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Autore: brontolina12    23/05/2014    3 recensioni
100 anni sono un periodo molto lungo, soprattutto se passato in una gabbia. Lei lo sapeva molto bene. Ne aveva passate là dentro e senza la Banda non ce l'avrebbe mai fatta. Adesso era libera e nessuno le avrebbe mai fatto più del male ...
- Grazie ragazzi ...
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Allora, buon pomeriggio! Grazie per le mie prime quattro recenzioni di: Alice Varn, denydany1105, babau111 e weasley_lauhg!
Godetevi il capitolo!

Pervinca e Grisam litigavano ( come sempre ) nel piazzale della scuola.
- Come hai potuto lasciarmi fare il progetto  con Scarlett mentre tu te ne sei andato con Francis?
- Cosa? Tu lo fai sempre, te ne vai con una ragazza fingendo di essere arrabbiata con me e poi facciamo sempre pace. Però quando lo faccio io per la prima volta ti devi arrabbiare!!
- Che cosa?? Non ti ricordi del patto “ basta giochetti siamo cresciuti? “
- Non abbiamo mai fatto questo Patto Vì!
La professoressa di arte, la signorina Lilliflora, aveva infatti assegnato un disegno a coppie e Grisam, credendo che Pervinca non se la sarebbe presa, si era messo con Francis, Vaniglia con Flox, Holly con Nepeta, mentre lei stava  con … SCARLETT!
- Periwinkle, faremo il disegno a casa mia, chiaro??
- Veramente preferirei farlo a casa mia se non ti dispiace. Flox e Vaniglia lo faranno lì e così potremmo aiutarci fra coppie.
- Cosa?? Così copieranno la nostra idea!
- Quale idea Scarlett? Non abbiamo idee!- le urlò Pervinca nelle orecchie.
La sua compagna di disegno non disse nulla e se ne andò girando i tacchi. Pervinca sospirò.
- Cosa ho fatto di male io perché mi succedesse questo? – si chiese sconsolata e arrabbiata.
Aveva sempre fatto tutti i laboratori a casa con sua sorella e Flox, oppure con Grisam, ma mai con Scarlett. E poi a Pervinca quella casa lussuosa e immensa, faceva paura perché sembrava un labirinto senza via d’uscita. Le pochissime volte in cui aveva messo piede in quella villa era stato per parlare col sindaco, non di certo con sua figlia. Tra quelle due ragazze era sempre stato un continuo litigare, del resto anche io, che sono adulta, trovo difficile credere che esista al mondo una persona che vada d’accordo con Scarlett. Quella ragazza aveva tutto eppure non apprezzava niente. Era sempre scontrosa con gli altri ragazzi ed era sempre la guasta giochi e guasta-avventure della banda, infatti da un po’ di tempo Scarlett partecipava alle riunioni e ai giochi organizzati, ogni tanto, dai ragazzi. Ma GUAI a  chiederle se le andava di fare un turno al museo, perché ti avrebbe risposto per le  rime o, se avesse avuto i poteri, trasformato in uno scarafaggio viscido!
- COSA?? IO AL MUSEO? AHAHAHAHAAH- e se la rideva senza motivo per circa dieci minuti.
Infatti i ragazzi avevano deciso di non invitarla più alle festicciole ed ai pigiama-party nella baracca del capitano, quando capitava un’occasione del genere. Poi ultimamente la banda non era più come prima ovvero uniti e compatti, ma sempre più staccata. Questo perché stava arrivando l’estate e con essa gli ultimi compiti in classe e le ultime interrogazioni. Il museo inoltre non aveva problemi, quindi niente riunioni amministrative!
