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Autore: ShawnArms    10/05/2014    4 recensioni
Hermione sorrise.
- E vuoi tu Hermione Jean Granger prendere Harry James Potter come tuo sposo?
- Lo voglio.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Come d'incanto'
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Era il momento di sapere la verità. Come avrebbe reagito?

Male di sicuro, sono un completo disastro.

Ron si era appena materializzato in un vicolo di fianco al ristorante, le luci del locale illuminavano il piccolo marciapiede che costeggiava la strada.

Era una nottata bellissima: ogni tanto una piccola onda che increspava il mare color cobalto dissipava il riflesso della luna e delle innumerevoli stelle che avevano da poco fatto capolino.

Il ragazzo si avvicinò al piccolo ristorante dal cui interno veniva un modesto chiacchierio. Una mano scattò nei capelli rossi del giovane, gli occhi azzurri cercavano la ragazza.

Dai, non è difficile da trovare. Hai mai visto qualcuna con una chioma come sua?

Non c'era da nessuna parte: ogni tanto qualcuno coglieva il suo sguardo e lo guardava male. Senza preavviso qualcuno gli toccò con delicatezza la spalla; Ron sussultò.

- Mi stavi cercando? - una ragazza con voce sognante gli fece una carezza sulla guancia.

- No, aspettavo Mago Merlino - ironizzò lui- chi vuoi che stessi aspettando?

- Stasera siamo spiritosi. Hey sei sudato, cosa ti è successo?

Ron si limitò a scuotere la testa, i capelli rossi che gli svolazzavano ribelli vicino alle orecchie. Luna stinse il rosso in un forte abbraccio:

- Sono contenta che tu mi abbia scelto come spalla per il tuo appuntamento, non vedo l'ora di conoscere chi ti ha stregato. - gli sussurrò facendolo rabbrividire.

Brava tesoro, hai abboccato. Dopotutto servono a qualcosa quegli show che mi capita di vedere su MTV.

La ragazza lo prese sottobraccio e poco dopo, si ritrovarono seduti a un tavolo. Il locale era molto carino: una quarantina di tavoli erano disposti in cinque file ordinate, un enorme lampadario illuminava il salone. Un vecchio jukebox impolverato era sistemato in un angolo e alcuni ragazzini si stavano dilettando a capirne il funzionamento.

I tavoli erano apparecchiati con una candida tovaglia di lino bianco, alcuni piatti di ceramica bordati d'oro e scintillanti bicchieri di cristallo, due menù vermigli erano posati sotto la bottiglia di champagne.

Ogni volta che un cameriere entrava o usciva dalla cucina, un profumo idilliaco faceva girare la testa a tutti i presenti.

La ragazza era vestita elegantemente: un morbido abito color crema le scendeva delicatamente lungo i fianchi, i capelli lungi erano stati raccolti in un morbido nodo sopra la testa e dai lobi le pendevano due insoliti orecchini. Insoliti per lei. Due normalissimi cerchi di bronzo.

Luna se li era messi per fare bella figura e per incantare Ron, lo sapeva bene anche lei che spesso le persone non apprezzavano il suo solito abbigliamento.

Voleva tanto diventare la sua ragazza ma lui non aveva ancora preso in considerazione l'argomento.

Ron sbrigati a inchinarti o potresti finire male!

Sotto la tovaglia, le sue lunghe gambe erano accavallate e i preziosi sandali col tacco slanciavano i suoi piccoli piedi.

- Emh Ron, a che ora sarebbe dovuta venire questa ragazza? Mi sta venendo una certa fame - chiese lei con indifferenza.

- Tra poco sarà qui, non ti preoccupare.

Al ragazzo tremavano le mani dalle lunghe dita : quanto ancora sarebbe durata la sua farsa?

Ti prego resisti ancora un po', devo prima trovare il coraggio.

Alle otto e mezza Ron si fece avanti, e per l'ansia, una goccia di sudore gli inumidì la maglietta. La ragazza di fronte a lui stava smangiucchiando svogliatamente un pezzetto di pane, lo sguardo perso nel vuoto.

- Luna, ti devo confessare una cosa. - disse lui esitante. Lei si spostò una ciocca di capelli.

- Spara, sono tutta orecchie.

Forse ci siamo

Un bel respiro.

- Stasera non doveva venire nessuna ragazza - doveva scegliere attentamente le parole con cui esprimersi.

- Ah no? E per quale motivo siamo qui allora? - lei si drizzò sulla sedia, molto interessata.

