Fanfic su attori > Tom Hiddleston
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Autore: kikka_67    12/05/2014    2 recensioni
Tutte le fans del Dio dell'Inganno non aspettavano altro che, finalmente, fosse introdotto il personaggio che poi sarebbe diventata, la moglie di Loki Laufeyson. Poveraccio! Pensò Tom, Loki aveva già un bel po’ di guai a cui pensare, gli mancava solo una moglie!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il cigolio di una porta che si apriva, ebbe sulla mente annebbiata di Julienne l’effetto di una cannonata, sobbalzò violentemente e sapendo di essere ancora strettamente avvinghiata a Tom, lo allontanò da sé con una tale veemenza da mandarlo a sbattere contro il muro dietro di lui.
- Ehm….Disturbo? Stavate provando una scena? Per la cronaca: ho bussato, ma visto che non rispondevate, ho usato le mie chiavi. - disse con fare innocente Annie.
Jules la guardò in cagnesco – Come hai fatto a capire che stavamo provando una scena? –
- Beh è facile, vi ho osservati un po’ dalla finestra e  se aveste fatto sul serio non sarei  mai  entrata, mia cara.-
- Annie, stavamo provando una scena, che deve essere di grande impatto, una scena che darà una  svolta alla trama del film, cosa non  ti convinceva? -  le chiese Tom, mentre si controllava il bernoccolo che gli era venuto in testa.
- Guardatevi,  non avete neanche il fiatone! Mancavate di convinzione! – asserì convinta.
- Non ci hai dato il tempo di scaldarci, Annie!! E poi siamo due attori, due colleghi, non siamo amanti! – esclamò Jules irritata
- Se avessi avuto una relazione con tutte le attrici che ho baciato, avrei un harem adesso!!- scherzò Tom.
 Jules lo fulminò con lo sguardo – E che c’era questo adesso??  La smetti di dire stupidaggini?- e si girò verso Annie.
- Allora Annie, cosa non ti convinceva?- le chiese di nuovo
- Tom, il tuo Loki, nonostante sia un assassino, bastardo e traditore è molto affascinante e sensuale…ma eri un po’ rigidino….- disse la donna girandosi verso l’attore che subito sorrise soddisfatto.
- Molto gentile, Annie! Sentito Jules? Il mio Loki è sexy!- affermò convinto.
- E tu Julienne, ti ho già visto recitare delle scene di sesso particolarmente coinvolgenti, ma in questo caso sembravi una vergine frigida!-
- Una vergine frigida?? Sei forte Annie!- Tom scoppiò a ridere e molto prudentemente decise di allontanarsi da Jules, temendo una reazione violenta.
-  Naturalmente capite che una donna trova difficile eccitarsi vicino ad un pesce lesso!-Commentò perfida Jules . Tom smise subito di ridere.
- Ehi!! Non è colpa mia se sei un pezzo di ghiaccio!!-
-   Un pezzo di ghiaccio?....Brutto..- Jules si alzò decisa a vendicarsi.
- Smettetela di fare i bambini! Le mie sono critiche costruttive.  Di solito cosa fa il regista, quando non gli piace una scena? La rifilma finché non è perfetta! Continuate a provare, finché  la scena  non risulterà. ….Credibile! – concluse  sorridendo.
I due attori si guardarono in cagnesco, non sarebbe stato facile ritrovare quel poco di intesa che avevano faticosamente raggiunto.
         
Quella sera Jules decise, che forse era meglio, uscire un po’ e  distrarsi dal copione, così propose a Tom di andare a bere qualcosa nell’unico pub del paese. Tom accettò subito.
           
Dopo un paio di birre, Jules era sorridente e rilassata e continuava a raccontare, alcuni anetodi divertenti  che le erano capitati con colleghi durante le prove di alcuni spettacoli.
