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Autore: _delilahmae_    06/05/2014    1 recensioni
Alcuni dicono che non si dovrebbe scappare dai propri problemi; ma Avery Holmes e Niall Horan stanno facendo esattamente questo.
scappando dal proprio inferno quotidiano fatto di minacce e perseguitazioni si troveranno nello stesso posto: uno squallido motel dimenticato da tutto e tutti.
cos'hanno in comune una semplice ragazza in cerca di tranquillità per lei e Aimee e una superstar della band piu famosa del momento?
il destino giocherà le sue carte per farli scontrare ed incontrare.
-Attenzione questa storia contiene situazioni delicate.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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3 FIRST IMPRESSION 


Avery Holmes

Dopo ore ed ore di guida tra la notte che era nera come la pece, il serbatoio della benzina praticamente vuoto e una Slurpee presa alla passata stazione di servizio per Aimee trovai un economico "motel 6" che decisi sarebbe stata la nostra casa temporanea.
"Faremo un pigiama party?" chiese Aimee con la sua lingua blu per colpa del lecca-lecca; annuì e la tolsi dal seggiolino dell'auto mentre mi posizionavo le borse sulle spalle. Guardai la "o" in grassetto che non funzionava più nella scritta MOTEL 6 e tutte le mie paure sparirono in fretta.

Con Aimee in braccio spinsi la porta con i piedi per entrare nella hall. C'era una donna sulla cinquantina che fumava una sigaretta dietro al bancone, e non appena ci vide buttò il mozzicone nel vicino cestino.
 "Benvenuti al Motel 6" sorrise lei apertamente, mentre ci avvicinavamo al banco " spero vi troverete bene qui". 
Volevo dirle che all'inizio del mio viaggio non avrei mai pensato di arrivare qui, ma annuii educatamente senza proferir parola.
" Ne vuoi un po'?" chiese Aimee proponendo il suo lecca lecca blu alla donna che di tutta risposta rise di gusto.
"No grazie tesoro, come ti chiami?" 
"Aimee, e ho tanti anni così" rispose in tono serio alzando tre dita. Risi di gusto abbassandogli un dito, ancora una volta aveva fatto scattare più dita rispetto agli anni che aveva. Avevo spesso provato a farle imparare i numeri fino al dieci ma lei si dimenticava sempre almeno due numeri, facendo risultare ogni sforzo vano.
"Io sono Shirley e ho troppi anni per essere detti ad alta voce, qual è il nome della tua mamma?"
"Mami"
"Lei intendeva Avery, Avery Holmes" stesi la mano verso la donna che me la strinse con così tanta forza che Aimee nelle mie braccia tremò. " E siamo qui per avere una stanza"
"Quante notti starete?" chiese
"Emh..." mi morsi il labbro, non avevo pensato a questo quando ero scappata da Jake "Non lo sappiamo, non è che potrei pagare di settimana in settimana?" alzai il sopracciglio dispiaciuta come spaventata che avesse potuto rifiutare. Sapevo che se non fossi potuta stare qui, io e Aimee avremmo dovuto arrangiarci e dormire in macchina.
" Una settimana sono 42 dollari" disse lei annuendo. Scavai minuziosamente nel mio portafogli finchè non lo svuotai per pagare la stanza.
"Ecco a lei la sua chiave" affermò agitandola in aria. La afferrai sorridendo.
" La sua è la stanza 36, se va giusto dritto di là, esce fuori e si trova una scala sulla sinistra che la porterà direttamente al secondo piano, la sua stanza è la quinta a partire dal fondo"
"Avrò il letto grande?" chiese Aimee mentre io armeggiavo con il pomello della porta. Non ero mai stato in un motel, tutto ciò che sapevo era che era il piu economico in zona e questo mi bastava.
I muri erano beige chiaro e il pavimento di un'ombra blu così brutta su cui i miei occhi si fossero mai posati che stentavo a crederci.C'era un solo letto dal momento in cui avevamo affittato la stanza più economica. Le lenzuola erano dello stesso blu della moquette ma con qualche accenno di arancione. Vidi una porta che dirigeva ad una piccola stanza nell'angolo.
Ai miei occhi questa stanza assomigliava più ad una discarica di rifiuti, ma per Aimee poteva parer anche un castello.
"Mamma...tv"  urlò Aimee schiacciando casualmente dei tasti. Battei gli occhi e guardai ma non feci nulla. Poi diedi una fugace sguardo al mio telefono, erano già le 5 del mattino e io non avevo dormito per nulla. Mi sedetti accanto ad Aimee e iniziai "Ascolta, piccola, devo parlare con te di una cosa okay?" ero insicura di come persino iniziare a dirgli che suo padre non avrebbe più fatto parte della nostra vita. 
"okay" annuì lei 

Merda, sicuramente lei mi avrebbe obbedito. Avevo bisogno di tempo, tempo per capire cosa dire.

