Non
è possibile. I miei
incubi, nonché gli incubi di Jason si stavano mano mano
realizzando.
Pian
piano che la piattaforma
mi innalzava sopra il livello del terreno la voglia di serrarmi gli
occhi
diventava sempre più grande. Ero in un cerchio formato da
ventiquattro
piattaforme uguali alla mia. Le uniche persone che riuscivo a
distinguere
nitidamente erano
Jason che era in piedi
alla mia destra e...oh mio Dio.
Ho
quasi paura a fissarla
perché si sa che chi la guarda negli occhi si "pietrifica"
per così
dire. La fisso più attentamente e solo allora ne sono
convinto: alla mia
sinistra si erge maestosa Medusa, la madre di tutte delle gorgoni. Nel
momento
in cui penso alle altre mostruosità che potrebbero celarsi
dietro le restanti
piattaforme, il cielo viene spezzato da un'immagine proiettata in aria.
Il
volto di Snow ingigantito
in quel modo mi incute ancora più timore, ma cerco di farmi
forza e di sentire
le sue parole che riecheggiano nell'arena.
"Benvenuti
nell'arena
dei 75esimi Hunger Games, probabilmente l' ultimo posto che vedrete.
Prima di
lasciarvi alla vostra morte ahimè vi devo dire le "regole"
del gioco:
1)
davanti a voi
avete la cornucopia, dentro di essa si trovano la migliori armi in
circolazione, o almeno era così l'ultima volta...prendetene
quante più potete
senza rimanere uccisi nella mischia mi raccomando!
2)
La più importante:
in questa sfida si vince in due. Voi direte: perché questo
vecchio bruto
farebbe vincere due persone anziché una sola? Beh diciamo
che ho avuto brutte
esperienze con la vecchia formula del gioco. Detto questo vi lascio al
vostro
destino! Possa la buona sorte essere sempre dalla vostra parte!".
Beeeeene
le parole di
Mister-Babbonatale-deltartaro sono sempre molto confortanti e ricche di
incoraggiamento. Sono proprio uno stupido! Come avevo fatto a non
accorgermi
dell'enorme corno di metallo al centro dell'isolotto? Allora, cerco di
mettere
un po di pensieri insieme. Nella cornucopia ci sono armi, ma andare li
significherebbe non uscirne vivo molto facilmente. Mi giro verso Jason.
Io
guardo lui e lui guarda me. L'unica cosa che mi viene in mente per
prendere
delle armi è abbastanza assurda, ma le cose assurde sono la
mia specialità!!
"Ehi
amico te la senti
di evocare giusto un fulmine piccolo piccolo?" chiedo speranzoso.
"Non
sento il pieno
controllo dell'aria, ma penso che evocare un paio di saette non sia
difficile"
"Io
nemmeno sento il
pieno controllo dell'acqua però ci devo provare lo stesso"
lo dico con un
tono di voce un po troppo impaurito perché Jason si spaventa
e si affretta a
chiedere:
"Perceus
Jackson cos'hai
intenzione di fare?"
"Non
ti preoccupare.
Appena scendo sotto la superficie dell'acqua evoca un fulmine dritto al
centro
del lago. Gli altri non si azzarderanno ad entrare in acqua, ma io
essendo già
in profondità non DOVREI morire carbonizzato" cerco di
accennare un
sorriso forzato. Penso che mi riesca bene perché Jason non
fa ulteriori
domande.
Una
voce suona nel cielo e
inizia il count-down. Cinque, quattro, tre, due, uno, ZERO....mi fiondo
in
acqua in tempo record e mi immergo giusto in tempo per sentire il rombo
del
tuono sopra la mia testa. All'inizio penso che il mio piano stia
funzionando.
Logicamente quando penso che qualcosa stia andando bene, mi arriva una
scarica
di elettricità dietro la schiena (sembra un continuo
déjà vu della mia vita
sventurata). L'acqua non mi risponde come vorrei quindi percorro
l'intero
tragitto dalla mia piattaforma alla cornucopia in apnea. Sono un figlio
di
Poseidone, non sono abituato a stare in apnea nell'acqua.
Riemergo
dopo circa 3 minuti
e mi trovo da solo davanti alla cornucopia. Jason aveva fatto del suo
meglio,
ma ora che i suoi fulmini avevano cessato di abbattersi contro lo
specchio
d'acqua gli altri 22 concorrenti si erano fiondati nella disperata
ricerca di
uccidermi. Entro nella maestosa cornucopia e vedo
un'infinità di armi. Nulla
che potesse servire a me e Jason. Decido quindi di prendere un paio di
zainetti-sorpresa e oh bene c'è una spada nera davanti a me.
Ha un non so che
di familiare quindi allungo la mano per prenderla. Tutt'un tratto
qualcosa
blocca il mio braccio.
Una
sagoma esce dall'oscurità
e per la prima volta sono veramente felice di vederlo. "Nico!!"