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Autore: Dastrea    30/07/2008    1 recensioni
Questa potrebbe essere una fanfiction decente e molto probabilmente compiuta. Quindi... Se gli Akatsuki fossero tutti morti, ma all'interno dell'organizzazione sono state scelte altre quattro donne una per ciascun gruppo, dopo la distruzione... loro sono alla ricerca di un posto dove stare, un luogo tranquillo dovre crescere i loro figli, nessun pensiero di guerra, solo la voglia di normalità. Tranquillità che non esiste, gente che le perseguita ed antichi misteri celati dietro i loro ninjutsu.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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1.  Sfuggite

La nottata passò tranquilla, Ino e Sakura rimasero addormentate l’una accanto all’altra, altrettanto avevano fatto Neji e TenTen. Sai era già sveglio da un pezzo, guardava da lontano il viso angelico di Ino addormentato ed illuminato dalla luce proveniente da fessure tra il legno. Il capitano Yamato si svegliò subito dopo e diede il lampo a tutti quanti che di malavoglia accettarono il terzo grado del caposquadra, era tardi dovevano essere furtivi e veloci. La terra del mare non distava molto, partendo all’alba il giorno precedente erano riusciti a diminuire il distacco che c’era tra le due terre.
Yamato conosceva bene quella zona, aveva avuto la fortuna di andarci spesso poiché un tempo quella terra di commercio era stata sede di esperimenti di Orochimaru, la zona occidentale si doveva trovare ad ovest della capitale.
Dopo circa mezza giornata di cammino senza sosta, i sei ninja assaporarono la brezza del mare. Un leggero vento aveva iniziato a soffiare e la foresta si stava diradando, presto avrebbero potuto scorgere la meravigliosa distesa azzurra del mare. Sakura ne era contentissima ed accelerò il passo così come tutti gli altri. Si ritrovarono finalmente tutti davanti alle grandi porte, diedero i loro nomi e fecero vedere il rotolo di permesso da parte del capo villaggio della capitale e vennero lasciati entrare. Erano circa le sei quando i ninja vennero ricevuto nello studio del capo.

“Vi ringrazio vivamente di essere venuti ed ancor di più il vostro Hokage.”
“Cosa sta succedendo!?” il capitano Yamato andò subito al dunque.
“Nella mia lettera c’era già tutto. Supponiamo una nuova minaccia. Abbiamo avuto la prova di ciò quando abbiamo scorto un pezzo di stoffa nera con un disegno rosso, era naturalmente tutto strappato quindi non sappiamo dirvi se si tratti di un vestito degli Akatsuki. Guardate!”
L’uomo porse loro il pezzo di stoffa e Sakura lo guardò attentamente, non poteva crederci era proprio dell’Akatsuki inoltre sembrava che lo strappo fosse recente portava uno strano odore. Odore di donna.
“È un drappo della cappa di Konan capitano!”
“Va bene. Ci fermeremo questa notte e domani mattina vedremo cosa succede.”
I sei si congedarono ed l’uomo dietro la scrivania sospirò compiaciuto, finalmente qualcuno aveva creduto alla loro scoperta, ora potevano acciuffare quelle donne e ucciderle.

 

La luna si ergeva piena quella notte, all’interno della cavarne e fuori erano state accese delle candele, era imprudente ciò, ma il luogo era riparato da spesse rocce. Michiko era ancora addormentata per il suo sonno pomeridiano. Konan e le altre stavano disponendo le ultime candele intorno ad un cerchio che la ragazzina aveva disegnato la mattina stessa. Era lì, all’interno di quel cerchio che… riceveva i suoi doni!
Dovevano aspettare ancora poco, la mezza notte.
Avevano rimediato qualcosa per la cena, erbe selvatiche commestibili che crescevano sulla montagna e una lepre catturata grazie a Sarah.
“Sveglia Michiko, la cena è pronta.” Incaricò una delle ragazze Sayuki affinché portasse lì fuori la ragazza. La donna coi codini si avvicinò a lei e dolcemente la scosse. Michiko aprì lentamente gli occhi e guardò in quelli della mora.
“L’ora è giunta?”
“No, vieni a mangiare qualcosa, è pronta la cena.”
L’aiutò ad alzarsi e a camminare, aveva la schiena dolorante e le gambe intorpidite dal sonno, formicolavano tutte!
“Michiko sta sera mi raccomando di avere il minimo necessario. Non sporgerti troppo!”
Konan fu chiara mentre serviva un pezzo della lepre alla ragazza, la bionda dal canto suo rimase in silenzio e mangiò in altrettanta maniera. Non andava fiera di quel che sapeva fare, Deidara si preoccupava sempre quando faceva certe cose. Diceva che poteva farsi del male. Essere risucchiata.