"Sai...che papà è stato un po' meschino ultimamente?ecco lui non tornerà con noi. Lui ha fatto molto male alla mamma, e io voglio tenerti al sicuro"
Aimee mi fissò per circa dieci secondi, e mi stavo preparando al tantrum. Invece mi guardò e annuì "okay mami" tornando poi a saltare sul letto.
"Dov'è il gabbiano Sally?" mi chiese la piccola alzando un sopracciglio. Cercai di focalizzare la sera prim quando lei si era addormentata con Sally vicino ma mi ero dimenticata di metterlo in borsa. Mi morsi il labbro incapace di dirle qualcosa.
Per qualsiasi altra persona non era un grande problema, solo un altro vecchio pupazzo. Ma per Aimee no, era il suo peluches preferito, non riusciva ad addormentarsi senza, era come una sorta di tranquillante.
"Tesoro..." chiusi gli occhi " Torneremo a prendere Sally fra un po' okay? ma stasera potresti abbracciare la mamma..."
E fu qui che il tantrum iniziò e realizzai che non avrei dormito un singolo battito di ciglia.






Niall Horan

Dicono che gli irlandesi nascano fortunati, ma eccomi qua, sulla strasa per Motel 6 nel mezzo del bel nulla.
Paul suggerì che per il mio pessimo comportamento avrei dovuto avre una chiamata dal capo del Modest!Management Donald O'Clearly.
Se ci fosse nel mondo qualcosa più detestabile di lui e sarei sorpreso, con la più alta voce e un attitudine da " my super sweet sixteenth"
non c'era nulla che io odiassi di più del parlare con lui.
Era tutta colpa di Donald se mi stavano spedendo nell'ignoto, colpa sua se non avevo potuto salutare i ragazzi, tutta colpa sua se mi sarei perso le ultime quattro date del nostro ultimo tour. Era come se lui avesse puntato il dito in una parte casuale della mappa e mi ci stesse spedendo senza nessun rispetto ne preavviso, forzandomi a stare lì.
Non fraintendetemi, la Florida è bella e tutto ma andare in un motel che costava 6 dollari a notte ed era conosciuto in tutti gli Stati Uniti per essere il motel più economico, non mi rendeva certamente una pasqua.
"Eccoci qua" disse Paul entrando in un parcheggio. Guardai fuori dal finestrino verso un'insegna MTEL 6  con una lettera mancante. Sospirai e presi le mie valigie e la mia chitarra per poi seguire il mio bodyguard verso la mia nuova stanza. Avevamo già preso la chiave e arrangiato il tutto in anticipo così da mantenere il segreto senza destare eventuali sospetti.
Entrai in quella stanza che non era per niente impressionante, mi tolsi subito le scarpe e guardai ai pochi ma servizievoli comfort del grande bagno e la televisione al plasma. Guardando meglio ringraziai il cielo per un letto matrimoniale e un mini frigorifero.
" Dì ai ragazzi che mi mancano tanto e che devono venirmi a trovare il prima possibile" 
"Non so se sarà possibile ma cercherò una soluzione per te Niall" disse Paul mettendosi le mani nelle tasche.
"Si si lo so... ma quanto tempo durerà? non posso stare qui imprigionato per sempre"
Niall, non lo so, per ora non ho risposte" disse toccandomi la spalla come per rassicurarmi. feci del mio meglio per sorridere, ma entrambi sapevamo che ero giù di corda.
"Okay io vado, se hai bisogno chiama quando vuoi"
E con questo Paul se ne era andato e mi aveva lasciato da solo. Odiavo la sensazione di solitudine che da un po' mi accompagnava, io ero una di quelle persone che aveva bisogno della compagnia e che quando questa non c'era si sentiva stupida.
Per il resto della giornata persi tempo facendo zapping tra i trenta canali i quali trasmettevano solo soap, televendite e se ero fortunato una partita di football. Non potevo nemmeno tweetare qualcosa ai fan per fargli sapere che ero vivo e stavo bene, qui mi accorsi quanto io fossi dioendente da twitter.

Cliccai su un link postato da ONEDIRECTION e guardai caricarsi il loading aspettando impaziente fincjè le facce dei miei quattro migliori amici non comparvero. Mi rabbuiai, quanto mi mancavano,Dio.
"Hey Niall come va?" iniziò Liam sorridendo maldestramente
"Volevamo solo dirti che ti vogliamo bene e ci manchi tanto" esclamò louis "faremo fuori chiunque ti abbia fatto male Niall" vidi Zayn dargli un buffetto sulla schiena e mi nacque un sorriso spontaneo, ecco perchè erano i miei preferiti.
"E per i fan che stanno guardando vogliamo che voi sappiate che Niall sta bene e sono sicuro sta amando i trend e tutto il supporto che gli mandate"
Harry sorrise alla telecamera con le mani dietro alla schiena come sempre.
E in pochi seconde i loro visi erano andati e io fui ricapultato nel mondo reale. Volevo richiamarli e dirgli che non stavo affatto bene, che mi trovavo in una squallida stanza di un motel praticamente morendo.
Dovevo uscire da quella stanza, ora.







okay okay okay 
scusate se sono così in ritardo ma sono stata super impegnata con lo studio e questo capitolo era un po' lunghetto e complicato; ma non demordete se siete arrivate qua poi magari (spero) avrete voglia di continuare a leggere e vi prometto che non ci metterò tantissimo a tradurre :) 
nulla in questo capitolo vediamo l'arrivo di entrambi al motel e le reazioni alle situazioni.
vediamo un Niall un po' giu di corda, come perso senza i suoi compagni. cucciolo. 
Come sempre se volte farmi sapere cosa ne pensate nelle recensioni *faccinadolce* mi farebbe molto piacere :)


xxxx
al prossimo capitolo! 


  
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