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Autore: NekoKya    11/05/2014    4 recensioni
Sakura Haruno è riuscita a mettere da parte l'orgoglio e sposarsi con l'unico baka in grado di renderla felice.
La storia narra le vicende di una famiglia particolare e un po' comica, la loro.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sakura
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Oggi è la festa della mamma, e come ogni anno ho invitato i miei a pranzo per festeggiare.
Inizialmente non volevo celebrare questa festa, perché infondo tu non hai più i genitori… non li hai mai conosciuti.
Ma dopo tante litigate ho ceduto e abbiamo finito per festeggiarla.
-Sakura-chan auguri! … ma come fai a svegliarti così presto’ttebayo- è con un sonoro sbadiglio che fai la tua entrata in cucina.
-Grazie dormiglione, dai sono appena le nove di mattina… i bambini dormono ancora?- chiedo dandoti un veloce bacio sulle labbra per poi aprire il frigo e tirare fuori una parte degli ingredienti per la torta.
-Sì, ieri sera ammetto che gli ho fatto fare tardi.. ma sai che quando tu vai a cena con le tue amiche e mi lasci solo con loro non riesco mai a fare il padre autoritario- ti giustifichi abbozzando un sorriso.
-Quanto tardi?- chiedo con un sospiro prendendo due bacinelle dalla mensola.
-Diciamo tra la una di notte…- ti mando un occhiataccia –e le tre?- ti gratti la testa mentre rifletti sull’orario.
-Così tardi?!- prendo la panna e la verso in una bacinella –perché non ti sei trasformato nell’uomo nero e non li hai mandati a letto? Sai che quel trucco funziona sempre…- sbuffo.
-Lo so ma mi stavano appiccicati, non potevo nascondermi per trasformarmi… avrebbero capito che ero io’ttebayo- ti avvicini e mi osservi mentre monto la panna.
-D’accordo ma… allora avresti dovuto dirgli che se entro le dieci non erano a letto i mostri dell’armadio sarebbero usciti per papparseli- tenti di prendere un po’ di panna –oppure che le streghe dopo la mezzanotte se vedono un bambino in piedi lo vanno a prendere per portarselo via…- ti blocco il dito prima che finisca maciullato insieme alla panna.
-Non sono creativo come te’ttebayo- sospiri.
-Non è questione di creatività… devi saperli spaventare se non riesci a farti rispettare- metto la panna in frigo.
-Mi dispiace tanto… però guarda il lato positivo non sono alzati e quindi non ti rovinano la preparazione della torta cercando di mangiarsi tutto l’impasto!- riempio la bacinella d’acqua.
-Sì, ma in compenso ci sei tu…- sussurrò divertita dalla tua espressione contrariata.
-Ma io sono un adulto!- metti il broncio.
-Certo, un vero adulto- ridacchio mentre mescolo la polvere della crema con l’acqua.
-Che torta prepari?- chiedi leccandoti le labbra.
-Una specie di torta alla vaniglia… quest’anno ho deciso di comprare una confezione di Pan di Spagna, tre strati per la precisione… - cercò di non far arrivare la tua mano alla scodella.
-Buona, anche se in pratica non la prepari tu’ttebayo- ritiri la mano.
-Beh, dammi tregua… pensavo che i bambini sarebbero venuti a papparsi l’impasto… invece è arrivato un orso- tolgo la panna dal frigo.
-Chi?- chiedi ingenuamente.
-Mio marito- ti do un bacio sulla guancia.
-Spiritosa- incroci le braccia al petto.
-Spero solo di aver preso le dosi giuste- rifletto ad alta voce mentre finisco di mescolare la crema alla vaniglia.
-Quando arrivano i tuoi?- chiedi abbracciandomi da dietro.
-A mezzogiorno… ma non temere, se stai pensando al pranzo mi sono già portata avanti stamattina, per cambiare un po’ il menù ho fatto il polpettone- prendo un piatto di carta e ci appoggio sopra il primo strato di Pan di Spagna.
-Buono, non è paragonabile a un buon piatto di ramen ma non importa… ti devo aiutare con… non so… le patate? L’antipasto? Qualsiasi cosa di commestibile?- il tuo stomaco inizia a brontolare.
-Ho paura a darti un incarico culinario data la tua evidente fame…- metto in tavola una tazza, del latte e dei cereali.
-Grazie… forse è meglio aspettare- ti siedi e inizi a mangiare la colazione.
-Almeno questo ti terrà occupato e lontano dalla mia torta- guarnisco il primo strato con gelatina di fragole e crema.
-Però poi le scodelle me le fai leccare?- chiedi.
-Va bene-
-Anche il mestolo?-
-Tutto quello che vuoi- appoggio il secondo strato.