 Era simpatica e spiritosa, quando voleva, Tom la vide fare amicizia con alcune persone nel pub e buttarsi in un’accesa discussione sul risultato di una partita persa dalla sua squadra del cuore. Quando un paio di persone iniziarono a suonare, si buttò sulla pista per ballare e si trascinò dietro anche lui. Cantarono delle vecchie  ballate tutti insieme   e  solo quando la vide salire sul bancone e intonare l’inno nazionale con una tovaglia in testa che Tom decise che era ora di riportarla a casa.
- Vieni, Julienne è ora di andare a dormire, sei ubriaca. – le disse vicino all’orecchio.
- Noooo, devo ballare! Non ho sonno!-  gli disse mentre appoggiava la fronte sul suo petto.
- Va bene, sono io che sono stanco, mi accompagni a casa?- le disse mentre la faceva uscire dal locale, dopo che ebbe salutato tutti i suoi nuovi amici.
   All’aria aperta Jules, si calmò un poco, ma sembrava che non riuscisse a camminare senza appoggiarsi al braccio di Tom.
- Come stai, Jules?  - le chiese a voce bassa, trattenendo una risata.
- Male, grazie! Ho bevuto troppo, e domani sarò uno straccio.- si lamentò con voce lugubre.
Appena entrati in casa, Jules si lasciò cadere sul divano con un sospiro, nel frattempo Faster  che l’aveva raggiunta per salutarla rimase a fissarla con il suo guinzaglio in bocca, scodinzolando.
- Tom, ti prego non mi reggo in piedi. Lo porti tu a fare un giretto?- lo pregò con la testa sotto il cuscino.
- Va bene, ma sei sicura che posso lasciarti da sola? Mi prometti che stai lì buona e mi aspetti? Jules……?- Tom si chinò a guardarla e si accorse che si era addormentata.
- Ok Faster! Andiamo a fare un giro, la  tua padrona è nel mondo dei sogni.- il cane abbaiò felice.
Tom ripensò alla serata appena trascorsa  e sorrise,  non l’avrebbe mai detto che Jules fosse una persona così effervescente da ubriaca. In realtà era stato bene con lei anche prima, che iniziasse a bere, gli sembrava che volontariamente preferiva  presentarsi  agli altri sempre molto composta e fredda.
A dire la verità, non gli era sembrata tanto fredda, quando stavano provando in casa nel pomeriggio, Annie si sbagliava, Jules non voleva lasciarsi andare, come se avesse paura di  perdere il controllo.
All’improvviso gli venne in mente un’idea meravigliosa, si girò di scatto e si trascinò dietro il povero cane mentre tornava a casa, di corsa.
Trovò subito quello che stava cercando, inserì il dvd nel lettore e si sedette per terra vicino al divano, togliendo l’audio per non disturbare Jules, che dormiva tranquilla.  Sarebbe stato interessante guardare le scene di sesso a cui aveva fatto riferimento Annie, senza che la principale protagonista  fosse “cosciente”.
Il film era abbastanza scorrevole Jules impersonava un’agente segreto e faceva sfoggio di elevate doti atletiche nei combattimenti e anche nelle scene più movimentate, quando iniziarono le prime scene erotiche, Tom mise in pausa, andò in cucina a prepararsi uno spuntino,  prese da bere e tornò davanti al film.
Julienne si muoveva sinuosa e senza pudore mostrava il suo corpo seminudo, interagiva   con il suo partner trasformando l’atto sessuale in un’esplosione di passione e sensualità. E quando la scena raggiunse il suo culmine, Tom senza rendersi conto si avvicinò allo schermo, proprio nel momento in cui riprendevano in primo piano il seno dell’attrice.
- Ti stai divertendo?!- le chiese una voce dura dietro le spalle.
Tom fece un salto e si girò di scatto, Jules lo stava osservando accigliata.
