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Autore: angiebear_chan    24/05/2014    2 recensioni
"Avrei voluto in tutti i modi darti un pezzo di quella serata. Beh, sono riuscito a regalarti il cielo"
Cosa farebbero i membri dell'Akatsuki se vivessero ai nostri giorni? Chi sarebbero i loro amici? In quanti guai potrebbero cacciarsi?... senza dubbio in moltissimi... una fantasia in cui i nostri eroi si muovono nella Grande Mela facendo ridere, creando pasticci e, si spera, facendo anche sognare ed emozionare un po'.
Dopo anni di silenzio torna la storia dell'Akatsuki a New York con una versione 2.0 di un capitolo che mi sta particolarmente a cuore: la proposta di matrimonio di Hidan.
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Sono passati otto anni. I nostri amici hanno avuto a che fare con altri problemi, altre gioie, altri dolori, altri litigi. Oggi è il giorno di Natale.

-Ah eccovi! Benvenuti benvenuti!- esclamò Hidan aprendo la porta a Konan e Pain che entrarono accompagnati da tre bambini vivacissimi che corsero dentro come razzi.

-Mio dio Konan! Ma quanti ne hai lì dentro?- chiese Angel osservando basita il pancione della donna

-Altri tre. Maschi. Non me ne parlare- esclamò notando l'espressione scioccata dell'amica -se avessi saputo che nella famiglia di Pain i parti gemellari erano così frequenti col cavolo che l'avrei sposato!-

-Ma! Amore!- esclamò Pain guardandola sconvolto

-Ma amore, ma amore, ma amore... un corno! Non sei tu che ti devi portare questo pancione pazzesco, ad essere preda delle voglie, delle nausee e ad avere delle caviglie grosse come tronchi oltre che un mal di schiena della madonna e male al seno. E soprattutto non sarai tu a dover partorire altri tre gemelli!!!!-

Pain si zittì e andò incontro a Sasori che lo guardava con espressione solidale

-Tranquillo amico, anche Niko era così durante la gravidanza. Non l'ho mai vista più irascibile. Ma guardala ora- mormorò indicando la moglie che, con il volto soffuso di gioia, dava da mangiare con un biberon ad un tenero neonato che sfoggiava già un bel ciuffo di capelli rosso fiamma.

-Piuttosto, dove sono Alice e Deidara?- chiese Konan affondando nel divano con un sospiro e allungando le gambe davanti a sé

-Non lo so. Dovrebbero arrivare tra poco- disse Angel portandole un poggiapiedi su cui la donna posò le gambe con uno sguardo carico di riconoscenza

Din Don

-Infatti eccoli- esclamò Hidan andando ad aprire

-Ciao! Ciao! Buon Natale! Benvenuti!- disse poi scostandosi per farli passare.

-In ritardo come al solito eh brutta polla- la accolse Angel incrociando le braccia con aria stizzita

-Non è colpa mia. Nathan era a lezione di chitarra. E non chiamarmi “brutta polla” razza di capra puzzolente-

-Brutta...!-

-Nathan! Mio caro! Vieni dalla zia Konan- le interruppe quest'ultima facendo un cenno al bambino di otto anni dai lunghi capelli biondi raccolti in una coda che se ne stava in piedi di fianco alla madre la quale, nel frattempo, aveva ripreso a litigare con Angel anche se, data la presenza di minori, cercavano entrambe di limitare gli insulti eliminando le parolacce.

-NATHAN...!- urlò gioiosamente una bambina di sei anni dai capelli neri raccolti in due codini e dagli occhi violetti entrando nella stanza. Nathan sorrise a sua volta e le corse incontro

-Ciao Alexis!- esclamò prendendo entrambe le mani della bambina fra le sue e guardandola dolcemente.

