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Autore: kannuki    19/12/2004    6 recensioni
Maret fa la killer, è cinica e spietata, ha un loft segreto e un guardaroba da infarto. Una sera sente una pistola puntata alla schiena : Jesus 'il salvatore' Cox è stato ingaggiato per ammazzarla. Una proposta d'affari la salva dalla morte ma il suo spirito ribelle non si piega. Nuova identità, nuova vita nell' America del Sud, nuovo lavoro..ma volente o nolente, arriva il momento di farsi 'salvare'.. NOTA BENE : Il nome del protagonista non vuole essere blasfemo ..mi piaceva e basta! ...e non riesco a trovare una categoria corretta!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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"Il posto dove dobbiamo andare è una discoteca, il ' Killer Instinct'

 

"Il posto dove dobbiamo andare è una discoteca, il ' Killer Instinct' ..appropriato  direi!"sghignazza Natt divertito, mentre guida veloce per le strade affollate . E’ sabato sera, la temperatura è calata velocemente nella notte.

Fuori la gente si accalca, cammina frettolosa sui marciapiedi affollati, stringendosi nei cappotti pesanti.

Sono insieme da quasi un’ora, un tempo interminabile quando ti trovi con la gente sbagliata, pensa Maret seduta nel sedile posteriore, guardando alternativamente i due uomini davanti a lei. 

“Ehi cazzone, via dalla mia corsia!” urla Natt ad una macchina che non riesce a fare manovra in tempo.

Due paia d’occhi lo guardano male mentre impreca contro l’automobilista.

“Certa gente non dovrebbe guidare, dico io” borbotta superando a folle velocità un semaforo rosso.

“Guarda che non ci dobbiamo ammazzare” lo rimprovera Jesus innervosito.

E’ la prima volta che apre bocca, da quando sono saliti in macchina.

 

Natt continua a parlare a due mummie.

Maret si sente stanca, rintronata. Jesus non l’ha degnata di uno sguardo ed è stato di una freddezza incredibile con lei. Si sta chiedendo il perché da più di un’ora.

Si stringe nel cappotto di pelle imbottito, gli aeratori pompano aria calda, si sta bene la dentro. Sta quasi per addormentarsi.

Dormire si..è stanca, come se fosse stata in piedi tutta la notte.

Non si ricorda niente, a parte la chiacchierata con l’idiota.

E Natt continua a parlare.

Sta zitto una buona volta!

Quando si sono incontrati, un’ora prima,  Maret l’ha fissato a lungo. La rassomiglianza fisica col suo ex è impressionante, ma alla fine non ha niente di Tommy.

Si è stancata anche di pensarci a quel fallito.

 

E’ fatta così Maret..sta male, sempre più male finché una mattina si sveglia e decide che è stufa di soffrire. E per magia tutto si sistema, come se il problema non fosse mai esistito.

 

E’ successo un sacco di tempo, basta con questa storia! E’ora di voltare pagina!

Istintivamente alza gli occhi su Jesus. Lo osserva dallo specchietto laterale. Perché è così arrabbiato?

Vorrebbe chiederglielo…e poi.. vorrebbe anche sapere..

Maret osserva i lunghi capelli biondi legati in una coda. Ha voglia di toccarli, d’ infilarci dentro le dita..

Ma perché ha l’impressione che ce l’abbia con lei? 

 

Natt prosegue la sua tiritera inutilmente, nessuno lo sta ascoltando. L'atmosfera nella macchina è cupa ma non se ne accorge, continua a parlare mentre  i suoi due passeggeri pensano ai fatti propri.

La disco è gestita da una donna, ma c'è una sala a parte, è ben nascosta e ci fanno gli incontri di boxe illeciti. Gente matta che si pesta a sangue..certe volte qualcuno ci crepa" li avverte mentre guida verso il luogo dell’appuntamento.

 

Sta zitto, idiota, prima che ti getti dalla macchina in corsa!

 

Parlava, parlava..non faceva altro che parlare. Jesus guardò Natt fomentato.

Dietro di lui Maret, con sguardo perso nel vuoto, osservava la strada che scorreva velocemente. Posò la fronte sulla mano guantata e sospirò.