- Julienne, mi hai spaventato! Cavolo! Volevo guardare….ehm….un film……e ho trovato questo…..e …..poi…..-
Tom arrossì penosamente, lo aveva trovato davanti alla televisione, con il tappeto pieno di snack  e birra che si godeva le scene hard di un suo film, come un maniaco represso!
-  S-Scusami…..ma volevo solo vedere…..cioè…..da un punto di vista tecnico…..non è che guardavo solo quelle scene…..ho visto tutto il film…..e non è come pensi….davvero…- s’interruppe quando la vide alzarsi e avvicinarsi a lui, quasi minacciosa.
All’improvviso Jules scoppiò a ridere – Sei meraviglioso Tommy!! dovresti vedere che faccia che hai!! Sei anche arrossito!! Sei stato beccato ……in atteggiamenti…… equivoci e ti stai giustificando…mortificato…sei impagabile!!!!!…- Jules  era piegata in due dalle risate.
Se era possibile Tom arrossì ancora di più e meditò terribili e violente vendette su quella strega che si rotolava sul tappeto, decise di usare quella che più gli si confaceva,  il sarcasmo.
- Dai Jules, non volevo metterti a disagio. Si vede che quella che recita di spalle non sei tu. Hai usato la tua controfigura anche in altre scene? Quella scena  della gara con le moto, era spettacolare!  -                
- Prego??!! Ma stai dicendo a me? Io non uso le controfigure, sia ben chiaro! – rispose stizzita.
- In realtà, era il mio partner ad essere molto in gamba! - era un colpo basso, lo sapeva,  ma se veniva provocata non risparmiava nessuno.
Tom fece finta di non averla sentita, girandosi verso lo schermo mentre mostravano la schiena nuda dell’attrice, rimase stupito di intravvedere tra le pieghe delle lenzuola, un tribale dalla forma contorta.
- Se mi fai vedere il tribale, ritiro tutto quello che ho detto!- esclamò sorridendo.
La ragazza non se lo fece ripetere due volte, si girò di schiena e spostando leggermente i jeans e gli mostrò il tatuaggio.  
- Contento? Se adesso la smetti di fare il bambino, possiamo magari andare a dormire.  Domani dobbiamo lavorare ! Naturalmente prima metti in ordine tutto questo caos!! –
Così Tom,  per “punizione” fu costretto a pulire tutto il tappeto e lavare i piatti che aveva sporcato, solo quando Jules vide tutto in ordine gli permise di allontanarsi dalla cucina. 
Era quasi l’alba quando sentì dei rumori provenire dal piano di sotto, facendo attenzione a non far rumore, scese dal letto e andò a dare un’occhiata. Trovò  Jules, in cucina, che impastava un dolce e intorno a sé, aveva mucchi di farina, uova e cioccolato  e  due enormi teglie pronte con dei meravigliosi cookies da infornare.
- Ciao Ti ho svegliato? Scusa, quando sono nervosa e non riesco a dormire, cucino. –
- Non importa, mi accontento di assaggiare i biscotti appena sono pronti. – le rispose Tom guardando  le teglie con cupidigia.
- Non mi hai detto se il film che stavi guardando ti è piaciuto. Sembravo convincente nelle scene sexy o no? – lo guardò sorridendo.
- Beh, eri molto convincente!! Sembravate davvero presi l’uno dall’altro. –
- Già…..almeno io non stavo fingendo, ero all’inizio della carriera e per lui fu facile abbindolarmi.  Nonostante fosse sposato, si concedeva ogni tanto un’avventura con una donna,  era un balsamo per il  suo ego smisurato.  Pensavo di essermi innamorata, finché non lo vidi tra le braccia di un’altra attrice.
- Mi spiace, è stata sicuramente una lezione dura. – la guardò serio.
