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Autore: giapponesina6    13/05/2014    3 recensioni
Finalmente dopo due anni esatti la ciurma di cappello di Paglia si è riunita, ma non tutto è rimasto invariato. I sentimenti della navigatrice sono mutati in qualcosa più profondo.
I battiti del suo cuore viaggiavano a ritmi altissimi. Tirò un sospiro.
< Perché tra tanta gente dovevo proprio innamorarti di lui? Perché? > una lacrima le bagnò il viso e poi in perfetto silenzio si recò nella sua cabina.
Spero vi piaccia, è la prima fic su One piece.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro, Sanji, Z
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Angolo dell'Autrice:
Eccomi qui con un nuovo capitolo, ormai la storia ha preso vita e spero vi stia piacendo. Non mi resta che augurarvi buona lettura.


Nei suoi occhi vi era un mondo intero. Solo nei suoi occhi.
Riuscivano a riflettere tutto ciò che era stata la sua vita, da quando da piccola si era trovata ad essere membro del pirata più spietato che abbia mai conosciuto. Essere una ladra per salvare la sua gente. Veder morire sotto i suoi occhi sua madre. Essere strappata alla sua vita.
Poi tutto accadde.
Incontrarlo era stato una manna dal cielo.
Lui col suo sorriso e i suoi dolci occhi era riuscito a portarla in salvo.
Ed ora si trovava nuovamente in difficoltà. Ancora una volta.
 
Jay era intento a spiegare agli altri ciò che era accaduto tra lui e l’altra. Ovviamente ci furono molti scontenti nella cosa e tanti non erano stati d’accordo con quel patto preso con lei.
< Jay stai facendo il gioco di una ragazzina >
< Cosa dovevo fare secondo te? >
< Levarla di mezzo >
< Si così poi il capitano avrebbe fatto fuori me >
< Come credi di aiutarla allora? >
< Troveremo il modo, ho parecchi contati con l’esterno. Basterà individuare la ciurma del ragazzo di gomma >
< Spero tanto che non finiremo nei guai >
Jay non rispose e in cuor suo sperò la stessa cosa.
 
Nami fissava un punto qualunque su una cartina, ma ovviamente la sua testa era altrove. Doveva riuscire a tornare da Luffy in ogni modo e quel Jay era la sua ultima spiaggia.
Venne sorpresa da Raven, il quale apparve più burbero del solito.
< Come mai non stai lavorando? >
< Lo sto facendo, avevo preso solo un attimo di pausa, non mi è concesso? >
< Assolutamente si mia cara, però vorrei anche che mi portassi dei risultati >
< Sai benissimo che mi stai chiedendo l’impossibile >
< E so anche che lo renderai possibile >
< Ho bisogno di tempo >
< Ricorda che non voglio che tu mi deluda >
< Lo so >
< Ed ora torna al tuo lavoro >
La lasciò sola e prese nuovamente a pensare a lui. Le mancava terribilmente.
 
Quella mattina era Chopper a fare da vedetta. Ormai non facevano altro che scrutare l’orizzonte.
< Capitano Luffy, avremo bisogno di attraccare in un porto per far provviste. Siamo a corto di molte cose >
< Non è il caso di fermarsi Chopper >
< Ma capitano >
< Non voglio sentir obiezioni per favore >
< Va bene > anche la renna notò che era distrutto.
Ovviamente capiva appieno le motivazioni, lui era sempre stato morbosamente legato a nami. Ripensò a quando la condusse da lui per curarla, il loro primo incontro, aveva affrontato le intemperie e il gelo per salvarle la vita, mettendo in pericolo la sua. E ora che non riusciva a trovarla si sentiva letteralmente a pezzi.
 
< Perfetto. Grazie mille e mi raccomando questa conversazione dovrà rimanere tra noi > Jay concluse la conversazione. Finalmente avevano localizzato la nave di cappello di paglia.
 
