-Sai Percy, in questi ultime mesi non stiamo andando per niente d’accordo- perso com’era nei suoi pensieri non si era neanche accorto della presenza di Annabeth che era da mezz’ora che lo fissava.
-Dici? A me non sembra per niente-
-Ah no? Lo so cosa provi per Nico, l’ho visto, non me lo puoi nascondere Percy!-
- Saranno solo tue impressione,magari ti stai sbagliando…-
-Quando mai io sbaglio Percy?- Annabeth aveva ragione e Percy non trovò nulla da dire al riguardo così rimase in silenzio.
-Senti, lo sappiamo tutte e due che le cose non vanno più come una volta, quindi non capisco perché dobbiamo ancora fingere. Percy se tu sei innamorato di Nico devi andarglielo a dire, prima che sia troppo tardi…-
-E già troppo tardi… Jason è arrivato prima di me – e non si accorse che mentre pronunciava quelle parole così dolorose, lacrime amare avevano cominciato a rigargli il viso.
Annabeth rimase in silenzio, stava male per Percy, e in quel momento vide quanto debole e fragile fosse diventato il ragazzo, lei che aveva pensato che il suo ragazzo fosse sempre forte e coraggioso senza punti deboli. Forse si era sbagliata, per la prima volta aveva sbagliato.
-E adesso che intendi fare?-
-Secondo te? Me lo vado a riprendere, con le buone o con le cattive-
-Lo sai com’è fatto Jason, non lo lascerà andare facilmente , non può, non lui-
-Allora lo costringerò, chi è lui per rubarmi il ragazzo? –
-Percy ascolta, non possiamo rischiare un’altra guerra tra greci e romani-
-E cosa c’entrate voi, è una questione tra noi due!-
-Ma qualcuno se ne approfitterà e ci metterà tutti contro, magari sarà lo stesso Jason!-
-Oh no, non lo farà-
-D’accordo, comunque confido in te, ma per l’amor di tutti i dei, non fare mosse avventate, rischieresti di cacciarti in guai seri-
-Hey, quando mai io non mi caccio in guai seri??-
-Ti voglio bene Testa D’Alghe, prima di scordarmene, Chirone vuole parlarti-
-Bene, allora conviene che vada subito da lui, ci vediamo Annabeth, salutami il biondino figlio di Apollo- prima di andarsene Percy notò che Annabeth aveva assunto un colorito rosso.
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-Allora Chirone, di cosa voleva parlarmi?-
-Vedo che sei arrivato con qualche problema Percy-
In effetti Percy si era imbattuto in una banda di arpie infuriate che se l’erano presa con lui senza alcun motivo, invano aveva cercato di farle ragionare ,ma le arpie avevano cominciato ad attaccare Percy che si era dovuto difendere e quando finalmente era riuscito a seminarle erano passate due ore.
-Ehm…si…mi dispiace- e Percy arrossì violentemente.
-Allora Percy sei qui perché voglio che tu vada a recuperare Dioniso che si è cacciato in un mare di guai -
-Il signor D?-
-Sì , è di vitale importanza che tu lo prima della fine della settimana, all’Olimpo hanno assolutamente bisogno di lui. Ho pensato che con te potrebbe venire Jason-
In quello stesso istante Percy sentì montare dentro di lui una rabbia che non aveva mai provato prima, era mai possibile che la sfiga lo perseguitasse dappertutto? Tra tutte i semidei al Campo Mezzosangue proprio Jason doveva andare a scegliere Chirone? Ma forse stando con il figlio di Giove da solo avrebbe potuto riparare il torto che si era creato tra di loro.
-E visto che è giusto che andiate in tre, potresti scegliere un altro semidio, magari Annabeth-
No, Percy sapeva chi avrebbe scelto, avrebbe portato Nico con sé, così Jason avrebbe assistito in prima persona come se lo sarebbe ripreso.
-D’accordo, suppongo che dobbiamo partire subito, dovrei andare dall’Oracolo per…-
-Niente Oracolo, non c’e ne bisogno, trova Dioniso e basta, e fallo in fretta-
Percy si sorprese della fretta di Chirone e si chiese cosa lo spingesse a preoccuparsi tanto per il signor D. Tuttavia decise di non fare domande e andare subito da Nico e purtroppo anche da Jason.
-Quindi dovremmo partire per un’impresa alla ricerca di Bacco?--Del signor D, c’è molto differenza da quello romano-
-Non c’è bisogno di essere così scorbutici, ho fatto una domanda-
-E io ti ho risposto-
Percy e Jason sarebbero potuti andare avanti a litigare anche per ore se Nico non li avesse interrotti
-La smettete di litigare come due bambini? Comunque io non sono intenzionato a partire con voi-
-Ti prego Nico!- Percy riguardò male Jason e lui fece lo stesso, erano arrivati anche il punto di dire le stesse frasi contemporaneamente.
-Non ricopiarmi Grace!-
-E neanche tu Jackson!-
Nico capì che se non li avesse fermati si sarebbero potuti ammazzare a vicenda
-D’accordo vengo, ma lo faccio solo perché mi avete costretto-
-E bravo il mio ragazzo!- a questa esclamazione Nico arrossì e Percy divenne rosso di rabbia mentre Jason stampava un leggero bacio sulla guancia di Nico.
-Domani alle 6.00 davanti alla casa grande, e ognuno dorma dentro la sua capanna- Percy guardò subito Jason che gli restituì l’occhiataccia.
Percy si trovava nella sua capanna a fissare il muro, se voleva riprendersi Nico doveva farlo al più presto. Non sapeva come agire , ma sapeva solo che l’indomani avrebbe fatto fuori Jason una volta per tutte.E con questo pensiero Percy si addormentò.Ed eccomi finito il secondo capitolo, scusate il ritardo ma sono stata impegnata moltissimo con il Marchio di Atena che mi ah ucciso definitamente ! Scusate se ci sono alcuni errori e nel caso fatemelo sapere così io potrò correggerli J