 

Quel volto gelido... non trapelava alcuna emozione,  neanche quando l'aveva conosciuto era stato così freddo.

Si slacciò due bottoni del pesante giaccone. Non si poteva mai sapere, si era premunita contro ogni evenienza. Chiuse gli occhi per un attimo, quando i fari della  macchina che incrociarono la abbagliò.

Quando li riaprì Jesus la stava osservando.

A differenza della ragazza ha un giubbotto corto; la fondina con le pistole scompare magicamente fra le pieghe.

La stava rimproverando di qualcosa, Maret ne era certa…e quell'idiota non accennava a  finirla!

"Cristo, Natt fa silenzio un attimo!" esplose d'un tratto innervosita.

"Ehi principessa, datti una calmata" la sgridò semioffeso.

 

Jesus continuava a non parlare. Un freddo immobile dentro di lui gli aveva congelato ogni sensazione umanamente  possibile.

Matthew..sono proprio uguale a te.

Guarda l'amico che si è deciso a tacere, prende una sigaretta e cerca di accenderla..fanculo, accendini di merda!

Abbassa il vetro e il vento gelido investe Maret per un attimo, mentre Jesus lo lancia di fuori.

"Così inquini!" lo rimprovera Natt sorridendo.

 

Sta zitto, figlio di puttana!  

 

Lo fissa con sguardo tetro, vorrebbe strozzarlo per il colpo basso che gli ha tirato, ma non può fare niente, non si può arrabbiare. Dopotutto fra lui e Maret non c’è nulla.

"Finito questo lavoro te ne andrai?" gli chiede con voce dura.

Natt tace un attimo ma lo guarda sorpreso "ehi amigo, se non ti andava potevi dirlo!" 

"Ho voglia di rivedere Rowan" gli disse secco.

Maret alzò gli occhi ..Rowan? "Rowan Crane?" domandò a Jesus che non le rispose

"La conosci?" le chiese Natt sorpreso guardandola dallo specchietto retrovisore.

"Ne ho sentito parlare..era la donna di MacMahon molto tempo fa" rispose ricordando le telefonate dei due. Non l’ aveva mai vista, la donna girava spesso ma arrivavano parecchie cartoline : Malibù, l'India..

"Pensavo che scopassi tu con Robert" mormorò Jesus sprezzante.

 

La frase saettò all'interno dell'abitacolo, lasciando Maret senza parole e un silenzio pesantissimo dietro di .

Natt guardò Jesus meravigliato.. ma che gli stava succedendo?

Dietro di lui la ragazza era ammutolita..l’ aveva fatto apposta..per ferirla! Ci avrebbe messo la mano sul fuoco e non si sarebbe scottata!

Restò talmente male che non trovò neanche le parole per rispondere alla sua offesa.

 

"Gente, ci siamo.." si affrettò a dire Natt vedendo il volto sconcertato di Maret .

Scesero dalla Trial in fretta e Natt imprecò, guardando il graffio che correva lungo la fiancata "se prendo quella testa di cazzo che me l'ha fatto, gli faccio rimpiangere di essere nato!"esclamò aggiungendo due o tre parolacce in un'altra lingua che Maret non capì.

Jesus le passò davanti senza degnarla di uno sguardo, allacciandosi il giubbotto e tirando su il bavero per ripararsi dal freddo.

Maret lo fermò per un braccio e quando si girò verso di lui lo fissò dura "non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere " lo minacciò nervosa.

 

Perché se n’era uscito in quel modo? Dov’era andata a finire la persona piacevole con cui aveva

passeggiato sulla spiaggia e ballato il blues sul ponte? Quello che si preoccupava sempre che non si cacciasse in qualche guaio…

Ce l’ha con me e non io non so assolutamente il motivo!

Perché..”

La sua frase fu stroncata dallo sguardo glaciale che le rivolse. Scostò il braccio evitando di risponderle e si allontanò dietro Natt, verso lo spiazzale buio invaso da ogni possibile modello di automobile.

Maret si sentì aggredire da un freddo improvviso. Le fece talmente male da impedirle qualsiasi movimento.

E non riuscì ad evitare che gli occhi le si riempissero di lacrime.

