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Autore: TheJanitor    08/05/2014    1 recensioni
Erica è una giovanissima senzavoce, ha compiuto qualcosa di terribile e il segreto che custodisce rende la sua vita priva di parole una muta minaccia quotidiana. Alla 74esima edizione degli Hunger Games viene affidata agli alloggi dei tributi del distretto 12 e il suo destino si incrocia brevemente con Katniss Everdeen, futura vincitrice dei giochi e icona di una ribellione che Erica non ha mai potuto iniziare.
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Senza-voce
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando raggiunge l'hovercraft atterrato sul tetto, ancora coperta solo dell'accappatoio che le avvolge il corpo, molte altre senzavoce si stanno preparando. All'interno c'è un silenzio irreale interrotto qualche volta da fruscii e dal rumore degli asciugacapelli. Erica sospira: un giorno si riuscirà a smettere di avere malinconia della sua e delle altre voci?  Trascina la sua valigia in un angolo e si avvicina ad una ragazza minuta che si occupa dei capelli. Lei la fa accomodare e in venti minuti le sistema i capelli corti con alcune forcine. In tutto questo tempo, Erica percepisce chiaramente l'imbarazzo della ragazza: deve essere nuova,perché ciascun senzavoce che sia in questa condizione da più di una settimana smette di provare imbarazzo per concentrarsi sulla monotonia dei giorni muti. Quando finisce, la "parrucchiera" le posa le mani sulle spalle e la guarda negli occhi attraverso lo specchio con grande malinconia, anche se le sue labbra sono curvate all'insù. Erica vorrebbe urlarle che sa cosa si prova, di tenere duro e di non vergognarsi mai per qualunque cosa lei abbia fatto. Ovviamente non può dirle niente di tutto questo, allora si alza in fretta e si sposta nella postazione del trucco, sprofondando nella poltrona.
Un'ora dopo si ritrova nell'appartamento affidato al 12 a sistemare le camere dei due tributi insieme ad altri due senzavoce . Scopre che si chiamano Lucia e Josh poiché portano una targhetta con il nome,in quanto domestici e servitori dei tributi per una settimana; stringe loro la mano indicando il suo cartellino, cercando di essere naturale e di far sembrare quella presentazione "normale".
Non appena finiscono di pulire l'enorme cucina a vista, risuona in tutta la casa l'inno di Panem e i tre  corrono verso il megaschermo del soggiorno, sul quale lampeggia già il sigillo di Capital City. Erica, vedendolo,ha la solita fitta al cuore, ma ormai è brava a nascondere questa sua reazione. A inno concluso, scorrono veloci le immagini dei vincitori degli anni passati. La senzavoce chiude gli occhi per non vedere. Quando si costringe a riaprirli, è la faccia del presidente Snow ad occupare lo schermo. Un'altra fitta.
«Cari cittadini, benvenuti alla 74esima edizione dei giochi!» fa una pausa solenne e poi riprende:«ventiquattro tributi si sfideranno fino alla morte, come ogni anno, in memoria  della Grande Guerra...»
Quando comincia a ricordare la gloria della capitale, Erica smette di ascoltare e si concentra  su una macchiolina del muro immacolato. I suoi occhi tornano a posarsi sullo schermo solo nel momento in cui cominciano a scorrere sullo schermo i volti dei nuovi tributi. Trattiene il respiro fino al distretto cinque, il suo vecchio distretto: i volti del ragazzo e della ragazza che parteciperanno ai giochi sono molto diversi l'uno dall'altro. Per prima cosa, come sempre, Erica nota gli occhi. Quelli del ragazzo sono persi, tristi, di un nero cupo: non durerà a lungo nell'arena. Al contrario, quelli della ragazza sono vispi, furbi e sembrano attenti ad ogni cosa.Ha i capelli rossi come li portava sua madre,un dato fenomenico  tipico del distretto 5. Per impedire ai ricordi di impossessarsi di lei, torna a concentrarsi su i volti, alcuni sicuri e altri terrorizzati dei tributi. Il 12 è l'ultimo distretto: uno a fianco all'altro, i ragazzi del dodici sono entrambi accomunati da una luce negli occhi che Erica non riesce ad identificare. Katniss, questo è il nome della ragazza, porta una lunga treccia bruna sulle spalle e conserva per le telecamere un'espressione dura e quasi triste, ma non impaurita. Il tributo maschio invece ha un viso stranamente paffuto per essere del 12 e ha gli angoli della bocca piegati leggermente verso l'interno, neanche lui sembra aver paura.
La senzavoce ha un moto di compassione per loro: non avere paura, per i distretti dopo il 10,è quantomeno da ingenui.
Dopo la presentazione riappare il sigillo di Capital city e lo schermo diventa di nuovo nero. Erica si tocca il braccio nel punto in cui le è stato inserito il localizzatore quando è stata catturata e...trasformata, quattro anni fa. Ricorda che quando era ancora sotto effetto di sedativi, dopo l'operazione, ha sentito dire da qualcuno che era stata la più giovane ad essere stata privata del diritto di parola nella storia.
E' ancora persa nei suoi pensieri quando sente il rumore dell'ascensore che arriva e il lacchè aprire la porta dell'appartamento: Sono arrivati. 
  
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