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Autore: Lachiaretta    08/05/2014    16 recensioni
Cosa sarebbe successo se dopo l'esplosione che portò via a Katniss una delle poche persone che realmente amava invece di essere salvata dalle forze della ribellione fosse stata catturata dai pacificatori. Quale sorte poteva riservare per lei il presidente Snow.
Katniss ora vive una vita tranquilla insieme alla sua nuova famiglia. Ignara di tutto ciò che era successo a Capitol City. Nessun ricordo degli Hunger Games. Della morte di Prim. Ma qualcuno non vuole rinunciare a lei e farà di tutto per ritrovarla.
DAL CAPITOLO 17: IO PEETA MELLARK PRENDO TE KATNISS EVERDEEN COME MIA LEGITTIMA SPOSA...
DAL CAPITOLO 10: mi lascio sfuggire due parole che non pensavo avrei mai potuto dire a nessuno. “TI AMO”.
Sono Katniss Everdeen, la ragazza in fiamme, e ora sto bruciando di passione e amore per il mio ragazzo del pane. Katniss Everdeen ama Peeta Mellark.
ATTENZIONE! SPOILER!!
Genere: Romantico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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13.



Mi alzo presto insieme a Peeta e lo aiuto a preparare il pane. L’impasto è ben lievitato e lui mi insegna a dare le diverse forme ad ogni tipo di pagnotta, infine passiamo alle immancabili focaccine al formaggio. Inforniamo il tutto e rimaniamo in silenzio davanti al forno caldo aspettando che si cucinino. Il dolce profumo di pane inonda la stanza facendomi venire l’acquolina in bocca. Vorrei addentare immediatamente una delle focaccine appena sfornate ma Peeta mi blocca sgridandomi perchè sono ancora troppo calde per essere mangiate. E in effetti mi scotto le dita appena ne afferro una.
Sforniamo tutto il resto del pane e a malincuore noto che i panini preparati da me sono veramente brutti. Lui cerca di trattenere inutilmente una risata, io però me ne accorgo e chiudo a fessura gli occhi sfoggiando uno dei miei sguardi truci.
“Stai forse ridendo di me?”
“No assolutamente.” Ma sta continuando a ridere tenendosi la pancia e questo fa nascere in me un insano desiderio di vendetta.
“Vediamo se ti fa ridere anche questo allora.” E prendo una manciata di farina dal sacchetto accanto a me e gliela lancio in piena faccia. Nel vederlo completamente bianco sono io a non riuscire a trattenere le risate che mi piegano a metà.
“Come hai osato? Questa me la paghi.” Mi ringhia sorridendomi malignamente e avvicinandosi al sacchetto della farina. Inizio a correre e mi riparo dall’altra parte del tavolo. Da questa posizione riesco a difendermi facilmente, se lui si sposta lo faccio anch’io, lasciando sempre tra noi la largnezza del tavolo a separarci. Ci rincorriamo così per diversi minuti finchè un colpo di tosse alle mie spalle mi distrae. Non faccio a tempo a voltarmi che Peeta corre verso di me e mi stringe con il braccio libero ricoprendomi la testa di farina.
“Presaaaa.” Esulta vittorioso, mentre io cerco con tutte le mie forze di liberarmi dalla sua stretta scalciando l’aria.
“DISTURBO.” Una voce stridula mi ricorda che avevo sentito entrare qualcuno. Io mi blocco e alzo la testa cercando di vedere oltre la coltre di farina che ci circonda. Se non fossi già completamente bianca potrebbero vedermi sbiancare alla vista di Delly.
“No, assolutamente no.” Le risponde Peeta sorridendo ma senza lasciare la sua presa attorno alla mia vita. Questo gesto non sfugge né a me né a lei e sono sicura che le dà tanto fastidio quanto rende felice me. Istintivamente abbasso la mano e con la punta delle dita traccio una linea immaginaria dal polso al suo gomito, crogiolandomi nel suo abbraccio. Gli occhi di lei che seguono seri ogni mio movimento, credo che non le faccia per niente piacere.
“Avevi bisogno di qualcosa?” Le chiedo sorridendole vittoriosa.
“Si, sono venuta prendere il pane per la colazione. È pronto?”
“Si, l’abbiamo sfornato da poco.” Le risponde Peeta lasciandomi e spostandosi verso il banco dove abbiamo messo il pane a riposare. La sua lontananza mi fa venire i brividi, vorrei poter rimanere abbracciato a lui per sempre.
Le prepara un sacchetto con quattro panini e glielo consegna. Lei però non accenna ad andarsene.
