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Autore: aduial    22/04/2014    2 recensioni
Albus Severus Potter ha una gemella. Una gemella che tutti sanno che esiste ma che nessuno, a parte i vari familiari, ha mai nemmeno visto. Una gemella con cui condivide emozioni, sentimenti, pensieri. Una gemella che nasconde un segreto che nemmeno lui sa. Un segreto così doloroso da farla fuggire da tutto e da tutti.
storia sospesa.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
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I personaggi di questa FF non mi appartengono, sono tutti della grande JK (ovviamente ;)). L'unica che mi appartiene è Leila Potter e se dovesse piacervi a tal punto da volerla usare, siete pregati/e di chiedere e di citarmi. Spero che vi piaccia!

Prologo

Due figure apparvero davanti ai cancelli di Hogwarts. Una era sicuramente un uomo, alto e magro, con spettinati capelli neri, l’altra era una giovane, di almeno venti centimetri più bassa, ma con gli stessi arruffati e scuri capelli dell’altro, solo lunghi fino ai fianchi. Harry guardò sua figlia. Era seria e avevo lo sguardo fisso davanti a sé. Si ricordava di quando, quasi sette anni prima, era arrivata a casa e, incrociando le braccia con aria decisa, aveva detto: ”voglio imparare l’italiano!”. Harry e Ginny avevano sorriso davanti a quella bambina così testarda e decisa, ma non l’avevano presa sul serio. Non all’inizio almeno. Infatti la piccola ogni giorno a scuola cominciò a studiare quella lingua di cui si era improvvisamente innamorata, aiutata dalla maestra che era stata artefice di quell’amore.
La giovane signorina Baker non si aspettava sicuramente di scatenare una tale reazione leggendo quei versi così potenti, forse anche inquietanti, dell’Inferno di Dante, naturalmente in lingua originale. Ma l’iscrizione sulla porta dell’Inferno si era impressa nella mente della giovane Potter e con essa le era entrato in cuore il desiderio di imparare quella lingua che alle sue orecchie suonava come un canto, una pura armonia che, entrata in contatto con le corde della sua anima, le faceva risuonare della musica più bella.
Alla fine né Harry né Ginny e nemmeno il suo fratellone James o il suo fantastico gemello Albus si erano opposti quando, appena undicenne, la ragazzina aveva espresso il desiderio di trasferirsi in Italia a studiare, nella scuola di magia veneziana, Ca’ Grimani, fondata dal doge, e mago di straordinaria potenza, Marino Grimani nel 1600.
Harry tese la mano verso la figlia,chiedendosi ancora cosa l’avesse spinta a tornare in Inghilterra, quale fosse il motivo della tristezza che segnava il suo sguardo da quando, a giugno era tornata da Venezia. La chiamò dolcemente, riscuotendola dai suoi pensieri: “Leila, sei pronta?”. La giovane lo guardò con quegli occhi verdi, identici ai suoi, quegli occhi che solo i gemelli avevano ereditato. Poi tornò a fissare il cancello e mormorò:
“Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore:
fecemi la divina potestate,
la somma sapienza e 'l primo amore;
dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch' intrate.”*
E, con le mani intrecciate, si incamminarono per il sentiero che portava al castello.

*Questa naturalmente è l'iscrizione della porta dell'Inferno di Dante.

Se il prologo vi ha intrigato almeno un po', continuate a seguirmi e lasciatemi una recensione. Accetto qualunque critica, purchè sia costruttiva. Premetto già che non so se sarò regolare con gli aggiornamenti, gli esami di maturità mi aspettano al varco! Un bacio, Aduial
   
 
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