Film > Le 5 Leggende
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Autore: EmilyG66    25/04/2014    2 recensioni
La mia prima crossover sulla coppia Jelsa: Jack Frost, lo spirito del ghiaccio e della neve e guardiano del divertimento ed Elsa, regina di Arendelle. Mai nessun rifermento possibile, da parte mia, a Jack Frost insieme a: Rapunzel, Merida o Dentolina. I personaggi non appartengono a me ma alla: Dreamworks (Jack ecc…) e alla Disney (Elsa ecc…).
Accade dopo qualche anno che Jack Frost era stato scelto. L’uomo nella luna sa che c’è una ragazza con straordinari poteri, nonostante lui non abbia bisogno di auto per difendere i bambini, decide di sceglierla comunque. I guardiani fanno come gli viene richiesto e Jack in particolare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I, Cinque, Guardiani, Jack, Frost
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Intanto, nel suo nuovo castello di ghiaccio, Elsa aveva scacciato sua sorella colpendola involontariamente al cuore.
La slitta di Babbo Natale stava sorvolando la città di Arendelle e tutti erano a bocca aperta.
-Cos’è successo qui? Dovrebbe essere piena estate.- Ammise il guardiano del divertimento, aggrappato alla slitta, con uno sguardo serio.
-Sembra opera tua Jack.- Disse Calmoniglio.
-Ti piace? E presto Elsa sarà una guardiana…- ammise Jack sorridendo malignamente.
-Guardate la! Cos’è quello?!- Domandò Dentolina indicando il castello di ghiaccio.
-Wau! Una cosa è sicura, prima non c’era e neanche tutta quella neve sul fiordo.- Esclamò Jack molto sorpreso.
-Comunque noi atterriamo davanti a quel castello. Tenetevi forte!- gridò Nord.
-Oh no, no no nooooooooooo.- Urlò Calmoniglio.
La slitta fece una rapida discesa e atterrò con un bel tonfo sulla neve fresca della montagna del nord.
-Wau, ci sa proprio fare.- ammise Babbo Natale osservando l’edificio.
-Che grande…- Ammise Dentolina.
Sandman non disse niente ma si vedeva che era stupito.
-Guardate, cioè è enorme.- Affermò il coniglietto di Pasqua.
-No, è magnifico e stupendo…- controbatté Jack rapito dalla bellezza del posto provando ad avvicinarsi come in trans.
Non appena lo fece il gigante di neve si alzò e lo affrontò.
-Jack fa attenzione.- Gli gridò Dentolina.
Gli altri guardiani stavano per farsi avanti ma Jack li fermò.
-Fermi non fate una mossa, lo ha costruito solo per difendersi non per fare del male. Ehi, siamo qui solo per parlare con la regina Elsa.- ammise rivolgendosi al cumulo di neve viva.
-No, andate via.- li intimò il gigante bianco facendo un passo verso di loro.
Jack era sorpreso da tanto potere ma non si arrese.
-Non intendo attaccarla o farle del male, guarda. Ho i suoi stessi poteri.- gli fece notare formando dei fiocchi di neve.
Il gigante di neve si sporse verso Jack per vedere meglio, sembrava convinto.
-Puoi entrare.-
Jack sorrise ai guardiani ma come avanzarono…
-Solo uno di voi può vedere la regina.- si rivolse agli altri guardiani- Voi andate via.-
-Cosa?! Senti tu brutto- iniziò Calmoniglio.
-Calmoniglio no.- lo trattenne Dentolina.
-Va bene noi andiamo. Jack sembra che sia tutto nelle tue mani.- Gli fece l’occhiolino Nord.
-Ah andiamo!- ordinò alle sue renne.
-Buona fortuna Jack!- gli rispose Dentolina dalla slitta ormai in volo.
Lui salutò e si fece avanti verso la scalinata.
Il gigante di neve lo lasciò passare per poi tornare a mimetizzarsi con la neve.
Jack arrivò di fronte alla porta ma rimase immobile.
“E se lei non riuscisse a vedermi?” si chiese. Gli venne in mente che poteva fare come aveva fatto per Jamie e si rilassò.
-Va bene…- sussurrò a se stesso mettendosi il cappuccio ed entrando.
Come mise piede nel castello i suoi occhi azzurri si allargarono in stupore, non aveva mai visto niente di più bello di quel castello.
Per ora.
-Io non sarei mai in grado di fare qualcosa di vagamente simile, è favoloso.-
Elsa, sentendo una voce che lodava il suo castello e che il proprietario non era entrato con la forza, scese le scale.
Trovò nel salone un ragazzo girato di spalle, con il cappuccio della maglietta tirato su, e un enorme bastone.
Mentre lui si perdeva negli infiniti dettagli del ghiaccio sentì un rumore e si voltò per vedere Elsa.
-Wow…- Esclamò Jack meravigliato, quasi non la riconosceva.
-Chi sei?- gli domandò cercando di ignorare il suo sguardo pieno di stupore, probabilmente per aver visto lei.
Non sapeva ancora se le avrebbe fatto del male.
Il guardiano si tolse il cappuccio, la regina ansimò per la sorpresa e lo osservò meglio.
Aveva i capelli corti e di un bianco scintillante che le ricordava la brina, degli occhi azzurri come il ghiaccio è la pelle pallida come la sua.
Nonostante il colore dei capelli e il bastone, non sembrava vecchio. Doveva avere la sua stessa età.
Il suo abbigliamento tutta via la incuriosì.
Anche lei d'altronde aveva fatto scena indossando il suo vestito celeste con spacco ecc…in un posto così freddo.
