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Autore: Ashly91    23/07/2008    2 recensioni
Cosa succederebbe se i protagonisti di Harry Potter finissero in uno dei nostri reality show? PERSONAGGI: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Gregory Goyle, Harry potter, Hermione Granger, Millicent Bullstrode, Neville Paciock, Pansy Parkinson, Personaggio originale, Ron Weasley, Vincent Tiger
Genere: Commedia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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SOTTO I RIFLETTORI

Gli undici studenti scomparsi dalla classe si ritrovarono in una strana stanza. Non aveva porte ne finestre. Erano intrappolati tra quattro mura di un doppio colore nero-viola, spezzati da un divano di pelle e un tavolino che reggeva una busta.

“Dove siamo?” disse Malfoy guardando Hermione.

“Perché guardi me? Cosa ne so?”

“Sei una ‘so-tutto-io’…aspetti il momento giusto? Vuoi la suspense?”

“Che ne dici di un pugno su quel tuo bel…oddio, viso…”

“Alt! Basta! Fermi!” disse Ginny cercando di fermare quello che sarebbe diventata uno scontro all’ultimo superstite “E’ inutile scannarci adesso, apriamo quella busta, così forse potremo capirci qualcosa senza inutili spargimenti di sangue!”

“Credimi, quello di Malfoy non sarebbe un inutile spargimento di sangue!” le rispose a tono Ron guardando il biondo Serpeverde avvicinarsi ai suoi compagni.

Harry seguì il consiglio della ragazza e si avvicinò al tavolino.

“Allora…” disse “Qui c’è scritto… ‘ benvenuti in questa casa dove passerete i prossimi cento giorni ’…”

“Cento giorni?! E chi ci resta con il Trio dell’Ave Maria per cento giorni?” disse Zabini buttandosi sul divano per lo shock.

“Cento giorni? Hai detto proprio cento giorni?” disse infine Ashly sedendosi vicino al suo migliore amico “Ma non è possibile! E’ un tormento!”

“Che hai ora Bagman?” le chiese Malfoy.

“Ho che so dove siamo! Questa è la stanza delle sorprese…o stranezze…o come diavolo si chiama…siamo in un…” la ragazza fu interrotta da una voce in altoparlante:

“Benvenuti nella casa del Grande Fratello! Da adesso per i prossimi cento giorni vivrete tutti insieme e non potrete tornare a casa!”

“Tutti insieme per cento giorni?! In questo buco?!” disse Harry

“No, in casa!”

“E come usciamo da qui?”

“Dovete spingere una delle pareti in un punto preciso e uscirete!”

“Che vuol dire?”

“Vuol dire che dobbiamo spingere un lato di una parete che si sposterà!” spiegò Hermione “Me lo ricordo come funziona!”

“Ti prego Granger, dimmi che non siamo in uno di quei reality show per deficienti!!” disse Zabini.

Hermione non rispose e si appoggio ad una parete. Quest’ultima si aprì e condusse i ragazzi al giardino della casa, dove trovarono anche la porta d’ingresso.

Una volta entrati, si sedettero tutti sul grande divano in pelle nero al centro del salone. La voce riprese a parlare:

“Bene, adesso che siete tutti comodi vi spiego in cosa consiste il gioco: innanzitutto dovete superare delle prove per avere un certo budget. Chi non supera la prova va in nomination, cioè rischia di essere eliminato, se tutti la superano ognuno di voi, singolarmente, dovrà votare chi dovrà andarsene. Ci saranno due o più nominati a rischio ogni settimana, tranne le prime tre, e uscirà chi ha più voti. Se i nominati sono in parità ci sarà un’altra sfida tra loro per decidere chi se ne va. Chi si comporta male viene punito, cacciato o, peggio, mandato in isolamento. Dopo tre isolamenti si viene mandati via. Chi ha un buon comportamento e supera le prove viene premiato. Tutto chiaro?”

“Cioè dobbiamo fare delle prove e buttarci fuori a vicenda?” chiese Zabini

“Esattamente! E non potete usare la magia o verrete squalificati!”

“Che cazzata!” 

“E conta anche il linguaggio!”

“Addio Serpeverde! Yuppie!” disse Ashly contenta.

Tutti i Serpeverde la guardarono male.

“Ti dimostreremo che siamo bravi quanto voi in queste stronzate!” disse Malfoy.

“Allora modera i termini…o ti squalificano da subito!”

la voce parlò ancora:

“Bene, ora che avete capito il gioco vi lascio giocare!”

“Che cazzo di gioco di parole…” mormorò ancora Malfoy.

“E vi ricordo che siete in diretta, quindi niente sciocchezze! Ora vi saluto! Divertitevi!”

“In diretta?! In diretta?! Che cazzo vuol dire in diretta?!”

“Il linguaggio!” disse Hermione “Comunque vuol dire che ci guardano milioni di telespettatori quando meno ce l’aspettiamo!”

“Anche quando facciamo la doccia?” disse Zabini malizioso.

“Sì! Anche quando ci facciamo la doccia! Ma pensi solo al sesso tu?” disse Ginny.

“Esattamente, ma solo con te mia cara!”

“Ehi, lascia stare mia sorella e non provare a toccarla, capito?” disse Ron alzandosi dal divano pronto a caricare il Serpeverde pieno di ‘grinta’.

“Scusa, ho detto solo la verità!”

“Basta, adesso smettetela!” urlò all’improvviso Hermione alzandosi dal divano.

“Hermione, dove vai?” le chiese Harry.

“In camera! Non ne posso più dei vostri litigi!”

Hermione si avviò in una delle stanze accanto, seguita da Ginny e Ashly.

“Che cosa significa?” disse la rossa.

Quando le tre accesero la luce videro tre letti matrimoniali. Nella stanza comunicante a quella ce n’erano quattro, sempre matrimoniali.

“Dobbiamo dormire a coppie?!” disse Ginny.

“Non necessariamente miste! E poi a te che importa? C’è Harry, puoi dormire con lui!” disse Ashly.

“Ma c’è anche Ron! E ho paura che voglia dormirci lui con me! Sai quant’è geloso!”

“Pace all’anima sua! Comunque è meglio andare a dirglielo…così stabiliamo anche le coppie!”

“Sì, giusto!”

Le tre tornarono nel salone. Prima che potessero avvisare tutti ci volle una buona mezzora: i ragazzi della ‘ Banda Malfoy ’ stavano già usufruendo della piscina, mentre le ragazze si erano già messe a prendere il sole. Una volta attirato l’attenzione di tutti e aver deciso le coppie, tutti rimasero nelle camere.

Si fece sera molto presto. Il giorno dopo, di prima mattina, Harry trovò una busta sul tavolo della cucina…

 

***

 

Intanto, Hermione, anche lei sveglia, andò in bagno. Aveva bisogno di una doccia fredda. Non si preoccupò neanche di controllare se nel bagno c’era già qualcuno, anzi prese subito uno degli accappatoi appesi al muro, si svestì ed entrò nella doccia in tutta tranquillità…
  
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