“Dobbiamo preparare la radura per stasera. Vieni a darci una mano?” Chiede scandendo accuratamente il verbo al singolare, come se ci fossero dubbi che il suo invito fosse rivolto solo a lui. Vorrei cacciarla fuori a calci ma tengo troppo alla festa di Sandy per rovinare questa giornata. “Certo vi aiuteremo molto volentieri.” Rispondo al posto di Peeta. Lui però si passa una mano tra i capelli smuovendo una nuvola di farina. “In verità io dovrei preparare la torta, quindi non contate su di me per oggi.” Poi si volta verso di me indicandomi. “Ma Katniss tu puoi andare.” Mi pento immediatamente di non essere rimasta in silenzio.
Io e Delly ci guardiamo per qualche istante negli occhi, entrambe scontente del finale della conversazione, ma nessuna delle due vuole deludere il ragazzo del pane.
“Ok.” Il tono della sua voce è totalmente freddo. “Porto il pane a casa e andiamo alla radura.”
“Va bene”. Le rispondo altrettanto freddamente. “Credo però sia meglio che io faccia una doccia prima. Tu vai, io ti raggiungo.” Le dico cercando di togliere un po’ di farina dalla maglietta. “Lo credo bene.” Ride Peeta.
Sto per salire al piano di sopra quando mi rendo conto che Delly mi sta guardando sconvolta e ricordo che nessuno sa che io mi sono praticamente trasferita da lui. Secondo lui sarebbe sconveniente ora che abbiamo detto a tutto che in realtà non siamo sposati. Fortunatamente vicino alla scala c’è il banco su cui abbiamo poggiato le focaccine al formaggio e mi ci fiondo sopra afferrandone due e avvolgendone in un tovagliolo. “Bene, io torno alla mia camera allora. Grazie mille e ci vediamo più tardi.” Dico rivolta a Peeta salutandolo tristemente. “Si a dopo Peeta. Più tardi passo a vedere come procede la torta.” Strilla Delly e gli scocca un bacio sulla guancia. Mi giro su me stessa dando loro le spalle ed esco dalla panetteria per evitare di afferrare un coltello e farle vedere quanto la mia mira sia migliorata dopo due arene e un duro addestramento nel distretto 13.
Dopo una lunga doccia per togliere dai miei capelli ogni granello di farine infilo un paio di pantaloncini corti e la maglia nera aderente che indossavo quando Peeta è venuto a salvarmi. Almeno questa è della mia taglia. Trottello fino alla radura e vi trovo già all’opera Thom e Finnick, intenti ad appendere decine di lanterne agli alberi.
“Buongiorno ragazzi.” “Oh finalmente Katniss, ti stavo dando di nuovo per dispersa?” Mi risponde Finnick ridendo. “Dispersa?”. “Beh non ti sei fatta vedere in giro questi giorni. Ero preoccupato, finchè non ho notato anche l’assenza di un certo fornaio. Immagino che non fosse solo una coincidenza.” “FINNICK!” La voce di Annie rimbomba nella radura. Mi viene incontro con il suo bellissimo pancione e mi abbraccia calorosamente. “Non ascoltarlo. Giuro che se non la smette di farvi domande stanotte lo faccio dormire sul tappetino del bagno.” Non posso fare a meno di scoppiare a ridere. “Ok, ok. La lascio stare. Pensate voi alle candele?” “Ok.” Rispondiamo all’unisono prendendole dallo scatolone.
Dopo quasi un’ora ci raggiunge anche Delly. Saluta tutti calorosamente, tranne me, e si siede su una panchina iniziando a impartire ordini a tutti. D’istinto le chiedo se non abbia una commissione da assegnare a sé stessa ma lei alza le spalle sostenendo che il suo compito è quello di coordinarci. Dopo quasi quattro ore siamo decisamente a buon punto e veniamo raggiunti da Peeta con un vassoio carico di panini farciti per noi. Finnick salta giù dalla scala esultando alla vista del pranzo. “Grande Peeta. Che fame!”
Ci sediamo tutti in terra attorno al vassoio. Ovviamente Delly si fionda accanto a Peeta mentre io invece opto per sedermi tra Annie e Thom. Afferro un panino e do un paio di morsi ma ormai mi è passata la fame. Percepisco lo sguardo di Peeta fisso su di me ma lo ignoro. Stacco alcuni pezzi di mollica e li lancio a due ghiandaie appollaiate poco lontane da noi.
Appena tutti terminano il proprio pasto Peeta si alza e raccoglie il vassoio vuoto. Mi sta fissando e so che è triste a causa del mio comportamento ma non riesco ad agire diversamente. Dopo passerò da lui per scusarmi e farmi perdonare.
“Io allora torno in panetteria. La torta è quasi pronta, devo preparare le decorazioni di pasta di zucchero adesso.” “Oh che bello.” Strilla Delly euforica. “Vengo con te. Mi piace fare le decorazione. Sarà come nel tredici quando abbiamo preparato insieme la torta per il matrimonio.” Queste parole mi lasciano a bocca aperta. Sapevo che in quel periodo stavano spesso insieme ma non così tanto. Peeta sta guardando ancora me che mi giro andando a sedermi accanto ad Annie. Con la coda dell’occhio lo vedo annuire a Delly e allontanarsi con lei appesa al braccio.