-Axl! Non salutare solo Nathan! Saluta lo zio Deidara e la brutta polla- esclamò Angel guardando sua figlia la quale si voltò arrossendo verso i due e mormorò

-Ciao zio, ciao zia-

-Ciao tesoro- mormorarono Deidara e Alice in coro, quest'ultima poi si voltò verso Angel

-Si può sapere perchè continui a chiamarla Axl!? È un nome da uomo! Da uomo!-

-E allora? L'ho chiamata Alexis solo per poter usare Axl come diminutivo. Sai che è stata concepita dopo un concerto dei Guns n' Roses- esclamò Angel scrollando le spalle

-Già. Splendida serata- mormorò Hidan con sguardo sognante abbracciando sua moglie da dietro e baciandole il collo. Angel sorrise dolcemente al ricordo.

-Accidenti. Dopo il concerto dei Green Day decidete di sposarvi, dopo quello dei Guns resti incinta. Al prossimo che succederà?- esclamò Deidara divertito

-E chi lo sa?- rispose Hidan scoppiando a ridere

Nel frattempo Konan seguitava ad osservare Nathan e Alexis che, rintanatisi in un angolo, parlottavano fra loro tenendo le teste talmente vicine che i capelli biondi di uno si mescolavano a quelli corvini dell'altra.

-Ma non sarà che quei due da grandi si metteranno assieme?- mormorò poi indicandoli con un mezzo sorriso

-Col cavolo. Piuttosto lo diseredo!- esclamò Alice inorridita sprofondando anche lei nel divano -non ho alcuna intenzione di avere questa capra puzzosa in famiglia!- continuò poi indicando Angel che per tutta risposta le sferrò un calcio.

-Zitta tu. Piuttosto sono io che non voglio avere te come suocera di mia figlia! Anche se da questo punto di vista è un bene: Nathan non potrà mai lamentarsi dicendo “preferisco la cucina di mia madre” dato che tu, nonostante la tua veneranda età, non hai ancora imparato neanche a far bollire l'acqua-

-Veneranda età?!? Guarda che siamo coetanee cogliona!-

-Ma io sono immortale-

-Si ti piacerebbe!-

Proprio in quel momento si sentì un rumore proveniente dalla stanza opposta.

-Chi è?- chiese Niko allarmata -c'è qualcun altro oltre a noi qui in casa?- chiese ansiosamente ad Angel stringendo a sé il bambino

-No. Nessuno- rispose lei avvicinandosi alla figlia e a Nathan assieme ad Alice. Hidan si avvicinò alla porta che conduceva nella camera incriminata e la aprì di scatto

-Tobi!!!- esclamarono tutti in coro notando il good boy che si introdusse nella stanza con un sorriso (si presume).

-TU!!! CHE CI FAI TU QUI!!- sbottò Alice afferrando l'attizzatoio posto vicino al camino e brandendolo contro di lui

-Tobi è qui per augurare buon Natale al suo Deidara e al suo piccolo Nathan!- entrambi i biondi però lo accolsero con occhiate gelide essendo entrambi stufi delle molestie del temperino.

-Nathan! A Tobi sembra di vedere il suo Deidei quando non era ancora stato plagiato da quella pazza!- ebbene sì, con gli anni il suo vocabolario si era notevolmente ampliato. Ma per il resto non era cambiato per nulla.

-Tobi- esclamò Nathan con un tono gelido simile a quello della madre -sai una cosa?-

-Cosa?- chiese Tobi giulivo chinandosi verso il bambino che gli si era avvicinato

-Babbo Natale non esiste!- gli sussurrò lui all'orecchio in modo che i figli di Konan non sentissero.

-CHE COSA?!?- esclamò Tobi scioccato per poi correre via urlando scappando attraverso una finestra -È UNA BUGIA! UNA SPORCA BUGIA! SEI PROPRIO COME TUA MADRE! SOMIGLI AL MIO DEIDEI SOLO ESTERIORMENTE!!-

-LUI È IL MIO DEIDEI! RICORDATELO RITARDATO!- gli urlò dietro Alice non riempiendolo di insulti solo per rispetto ai bambini.