Erano da poco passate le 23 quando Nami decise di recarsi nella sua cabina, fu sorpresa nel trovarsi dinanzi il giovane cartografo.
< Come mai ancora in piedi Jay? >
< Buone notizie bella navigatrice >
< Hai localizzato Luffy e gli altri? > deglutì vistosamente.
< Bingo >
<  E dov’è? >
< Non molto distante da qui, caso ha voluto che stiamo navigando sulla stessa rotta. Si trova a poche miglia da noi >
< Dobbiamo intervenire subito >
< Infatti, lo faremo stanotte >
< Stanotte? >
< Non possiamo rischiare di seminarlo. La scialuppa è già pronta, ovviamente dovrai farlo da sola. Ti ho preparato una cartina per rintracciarlo > gliela consegnò.
< Va bene >
Raggiunsero il ponte e tutto era come aveva detto il ragazzo. La scialuppa era già pronta e dentro vi erano diverse provviste.
< Sei davvero in gamba Nami >
< Non volevo metterti nei guai, ma vedi a differenza vostra, il mio capitano viene prima di ogni altra cosa >
< Si vede che hai un ottimo capitano >
< Il migliore >
La ragazza ringraziò il giovane per aver tenuto fede al loro patto.
Poi ci furono immagini confuse.
Uno sparo.
Del sangue sparso ovunque.
Delle grida.
Un nuovo sparo.
Il buio.
 
 
Luffy dovette cedere alle insistenze degli altri e si fermarono a fare provviste per poi ripartire subito.
Ripresero la loro rotta, ma poi l’attenzione venne rapita da una scialuppa in mezzo al mare.
< Franky riesci a vedere di cosa si tratta? >
< Capitano sembrerebbe una scialuppa e sopra vi è qualcuno > poi impallidì.
< Cosa ti prende? >
< Sulla scialuppa vi è il logo di Raven Crow >
Luffy non aspettò neanche che terminasse la frase che aveva già allungato il suo braccio verso quell’imbarcazione per poi soccorrere quell’uomo.
Chopper constatò che era in condizioni critiche. Aveva una ferita d’arma da fuoco sul petto.
< Chopper devi salvarlo. Dobbiamo sapere cosa è accaduto e dove si trovano >
< Capitano non sarà facile >
< Devi riuscirci. Diamine cosa sarà accaduto > prese a piangere destando stupore in tutti i presenti.
La stessa Robin rimase perplessa, aveva toccato il fondo. Prese a stringerlo per trasmettergli una sensazione di tranquillità.
Lui si staccò da quella presa e si recò in cabina.
Sferrò un pugno fortissimo alla parete per scaricare la tensione, per poi accasciarsi in terra.
 
La ragazza era distesa in un letto priva di sensi. Aveva il torace fasciato a causa di un colpo di pistola.
Finalmente riprese conoscenza e riaprì gli occhi.
Tutto le apparve così confuso.
Le immagini erano poco nitide e i ricordi sbiaditi.
Poi lo vide e ricordò ogni cosa.
< Ra- ve-n? >
< Non ti affaticare mia cara, sei ancora molto debole >
 < Perché mi hai portata qui e curato le ferite che tu stesso mi hai provocato? >
< Cara Nami se avessi voluto ucciderti lo avrei fatto senza problemi. Ho bisogno di un cartografo a bordo ed ho preferito sbarazzarmi di Jay >
A quelle parole rabbrividì.
< Cosa ne è stato di lui? >
< Non sono cose che ti riguardano. E adesso dimmi perché lui mi ha tradito per salvarti? >
< Forse gli ero particolarmente simpatica >
< Nami non te lo ripeterò una seconda volta. Ora riposa e domani mi spiegherai ogni cosa, altrimenti ti ritroverai a vedere cose che non vorresti mai vedere >
< Luffy? >
< Anche in questo stato sai essere molto perspicace >
< Non ti azzardare >
< Dipenderà da te > la lasciò sola.
Prese a piangere. Non era riuscita a scappare. Non era riuscita a raggiungerlo. Ed ora più persone erano state coinvolte a causa sua. E se non avesse collaborato ci sarebbe entrato anche il suo capitano.
Presa da quella disperazione perse nuovamente conoscenza.
 
 
Chopper assistette  quel ragazzo tutta la notte. Dalla stanza provenivano urla strazianti di dolore e tutti sperarono che la renna riuscisse a salvarlo. Finalmente Chopper uscì dalla stanza era stremato.
< Allora Chopper? >
< Capitano è fuori pericolo, ma ora sta riposando >
< Devo vederlo subito, devo sapere cosa è accaduto >
< Luffy non è il momento. Quel ragazzo ha rischiato di morire, lascialo riposare >
Luffy si arrese e preferì allontanarsi.
Robin lo seguì senza dir nulla, non poteva vederlo così.
 