- Molto dura, ho conosciuto anche sua moglie, una bella donna , ma remissiva,  che l’amava così tanto da chiudere gli occhi su suoi tradimenti. Ero pronta a portarglielo via, ma  quando capii che quella sottospecie di ometto era tutta la sua vita, ho troncato.  Non ti è mai capitato di prenderti una sbandata per una donna  “sbagliata”? –
- Sicuro! Ma fa parte della vita, nel nostro ambiente le tentazioni sono tante e alcune persone, non riescono a scindere la realtà dalla finzione. – di nuovo Jules ebbe l’impressione di aver toccato un argomento che Tom non voleva affrontare, almeno  non con lei.
- Tornando ai nostri Sigyn e Loki  come faremo a renderli un po’ più compatibili?-    le chiese, cercando di cambiare discorso.
- Io avrei una proposta da sottoporti, se mi prometti che non ti metti in testa idee strane e mi giuri che mi lasci fare come voglio, senza muoverti.
- Va bene, sono aperto a tutte le nuove idee. Non vorrai approfittarti  di me vero? – la canzonò.
- Spiritoso! Siediti e  non ti muovere!-  ordinò.
 Jules si mise seduta vicino a lui e lo guardò a lungo: gli occhi trasparenti, le fossette che comparivano quando Tom rideva, con una mano gli accarezzò  una guancia, seguì il profilo del naso, del mento.  Ma la faccia è una zona erogena? Pensò sbalordito l’uomo.
- Posso sapere che stai facendo? Per caso non ti ho detto che soffro il solletico? – le chiese  esitante.
- Ma quanto parli!!  Pensavo che probabilmente  non sono riuscita a recitare sciolta con te ieri, forse perché ancora, a livello inconscio,  il ricordo di come eravamo a scuola mi impedisce di lasciarmi andare . Sto prendendo confidenza con il tuo corpo….. ..tranquillo non ho intenzione di approfittare di te! – gli rispose facendogli il verso.
Iniziò a sfiorargli il petto e le spalle, seguì la forma delle braccia e poi intrecciò le dita con le sue.  Tom era in imbarazzo totale, era strano farsi toccare così da una collega, ma decise di non interromperla, voleva scoprire cosa aveva in mente. Julienne vide il suo sguardo sconcertato seguire i suoi movimenti e  gli disse sorridendo.
-  Vedi Tom, il contatto fisico è importante per conoscere  una  persona,  e se  ti fidi di me e mi dai il permesso di  continuare, chiudi gli occhi.  – . Tom non rispose , ma annuì e chiuse gli occhi tranquillo.
Avvicinò il viso a quello dell’uomo , gli mise le braccia intorno al collo,  appoggiò la guancia alla sua e  lentamente girò il viso fino a raggiungere e sfiorare  le sue  labbra ma senza baciarlo realmente.  Aveva la pelle morbida, e il leggero accenno di barba la solleticava, infilò le dita tra i suoi capelli saggiandone la morbidezza,  quando sfiorò la pelle delicata dietro l’orecchio Tom fece un salto.
- Che succede?  - gli chiese stupida.
- Mi fai il solletico! - le risposte Tom seccato notando che Jules non sembrava tanto turbata dalla sua vicinanza.
- E adesso tocca a me!! – deciso.
- Che vorresti fare? – gli chiese sorpresa e sospettosa.
- Potrei trovare qualche tortura efficace, da usare su di te, se m’impegno!!- sogghignò perfido, trattenendola tra le sue braccia.
- Non ci pensare neanche! – gridò lei cercando di scappare.

L’arrivo improvviso di Faster che si buttava sulla padrona per giocare, abbaiando festosamente e dispensando umide leccate a tutte e due, li costrinse a separarsi.
- Fermo Faster! Brutto cagnaccio cattivo! – Jules ridendo lo spinse lontano da sé e si alzò dal divano,  il labrador si buttò allora su Tom, il quale iniziò a strillare non riuscendo a liberarsene.
- Jules richiamalo!! –
- Così impari ad importunare la sua padrona! – gli disse scherzando prendendo il cane dal collare   e spingendolo  fuori dalla porta.