A metà pomeriggio Annie è troppo stanca per continuare a stare nella radura e io mi offro per accompagnarla a casa mentre gli altri finiscono le poche cose rimaste da fare.
“Tu cosa pensi di mettere questa sera?” Mi domanda dal nulla. Per quanto la maternità l’abbia migliorata rimane sempre molto strana. “Non lo so. Cioè non ho molto da mettere.” Le rispondo facendo spallucce. “Potrei restituirti l’abito che mi hai prestato per il matrimonio.” Ricordo perfettamente quell’abito, uno di quelli disegnati da Cinna per me per il Tour della Vittoria, precisamente per il distretto 4. “No. Annie. Mettilo tu.” La incito, in fondo l’ho dato a lei. “Ma stai scherzando? Non ci entrerei più. E poi l’abito è tuo.” Risponde ridendo indicando il ventre rigonfio. In effetti non è più magra come un tempo. Entriamo in casa loro e mi consegna l’abito. Per un istante abbraccio l’idea di metterlo alla festa poi penso alla povera Sandy e che oggi è il suo giorno. Nemmeno lei saprà cosa indossare. “E se lo mettesse Sandy?” Le domando senza togliere lo sguardo dalla meravigliosa stoffa. Anche solo sfiorarlo mi riporta alla mente il mio stilista e il dolore per averlo perso.
“Sei sicura?” “Si. Non saprà cosa mettere ed oggi è il suo compleanno. Voglio che sia meravigliosa.” Annie è estasiata dalla mia idea, mette l’abito in una busta e usciamo contentissime verso la casa di Sandy. La troviamo seduta in giardino a leggere un libro. “Tanti auguri.” Urliamo in coro. “Ragazze, grazie. Che gentili.” Ci avviciniamo a lei e le baciamo le guance. “Cosa fate qui. Pensavo che non avrei visto nessuno prima di sera. Thom mi ha obbligata a non oltrepassare i confini di casa mia.” Ci confida ridendo. “Noi siamo venute per portarti un regalo.” Ci guarda strabuzzando gli occhi“Un regalo? Non dovevate.” Le sue guancie si imporporano per l’imbarazzo.” “Oh si che dovevamo.” Le dice Annie porgendole il sacchetto che teneva stretto alla mano. Sandy guarda all’interno senza capire di cosa si tratti finchè non decide di estrarre la stoffa. “No, io non posso accettarlo. È tuo.” E cerca di restituire l’abito ad Annie. “In verità è suo, me lo aveva solo prestato.” Le risponde indicandomi. A queste parole Sandy porge l’abito verso di me. Io alzo le mani per respingerla. “No, io voglio che lo abbia tu. È la tua festa e voglio che tu sia stupenda.” Gli occhi di Sandy si riempiono di lacrime. “Grazie. Non sapete quanto mi state rendendo felice.” La abbracciamo entrambe e le baciamo ognuna una guancia. “Sarai stupenda” Le sussurra ad un orecchio Annie.
Lasciamo Sandy a prepararsi mentre noi torniamo verso le nostre case ed io decido di andare a salutare mia madre.
“Katniss cara, com’è andata ieri sera?” “Bene, molto bene. Grazie.” Le rispondo sorridendole imbarazzata. Lei mi scruta pensierosa prima di decidersi a parlare di nuovo. “C’è qualcosa che ti turba tesoro?” Ma perché riesce a leggermi dentro. Sono veramente un libro aperto?
“Sai che questa sera abbiamo organizzato una festa per il compleanno di Sandy?”
“Si e credo che abbiate avuto un’idea fantastica. E quindi? Non vuoi andarci per caso?”
“No, no. Io voglio andarci ma..” Non trovo le parole, mi sento così infantile e superficiale in questo momento.
“Ma?” Mi incita lei a continuare.
“Ma non ho niente da mettere. E mi piacerebbe essere bella, per Peeta.” Preferisco non raccontarle della mia gelosia verso le attenzioni di Delly e che sono sicura che lei indosserà un vestito stupendo. “Se solo mi fosse rimasto qualche vestito di Cinna.” Ammetto amaramente guardando il pavimento sotto i miei piedi.
“Potevi dirlo subito che era questo il problema.” Mi dice ridendo. Mi prende per mano e mi conduce all’interno di una camera vuota, davanti ad un grande armadio. Apre una delle ante e mi indica in contenuto ricolmo di vestiti. “Quando siamo andati via dal rifugio io e Haymitch abbiamo preso anche tutte le tue cose, pensando che prima o poi ti sarebbero potute servire.” Rimango incantata di fronte alle decine di abiti scintillanti. C’è tutto. Tutto quello che avevo portato al 13, compreso il piccolo paracadute con all’interno la spillatrice, il medaglione e la perla nera donatami da Peeta sulla spiaggia. Sento il mio cuore traboccare di gioia.
“Non credevo ci tenessi così tanto, i vestiti non ti avevano mai interessato molto. Altrimenti te li avrei dati immediatamente.” La stringo forte per ringraziarla e lei ricambia il mio abbraccio. “Mi aiuteresti a sceglierne uno?”


