Crossover
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Autore: eugeal    28/07/2008    1 recensioni
A volte il desiderio di ottenere qualcosa è tanto forte da annullare ogni codice morale. E' così per Renè Belloq, l'eterno rivale di Indiana Jones al quale ha sottratto l'Arca dell'Alleanza, e per Eudial, pronta a tutta pur di prendere il Grail prima di Sailor Moon.
Ma un desiderio tanto forte può portare alla distruzione o a qualcosa di peggio e Belloq ed Eudial potrebbero scoprirlo molto presto...
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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New York - 1936

Eudial si guardò intorno, un po' intimidita dall'atmosfera austera dell'antico college, il primo dei tre negli Stati Uniti che possedevano una copia del codice sul Graal.
Un professore dall'aria severa li incrociò sulla scalinata di ingresso e scoccò un'occhiata carica di disapprovazione alla ragazza prima di proseguire per la sua strada.
Eudial si rivolse a Belloq, stupita.
- Ce l'aveva con me? -
- Stupidi gufi. - Disse il francese, irritato. - Ecco uno dei motivi per cui preferisco fare il mercenario. -
- E' per il colore dei miei capelli, vero? - Eudial sospirò appena: sapeva benissimo che nessuna delle donne di quel periodo aveva capelli di un rosso simile al suo.
Probabilmente la consideravano un'avventuriera o qualcosa del genere e nessuno avrebbe creduto che quello era il suo colore naturale.
Ogni tanto si chiedeva cosa ne pensasse Belloq, ma poi si imponeva di non pensarci: in fondo lui non aveva mai criticato il suo aspetto e sembrava non farci caso.
- Non ti preoccupare, non è colpa tua. - La consolò l'archeologo. - Se quell'uomo avesse conosciuto il mio nome, lo sguardo sprezzante sarebbe stato per me. -
Eudial sorrise.
- Sei così famigerato? -
- Abbastanza e credo che Indiana Jones non mi abbia fatto una buona pubblicità in ambiente accademico. D'altronde i miei metodi non sono stati sempre del tutto corretti, lo ammetto. -
Eudial pensò a cosa avrebbero potuto pensare le sailor di lei e capì perfettamente cosa intendeva dire Belloq.
- Posso immaginare, anche io non godo di buona fama nel posto da dove provengo. Suppongo che dipenda dal fatto che io e te andiamo dritti al risultato senza sottilizzare troppo sui mezzi per arrivarci. -
- Esattamente. - Parlando avevano continuato a camminare per i corridoi del college fino ad arrivare di fronte a una pesante porta di legno. - Ecco, questa dovrebbe essere la biblioteca. -
René Belloq chiese di poter esaminare il codice medievale che accennava al Graal e la bibliotecaria, dopo qualche esitazione, si lasciò convincere dal sorriso del francese e li guidò fino a una saletta di lettura.
Appoggiò il libro sul tavolo davanti a Belloq, guardò male Eudial e poi se ne andò, chiaramente riluttante a lasciare un libro antico in mani altrui.
- Che arpia! - Sbuffò Eudial, irritata. - Almeno il libro può esserci utile? -
- Non lo so ancora. - L'archeologo sfogliò il libro in silenzio, prendendo appunti su un quaderno di tanto in tanto.
- Posso aiutarti in qualche modo? - Chiese Eudial.
- Conosci il latino? -
- Temo di no. - I Death Busters le avevano insegnato le lingue umane più importanti prima di attaccare la Terra, ma avevano tralasciato quelle più antiche e ormai non utilizzate.
- Allora non c'è molto che tu possa fare. Puoi provare a chiedere alla bibliotecaria il nome del professore che ha comprato questo libro e se hanno altri testi che parlano del Graal. -
Eudial annuì senza troppo entusiasmo e uscì dalla saletta: non aveva nessuna voglia di parlare con quella bibliotecaria acida, ma non c'era molto altro che potesse fare.
