Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Chie_Haruka    04/05/2014    4 recensioni
Se gli anime/manga che conosciamo esistessero veramente in altri mondi? Se un giorno ne veniamo a contatto? Cosa succederebbe? ma soprattutto cosa accadrà alla protagonista di questa storia oltre ogni finzione che porterà realtà nella sua vita?Tra realtà e fantascienza? O. . realtà e gravi problemi celebrali? Questa è la storia di una ragazza apparentemente allegra ma spenta dai vari problemi che la circondavano. Forse direte uguale alla massa. . .No, se c’era una cosa diverso in lei, era sicuramente quel suo atteggiamento da menefreghista sempre ottimista in tutto, cercando di distinguersi dalla cara e beata massa di pecorelle che giacevano nel mondo. Per lei tutto andava oltre.. era questo forse il suo problema? Di andare e vedere oltre? O forse era la pigrizia? Credeva in qualcosa che andava veramente oltre! Infatti non poté che seguire quella strada e vedere cosa ci fosse dopo.
Si richiede al lettore molta fantasia e immaginazione e un pizzico di amore verso l’impossibile xD
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Adesso il silenzio. Il buio mi avvolgeva, poi, riuscii a focalizzare delle immagini. Un cimitero. . . un cimitero con una sola tomba e un ombra davanti a essa. Non avevo il controllo del corpo e con fatica mi avvicinai all’ombra.
Era il ragazzo del mio sogno! Più che sogno ricordo di aver pianto quindi dire proprio un incubo.
Il ragazzo mi indicava la tomba come se voleva che leggessi il nome che vi era nella tomba, ma non riuscivo a vederlo e lui piangeva.
Sentivo il suo respiro, la sua presenza, le sue lacrime calde, il suo tocco delle dita che sfioravano la guancia. Ero sorpresa di me stessa. . . perché glielo lasciavo fare? Non facevo avvicinare nessuno così, tanto meno un ragazzo sconosciuto. Pietà nei suoi confronti? C’era qualcosa che mi spingeva, un sentimento quasi di sicurezza. Come se lo conoscessi ma in realtà non avevo la minima idea di chi fosse e perché per la seconda volta lo avevo sognato.
Dopo aver accarezzato la mia guancia smise di piangere per poi sorridermi. Non riuscivo a capire quell’assurdo gesto.
La scena si spostò in una vasta distesa di fiori di girasoli. Era così bello, c’erano fiori ovunque e il sole non l’ho mai visto così splendente.
Il suo calore sfiorava la mia pelle illuminando quel viso pallido che avevo, accendendo il verde dei miei occhi.
“La ragazza!” urlai con tutta la voce che avevo in gola, ma neanche un suono uscì. Era lì, davanti a me, contenta, con un sorriso sereno ma una piccola preoccupazione aleggiava nel suo volto facendomi avvicinare sempre più a lei.
<< Bambina mia, il gesto che hai fatto è meraviglioso ma ne soffrirai molto. Dopo quello che dovrà accadere lui si dimenticherà di te. Ma non perché vorrà. . . è il prezzo da pagare per la sua vita. >> la ragazza fece una breve pausa lasciandomi allibita cercando di assimilare le sue parole, senza nessun risultato.
<< Sei diventata una splendida donna, come la tua mamma! >> sorrise per poi svanire nel nulla.
Nel mio profondo sapevo cosa stesse dicendo ma lo negavo a me stessa.  Piansi, credo di aver urlato e sentivo il calore del sole sempre più vicino a me.
Sentivo il mio nome in continuazione ma non capivo chi fosse a chiamarmi.
Aprendo lentamente gli occhi capì che stavo sognando. Davanti a me c’era il cielo di uno splendido pomeriggio, non una nuvola nei paraggi. Un bellissimo caldo e. . . e un Ace attaccato a me, preoccupato che mi sorreggeva con le sue grandi braccia tenendomi delicatamente la testa su per guardarlo in faccia.