 

La discoteca era parecchio affollata. Straripava di anime perse, fatte e strafatte di roba. Quando entrarono la musica era assordante e li investi in pieno, con i suoi decibel spacca timpani.

La musica...ipnotizzante, seducente..le luce stroboscopiche..il ritmo..la Vita pulsava la dentro e la Morte..la Morte aspettava.

Fantasie da marciapiede assalgono Maret, mentre guarda due ragazze seminude ballare allacciate ai loro uomini, mimando un amplesso selvaggio.

La sala ribolle di energia sessuale, si sente un predatore...e le piace..

Sorride ad un ragazzo che la guarda, con una bottiglia di birra in mano. Maret si avvicina e gliela toglie, bevendone un buon sorso. L’uomo la abbraccia ma lei si divincola col suo solito sorriso cattivo e lo saluta, lanciandogli un bacio sulla punta delle dita.

Si sente potente adesso..al diavolo tutti!

L'odore di hashish è forte, dà alla testa. Maret non va mai in discoteca perché quello che prova ogni volta che vi entra le fa quasi paura.

Perdere il controllo..che grave peccato!

Il mondo della notte..una moltitudine di future vittime. I pusher ci danno dentro, vendendo i loro paradisi artificiali.

Mi rubano il lavoro, pensa Maret divertita. Jesus dietro di lei osserva una ragazza sotto psicofarmaci, una tecno - barbie su lucidi trampoli neri che volteggia nella musica rimbombante. Ha la bocca rossa. Sembra una vampira.

Maret si avvicina ad uno specchio, la sua immagine si sdoppia. Chi è quella donna che la guarda con l’espressione bramosa ed eccitata sul volto?

Un uomo, alle sue spalle, la sta osservando..e anche lui..lo stesso sguardo da cacciatore..

Si sente fremere violentemente mentre lo osserva, divorandolo con gli occhi.

..Jesus..che volevi dirmi? Non lo saprò mai, vero?

Distoglie lo sguardo, quando lo vede avvicinarsi.  In un angolo una coppia ci sta dando dentro pesantemente. Cristo, è un bordello vero e proprio, pensa Maret leggermente imbarazzata.

"Dobbiamo andare da Natt" le dice d’un tratto facendola sobbalzare.

Annuisce con la sua solita aria altezzosa e lo segue attraverso la sala.

 

C’è una porta antincendio, ma non è chiusa. Jesus la apre deciso e si ritrovano delle scale di ferro davanti, le salgono con passi pesanti. I tacchi di Maret picchiettano sui gradini scuri.  Jesus apre una seconda porta, posando le mani sul maniglione antipanico. Un altro corridoio poco illuminato.. rumore in fondo. Sbucano in una sala invasa da una folla urlante e scalciante. Maret guarda i bookmaker prendere le scommesse sui due sfidanti: ilragazzo’di Natt e quello della sua avversaria.

 

Rowan Crane, figlia del defunto Jeremiah Crane, un potente boss della mafia locale.

"Una specie di Marlon Brando secco come  un chiodo" aveva detto Natt in macchina, uno delle poche cose che Maret aveva percepito.

La ‘piccola’ aveva rilevato ‘l’azienda di famiglia’ e la portava avanti meglio del padre.

“Per forza” aveva esclamato Natt divertito “ al vecchio Jerry mancava  una cosa fondamentale che la bella Rowan usa molto bene!!“ aveva sghignazzato mentre Maret lo osservava perplessa e non riusciva a ridere della sua battuta maschilista.

 

C’è un ring completo al centro della sala, là fanno su serio. Maret si aspettava uno scantinato sporco e sangue sui muri, ha visto troppi film di Van Damme.

La gente sia accalca, è eccitata e in attesa che lo spettacolo inizi.

Un tipo le fece una battuta pesante, con voce viscida e raschiante. Maret lo fulminò con lo sguardo,

stringendo la cintura del cappotto. Qualcosa tintinnò dentro ma le grida erano talmente alte che nessuno si sarebbe mai immaginato che quella bella ragazza con lo sguardo serio avesse una 203 nella tasca interna.

"Le 203 fanno un bel buco, usale con cautela. Sono più adatte ad uno scontro a fuoco che per un lavoretto tranquillo" le aveva detto una volta MacMahon, mostrandole le pistole una ad una.