La donna la trattò con gelida cortesia e le spiegò che il codice era stato lasciato al college da un generoso benefattore che alla sua morte aveva donato all'istituto una vasta collezione di libri antichi, poi le indicò alcuni titoli che parlavano del Graal e tornò al suo banco.
Eudial sfogliò i libri, ma nessuno di essi sembrava aggiungere qualcosa a ciò che sapevano già.
La ragazza si chiedeva se quella ricerca avrebbe portato a qualcosa: dopotutto l'Holy Grail che aveva toccato era nascosto nei cuori puri delle guerriere sailor, ma nel 1936 quelle ragazze non erano ancora nate.
Belloq lo chiamava Graal e le aveva raccontato che esistevano moltissime storie e leggende sulla ricerca di quel calice.
Molte persone vi avevano dedicato tutta la vita senza trovarlo.
Eudial aveva il dubbio che il Grail che cercava lei e il Graal di cui parlava Belloq non fossero la stessa cosa, ma in fondo non importava: non aveva la minima idea di dove cercare il "suo" Grail, quindi cercare il leggendario Graal era un punto di partenza come un altro e poi si trovava bene in compagnia del francese.
Ripose i libri sugli scaffali, seguita dallo sguardo attento della bibliotecaria, poi tornò alla saletta di lettura e sedette accanto a Belloq.
- Lo studioso che cerchiamo non lavora qui. Il college ha avuto il codice in eredità da un riccone che da giovane aveva frequentato l'istituto. -
- La nostra prossima tappa è il college di Princeton, allora. - Belloq copiò un'ultima frase e richiuse il libro. - Qui ho finito. -
- Trovato qualcosa? -
- Non lo so. Alcuni brani sembrano essere in codice, potrebbero essere indizi o indicazioni, ma non saprei come decifrarli. Forse il nostro misterioso studioso potrà aiutarci. -
- Allora andiamo a cercarlo! Ma prima voglio fare un giro per New York e mangiare qualcosa, sto morendo di fame. -
Eudial si aggrappò al braccio di Belloq nell'uscire dalla saletta e gli sorrise. Che la bibliotecaria pensasse pure quello che voleva, pensò.
Erano quasi arrivati al banco della bibliotecaria, quando Belloq spinse bruscamente Eudial di lato e si nascose insieme a lei dietro a uno scaffale, facendole segno di non fare rumore.
- Cosa succede? - Sussurrò la ragazza, preoccupata.
- Guarda quegli uomini al banco. -
Eudial sbirciò oltre il bordo dello scaffale e vide due persone che parlavano con la bibliotecaria.
La donna sembrava intimorita e scuoteva la testa, esitante, poi si decise ad annuire e indicò in direzione della saletta di lettura da cui Eudial e Belloq erano appena usciti.
Il francese la prese per mano e la fece muovere lungo lo scaffale fino a raggiungere un punto più nascosto.
- Sono certo di aver visto quello biondo nello studio di Hitler. - Le disse sottovoce.
- Allora sono nazisti! -
- E dal comportamento della bibliotecaria, credo che stiano cercando anche loro informazioni sul Graal. Temo che ora sappiano che non sono i soli a cercarlo. Dobbiamo andare via di qui il prima possibile. -
Attesero in silenzio che i due nazisti fossero entrati nella saletta, poi corsero fuori dal college. Belloq fermò un taxi e ordinò all'autista di dirigersi all'aeroporto.
- Credo che il tuo giro per New York dovrà aspettare. Dobbiamo arrivare a Princeton prima di loro. - Disse Belloq, serio.
Eudial si appoggiò leggermente a lui e lo guardò in faccia.
- Se fossimo usciti da quella saletta cinque minuti dopo... Credi che ci avrebbero ucciso? -
- Non lo so. Meglio non avere avuto modo di scoprirlo, in ogni caso. -


   
 
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