Non capivo tutta questa sua agitazione fin quando non mi resi conto di essere sdraiata a terra, soltanto la mia schiena era sollevata grazie ad Ace. Ma ancora non riuscivo a connettere tutti i fili logici. Così pian piano portai una mano sul mio viso rigato dalle lacrime, capendo che avevo per la seconda volta pianto nel sonno. Quindi devo dedurre che la faccia di Ace è causato non solo dal mio pianto ma anche dalle mie grida.
<< Stai bene? Mi hai fatto prendere un colpo! Dannazione mi giro un secondo è succede l’apocalisse. >> mi disse un Ace esasperato.
<< Ma cosa è successo? Perché sono sdraiata qui? >> dissi sbadigliando e cercando di rialzarmi, ma con scarsi risultati. Mi girava la testa da morire.
<< Sei collassata all’improvviso! Chopper ti ha fatto un prelievo stiamo aspettando che torni con i risultati. >> disse con aria di sollievo per il mio risveglio.
Ero troppo stordita da quel sogno, così reale da farmi venire i brividi. Volevo rifletterci. . sul serio, ma poi assimilai la parola “prelievo” guardandomi entrambe le braccia per capire quale dei due avesse bucato e mi resi conto che avevo un micro buchino nel braccio sinistro. Al pensiero stavo per collassare di nuovo. “tutto tranne i prelievi, vi supplico”.
Ace mi guardava con aria stralunata in cerca di risposta ma forse il bel moro intuì che non avevo tanta voglia di raccontargli cosa avevo sognato. Così mi abbracciò e affondò il suo viso nei miei capelli, ripetendomi che avevo dei capelli morbidi e un profumo buonissimo, stampandosi un meraviglioso sorriso.
Va bene lo ammetto, lui mi piace da impazzire! Sono consapevole che se mi lascio andare sarà doloroso ma non posso vivere di questo rimpianto, sarebbe ancora più doloroso, no? E poi vederlo così felice mi riempie il cuore di gioia. Sembra così spensierato e contento della mia presenza, anche se sono consapevole che per lui sono soltanto una ragazzina, stupida e imbranata. Non penso proprio, neanche in un mondo parallelo, che lui provi la stessa cosa.
Aiutata da Ace riuscii ad alzarmi e ad arrivare dentro la nave nella sala da pranzo dove tutti erano seduti tranquilli e concentrati nelle loro occupazioni di sempre. Non appena si accorsero di noi tutti quanti si alzarono e si avvicinarono verso di me tempestandomi di domande, cercando di capire quel mio collasso improvviso.
Mi sedetti e cercando di formula qualche frase di senso compiuto nel mio cervello, capii che la causa sicuramente era per via dell’anemia. Ma come era possibile ? Erano passati pochi giorni da quando mi trovavo lì. Quindi non poteva scendere a picco il ferro con alcuni giorni di assenza del farmaco adatto.
Non riuscendomi a capacitare di ciò mi toccai la gamba accorgendomi che nella mia tasca avevo ancora il mio telefono. “Telefono? Giusto!”.
Mi alzai di scatto e prendendo il telefono esultavo di gioia come se fosse festa. Ciò provocò a tutti i presenti vari punti interrogativi. Da una Sophia sdraiata che piange nel sonno a una che esulta e saltella con un aggeggio a loro sconosciuto.
In fretta e furia cercai ripetutamente di accenderlo, alla fine si accese. Dopo la solita scansione accorgendomi che era pure scarico, il mio sguardo si posò sulla data che il telefono indicava.
Guardavo torva il telefono senza una spiegazione. “PORCA MISERIA”. Perché il mio telefono segna che fra tre giorni faccio il compleanno? Sono passati pochi giorni non è possibile. . .
<< Ragazzi, Voglio la verità! Voglio sapere data,mese e ora di oggi! >> urlai giusto appena ricevendo sguardi a dir poco perplessi.
<< Sono le 17:52 del pomeriggio del 12 marzo, venerdì per precisare. >> mi rispose con calma Nami vedendo la mia faccia patetica e incredula a quello che mi aveva appena detto.