 
I ninja dormivano già da un pezzo. Neji era sveglio e guardava TenTen accoccolata su una sua spalla, aveva sciolto i capelli per stare più comoda e quelle onde castane le cadevano davanti mascherando il suo volto.
“Sei bellissima…” sussurrò il ragazzo baciandole la fronte. A quel contatto TenTen sobbalzò!
“Chi? Cosa!? Nemici??” Neji iniziò a ridere guardando il viso di Ten rosso per lo spavento.
“Niente. Ho detto che ti amo!” rispose Neji.
“Ah!”
“Come ah!?”

“Anche io ti amo!”
La ragazza saltò addosso a Neji abbracciandolo e stringendolo forte, si scambiarono un bacio e tornarono a dormire, alle volte la vita era davvero strana!
La nottata sembrava tranquilla finché la luna… non venne oscurata.

 
Michiko si era seduta sul cerchio illuminata dalle candele, la sua pelle stava ritornando candida, quando era comparsa la luna, era come se il suo volto avesse iniziato a bruciare e si era coperto di bolle e tutto ribolliva come se la pelle cocesse all’interno del suo corpo, aveva preso ad urlare e l’avevano messa dentro il cerchio. Ora tutto sembrava essere ritornato normale, ma…
Michiko aprì improvvisamente gli occhi poco prima chiusi. Da azzurri iniziarono diventare sempre più chiari e a riflettere la luna al suo interno le nuvole iniziarono ad oscurarla e cupi divennero i suoi occhi.

 Ninja e Kunoichi, stavano arrivando, erano già nel villaggio, le stavano cercando, uno di loro poteva guardare oltre la compostezza solida. Volevano loro, volevano far loro del male? Poi un lampo, un sorriso due occhi azzurri come i suoi, biondi capelli e dietro di lui, una marionetta dai capelli rossi. Erano Sasori e Deidara…

 Gli occhi tornarono normali e le guance si coprirono di lacrime, urlò! Volle sfogarsi. Le candele si spensero e la luna iniziò a prendere il suo corso per spegnersi e lasciar posto al sole. Michiko cadde all’indietro, le braccia di Sayuki la sorressero poi Sarah le fu addosso.
“Cosa hai visto?” chiese lei, senza nemmeno aspettarla.
“Stanno arrivando dei ninja… vogliono noi.. ed ho paura… Sasori e Deidara… loro c’erano.”
Sarah sbuffò e andò a riferire quanto aveva scoperto a Konan. La ragazza si imbronciò.
“Dovremmo andarcene da qui! Se veramente ci sono dei ninja che vogliono noi. È meglio andarcene! Aiutate Michiko!”
Così fecero, la riportarono nel suo giaciglio e la coprirono col mantello, cancellarono il segno del cerchio
e tolsero tutte le candele, dovevano cancellare le loro tracce, sapevano che Michiko si sarebbe svegliata tardi così potevano aspettare e prepararsi meglio, sperando che gli altri non le torturassero già da mattino inoltrato.