A Fairy Oak tutto era calmo come una normale “FINE PRIMAVERA” e tutti i giorni si ripeteva la solita routine: tutti svegli alle sette per prepararsi e alle otto andare a scuola, rimanerci 5 ore e poi tornare a casa per pranzare; poi fare i compiti, andare al museo, farsi la doccia o finire i compiti, cenare e  poi tutti a nanna. Perfino Flox si vedeva sempre meno, certo nelle ore di scuola sì, ma per il resto non la incontravamo più, nemmeno per sbaglio. E poi c’era Shirley con cui non ci scrivevamo proprio. In compenso però con una persona le gemelle passavano molto tempo: Holly. Infatti Holly si era trasferita nella casa accanto alla nostra e molto spesso le ragazze facevano i compiti insieme.
- Come avviene la fotosintesi clorofilliana?- chiedeva puntando la matita contro le gemelle per imitare la professoressa De Trasvall.
- LO SO IO! – rispondeva Pervinca alzando la mano.
- Prego signorina Periwinkle, illustri pure la sua risposta – diceva imitando sempre l’insegnate di scienze e matematica.
- … Allora … - continuava Vì pensando ad un discorso semplice e pulito.
- Allora?? LO DOVREI DIRE IO ALLORA, signorina Periwinkle. Non voglio sentire ALLORA, voglio direttamente il discorso senza giri di parole!!
- Posso intervenire io professoressa, se la mia compagna  non conosce la risposta – continuava Vaniglia.
- Ha ragione. Prego Periwinkle2.
Le ragazze scoppiavano a ridere e per la mezz'ora successiva non avrebbero studiato, ma parlato di tutto ciò che li veniva in mente, fino a quando …
- RAGAZZEEEEE!! E L’ORA DI ANDARE AL MUSEO!! – chiamava Dalia dal piano di sotto.
Holly ormai faceva parte della banda e aiutava le gemelle nei turni facendole compagnia.
Così le ragazze scendevano e si portavano dietro il libro di scienze ed i compiti di matematica per avvantaggiarsi e per non dover sprecare la serata a studiare. Poi in questo modo avrebbero potuto convincere la mamma a rimanere sveglie fino alle 11 e mezzo, anche se molte volte Dalia rimaneva impassibile.
Oh no, sto divagando troppo … dove ero rimasta?
Ahh, sì! Le gemelle e Holly si incamminarono verso il museo del capitano!
Camminavano velocemente tutte e tre a braccetto. Le borse  rimbalzavano sulle ginocchia sudate per il gran caldo, ma nonostante questo loro correvano a perdifiato verso l’antico edificio di pietra.
Vaniglia si reggeva il cappello in testa per evitare che il poco vento che c’era  se lo portasse via.
Arrivate al museo vedemmo che Grisam aspettava che qualcuno gli desse il cambio così se ne sarebbe potuto andare. Appena lo vide, Pervinca, si “slegò” dalle ragazze e con passo furioso, aggrottando la fronte, entrò nella baracca tirando, al povero mago, uno spintone pazzesco. Lui infatti era appoggiato alla porta e appena sentii una spinta mandarlo via, fece un balzo in aria.
- Cosa le prende? – chiese Babù al giovane Burdock.
-  Niente, questioni stupide a cui tua sorella tende ad aggrapparsi.
- QUESTIONI STUPIDE?? – esclamò Pervinca uscendo dal museo.
- SI’! STUPIDISSIME!! – sottolineò Grisam guardandola negli occhi.
- … … OK!! … … vedo che oggi gira aria allegra e felice in città – ridacchiarono Vaniglia e Holly entrando nella baracca. Pervinca le seguii e dopo tirò un grosso tonfo alla porta che si chiuse facendo saltare in aria il capitano della banda, rimasto fuori, un’altra volta.
- Si può sapere cosa ti prende? – le chiese la sorella cercando la pagina di scienze che dovevano studiare.
- È stata tutta colpa sua. Mi ha lasciata da sola a fare il disegno di arte!
- Non sei da sola, ma con Scarlett – le ricordò Holly facendo una smorfia in segno di scherzo.
- Beh, allora preferivo stare da sola!! – evidenziò Pervinca  andando a sedere vicino a Vaniglia.
Tutte e tre cominciarono a leggere la pagina che riguardava la fotosintesi clorofilliana.