-Però posso aiutarti a riempire i bignè’ttebayo?- biascichi con la bocca piena di cereali.
-Okay, anche se so che me ne pentirò- finito il secondo, infilo sopra il coperchio.
-Grazie Sakura-chan- metti via i cereali e il latte.
-D’accordo, un attimo che finisco qui… intanto mi passeresti il saccapoche?- ubbidisci e me lo passi.
-Allora, facciamo così… tu tieni il bignè vuoto e io lo buco e lo riempio di crema…- prendo il sacchetto dei bignè.
-Facciamo il contrario? Ti prego- mi chiedi implorante.
-Va bene- sospiro –però devi stringere il saccapoche con forza ma senza esagerare… non voglio che fuoriesca tutto o che si buchi il sotto del bignè- ti riempio la sacca di crema e te la passo.
-Fidati di me! Saranno riempiti alla perfezione’ttebayo!-
-Speriamo…- prendo il bignè e mi sposto sul lavandino per evitare danni.
-D’accordo… sono pronto- con un po’ troppo fervore lo infilzi finendo per trapassarlo letteralmente.
-Naruto…- sibilò.
-Scusami! Dai possiamo salvarlo… premi il dito sul buco sotto e vedrai- faccio come mi dici e reinserisci piano il beccuccio dentro il bombolone.
-Piano…- ti intimò mentre strizzi la sacca.
-Bene, sembrerebbe funzionare- constato soddisfatta.
-Sì ma è così lento… vediamo se faccio un po’ più di forza- premi talmente forte che la crema schizza ovunque.
-SHANN- mi blocchi subito tappandomi la bocca con una mano, anch’essa sporca di crema.
-I bambini si sveglieranno!- mi calmo e ti faccio segno di lasciarmi.
-Bene, sicuramente questo è pieno ma… lo siamo anche noi- osservo per nulla divertita.
-Scusami…- cerchi di trattenere le risate mentre mi fissi.
-Cosa c’è di così divertente?- chiedo corrugando la fronte.
Appoggi l bignè sulla torta e ti avvicini sorridendo –Dai andiamo… non fare così, è che sei davvero molto dolce con tutta questa crema sul viso…- ne prendi un po’ con il dito per poi leccarlo.
-È deliziosa- inizi a leccarmi la faccia.
-Ma che diamine fai! Fermo…- tento di allontanarti ma è troppo tardi, ora ho la faccia ricoperta di saliva.
-Vuoi leccare anche me?- chiedi in tono malizioso.
-Credo che eviterò- prendo uno straccio e ti pulisco il viso.
-Bene, il prossimo lo farò perfetto te lo prometto- mi lasci fare.
-D’accordo- dopo essermi sistemata riprendiamo con i bignè e fortunatamente stavolta senza problemi.
-Adesso è pronta?- chiedi sistemando l’ultimo bignè.
-No, voglio fare gli sbuffi di panna sopra la crema- ti passo la ciotola della crema.
-Intanto io ti lavo questa…- sospiro –dopo che l’hai lucidata con la lingua me la lavi davvero- annuisci.
-Bene- dico soddisfatta –il tocco finale- appoggio al centro della torta una decorazione zuccherata con la scritta “Auguri mamma, ti voglio bene”.
-E nemmeno questa l’hai fatta tu- osservi spuntando alle mie spalle.
-Hai finito di criticare?!- ti do un pizzicotto sulla guancia.
-Scusami, è bellissima lo stesso’ttebayo- mi sorridi.
-Grazie- sento un calcio proveniente dal mio pancione.
Lo accarezzo dolcemente lasciandomi sfuggire un sorriso.
-Uh voglio sentire anch’io- ti accovacci poggiandoci piano la testa sopra.
-Lo fa raramente… non so se… uh- di nuovo.
-L’ho sentito’ttebayo- ti alzi e mi abbracci.
-Beh, manca poco- sussurro.
-Sì, non vedo l’ora’ttebayo- mi baci.
-Però dopo questo basta- ti intimo prendendo la torta e mettendola in frigo.
-Ma ho sempre desiderato una famiglia allargata!- piagnucoli.
-Non ti bastiamo noi?- chiede Kisa entrando in cucina e abbracciandoti.
-Certo che mi bastate, ma uno o due in più mi vanno anche benissimo- dici grattandole amorevolmente la testa sotto le sue proteste.
-Pretendi troppo’ttebayo- replica staccandosi da te e venendo ad abbracciarmi.
-Auguri mamma- mi da un bacio sulla guancia.
-Grazie Kisa-chan- le sorrido dandogliene uno anch’io.
-AUGURI MAMMA!- i gemelli mi corrono incontro abbracciandomi.
-Grazie piccoli- li spupazzo un po’.
-E al papà neanche un bacino?- fai il finto offeso.