Tutto ciò era inspiegabilmente inspiegabile! Le cose più strane che mi stavano capitando a me erano a dir poco surreali. “Del resto in tutto ciò cosa c’è di così reale?” lo pensai in modo così sarcastico da stamparmi un sorriso schifato. Ma decisi con molta convinzione di non badarci molti altrimenti non ne sarei uscita viva, poco ma sicuro.
Mi rilassai mentalmente, sprofondando nella sedia. Spensi il telefono riposandolo nella tasca prima che qualcuno mi chiedesse cosa fosse facendomi il terzo grado.
Nami si avvicinò lentamente a me con un sorrisetto malefico stampato sul  quel bel faccino come se volesse capire tutte le mie reazioni. Ma nulla, rimase lì per una manciata di minuti fin quando tutti uscirono, molto probabilmente impegnati dalle loro faccende.
<< Mhm per chiedermi la data in quel modo c’è qualcosa in arrivo, giusto? >> alla gatta ladra non era sfuggito il mio pensiero.
“Dannazione, no e poi no! Non te lo dirò mai che compio gli anni fra tre giorni! S C O R D A T E L O”. Cercando di farglielo capire in cagnesco la ragazza mi volge varie smorfie a dir quanto buffe.
<< Ciclo? >> mi chiese tranquilla e piegando la testa di lato ma dovetti contrariala, era troppo presto per quello.
<< Quanti anni hai? >> continuò Nami convinta che la spuntasse. Stavo capendo il suo giochetto. Non ci casco bellezza.
<< Quasi diciotto >> risposi convinta che non l’avrei incuriosita maggiormente ma a quanto pare mi sbagliavo.
<< Quindi fra poco è il tuo compleanno! >> Mi disse una Nami tutta contenta.
Oh no! Ci manca che indovina il giorno e mi butto a mare e me la faccio a nuoto pur di evitare quello che sto pensando.
<< Dai non fare quella faccia, non sei contenta di diventare maggiorenne? >> disse la ragazza troppo curiosa.
<< Non mi piacciono i compleanni. . . specialmente festeggiare il mio. Non chiedermi il perché.>>
<< Perché ? >>
<< Perché non lo so, mi da fastidio! Non l’ho mai festeggiato e non mi è mai interessato farlo. >>
<< Va bene >> mi rispose con un tono triste.
<< Almeno posso sapere che giorno è? Solo per curiosità . . ti prometto che non lo dirò a nessuno. >> disse Nami capendo che stava mentendo, ma avevo intuito che se non sputavo il rospo non mi avrebbe lasciata in pace.
<< Fra tre giorni. >> gli risposi sbuffando e con un espressione di una che ormai si era arresa.
Chopper arrivò correndo con la faccia preoccupata facendo riunire tutti attorno a me. Ormai mi potevo aspettare di tutto e di più da loro. Ero pronta a qualsiasi cosa. Dopo un po’ l’animaletto peluchioso parlò.
<< E’ incinta? >> intervenne Rufy. Tutti lo guardarono male ed Ace lo picchiò fin quando non lo fece arrivare sul pavimento spiaccicato.
<< A quanto pare nessuno gli ha spiegato da dove vengono i bambini >> dissi con tono divertito facendo scoppiare tutti a ridere.
Dopo essersi ricomposti, calò il silenzio più assoluto.
<< Sei anemica!!!!!! >> Chopper mi urlò in faccia preoccupato con gli occhi fuori dalle orbite.
<< Calmati Chopper, lo so che sono anemica. Non è una novità! >> dissi con tono pacato facendo rilassare il tenero cervo.
Ebbi una lunga ramanzina per non aver mangiato, e una lunga discussione sul fatto che dovevo regolarmente seguire una certa alimentazione all’istante. Sbuffai varie volte ma dovevo dargli ragione. . . non potevo svenire ogni trenta secondi.
Dopo aver liquidato tutti e tutto, finalmente la cara e beata pace mi venne incontro. Uscendo fuori sul ponte della nave mi godevo la quieta, il mare, il cielo stellato e il vento tiepido prematuro per essere nei primi di marzo.
Qualcuno da dietro mi cinse i fianchi costringendomi ad appoggiarmi sul quella parete legnosa. Una voce delicata e dolce si avvicinò al mio orecchio.