- … … nelle foglie sono contenuti i CLOROPLASTI  che contengono la clorofilla … … - Vaniglia stava leggendo ad alta voce quando un rumore ruppe il silenzio.
Pervinca si alzò dalla sedia e andò a scostare le tendine gialle dalla finestra.
- Mah, sarà stato il vento – disse alzando le spalle e tornando a sedere.
-  … … la clorofilla che, grazie alla luce solare … … - un altro rumore attirò l’attenzione delle ragazze.
- Ptssssssssss ... ehi, ragazze … - qualcuno bisbigliava da fuori.
- Ptsssssss – continuava la voce.
Vaniglia guardò la sorella negli occhi e poi si girò verso Holly che, coraggiosamente, andò ad aprire la porticina di legno ormai rovinato dal sale del mare.
Appena la porta si apri del tutto potemmo vedere la snella figura di Tommy che, col fiatone, ci chiedeva di entrare. Holly gli lasciò lo spazio per entrare e lui andò dritto a sedersi vicino a Vì e Babù.
- Beh, cosa è successo?? – gli chiese Vaniglia preoccupata.
Tommy si passò la mano fra i capelli scuri e poi scoppiò in una risata strana, quasi isterica.
- Ahahaha … - continuava.
- Cosa c’è da ridere? – gli domandò spazientita Pervinca.
- Ero passato vicino alla scuola e ho visto Joe che dormiva su una sedia. Ho toccato la mia tasca dei pantaloni e ho sentito qualcosa, era un pennarello nero. Come potevo trattenermi? L’ ho preso e gli ho disegnato sopra la bocca un paio di bei baffi neri. Infine per concludere il tutto gli ho anche legato i lacci delle scarpe, ma mentre compivo l’opera lui si è svegliato! Così ho cominciato a correre e lui ha cercato di seguirmi, ma è caduto a causa dei lacci. Adesso mi stava seguendo e menomale che ho trovato rifugio proprio qui da voi!
Le ragazze ed io ci mettemmo a ridere. Povero Joe, era un uomo così bravo e così volenteroso nell’aggiustare ogni piccolissimo oggetto rotto della vecchia scuola, che non si meritava tutti quegli scherzi da parte dei ragazzi. Ma come lo aveva raccontato Tommy faceva davvero ridere.
- Hai già studiato per l’interrogazione della De Trasvall, Tommy?- gli chiese Vaniglia cercando un nuovo argomento di cui parlare.
- Veramente no, ho avuto da fare e … - non finì la frase perché la faccia simpatica di Flox era appena comparsa sulla porta.
- Ciao, passavo di qui con mia madre e ho pensato di fare un salto – disse abbracciando Tommy, le gemelle e Holly. I ragazzi si misero a parlare per un po’del più e del meno e il libro di scienze venne lasciato sulla mensola del camino, chiuso. Poco dopo si aggiunsero alla conversazione Nepeta, Celastro, Francis, Scricciolo, Sophie e Acanti, ognuno con qualche minuto di distanza da un altro.
WOW, senza farla apposta avevamo riunito tutta la Banda o quasi tutta, mancava solo Grisam.
I ragazzi erano tutti seduti per terra a gambe incrociate e si raccontavano tutti i fatti avvenuti nel tempo in cui non si erano visti, ed era successo davvero di tutto.
- Mi è caduto un altro dente.
- Ho vinto la cintura nera a Karate.
- Ho imparato a pescare.
- Ho preso un bel dieci a matematica.
- Ho compvato un cagnolino.
Tutti avevano molto da raccontare e a tutti era successo qualcosa di importante. Però le gemelle dovevano andare a casa e anche Holly doveva rientrare. Così salutammo e promettemmo di rincontrarci presto.
- Wow, che bella chiacchierata abbiamo fatto – esclamò Babù lisciandosi i capelli rossi.
- Già, peccato che c’erano tutti tranne Grisam, proprio il nostro capitano - continuò Holly.
Pervinca le lanciò un’occhiataccia – Beh, io sono stata più contenta così, mi sono divertita anche senza di lui – annunciò decisa facendo una smorfia compiaciuta.