- Ecco vedi ... ci conosciamo da tanto tempo, abbiamo passato momenti belli e brutti. Forse non mi rivolgerai più la parola dopo di quello che sto per dirti.

- Dove vuoi arrivare? ...

- Luna ... - Ron si alzò e s'inginocchiò davanti alla ragazza. Molte persone, incuriosite si voltarono. - vuoi essere la mia ragazza? - pronunciò quelle ultime parole sottovoce.

Evviva! Oh per la barba di merlino, è tutto vero, non sto sognando!

Si mise una mano nei jeans, afferrò la piccola scatoletta di velluto blu che aveva premuto per ore contro la sua coscia, e finalmente, la diede alla ragazza.

Luna lo aprì lentamente facendo scintillare l'anello illuminato dalla luce del lampadario. I suoi occhi grigi si riempirono di calde lacrime.

- No, per favore non piangere! Ho sbagliato, scusa. - il ragazzo si rattristò.

- Ma che vai farneticando stupido idiota! Lo voglio con tutto il cuore. - Luna s'infilò l'anello al dito e con uno slancio si appoggiò sulle labbra dell'altro.

Un bacio lungo e desiderato da molto, con un sorriso prepotente che si allargava sulle labbra di entrambi. Le mani del rosso le cinsero la vita mentre uno scrosciante applauso si levò dai tavoli vicini.

Senza nemmeno cenare, uscirono dal ristorante e si materializzarono a casa di Ron, corsero in camera e ansanti, cominciarono a spogliarsi.

Lei, sensualmente si buttò sul letto, Ron la raggiunse. Si abbracciarono a lungo, le mani dei due rapide e delicate.

Ron cominciò a baciare la ragazza; i muscoli sottocutanei si tendevano al solo sfiorare del ragazzo.

Piano piano Ron scese lungo i fianchi della ragazza, per poi risalire. Le cosce sode e lisce, i fianchi arrotondati e il seno profumato.

- Mi devo ricredere, tu si che sai come toccare qualcuno, sia fuori sia dentro - disse lei ridendo dolcemente.

Quella fu una notte indimenticabile e nessuno dei due poteva, una volta addormentati, sapere che dentro il ventre della ragazza qualcosa di incredibilmente speciale aveva appena iniziato a esistere.

***

- Quindi? Che cosa dice? Oh dai piccola non sto più nella pelle! Sei incinta? Dimmi di sì. - un ragazzo incredibilmente eccitato stava bussando alla porta del bagno, dove poco prima era entrata sua moglie.

Era su di giri dal momento in cui la giovane donna era andata in farmacia.

- Mi dispiace, non è positivo neanche 'sta volta - Hermione singhiozzava seduta sul water.

- Hai controllato bene quanto ci vuole?

- Certo ... - un singhiozzo più forte degli altri.

Era da mesi che ci provavano ma ancora nessuna pancia si era gonfiata. Il medico aveva detto che era a causa dello stress.

- Non si preoccupi signorina Granger, lei è perfettamente in grado di procreare, l'unico consiglio che posso dare a lei e a vostro marito è: rilassatevi.

Questo era quello che un ginecologo aveva risposto a due agitati e ultra stressati neo sposini.

Harry entrò e andò dalla ragazza; I capelli mossi le ricadevano sul viso, gli occhi castani erano bagnati di lacrime per il test negativo appoggiato vicino al lavandino.

Il ragazzo scostò i capelli dal viso della moglie, sorrise e si sedette per guardarla in faccia.

- Se questo bambino ...

- O bambina - lo corresse piatta.

- Comunque, se questo bambino non vuole arrivare, significa che deve essere davvero unico e pretende di essere concepito in modo speciale. - un ghigno gli increspò le labbra

- Uffa, ma tu pensi solo al sesso - sbuffò lei.

Il ragazzo si alzò e strinse la moglie in un abbraccio, che però tenne le braccia aderenti al corpo.

- Vedrai, alla fine ce la faremo. - Harry stava facendo di tutto per tirare su il morale a una depressa e sconsolata Hermione.

- Ti amo - disse gettandogli le braccia al collo.

- Lo so

I due uscirono dal bagno e andarono in cucina per preparare la cena.

Hermione, suo malgrado, non si era accorta di quello che c'era scritto sulla confezione : " Questo test richiede sette minuti".

Infatti, da qualche parte vicino al lavandino, una sottile linea viola si aggiungeva a quella già presente sul display di un test apparentemente negativo.

Poche settimane dopo ...