Sakura si svegliò di soprassalto, era già mattino inoltrato, forse erano le dieci, non c’era traccia di Ino nella sua stanza e TenTen nemmeno, evidentemente era con Neji, iniziò a vestirsi ed a stiracchiarsi facendo un po’ di esercizio, la dormita era stata profonda, ma al limite del sonno aveva sentito un urlo nella sua mente, un urlo di una donna! Aveva avuto paura pensava fosse Ino ed invece lei non c’era.
Uscì fuori dalla stanza con lo zaino in spalle, il team era tutto pronto, mancava solo lei!
“Perché non mi avete chiamato??”
“In realtà ci siamo trovati solo ora! Abbiamo avuto un brutto presentimento!” Neji rispose cordialmente a Sakura che si stava già agitando tutta, il capitano Yamato guardava tutti i suoi ninja di squadra.
“Dobbiamo andare ora. Forza!”
Partirono all’azione, corsero verso ovest e dopo qualche minuto di corsa veloce si ritrovarono davanti le montagne, veloci come marmotte iniziarono a muoversi tra le rocce e Neji constatava che erano vicini, sentiva un potente flusso di chakra, erano giunti alla loro postazione. Vide cinque figure! E anche qualcosa di più… feti all’interno dei loro grembi!
Disattivò il byakugan!
“Cosa hai visto?”
“Ci sono veramente cinque donne, tutte incinte! Hanno un flusso di chakra molto potente!” Yamato annuì e guardò Ino.
Mise le mani congiungendo i pollici e le dita e chiuse gli occhi, subito dopo li riaprì di scatto ritrovandosi all’interno di qualcosa di piuttosto allucinante.
Era uno spazio vuoto, c’era della terra e sembrava essere un cimitero, statue e croci. Subito le si accapponò la pelle, vide poi tre figure, due bionde, una di loro la riconobbe come Deidara e l’altro aveva i capelli rossi. Sasori.

“Danna… ho paura.. vieni da me…” la ragazza bionda si teneva una mano sul grembo e lo chiamava…
“Michiko… va tutto bene, Sarah e Mitsuki si occuperanno di te.” Il rosso l’abbracciò mentre anche Deidara si avvicinava.

Non appena Michiko cadde a terra le ragazze si fermarono e la sorressero.
Michiko che ti prende?? Svegliati!”

Konan iniziò a scuoterla, ma niente! Era come in trance e iniziava a muoversi convulsamente come se fosse posseduta da un altro corpo!
Ino aveva scoperto i nomi, ora poteva ritornare dov’era, ripeté la stessa tecnica e ritornò nel suo corpo.
"Cos’hai visto Ino?”

“Ho scoperto solo i nomi di tre delle donne. Michiko, Mitsuki e Sarah. Non so altro.. era tremendamente orrendo! C’era un cimitero. È strana!”

Disse Ino stringendosi alle braccia di Sai che le avevano prestato soccorso in quel breve momento di orrore.

“E’ quello che ci serviva! Dobbiamo andare? O…”

“Stavano fuggendo.. non so altro.” Si chiuse in un silenzio tombale.

 
Michiko si era ripresa, e guardava Konan. Si rimise in piedi e scosse il capo.
“Qualcuno ha preso in prestito il mio corpo per pochi minuti!”
Disse lei disperata iniziando a dimenarsi contro Sarah come se fosse colpa sua.
“Sta zitta! Dovrebbe essere una tecnica del clan Yamanaka, Kakuzu me ne parlò una volta… forse quei ninja ci stanno sfidando.”
Sarah abbasso il capo e camminò per appiattirsi contro le rocce.
“Cacciali via così possiamo scappare!”
Konan sembrava agitata, Sayuki aveva immediatamente capito che dovevano muoversi, perché… Konan non avrebbe resistito ancora. Il bambino doveva nascere.
Sarah lesse lo sguardo preoccupato si Sayuki ed iniziò a concentrare il suo chakra per rievocare il vento.
Dall’altra parte delle rocce, Neji aveva captato il tutto, e subito attivato il byakugan, il vento di Sarah si stava formando sempre più velocemente, sarebbe diventato un tornado e li avrebbe spazzati via. Avvisò i suoi compagni iniziando a scendere e andando contro un’insenatura all’interno della roccia. Il tifone si sviluppò durò parecchi minuti.

Le ragazze resistettero a quelle lame di vento così simili all’aria di chakra di Temari. Quando tutto finì… Neji cercò le donne col byakugan, ma… erano scomparse…

**************
Spazietto autrice
Spero sia piaciuto, so che è un pò corto, ma il primo capitolo per me rappresenta solo una minuscola parte del grande lavoro che c'è dietro ogni opera. Non è il capitolo decisivo, ma una sottospecie di preludio.
(Parli ad enigmi ndHidan)(Mi spiace lo so! :-P ndMe)(Però a me non sembra male! ndKakuzu)(Sì posso fare di meglio, ma è difficile T.T ndMe)
Al prossimo capitolo.
  
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