Attraversammo la strada e salutammo il signor McMike che si affacciava dalla sua officina per richiamare il cane Fiddle che era andato a disturbare le gonne delle signore anziane, che tutti i pomeriggi prendevano un tè al bar di fronte.
Il signor Filadelfio McMike era il liutaio della città e da tale adorava la musica. Era un uomo semplice che adorava i bambini e a cui piaceva stare in compagnia.
 Sorpassammo Quercia, lasciammo Holly nel giardino della sua villetta  e arrivammo a casa appena in tempo per sentire Tomelilla parlare al telefono con Primula Pull, sarta del villaggio, di certi vestitini uguali, ma diversi per colore. Appena entrammo ebbi come l’impressione che la mia strega cambiò discorso.
- … … Mmmm … quindi quella sciarpa potrebbe essere pronta tra un mese circa, giusto? – disse Lillà Dei Sentieri grattandosi la testa.
Non dissi niente alle gemelle perché tra meno di un mese avrebbero festeggiato dieci anni nel mondo della magia  e magari loro zia voleva prepararli una bella sorpresa. In quei dieci anni era davvero successo di tutto: avevano combattuto il Terribile 21 ben tre volte, avevano scoperto quattro misteri più un quinto con l’uso della magia, ma avrebbero compiuto qualcosa di ancora
più straordinario, proprio … … No! Che sbadata! Vi sto anticipando la storia!
Dunque…
Salimmo le scalette di legno e arrivammo in camera da letto.
- Secondo me dovresti perdonare Grisam, insomma anche tu lo fai sempre e lui non si è mai comportato come ti sei comportata tu oggi – gli disse Vaniglia lasciando cadere la borsa sul pavimento e andando ad aprire il libro di scienze per provare a finire l’argomento da studiare.
- Cosa? Dai ragione a lui?
Vaniglia annuì e poi affondò i pensieri nella fotosintesi clorofilliana. Pervinca sospirò e si buttò sul letto accanto a Babù.
- Non riusciremo mai a finire di studiare, stiamo leggendo questa pagina da ore e dobbiamo saperne altre cinque. Ti pare possibile? – chiese Vì sorridendo.
- Bene allora ripetimi la pagina, se la sai tanto bene! – la provocò la sorella.
- D’accordo – disse sistemandosi sul letto – “ la pagina parla di come avviene la fotosintesi clorofilliana. Come prima cosa … … “ – e raccontò alla sorella tutto quello di cui parlava la pagina per filo e per segno, senza sbagliare mezza volta.
- Dov’è il trucco? – le domandò Vaniglia controllando di non avere attaccato alla schiena nessun bigliettino da cui Pervinca potesse aver letto.
La sorella le fece una linguaccia e poi sfogliò la pagina per passare al secondo argomento.
Ben presto fu l’ora di cena e le ragazze scesero di sotto con una certa fame.
Menù:
- Antipasti DELLA VALLE;
- Tortelli Di Carne;
- Insalata Di FINE PRIMAVERA;
- Torta di fragole, miele e un ingrediente segreto.
Tutti noi avevamo provato a indovinare l’ingrediente segreto, soprattutto Cicero. Infatti la ricetta era di Tomelilla e lui aveva paura che quell’ingrediente potesse essere una qualche pozione magica. La Strega però era irremovibile e non sbottonava nemmeno una parola! Io pensai ad un qualcosa di particolare come una speciale bacca proveniente da un paese lontano che assaggiai a casa di Holly. Questa bacca aveva il potere di aiutare il cervello a risolvere quiz importanti e particolarmente difficili. Si diceva che era utile mangiarla prima di un compito di matematica.
Però, come ho detto, Tomelilla non lasciava scappare nemmeno un indizio e la cosa mi faceva pensare al peggio.
Comunque la cena era squisita e io presi ben tre fette di torta!
Pervinca e Vaniglia non avevano ancora finito di fare scienze e allora le feci salire velocemente in camera per finire di studiare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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