 

E non aveva solo quelle..pensò Maret divertita.

Speriamo di non doverle usare.

Seguì Jesus attraverso la sala e nuovamente una porta le si parò di fronte.

Scricchiolò in maniera terribile quando la aprì. Strano che conoscesse quel posto, ma tanto era inutile chiedergli spiegazioni, non le avrebbe risposto. 

Un piccolo corridoio, una luce sotto l’unica porta.

Bussò una volta, appoggiandosi al muro.

Maret non fiatava, aveva di nuovo quello sguardo annoiato che usava come protezione dagli scocciatori molesti.

Un tipo grande e grosso, vestito come un burocrate, aprì la porta facendoli entrare in una stanza molto accogliente e ben arredata.

Al centro della stanza una donna leggermente paffuta parlava con Natt..o meglio, starnazzava!

Quel tono querulo diede sui nervi a Maret che non riesce a capire come diavolo facesse MacMahon a frequentarla.

Natt la presenta alla donna vestita come un uccello tropicale.

Si chiede malignamente quanto avrà pagato per la plastica al seno. A confronto, la sua terza scarsa scompare.

La donna la guarda a lungo dopo aver trillato in direzione di Jesus. In quei brevi attimi Maret capisce che le piace circondarsi di uomini e inneggiare alla primadonna..fai pure, si dice tranquilla, è l ultimo dei miei problemi adesso.

Rowan è una gran bella donna,  più vecchia di Maret e ha un certo fascino che lei non possiederà mai perché le manca la dolcezza che emana la donna.

Sbuffa fra sé mentre Rowan parla con Natt di affari. Ancora si chiede che diavolo sia venuta a fare! In sostanza Natt se li è portati come ‘scorta’ armata.

Ha ragione  a preoccuparsi. Là dentro pullula di tirapiedi vestiti come manichini. Maret ha l’impressione di trovarsi ad una sfilata di moda grottesca.

Uno dei gorilla continua ad aggiustarsi la giacca.

Si domanda se è capace di tenere in mano un’arma. Saperla usare è tutta un’altra faccenda.

Natt le sta dicendo qualcosa. Maret si volta distratta e vede Rowan che la sta fissando.

"Tu sei la ragazzina che viveva col mio Robbie" esclama d'un tratto con la sua voce acuta.

 

I due portaborse della donna si lanciano occhiate di complicità..tutti sapevano della faccenda e si chiedevano la stessa cosa..che c'era stato fra i due?

"Si e allora?" le chiese dura poggiandosi al  muro perfettamente riverniciato in un allegro colore azzurro.

"Il mio povero Robert.."mormorò la donna a bassa voce, persa fra i ricordi "troppo poco tempo insieme..almeno tu.. te lo sarai goduto!” le disse acida guardandola con gli occhi stretti come due fessure.

"Ma porc..non eravamo amanti lo volete capire o no?!" esclama Maret guardando prevalentemente Jesus che la fissa con occhi di ghiaccio "Cristo santo, mi fate vomitare!" sbraitò uscendo dalla stanza e sbattendo la porta con forza.

Rowan guarda Natt alterata mentre il ragazzo cerca di metterci una pezza "Sai..il ciclo..quelle cose da donne.." le disse sorridendo a disagio.

Guarda se sta deficiente mi manda all’aria l’affare!

 

La donna non rispose..doveva fare una domanda alla ragazza "portatela dentro" ordinò alle due guardie del corpo. Jesus si mosse e li bloccò con un tono secco che sorprese Rowan "la chiamo io"

Se avessero provato a trascinarla dentro, l'avrebbe presi a calci o peggio, causando un vero e proprio incidente politico!

La donna annuì facendo un cenno ai due che ripresero le loro postazioni.

Jesus aprì la porta e uscì nel corridoio, trovandola poco distante, poggiata al muro con sguardo assente e una smorfia irritata.

"Torna dentro" mormorò duro, mettendosi di fronte a lei “stai mettendo in difficoltà Natt”

 

Maret lo fissò a lungo, sostenendo il suo sguardo con fatica. L'aveva ferita più di una volta in quella giornata e ancora doveva capire il perchè, ma non gli avrebbe dato la soddisfazione di farla stare male.

