Primo maggio: prima o poi.
La brezza arriva leggera ed altera;
sibila tra le foglie accese dai raggi solari;
s’insinua tra le pagine incartapecorite,
vergate con passione ed emozioni palpitanti,
le accarezza con leggiadra dolcezza;
le dimena e le sbatacchia
e le parole rabbrividiscono, tintinnano, sussultano:
gli occhi le afferrano, però, prima che sfuggano.
L’erba odorosa solletica le caviglie, i polpacci, le cosce;
quelle righe d’inchiostro slabbrato
sussurrano ancora e ancora
e tu ascolti con innocenza infantile.
Leggi, t’immergi in te stessa;
ignori le domande alle quali
prima o poi
dovrai dare una risposta.
*