- A dire la verità, sei tu che mi hai messo le mani addosso. – puntualizzò Tom  alzandosi in piedi.
- Esagerato! Voi uomini non siete in grado di trattenere i vostri bassi istinti primordiali, io non sarei andata oltre, avevo la situazione perfettamente sotto controllo. – disse in tono convincente.
- Quindi noi uomini saremmo schiavi dei nostri bassi…istinti…primordiali? Mentre tu non hai queste  debolezze? – le chiese muovendosi  verso di  lei con uno sguardo magnetico.
- Non ho detto di non averle, diciamo che riesco a gestirle. – rispose indietreggiando, il suo atteggiamento la metteva  a disagio.
- Quindi se ti toccassi  come tu hai fatto con me, non  mi chiederesti mai  di continuare, anche se ti piace ciò che ti faccio. -   si fermò di fronte a lei e le prese una mano.
- N-no…. – rispose esitante, mentre  Tom la stringeva  a sé e chinava il viso verso il suo  e le sfiorava un orecchio con le labbra e la stringeva a sè.
- C-che fai? – boccheggiò
- Nulla, prendo confidenza con il tuo corpo…ma tranquilla non ho intenzione di approfittare di te..- le sussurrò ripetendo le sue parole.
- Tom…. Dobbiamo partire…è meglio sbrigarci, tornare a Londra con il traffico  del rientro sarebbe snervante…..e poi io devo ancora fare le valigie….lo sai che la settimana prossima raggiungiamo gli altri…Thomas smettila…..- gli disse esitante mentre lui continuava a darle bacetti leggeri sul viso.
- Mhmm… -    mugugnò l’uomo mentre si chinava deciso sulle sue labbra, posandole un bacio umido sull’angolo della bocca, Jules rabbrividì  e schiuse le labbra per evitare di andare in apnea.
- Se sei sicura di quello che mi hai appena detto….perchè mi stai stritolando la camicia? - le fece notare lui, sorridendo soddisfatto, di averla messa in difficoltà solo sfiorandola.
 
Jules aveva appena finito la seduta del make-up in uno dei camerini messi a disposizione degli attori negli studios americani, dove avevano raggiunto, da un paio di giorni, il resto della troupe.
Lady Sigyn fece il suo ingresso sul set, accompagnata dalla sua assistente, che le parlava velocemente e con chiarezza, l’attrice voleva essere informata su tutti i più piccoli cambiamenti sul copione o sulle scene.
- Sei stupenda Julienne, sei pronta? Queste sono le pagine della scena, verrà tra poco il regista a parlarvi, vuole spiegarvi come intende impostare la scena. –
- Dov’è Tom? Non l’ho ancora visto truccato da Loki. – disse cercandolo tra la folla che si aggirava intorno al set, non si accorse di un uomo alto dai capelli neri e un costume nero e verde che camminava verso di lei, finchè non le fu di fianco.
- E’ un piacere conoscerla, mia cara lady Sigyn, io sono Loki  principe di Asgard. – le sussurrò
una voce vicino alle sue spalle. La guerriera lentamente si girò ad affrontare lo sguardo magnetico e il sorriso ironico che piegava le labbra del principe.
- Il piacere è un’emozione effimera, mio signore, la devozione non lo è. Vi seguirò  in qualsiasi vostra impresa, almeno finchè  non mi ordinerete di abbandonarvi. – gli rispose pacata.
- Me ne rammenterò. Siete bellissima, oggi,  mia devota Sigyn. – disse un Tom-Loki sorridente.
- La ringrazio mio signore, ma non credo che tali complimenti facciano parte del vostro modo di procedere, quindi sono doppiamente lusingata dalle vostre parole. – s’inchinò brevemente.
Il regista li chiamò, per spiegare loro come voleva la scena, riguardarono le battute e poi gli attori presero il loro posto.