Harry e Hermione erano al supermercato. Lui era molto agitato e un peso gravava sul suo stomaco; accidenti alla sua stupida vescica, non sarebbe mai dovuto tornare in bagno.

Altro che fortuna, come gli aveva detto il suo migliore amico, quello era un bel problema. Hermione gli stava raccontando quello che le sue amiche le avevano detto.

La sua testa pero, era tra le candide nuvole che quella mattina avevano coperto il cielo.

Inizio Flash-Back

- Gianduiotta mi scuseresti un attimo? Mi sta scoppiando la vescica.

- Vai, prima che io debba asciugare la pozza.

Harry corse in bagno e poco dopo un grande sollievo lo invase. Per puro caso il suo sguardo fu catturato dalla scatola che Hermione aveva frettolosamente aperto, curioso, la prese e iniziò a rigirarsela tra le mani.

Mentre stava leggendo le raccapriccianti scritte in piccolo su un lato, notò che all'interno c'erano ancora le istruzioni, che, una volta lette, lo fecero quasi cadere nel cesso.

Due linee. DUE LINEE.

Cazzoooo!! È positivo. Oh mio dio, diventerò papààààààà!!!

Evidentemente quella distratta non le aveva nemmeno letto quelle sacrosante istruzioni. : sette maledetti minuti, non i soliti cinque.

Quando però tornò in cucina, il panico lo invase.

Che faccio? Glielo dico? Sarei il primo marito che dice alla moglie di essere incinta, devo chiedere a Ron.

Quando glielo disse l'altro cacciò un' urlo tremendo; non ci poteva credere, nemmeno dopo aver ascoltato il racconto dell'amico.

- Harry, ti rendi conto della sorpresa che puoi farle? Sarebbe una scena da immortalare! - esclamò Ron saltellando da un piede all'altro.

- Spiritoso

Harry aveva deciso di starsene zitto, di aspettare che Hermione prendesse un altro test che scoprisse da sola la verità. Ovviamente non era andata così, Hermione non era più andata in farmacia, aveva deciso che quell'argomento sarebbe passato in secondo piano.

Ed eccolo lì insieme ad Hermione, rinchiuso in un negozio di Zara. La ragazza si stava provando un paio di pantaloni.

- Che strano! Di solito la S mi va bene. Che abbiano cambiato modo di numerare le taglie? - gli chiese perplessa.

Merda, adesso si farà delle domande. Non ti preoccupare Harry, annuisci con noncuranza.

- Molto probabile - rispose lui convinto.

- Chiedo a una commessa ...

Nooooooo!!!!

- Ma no non è necessario- sprofondò nel panico più totale ma era troppo tardi.

- Scusi! Adesso mi stavo provando i vostri pantaloni e volevo chiederle se avete cambiato il sistema di numerazione della taglie.

- No, sono ancora quelle di prima. Non vorrei essere sgarbata ma non è che ha messo su qualche etto?

- Eh sì, dev'essere proprio così - rispose Hermione imbarazzata.

Harry sapeva che in quel periodo la moglie stava seguendo una dieta dimagrante quindi era logicamente impossibile che fosse ingrassata.

- Ma cosa mi sta succedendo? Faccio la dieta e ingrasso. Sono orribile.- la ragazza cominciò a singhiozzare.

Il guaio è fatto, devo dirglielo.

- Tesoro, non sei grassa perché la dieta funziona al contrario, ma perché ... - Harry prese un bel respiro, lei lo fissava con il fiato sospeso - perché sei incinta!

Silenzio: la ragazza aveva le labbra che formavano una "o" perfetta e tutto sullo suo viso mostrava un incredibile e crescente stupore. Dopo pochi istanti, una valanga di emozioni si riversò addosso a uno sfortunato, e rassegnato, ragazzo con i capelli corvini

- Oh mio dio, sono incinta! Non è possibile. Da quanto e soprattutto, COME LO SAI? - esclamò lei sconvolta.

- Lo so da quando hai fatto l'ultimo test. - cominciò a spiegarle com'era successo.

- E tu non me l'hai detto? Stupido idiota! - rabbia - ed io che non me ne sono accorta! Adesso sarò obbligata a comprare vestiti premaman! - rassegnazione

- Sono già una pessima madre! Non mi sono nemmeno accorta che porto in grembo nostro figlio! - tristezza e poi ... - Sono incinta! Avremo un figlio! O una bellissima figlia! - felicità.

La ragazza si gettò tra le braccia di Harry e cominciò a piangere per un motivo imprecisato.

Maledetti ormoni! Che cosa avete fatto a Hermione!

 
   
 
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