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Autore: lexus988    19/05/2014    2 recensioni
Il figlio di Poseidone Percy Jackson ed il figlio di Giove Jason Grace, dopo le svariate sventure di cui sono stati vittime (ultima la battaglia con le forze di Gea), si ritrovano catapultati all'interno di una "arena". Non una qualsiasi ma quella utilizzata nei 75esimi Hunger Games. All' interno di questa trappola saranno messi a dura prova e subiranno pressioni fisiche e mentali. Riusciranno i due semidei ad eludere le varie insidie all'interno dell'arena e a spodestare coloro che manovrano questi giochi?
Che i giochi abbiano inizio.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Jason Grace, Percy Jackson, Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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Da quanto stavo camminando in quel corridoio freddo e vuoto?

Non ne ho la più pallida idea. Le mie gambe sono affaticate e questo mi fa capire che è da un bel pò che percorro questa "strada" desolata. La guardia che mi scorta non sembra a suo agio, a dire il vero non ha un'aria da duro come le altre. Non so se sia una buona scelta, ma dato che ancora non vedo la fine del corridoio, decido di intraprendere una conversazione con l'uomo che ho di fianco.

"Ehi amico ma voi siete come le guardie svizzere? No, lo chiedo solo perché se avete i loro stessi compiti dovreste avere anche i loro magnifici cappelli pelosissimi!!".

Forse non è stata la frase migliore per spezzare il ghiaccio, ma mi sembra di vedere un accenno di sorriso sul suo volto. Ecco che inaspettatamente l'uomo in divisa mi guarda negli occhi e dice:

"Jason Grace fai bene a scherzare adesso, divertiti e spassatela in questi ultimi cinque minuti. Dopo non avrai alcun motivo per sfoggiare il tuo bel sorriso da figlio di Giove. Nell'arena soffrirai come non hai mai sofferto. Spero che tu riesca ad uscire sano e salvo da quell'inferno, dopotutto anch'io sono un semidio come te".

 Cosa? un semidio? no...non è possibile che un semidio brami contro lui e Percy. Il figlio di Poseidone era il beniamino del campo mezzosangue ed io ero il pretore di nuova Roma. Ogni semidio ci conosce e ci porta rispetto per le nostre imprese eroiche. Tutti a parte quelli morti penso... Mi guarda negli occhi. Sono vuoti. Non lasciano trapelare nessun sentimento. Bene, sto parlando con un "morto vivente". La domanda mi sorge spontanea:

"Chi sei tu?" la guardia mi guarda e con quello che ritengo un ghigno risponde:

"Sono una tua vecchia conoscenza Jason Grace". Non mi piace affatto il modo in cui sottolinea il mio nome. Gli unici che mi chiamano per nome e cognome sono sempre i miei nemici. Quel ragazzo aveva un'aria familiare. Cerco di fare mente locale. Mi sto spremendo le meningi per tirare fuori qualche ricordo su quel semidio. Quando ormai sto perdendo le speranze di trovare un collegamento tra me e lui, la guardia parla.

"Ci siamo visti nella casa del lupo noi due Jason. Tu eri forte e senza paure così Lupa ti ha preso sotto la sua ala protettrice. Non si può dire lo stesso di me. Ero un ragazzino pieno di timori e con un passato alle spalle molto burrascoso. Appena vidi Lupa con il suo branco al seguito mi prese un attacco di panico e...beh tu sai bene cosa fanno i lupi quando sentono l'odore della paura." si scopre un fianco e vedo segni indelebili di morsi. Non pensavo che Lupa fosse in grado di uccidere un semidio. Sapevo perfettamente che l'iniziazione degli eroi romani era crudele ma non pensavo fino a questo punto. Mentre penso alla crudeltà e alla spietatezza di Lupa intravedo la fine del corridoio.

"Eccoci" dice la mia scorta. Mi ritrovo in una piccola sala. Al centro c'è un tubo di vetro. Potrebbe essere un ascensore perché la base sembra una piattaforma.

"Questo sarà il tuo ingresso trionfale nell'arena figlio di Giove! Ora ti lascio ai preparativi con il tuo "stilista" personale. Entra Cinna!" in quello stesso istante la porta alla mia destra si spalanca e rivela una sagoma scura nell'oscurità. Quando la sagoma esce allo scoperto vedo un uomo sulla trentina forse. Pelle olivastra e capelli afro. È un bell'uomo. Indossa un abito turchese che su molti sarebbe sembrato esageratamente sgargiante, ma su lui sembra fine e raffinato. Si presenta:

"Piacere, io sono Cinna. Ero uno stilista di Capitol City fino a quando non mi coalizzai con Kat.."

"Fermo non dire altro sennò ti rispedisco nell'aldilà" si affrettò a dire la guardia.

"Ah ragazzo non hai una minaccia migliore? Comunque sono qui per prepararti ai nuovi Giochi. Ti farò splendere anche con questa sciatta muta che indosserai" con un ampio gesto indica una muta appesa al muro. "Guardia, ci lasci soli! Devo far splendere questo ragazzo!"

Wow quando Cinna finì di acconciarmi notai che allo specchio c'era un altro ragazzo. I miei capelli ora sono in ordine e la mia pelle è lucida. Sono sorpreso e mentre ammiro l'opera di Cinna una campana d'allarme stappa le mie orecchie. Cinna mi si avvicina e mi sussurra all'orecchio "Ricorda, anche la migliore prigione ha un punto debole" poi mi da una spintarella verso il tubo di vetro che adesso è aperto. Entro e la piattaforma mi solleva. Sento la superficie che si avvicina. Appena la mia testa è sopra la superficie vedo quello che non volevo vedere. Troppe faccie conosciute sono intorno a me.

  
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