Non era possibile più di così.

Si staccò dal muro passandogli accanto e urtandolo di proposito. Qualcosa di duro lo punse "che hai la dentro?” le domandò preoccupato.

Maret lo guardò con un sorriso ironico "pensi forse che venga a mani vuote in un posto come questo, con te che se potessi mi faresti fuori all'istante e quell'idiota del tuo amico come garanzia?"

mentre parlava si sbottonò il cappotto di pelle, aprì una falda ma Jesus vide solamente la sottile imbottitura "e allora?" domandò non capendo.

Maret strappò il velcro della fodera e sotto apparve un'altra imbottitura, più pesante ..e sopra di questa..

Jesus sgranò gli occhi e si avvicinò, pensando di aver visto male : ha un'intera collezione di armi la sotto! La guardò meravigliato, Maret lo fissò con un sorrisetto di superiorità, richiudendo il cappotto.

"Meno male che non hai visto che c'è nell'altra falda"  gli disse sarcastica aprendo la porta con aria scocciata.

 

"Ma si..quei due sono pazzi l'un dell'altra.. ma...ehi Maret, avvicinati. Rowan ti voleva chiedere una cosa!" borbottò Natt a disagio quando la vide varcare la soglia.

Che diavolo le stava dicendo quell' imbecille?  Si chiese Maret guardandolo. Voltò lo sguardo sulla donna aspettando la sua domanda.

Rowan si alzò dalla poltrona da ufficio e le si avvicinò barcollando.

Se cade da quei trampoli rido, pensa Maret adocchiando i suoi  tacchi, ancora più alti di quelli che portava lei solitamente.

Rowan la fissò a lungo prima di parlare“ l'hai ucciso tu quel fetente che ha ammazzato il mio Robert?" le chiese con voce secca.

Maret potè scorgere una nota malinconica e dolorosa negli occhi della brunetta prosperosa.

"Si..e non puoi capire quanto mi sono divertita a farlo" sibilò cattiva "no ti prego..no..le sue ultime parole, le ricordo ancora tutte come fosse ieri. Vuoi che te lo racconti in dettaglio?" le chiese cupa.

 

La donna alzò una mano scuotendo la testa "niente particolari scabrosi, grazie"

La fissò ancora un e lo sguardo si addolcì “Roberto lo diceva che eri una brava ragazza" le disse serena.

Maret restò di sasso! Mai aveva pensato che MacMahon parlasse di lei..sciocca non averlo immaginato prima! Era decisamente scocciata : chissà cosa sapeva quella donna di lei e del suo passato!

"E comunque non c'era niente, mettetevelo tutti in testa." Ribadì rivolta i presenti. Si concentrò soprattutto su Jesus che la fissava gelido dalla porta semiaperta.

"Mi crede vero?” Chiese a Rowan dopo un attimo

La donna assentì tranquilla e si rivolse a Jesus che ascoltava silenzioso "J-J la tua donna ha carattere da vendere...mi piace molto!" gli disse facendolo restare di stucco.

Maret fissò Natt arrabbiata: se avesse potuto l'avrebbe fulminato "non sono la sua donna" disse a Rowan in tono atomo "non li sopporto gli uomini..soprattutto questi due" disse laconica indicandoli

 

"Tzè" Jesus scosse la testa divertito "certo..come no.." mormorò incrociando le braccia e guardandoli male a turno.

"Hai detto qualcosa?" lo interrogò Maret seccata dal suo comportamento. Si avvicinò a grandi passi scoccandogli occhiate assassine "Allora? Che hai da ridire?"

Si sentiva male dentro..perchè la trattava in quel modo? Che cazzo era successo nell'arco di una nottata?

La notte..la notte in cui aveva ..

Sgranò gli occhi guardando Natt che borbottava con Rowan "che cazzo di voce hai messo in giro? Eh, idiota?" esclamò afferrando Natt per la giacca.

"Io? Niente!" si difese l'uomo con un sorrisino preoccupato.

Gli spettatori li guardavano con curiosità, aspettando qualche grande rivelazione.

Jesus li guardò cupo: ne aveva a sufficienza di quella farsa! La sua voce saettò nel silenzio della stanza facendoli voltare "Vi ho visti.."

 

  
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