“Incantevole? No. Bellissima. Come una dea invernale.” Pensò il guardiano.
Jack la osservava senza dire parole, poi si ricordò che le aveva fatto una domanda.
-Tu…tu puoi vedermi?- le chiese.
-Sì?- rispose.
-Lei può vedermi!- disse emozionato e felice.
Elsa cominciò ad indietreggiare.
-No, non abbiate paura di me, non ho cattive intenzioni.- la rassicurò saltando qualche gradino di fronte a lei.
Elsa rimase all’erta ma si rilassò quando lui s’inchinò.
-Il mio nome è Jack. Jack Frost.- lei prese una mano e continuò.- Piacere di conoscervi regina Elsa.-
Appena la baciò Elsa non poté fare a meno di ritirare subito la mano ed andò ad esaminare quella di Jack.
Lui la guardò perplesso ma lasciò fare, lei non era congelata come pensava, anzi era calda.
-Come…- cominciò a dire lei.
Toccò la mano di Jack tentando di congelarla ma l’unica cosa che vide fu una luce azzurra e niente ghiaccio.
-Non ti ho congelato.- gli disse guardandolo dritto in faccia.
Jack ridacchiò.
-Oh no, non potete congelarmi vostra maestà-
-Elsa, chiamami Elsa.- lo interruppe.
-Certo, Elsa. Io sono come te, anzi oserei dire che tu sei come me.-
-Che cosa?- chiese lei confusa.
-Sono un guardiano, il guardiano del divertimento. Proteggo i bambini, sono invisibile a chi non crede in me e sono immortale. Ma sono soprattutto lo spirito del ghiaccio e della neve.- Concluse Jack.
Fece poi dei piccoli fiocchi di neve con le dita e toccò un muro di ghiaccio con il suo bastone che lo cosparse di piccole felci ghiacciate.
Sempre sotto gli occhi attenti della regina, volò dall’altro capo della stanza gelando l’altra parete e disegnò una farfalla con un dito per poi renderla viva.
Essa andò verso Elsa, che era a bocca aperta, e svolazzò attorno a lei per appoggiandosi su un dito della regina.
-È…è bellissima.- Ammise sorridendo dolcemente e portandosi una mano sul cuore.
“No tu lo sei.” Pensò Jack.
-Ti si addice.- le disse sinceramente appoggiandosi sul suo bastone.
Elsa lo guardò un momento prima di arrossire.
-Grazie…- lo ringraziò lasciando andare la farfalla che esplose in piccoli fiocchi di neve.
-Perché sei venuto qui?- chiese alla fine la regina.
-Ecco è un po’ lunga da spiegare…-ammise il guardiano massaggiandosi il collo.
-Vieni.- gli disse Elsa salendo le scale.
Non avrebbe dovuto prendere tutta questa confidenza con lui ma sentiva di potersi fidare di Jack.
Lui la seguì mentre si avviava verso la sua camera.
Arrivati la regina si mise a sedere sul letto di ghiaccio e fece cenno a Jack di sedersi accanto a lei.
-Comincia dal principio.- gli suggerì Elsa come Jack prese posto.
Lui sospirò e cominciò a raccontare di se, dei guardiani, della battaglia con l’uomo nero, dell’uomo nella luna che l’aveva scelta e di ciò che aveva visto durante l’incoronazione.
-Ah ah ah, sì. Sì lo so. Ah ah, l’anziano duca era molto agile.- rise Elsa cercando di contenersi.
-E molto calvo.- ammise Jack. Entrambi scoppiarono a ridere di nuovo.
-Così eri tu che stavi ridendo?- gli ricordò la regina asciugandosi una lacrima.
-Quindi mi hai visto?- chiese il guardiano.
-Sì e ti ho anche sentito, insomma, sei uno che si nota…- cercò di complimentarsi Elsa, Jack sorrise.
La regina però tornò seria.
-Quindi…dovrò abbandonare Arendelle per diventare una guardiana…-
Ammise Elsa.
-No, no se non vuoi. Anch’io all’inizio non volevo essere un guardiano però eccomi qui.- affermò facendo sorridere Elsa.
-Ma-
-Non preoccuparti per questo, ora devi solo pensare a come scongelare Arendelle, ed io ti darò una mano. Questo è anche il mio campo, però credo che non sarà come una battaglia a palle di neve o una corsa sullo slittino.- ridacchiò alzandosi.
-Davvero lo farai?- domandò la regina speranzosa e alzandosi.
-Certo.- disse Jack voltandosi verso di lei dopo aver preso il suo bastone.
Elsa lo abbracciò forte e pianse lacrime di felicità, Jack invece era congelato sul posto.
Era il terzo abbraccio che riceveva ed era diverso da quello con Jamie o con Dentolina.
Abbracciò indietro Elsa, sapeva che aveva bisogno di lui e non l’avrebbe mai lasciata da sola.
Lei non aveva più ricevuto segni d’affetto da nessuno per timore di congelare le persone e questo gesto era estremamente liberatorio per Elsa.
Rimasero così per alcuni minuti buoni.
Quando si staccarono Elsa cercò di soffocare uno sbadiglio ma non ci riuscì.
Jack ridacchiò.
-Sei stanca?- le chiese.
-No, sono solo annoiata.- ammise lei.
-Anche in mia presenza? Questo non si può sentire! Non trovi?- affermò ironicamente il guardiano del divertimento.
Elsa ridacchiò.
-Per tua fortuna conosco il modo perfetto per divertirsi.- le disse maliziosamente.
-Il che comprende l’uso dei nostri rispettivi poteri vero?- domandò la regina incrociando le braccia e sorridendo.
  
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