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Autore: samara89    13/05/2014    0 recensioni
Dato che la Ubisoft non si è sprecata a dare una storia di contorno al povero impiegato dell'Abstergo che idealmente "raccoglie il testimone", da qui il titolo, da Desmond ho pensato di crearne una io... spero che vi piaccia.
La storia è già tutta scritta e conta di dieci capitoli più uno di epilogo.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Genere: Azione, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rebecca Crane, Shaun Hastings, William Miles
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

 

Caleb si gratta la cicatrice sulla palla.

Per fortuna il proiettile che aveva attraversato il corpo di John si era conficcato li e non in qualche organo vitale.

La sua prima ferita di guerra.

Spera anche l'ultima, ma se si mette con gli Assassini ci sono ben poche possibilità che la sua speranza si avveri.

Nonostante questo Jo ha ragione... non possono tirarsi indietro adesso... anche perché le cose non potrebbero andare meglio.

Melanie ha ricevuto un provvedimento disciplinare per la sua incapacità di gestire la situazione, ed è stata trasferita... o almeno così gli hanno detto... Caleb spera che non sia finita in fondo al fiume... anche se lo ha drogato e preso in ostaggio.

C'è il sole, quella mattina, e anche se l'aria è fredda non è spiacevole stare li seduti a godersi il calore.

Si rilassa di più sulla sedia di alluminio del bar davanti al grattacielo della divisione Abstergo... da li ha un'ottima visuale dell'ingresso.

Sorride soddisfatto.

Tralasciando il dettaglio della nausea, del mal di testa e delle allucinazioni questa cosa dell'effetto osmosi è utile... ha imparato un sacco di cose da Edward.

E ne imparerà ancora.

Guarda l'orologio.

Jo è in ritardo, ma suppone che definire i dettagli di un cambio di dirigenza sia un lavoro lungo.

Grazie all'intervento di suo padre Jo è riuscita ad occupare il posto di Oliver come supervisore del progetto, e in quel momento è in riunione per ridefinire le procedure di gestione degli Animus... imponendo un limite massimo di tre ore per sessione, per esempio... seguite da un quarto d'ora di pausa prima della ripresa.

Chissà perché, ma è convinto che la cosa non piacerà ai pezzi grossi... ma non è preoccupato... Jo si sa vendere bene, e sarebbe riuscita a convincerli della validità della sua idea... in fondo meglio un piccolo ritardo rispetto a dover gestire l'insorgenza di schizofrenia nei Soggetti.

Anche gli altri sono in ritardo.

Non li vede da una settimana, da quando è uscito dall'ospedale e lo hanno ringraziato per l'aiuto involontario.

Caleb li avrebbe presi a pugni.

Un'ombra si proietta sul tavolino e Caleb alza lo sguardo incrociandolo con quello dell'uomo.

Si rende subito conto che si tratta dell'uomo che lo ha quasi buttato a terra in metropolitana, la settimana prima.

-Salve...-dice.

-Salve... posso sedermi?-

-Veramente sto aspettando qualcuno...-

-Si... stai aspettando me... sono William Miles...-

L'uomo si siede e ordina velocemente un caffè alla cameriera che si dirige solerte verso il loro tavolo.

-Il padre di Desmond?-

Un ombra passa sul volto dell'uomo.

Caleb sa di non essere un campione di tatto.

-Mi dispiace... non sono bravo, in queste cose... Jo mi ha detto che lei è il capo degli Assassini...-

Lui scuote la testa.

-Non lo sono più... non da quando... non da quando mio figlio è morto... però collaboro con loro, con la mia piccola squadra.-

-La ragazza dall'aria intelligente e l'inglese con la scopa nel culo?-

La battuta lo fa ridere.

-Si, loro... farai l'abitudine a Shaun... l'abbiamo fatta tutti.-

Caleb nota Jo uscire dall'edificio.

Si ferma un momento cercandolo con gli occhi prima di sorridere al loro indirizzo e attraversare la strada con attenzione.

-Immagino di non potermi tirare indietro, a questo punto...-  mormora.

William non gli risponde.

Non può obbligarlo ad aiutarli, altrimenti in cosa sarebbero diversi dai Templari?

Però spera che dica di si... un aiuto dall'interno sarebbe un colpo grosso, e sa che se Caleb rifiuta allora Jo lo seguirà... non rischierà di perderlo per una promessa fatta ad un uomo che nemmeno conosce.

Si chiede, per l'ennesima volta, che fine abbia fatto il corpo di Desmond e se riuscirà mai a ritrovarlo... glielo deve.

Jo li raggiunge e si siede con loro, splendida nel suo completo verde scuro e la camicetta prugna.

-Tutto fatto... da oggi sono ufficialmente a capo del progetto Animus della Abstergo entertainment...-

è radiosa, eccitata come una bambina.

Caleb ama vederla sorridere, anche se preferirebbe che fosse per un altro motivo.

Il suo matrimonio, per esempio... ma quello non è il momento per chiedergli di sposarlo... avranno altre cose a cui pensare, adesso.

Adesso sono degli infiltrati.

Il mio nome è Martin, Caleb Martin... continua a suonargli troppo banale.

-Non correte rischi inutili... non vi voglio sulla coscienza...- la riprende William.

Caleb le prende la mano, guardandola in viso.

-Baderò io a lei...-

Jo gli sorride.

William sa che è vero, ma sa anche che a volte non basta tentare con tutte le proprie forze di proteggere qualcuno.

Non lo dice, e si limita a volgere lo sguardo verso il grattacielo della Abstergo.

Per il momento i Templari sono in vantaggio e braccano gli Assassini in tutto il mondo, ma presto impareranno che non è saggio girare le spalle al proprio nemico... se non vuoi che ci infili un pugnale...

... o una lama celata, in questo caso...

... Avrebbe onorato la memoria di Desmond proteggendo il mondo per la cui salvezza aveva dato la vita... anche a costo di rimetterci la sua.

  
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