POV PEETA.
“Sandy sei fantastica.” La vedo arrivare nella radura fasciata nel suo fantastico abito color mare. Il suo abito mi sembra familiare ma alcuni ricordi non sono ancora del tutto chiari nella mia mente. “Se non amassi tremendamente mia moglie potrei sposare anche te.” Urla Finnick facendola arrossire violentemente prima di essere colpito in pieno stomaco dal gomito di Annie.
Le auguriamo tutti insieme buon compleanno. La radura è ricolma di persone tutti vestiti al meglio. Alcuni figli di mercanti, alcuni ragazzi del giacimento e altri del 13. Ma adesso siamo tutti uguali. Thom fa partire la musica e si fionda su Sandy pretendendo il primo ballo. Mi guardo intorno alla ricerca di Katniss ma non deve essere ancora arrivata. Mi avvio verso l’ingresso del villaggio per andare a chiamarla ma vengo bloccato dal braccio di Delly.
“Dove pensi di andare? Tu ora balli con me.” Mi dice trascinandomi verso la pista. “Ma io veramente stavo..” Cerco di dirle ma lei mi interrompe prima che io possa finire la mia frase. “Non si discute! Balliamo!” E mi butta le mani al collo. Sono senza via d’uscita.
Finita la canzone cerco di sfuggirle ma lei non mi lascia andare costringendomi a rimanere accanto a lei. “Era da molto che non stavamo insieme come oggi. Mi sei mancato” Sospiro profondamente. “Delly ti ho già spiegato che …” Inizio il discorso ma vengo interrotto da alcuni schiamazzi e fischi. Entrambi ci voltiamo in quella direzione e la faccia di Delly diventa bianca come un lenzuolo appena riesce a vedere la causa di tanta euforia mentre io non posso fare a meno di arrossire leggermente. Lascio Delly da sola nella pista da ballo e mi avvicino a grandi passi verso quella visione celestiale.
È Katniss. I capelli sciolti le ricadono in morbide onde sulle spalle. Indosso un abito rosso molto corto che lascia esposte le sue bellissime gambe, le maniche lunghe trasparenti decorate con centinaia di gioielli che riflettono le luci delle candele facendola risplendere. Mi faccio spazio prepotentemente in mezzo alla decina di ragazzi che l’hanno accerchiata fino a raggiungerla. Credo che il mio cuore abbia saltato un battito appena i miei occhi si posano sui suoi. È bellissima. “Mi dispiace ragazzi, lei ora balla con me.” Le prendo la mano e la porto al centro della pista da ballo e la stringo a me muovendoci a tempo di musica.
“Sei bellissima.” Le sussurro all’orecchio prima di baciarle la guancia diventata rossa per il mio improvviso complimento.
Entrambi ignoriamo Delly che è ancora bloccata dove l’ho lasciata per raggiungere Katniss e ci guarda con così tanto odio da terrorizzare chiunque le passi vicino. So che si vendicherà ma adesso non mi importa.



ANGOLO AUTRICE.
Ciaooo.. Vi sono mancata??? Ecco il nuovo capitolo. Spero vi piaccia tanto quanto i precedenti. Ricevere così tante recensioni positive mi riempie di gioia.. spero che ce ne siano altrettante, anzi di più!!
Ringrazio ancora ovviamente chi ha recensito fino a questo capitolo per le belle parole ma anche chi mi sta seguento o mi ha aggiunto ai propri preferiti, e i miei lettori silenziosi per il tempo che mi dedicate.
Siete fantastici.

Passiamo alle confessioni, l'abito finale di Katniss l'ho all'incirca copiato da un'altra fic. Non mi ricordo quale però :( Ne leggo tantissime. In realtà non volevo copiare ma è che era descritto talmente bene che mi è rimasto nella testa. E ho deciso di riportarlo. Se ricordassi il nome dell'autrice la citerei, quindi chi può essermi d'aiuto non esiti a contattarmi.


Detto questo vi anticipo che nel prossimo capitolo verrà svelato un piccolo segreto che turberà un po' la nostra Katniss.

Al prossimo capitolo.
Vi abbraccio tutti/e
Lachiaretta
   
 
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