Mentre giocavo a Pou il cellulare vibrò.

'Al,è successo un casino,ti passo io a prendere quando finisce la scuola
Jack'

Sgranai gli occhi mentre mille pensieri mi passavano per la testa.
Cosa poteva essere successo?
Se era stato scoperto dalla polizia...No, non può essere successo davvero.
Stropicciai gli occhi ancora incrostati dal sonno e riinfilai il cellulare in tasca,estraendo dall'altra un pacchetto di sigarette. Ne presi una infilandomela tra le dita e l'accesi.
Schiusi le labbra e inspirai l'odore di nicotina,per poi soffiare fuori il fumo.
Sentii dei passi raggiungere il posto dov'ero seduta,  ma non ci feci molto caso e continuai a fumare.
-Posso?-Chiese in un sussurro una voce calda e bassa.
Alzai lo sguardo incontrando due occhi  dolci da cerbiatto.
-Si,Liam-Mormorai abbozzando un piccolo sorriso.
Lui era diverso, non che non fosse un puttaniere,anzi, anche a lui mancavo solo io, ma era più dolce e premuroso e con lui potevi sentirti te stessa senza alcun problema.
-Come va?-Sospirò poggiando la schiena sulla panchina.
Scrollai le spalle e dalle mie labbra schiuse uscì una risata nervosa quanto finta.
-Come ogni giorno.Te?-Deviai il discorso girandomi verso di lui.
All'inizio si bloccò a guardarmi negli occhi, per poi sorridermi e continuare a parlare tranquillamente.
-Bene.Posso chiederti una cosa?-Mormorò titubande,torturandosi le pellicine dell'indice.
Annuii tossendo un pò di fumo.
Sussurrò una cosa incomprensibile e iniziò.
-Sta sera c'è una festa  a casa 'Payne'vuoi venirci?-
Mi irrigidii di scatto,tanté che la sigaretta che avevo tra le dita caddé a terra spegnendosi.
Non feci nessun movimento brusco, e non dissi nulla.
Io ha una festa.
Io,la sfigata ad una festa a casa Payne.
Mi mordicchiai il labbro inferiore e ricominciai a fare la seria.
-Se mi va vengo se no no-Ringhiai alzandomi dalla panchina.
Mi pulii le mani sulla stoffa dei jeans ed entrai a scuola.

**

Ed anche l'ultima campanella suonò, tutti gli alunni della classe si alzarono e corsero fuori.
In classe rimanemmo io,Niall,Liam,Zayn,Harry e Louis.
Infilai i libri nello zaino e lo caricai in spalla.
-Lou.Io oggi vado a casa con un amico...-Biscicai passandoli una mano sulla spalla.
Si girò verso di me con sguardo incerenitore, mi fissò negli occhi e capì tutto.
Non osai dire altro, mi avviai con lo sguardo di tutti e 5 adosso verso l'uscita.
Aumentai i passi, sentendone altri dietro a me, finché presi a correre.
Correre,correre e correre.
Uscii da scuola e come mi aspettavo Jack era dentro la sua Lamborghini gialla.
Aprii la portiera anche se a fatica e ci entrai,poggiando lo zaino sulle gambe.
-Che è successo?-Sospirai mentre lui metteva in moto e partiva.
Scrollò le spalle e accelerò velocemente.
-Un casino.Ci hanno scoperti.L'affare di Amsterdam andrà a puttane.Tutto per colpa tua-Sbraitò stringendo le nocche al volante. Mi feci piccola piccola sul sedile, ed ecco che veniva fuori il lato mio che odiavo, il lato sensibile e vulnerabile 
cioè quello vero.
Ho sempre odiato il suo linguaggio così esagerato.
-Colpa mia?-Sussurrai titubante.
Arriciò le sopracciglia fermandosi bruscamente ad un semaforo rosso.
Si girò verso di me,per poi concentrarsi sulla strada.
-Si Allison.Colpa tua.Se non fosse per te e la scuola,ora noi saremmo ricchi e stra ricchi.Amsterdam,tesoro.
Amsterdam ci farebbe diventare ricchi.Ma te sei sempre occupata, così la polizia ci ha scoperti,si sono insospettiti
di quanti soldi abbia e allora ci hanno scoperti,ma io sono riuscito a inventarmi delle scuse anche per te,però ora sono 
sospettosi.-Abbaiò partendo di nuovo.
Inarcai un sopracciglio e mi pulii le mani umide sui jeans.
-E io che centro?-Sbottai ovvia.
-Centri eccome.Tu, ti sei anche fatta seguire.E loro naturalmente hanno fotorgrafato tutto,ora siamo fottuti.L'affare di Amsterdam sicurò salterà perché loro non vogliono correre rischi.Sto incominciando a pentirmi di averti messo con noi- Sgranai gli occhi accigliata,si sta pentendo ci che cosa?
-Rischierò io.Non dirli nulla, ci andrò io a fare lo scambio se scoprono solo io ci andrò di mezzo-Risposi sicura.



Hei.
Ciao ragazze,come state?
Per me oggi è una giornata orribile,proprio brutta.
Ma comunque passiamo al capitolo.
Siamo finalmente arrivati al seconto.
Questo capitolo è un po strano...
Particolare, sinceramente a me piace.
Ora vado.
Lasciate una recensione se vi va.
Baci.
XXSa


  
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