-Certo- Kushina ti salta in braccio riempiendoti di baci.
-Mi-chan non riesce a baciare papà, è un timidone’ttebayo- lo stuzzica Kisa.
-Non è vero… è che sono un uomo- ribatte facendole la linguaccia.
-Non iniziate a litigare… anzi, visto che siete in piedi e tra qualche ora arriveranno i nonni direi che potete darmi una mano- un coro di protesta si leva per la cucina.
-Fate come vi dice la mamma, oggi è il suo giorno- li riprendi.
-Quando ho detto “darmi una mano” mi riferivo anche a te- ti sorrido sorniona.
-Oh Sakura-chan…- sbuffi.
-Papà fa come ti dice la mamma, oggi è il suo giorno- ti riprende Kushina, ancora fra le tue braccia.
-D’accordo pappagallo, mi arrendo’ttebayo- sorridi.
E fu così che, tra una lamentela e l’altra, sistemammo tutto in tempo per l’arrivo dei miei genitori.





Sono le cinque di sera, i miei se ne sono andati da un po’ e dopo essere riuscita a convincere i bambini a sparecchiare a aiutarmi a pulire, ti raggiungo in giardino.
Stai guardando il cielo, perso nei tuoi pensieri.
-Ehi.. tutto bene?- chiedo avvicinandomi.
-Sì, stavo solo… pensando- mi sorridi cingendomi la vita con un braccio.
-A cosa?- chiedo appoggiando la testa sul tuo petto.
-A quanto sono fortunato ad avere una famiglia così bella- sussurri.
-E…?- alzo lo sguardo.
-E a quanto mi sarebbe piaciuto conoscere i miei genitori’ttebayo- sospiri.
-Sono sicura che, anche se non sono potuti stare con te, ogni giorno ti osservano e vegliano su di te… e soprattutto sono felici che nonostante le difficoltà ora sei felice- cerco di consolarti.
-Hai ragione, poi è inutile piangersi addosso…- mi stringi più forte a te.
-Ho una sorpresa… o meglio… abbiamo una sorpresa per te- dico facendo segno ai bambini di uscire.
-Cosa..?- chiedi stupito nel vedere che ognuno ha una candela in mano.
-Ti ricordi quell’altarino che abbiamo fatto… o meglio che non abbiamo mai finito, dove volevamo mettere sopra la foto dei tuoi per poterli sempre ricordare? Beh con il loro aiuto sono riuscita a finirlo…- ti prendo per mano conducendoti in fondo al giardino, dove nascosto dalle piante si erge il piccolo altarino in memoria dei tuoi genitori.
Ti inginocchi stupito.
-L’avete fatto voi?-
-Sì papà, per ricordare i nonni- Kushina si accovaccia vicino a te, e così facciamo tutti.
-Ora possiamo fare gli auguri anche alla nonna Kushina- ognuno mette la propria candela ai piedi dell’altarino.
-Papà a te l’onore di accenderle- Kisa ti passa un accendino.
Con le lacrime agli occhi e un gran sorriso le accendi tutte e tre.
-Auguri nonna Kushina!- dicono in coro i gemelli.
-Auguri nonna- sussurra Kisa, anche lei con le lacrime agli occhi.
-Auguri cara suocera… mi sarebbe piaciuto conoscerti-
-Auguri mamma- calde lacrime invadono i tuoi occhi e scendono giù lentamente bagnandoti il viso.
Ti abbracciamo d’impulso, presi anche noi dalla tristezza.
-Grazie davvero… è la cosa più bella che abbia mai ricevuto… vi voglio bene- sussurri ricambiando l’abbraccio.
-Anche noi-
Restiamo così, uniti e felici anche nei momenti più tristi… perché nonostante le difficoltà, sappiamo che insieme possiamo affrontare qualsiasi cosa, come farebbe una qualsiasi vera famiglia.





Angolo dell’autrice
Salve,
vorrei augurare una buona festa della mamma a tutte le mamme del mondo! :)
Alle vostre, alla mia, a quella del mio gatto, a quella di ogni essere vivente su questa terra, anche il peggiore v.v
Non vi aspettavate un capitolo di questa ff vero? Nemmeno io (ma come xD) già, è uscito così dal nulla un bel po’ di ore fa quando stavo preparando la torta per la mamma (sì, è esattamente quella che ha fatto Sakura… v_v è stata dura xD sono una pasticciona).
Spero che il capitolo vi sia piaciuto :D consideratelo uno special per le mamme ^_^
Ringrazio chi recensisce, chi segue senza recensire e chi ha letto per caso xD.
E se sei una mamma beh… AUGURI! ^-^ (improbabile? Nah, ci sono mamme di 20 anni al giorno d’oggi :D)
Bacioni NekoKya :3
  
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