-Santo cielo. Ma come avrà fatto ad introdursi in casa?- chiese Angel avvicinandosi alla finestra attraverso la quale il temperino era appena fuggito per poterla chiudere -i cani avrebbero dovuto divorarlo-

-Forse è riuscito a evitarli. Entrando. Ora non sono sicuro che ci riuscirà. Paura e Morte sono due cani molto svegli, e c'è un motivo se li abbiamo chiamati così- esclamò Hidan. Proprio in quel momento infatti si sentì abbaiare, ringhiare e urlare pietà.

Angel serrò la finestra con un colpo secco azzerando le urla provenienti dall'esterno.

-Bene, che si fa ora?- esclamò poi voltandosi con il sorriso sulle labbra

-OH OH OH!-

-Cosa? Cos'è stato?!- chiese Pain fingendosi curioso e stupito come tutti gli altri mentre i suoi tre bambini si guardavano intorno eccitati.

-OH OH OH-

-È lui, è lui!- esclamarono i tre in coro saltellando sul posto mentre Nathan e Alexis li guardavano con un sorrisetto tendendosi per mano.

La porta si aprì piano piano per far entrare Kakuzu che portava sulle spalle un enorme sacco e che per l'occasione aveva cambiato la sua sciarpa nera in una rosso acceso.

-Ah... uffa!- esclamarono i tre bimbi delusi per poi tornare a giocare

-Zio Kakuzu!!- esclamò allegramente Alexis correndogli in contro e scoccandogli un bacio sulla guancia coperta dalla sciarpa

-Ciao piccola Axl. Come stai mia cara?- esclamò l'uomo accarezzandole la testa -tieni, questo è per te...- disse poi porgendole un pacchettino da cui la bimba estrasse un braccialettino d'argento. Tutti lo fissarono meravigliati.

-Kakuzu! Che cos'hai in quel sacco? Regali?- chiese Niko guardandolo scioccata

-Macchè... vi pare? No, sono passato in uno di quei posti dove regalano abiti ai poveri e ho fatto scorta. Così potrò rivenderli!-

-Grande Kaku! Tu ci che ci sai fare!- esclamò Angel ammirata dandogli il cinque -e il braccialetto? L'hai rubato?- chiese poi come se fosse la cosa più normale del mondo

-Quasi. Una cliente l'ha lasciato per sbaglio sul bancone del bar-

-Che idiota-

-Si infatti-

Tutto il gruppo fissò i due con uno sguardo preoccupato. Poi guardò Alexis che nel frattempo aveva indossato la giacca e si era avvolta la sciarpa attorno alla gola e alla bocca dal momento che voleva mostrare a Nathan il suo pupazzo di neve. Osservarono la bimba con indosso la sciarpa, poi di nuovo Kakuzu e di nuovo Alexis ed emisero un sospiro di sollievo notando gli occhi violetti identici a quelli di Hidan.

-Alexis tesoro. Indossi lenti a contatto colorate?- chiese quest'ultimo non completamente tranquillo. Angel lo fulminò con lo sguardo. Alexis lo guardò senza capire.

-Certo che no papà. Perché dovrei?- Hidan sospirò, sollevato e diede un bacino alla figlia -no nulla. Ora andate. Non fa bene stare in casa al caldo con su la giacca- i due bambini corsero fuori ridendo e tenendosi ancora una volta per mano.

-Sarà... ma qui la cosa mi puzza- mormorò ancora Konan guardandoli uscire

-Ti sbagli. Qui l'unica cosa che puzza è quella capra laggiù- borbottò Alice indicando Angel la quale con una scusa distrasse i figli di Konan facendoli voltare dall'altra parte approfittandone per tirare i capelli alla ragazza.

-Oh oh oh...- si sentì improvvisamente. Le tre pesti si alzarono di nuovo guardandosi intorno eccitati.

-OH OH OH!!!!- si sentì ancora. Non poteva essere. Possibile che...

-Babbo Natale...!?- mormorò Pain sconvolto.

-MA CHE BABBO NATALE E BABBO NATALE RAZZA DI CRETINO!!!!!- urlò Konan per tutta risposta -MI SI SONO ROTTE LE ACQUE!!-

-Oh mio Dio!!- esclamò Angel scioccata correndo verso la donna -il mio divano!!-

 

 

FINE

 

   
 
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