<< Chiudi gli occhi. >> era un dolce ordine. Sapevo che era lui.
In quell’instante la mia mente barcollava di domande sul perché fossi qui accanto a me.
Ma un sorriso sincero si dipinse nel mio volto, quel sorriso che non vedevo e sentivo da molto tempo.
Mi sentì girare lentamente e qualcosa sulla mia testa si posò. Era il cappello di Ace. Ignara di quello che stava per succedere decisi di chiudere gli occhi nella speranza di non combinare qualche mia bravata.
Il naso di Ace accarezzava il mio dolcemente, facendomi venire i brividi lungo la schiena. Sentivo i capelli elettrizzati e il cuore sembrava essersi fermato. Avevo una mezza idea di quello che stava per succedere ma non volevo crederci.
<< Non li aprirli, capito? >> mi invitò dolcemente.
<< Ma Ace. . .>>
<< Cosa? >>
<< Sei sicuro? >>
<< Piantala! >> Il ragazzo mi sollevò portandomi vicino alla faccia.
<< Adesso puoi aprirli >>
<< . . . >>
<< Non dire nulla, lo so a cosa stai pensando. Lo so benissimo! Ma sei qui e io non posso ignorarti e rimpiangerti. Ecco. . io non sono bravo con le parole. Non voglio che tu sparisca. . . io provo qualcosa per te, ma non so spiegartelo se non sperimento questa cosa >> il ragazzo smise di parlare.
Ero ipnotizzata da quello che aveva detto. Ace ha detto che provo qualcosa per me. No scusate sto per avere un attacco di cuore. Me? Sono sicura che ha problemi di vista!
Lui era lì, fermo. Convintissimo di quello che aveva detto e di quello che sta per fare.
<< Se stai pensando che tu sia brutta o cose del genere ti lascio cadere a mare! Sono stato chiaro? >> Ace molto probabilmente aveva letto nel mio pensiero e scoppiai in una fragorosa risata contagiando pure lui.
 Dopo quella risata, ritornò serio. Io ne approfittai per osservare tutti i suoi lineamenti, gli occhi, il naso, le guance, quelle splendide lentiggini e infine arrivai ad osservare attentamente le sue labbra.
 I suoi occhi intensi fissarono i miei per un bel po’ per poi avvicinarsi sempre più a me. Si avvicinò al mio viso prendendolo con entrambi le mani, senza mai staccare il contatto visivo. Mi sorrise per poi posare le sue labbra sulle mie. Erano labbra  morbide e calde, al quale ero maledettamente attratta.  Ricambiai senza esitazione anche se non avevo la minima idea di come si baciasse.
Misi le mie braccia attorno al suo collo e con una mano giocherellavo con i suoi capelli, mentre cingevo la sua vita con le mie gambe per paura di cadere.
Il bacio si fece più passionale. Era bellissimo, lui è bellissimo!
In me una miriade di emozioni indecifrabili, non sapevo distinguerle tra di loro. Ma una cosa è certa. Lui mi vuole.
 
 
 
Angolo dell’autore:
Un salve a tutti :3 mi scuso per non aver aggiornato prima >_> ma sono piena di impegni scolastici, per non parlare che la mia fantasia sembrava che mi avesse abbandonato T.T. Ho cercato in tutti i modi di scrivere di più, perché mi sono resa conto che scrivevo cose troppo. . . come dire? Magre! Ecco è l’unico aggettivo che mi viene in mente xD Comunque non mi dilungo ancora se no mi odierete u.u (?) Ringrazio le persone che leggono e le persone che l’hanno messe tra le preferite/seguite e alla ragazza più dolce del pianeta che puntualmente mi recensisce *-* (non so se esistono i tag ma penso che lo capiresti comunque u.u ). Ultima cosa giuro XD  ho avuto seriamente problemi per scrivere “qualcosa” di romantico * si accorge di essere un antiromantica D: *. AH! Dimenticavo ero in giro per il web per i fatti miei e boom trovo un immagine che rispecchia la protagonista. Spero vi piaccia °^° 


   
 
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