- Luci….motore…e azione!- urlò
Le riprese andarono avanti a lungo, il regista sembrava soddisfatto dell’intesa creatasi tra i suoi attori
- Ok, state lavorando molto bene, nella prossima scena, dopo il ballo, dovrete affrontare quella del primo bacio tra i due personaggi, la voglio perfetta, mi sono spiegato? Voglio che prestiate attenzione sia all’atteggiamento dispotico di Loki  che a quello fintamente remissivo della guerriera. Voglio vedere un’attrazione travolgente e passione. Ricominciamo dopo pranzo a dopo. –  e li lasciò seguito dai suoi assistenti.
- Attrazione travolgente e passione?? – ripetè Jules sgomenta.
- Sei preoccupata? – scherzò Tom
- Vedrai che con un paio di bacetti te la caverai, non è questa la parte clou del film. – disse convinto l’attore.
Quando ripresero a girare, Tom si accorse di aver parlato troppo presto. La scena non era come la voleva il regista, che continuava a stoppare l’azione.
- Sigyn lo desidera quest’uomo, lo anela, lo ama con tutta sé stessa, darebbe la vita per lui!! Non può fare a meno di toccarlo quando ne ha l’occasione!! Non hai una paralisi alle mani vero? Allora toccalo, abbraccialo, usa quelle mani  maledizione!! – urlò dopo l’ennesima scena andata male secondo lui. Poi si girò verso Tom.
- Quando è il momento baciala, come se lo volessi sul serio!! Esci dai tuoi panni di lord inglese e lasciala senza fiato!  CHIARO!?!??  -
Jules si girò verso Tom, riprese la sua posizione e con uno sguardo molto determinato, si avvicinò all’uomo..
- Luci….motore…e Azione!! –
Non ci fu esitazione in quel bacio, quando Loki la strinse a sé, Sigyn   gli mise le mani tra i capelli e aprì le labbra per accogliere quelle del suo signore, finalmente libera di baciarlo come aveva sempre desiderato.  Senza lasciarle fiato, l’uomo prese a baciarle la pelle delicata del collo e quando la sentì gemere, riprese a baciarla con un impeto così violento da farle sanguinare un labbro.
- STOOOPP!  Perfettaa! – esclamò il regista controllando la scena sul video.
- Andate a cambiarvi, tra poco giriamo la scena del duello con Thor e Sif – disse  l’assistente di regia.
Tom accompagnò nel camerino Jules senza parlare, entrò con lei e chiuse la porta, guardandola con un’espressione stranamente accigliata, s’avvicinò alla donna e con un dito le sfiorò il labbro leggermente lacerato.
- Scusami, ti ho fatto male…- mormorò mortificato.
- Non è nulla, devi dire al tuo Loki di non usare le maniere  forti con me, sarò costretta, la prossima volta che mi bacia, ad alzare la spada contro di lui e non per lui…- gli rispose sorridendo Jules.
Con un sospiro Tom si chinò su di lei, nel momento in cui Jules lo raggiunse e lo strinse a sé, si baciarono lentamente, senza porsi domande sul motivo che li spingeva uno nelle braccia dell’altro, perché era quello che volevano in quel momento.
- Dobbiamo andare a cambiarci…Tom….- gli ricordò Jules con rammarico.
- Va bene….dimmi di lasciarti…- sospirò sulle sue labbra.
- Lasciami Tom…non continuare a fare quello che stai facendo…- gli disse ansimando e alzandosi in punta di piedi per baciarlo di nuovo.
- Ma  tu chi sei? E dov’e’ quella che aveva la situazione sempre sotto controllo…. e non sapeva dove fossero i suoi istinti primordiali…- le disse tra un bacio e l’altro.
- E’ una povera pazza….dimenticala …- gli  sfiorò per l’ultima volta le labbra e poi si allontanò da lui.
-Lo sai che non finisce qui, vero? – le chiese l’uomo senza lasciarla andare
 
  
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