Luffy si mise a sedere in un angolo, col cappello sul volto a nascondere le lacrime. Robin gli si avvicinò sollevandogli lievemente il cappello.
Lui l’afferrò per il polso e prese a stringerla.
< Luffy mi fai male >
< Non toccare il mio cappello Robin >
< Come? > quegli occhi erano carichi di rabbia.
< Lasciami solo >
Quelle parole la impietrirono. Si allontanò lentamente, per poi prendere a scappare e rifugiarsi nella sua cabina dove diede sfogo ad un pianto straziante.
Non l’aveva mai trattata con tale freddezza.
La raggiunse Zoro che ancora una volta le poggiò una mano sulla spalla per rassicurarla.
< Zoro? >
< Non devi prendertela, Luffy è solo stremato da questa storia >
< Vedessi con quali occhi mi ha guardato quando gli ho sfiorato il cappello >
< Luffy è sempre stato geloso del suo cappello di paglia, lo sai benissimo >
Era vero, però sapeva anche che lo aveva consegnato nella mani di Nami parecchie volte. Realizzò che lei per lui era molto più importante e prese nuovamente a piangere.
Zoro questa volta la strinse tra le sue braccia, accogliendo il suo dolore.
 
Il ragazzo aprì gli occhi. Tutto era così diverso, e provava un forte dolore al petto.
< Do- dove mi trovo? >
< Tranquillizzati, sei al sicuro adesso >
< Tu chi sei? >
< Mi chiamo Chopper, ti abbiamo trovato su una scialuppa in fin di vita. Non ricordi cosa è accaduto? >
Il ragazzo cercò di sforzarsi nel ricordare poi ad un tratto impallidì.
< Raven. È stato Raven a ridurmi così >
< Il mio capitano vorrebbe parlarti, ce la fai o  preferisci riposarti. >
< Mi avete salvato la vita, sono in debito con voi. >
Chopper andò a chiamare Luffy il quale si precipitò dal giovane ferito.
Il ragazzo nel vederlo deglutì vistosamente, lo riconobbe all’istante. Era proprio il ragazzo di gomma.
< Parlami. Cosa è accaduto a Nami? Dove si trova Raven in questo momento > gli inveì contro e Chopper tentò di placarlo.
< Io, io non so come stia. Raven ci ha scoperti > tossì.
< Scoperti? Cosa stavate facendo? Come sarebbe a dire non sia come stia. Cosa ha fatto quel bastardo alla mia Nami? >
< Le avevo preparato una scialuppa per farla scappare, ma Raven ci ha sorpresi, ha sparato e da quel punto non ricordo più nulla. >
Luffy si lasciò cadere sulla sedia. Quel ragazzo gli aveva appena detto che Raven aveva sparato contro lui e Nami, si sentì terribilmente inutile, per la prima volta.
< Non sai dove sono diretti? > intervenne con voce calma la renna.
< A Diablo Island >
A quelle parole ci fu un silenzio surreale. Anche Zoro e gli altri, che stavano assistendo alla discussione sull’uscio della porta, impallidirono a quel nome.
< Diablo Island? Ma è una follia. Stai scherzando vero? > Usop era quello più agitato.
< Purtroppo no. >
< Ma nessuno sa dove si trova quell’isola >
< Mi spiace deluderti. Io l’ho scoperto molto tempo fa, ma ho saputo tenerlo nascosto. Ed ora anche la vostra bella navigatrice lo ha scoperto >
< Nami sa dove si trova Diablo? Mi sembra incredibile > anche Usop si lasciò cadere su una sedia.
< Ci ho messo anni per trovare l’isola, invece la vostra navigatrice solo pochi giorni, è davvero in gamba. Nami mi ha detto che avrebbe mantenuto il segreto ad una condizione e cioè aiutarla a lasciare la nave, ma Raven ci ha scoperti. >
< Quali saranno le loro intenzioni? > questa volta fu Zoro a prendere la parola.
< Se è sopravvissuta alla furia di Raven dell’altra notte, sarà costretta a confessare se vuole salvarsi. >
Tutti capirono l’antifona. La ciurma di Raven, compreso la loro Nami, era diretta a Diablo Island.
Luffy si alzò improvvisamente sistemandosi il cappello di paglia, la sua freddezza raggelò tutti.
< Quindi tu e Nami siete gli unici a sapere dove si trovi quest’isola? > disse mantenendo la stessa freddezza.
< Già >
< Bene. Allora portaci a Diablo Island >
  
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