Serie TV > JAG
Segui la storia  |       
Autore: kk549210    25/05/2014    2 recensioni
Gli inizi della carriera JAG di Harmon Rabb jr, riletti sotto una prospettiva diversa.
Un po' prima di "Amare è per sempre".
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Harmon 'Harm' Rabb
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Amare è per sempre'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Che nottata tremenda! Quella maledetta frutta bastarda lo aveva messo letteralmente al tappeto. Ridotto a contorcersi sulla tazza del gabinetto tra lancinanti crampi intestinali e sudori freddi. Nel turno di guardia si era persino beccato un solenne liscebusso da un superiore. Ma che cavolo! A quell’attaccabrighe del tenente Lamm non era mai capitato di avere il transito intestinale vorticosamente accelerato? “Poco male” si disse “Se mi deferiscono alla corte marziale per assenza ingiustificata, userò la cacarella come circostanza attenuante. Mitico!”. E a questo pensiero la sua faccia grassoccia e rubiconda si illuminò a un sorriso soddisfatto e i suoi vispissimi occhi azzurri si fecero sparluccicanti.  Per fortuna quella nottataccia da incubo era finita. Le sue budella sembravano avere smesso di ballare il rock’n’roll, ma il suo stomaco brontolava imperiosamente. “Ci credo! Questa notte avrò perso un chilo buono!” pensò ridacchiando. Erano già le otto suonate. Ora di colazione: il primo capo Morrisette, un simpatico quarantenne con cui aveva stretto amicizia, aveva da poco finito la guardia e aveva insistito perché andassero insieme alla tavola calda della Base Navale di Norfolk.
-Perché dobbiamo pagare per uova e salsicce, quando sulla nave possiamo averle gratis? – chiese candidamente il giovane guardiamarina mentre camminavano lungo il molo.
-Si vede che è in mare solo da sei mesi, signor Roberts! Si fidi di me, che sono ventidue anni che giro il mondo su queste carcasse d’acciaio! – ribatté con un sorriso il maturo marinaio.
Nonostante le salsicce della Seahwk fossero deliziose, il guardiamarina Bud Roberts jr era già stanco della vita di mare. Forse perché inconsciamente gli ricordava troppo Big Bud. Suo padre, un rude e sboccato primo capo in pensione. Uno per cui tirare su i suoi figli, due maschi e una femmina, significava frullarli tutti e tre di schiaffoni. E per il quale stare in Marina voleva dire sbronzarsi e andare a donne nei porti. Ma per il giovane Roberts non era così. Per lui era un onore e un privilegio servire il paese e stava lavorando duramente per conquistarsi i gradi di sottotenente, nonostante suo padre detestasse visceralmente gli ufficiali e non gliene avesse mai fatto mistero.
Per fortuna il periodo di prova come addetto alle pubbliche relazioni sulla portaerei stava per scadere. Cominciava a venirgli a noia starsene in mezzo agli aviatori, eroici maschioni tutti sicuri di sé, e ai marinai di lungo corso, gente un po’ volgarotta, anche se grazie al suo carattere gioviale e aperto era sempre andato d’accordo con tutti, senza troppi sforzi. E tra poco sarebbe arrivata la conferma, o una nuova destinazione. Roberts aveva ripreso in mano gli studi di legge che aveva iniziato al College e continuava a coltivare il suo pallino per l’informatica, la crittografia e le telecomunicazioni. E così sognava un incarico all’avvocatura militare, soprattutto dopo che era venuto a indagare un paio di volte sulla Seahawk uno straordinario ufficiale del JAG. Harmon Rabb jr, una specie di Superman dal volto umano che Bud aveva immediatamente assurto a suo idolo personale. Quel capitano di corvetta di soli cinque anni più grande di lui era un mirabolante ibrido tra Rambo, McGyver, Magnum P.I. e il mitico capitano Kirk. Era pure un Top Gun pluridecorato. Sulla portaerei ancora si parlava di quella volta che aveva fatto appontare l’F-14 del CAG, pilotandolo dal sedile posteriore. E per fortuna che dicevano che di notte fosse mezzo cieco! Roberts non aveva mai visto il suo paladino in un’aula di tribunale, ma se lo immaginava semplicemente perfetto. Elegante e astuto come Matlock, ardente e rigoroso come Ben Stone di “Law & Order”.  Nonostante le sue doti quasi sovrumane, confermate da una prestanza e da una bellezza notevoli, Rabb pareva un tipo veramente a posto. Tutt’altro che un pallone gonfiato. Era sempre stato affabile con lui, di una gentilezza schietta, non quella forzata che si mantiene nei confronti di un ragazzotto grasso e un po’ goffo. E ora la principale aspirazione di Bud era quella di diventare l’assistente di quel fenomeno. Essere preso sotto la sua ala protettrice. E chissà, farsi dare anche qualche dritta su come conquistare una ragazza. Si era proprio stancato di essere single.         
-Guardi, signor Roberts! – esclamò Morrisette indicando un’auto parcheggiata con poco garbo davanti alla tavola calda.  Dentro si scorgeva una persona seduta.
-E’ il tenente Schonke! – gridò Roberts avvicinandosi. Era inorridito e sconvolto: al posto di guida c’era una giovane crittografa della Seahawk che aveva salutato solo poche ore prima, mentre sbarcava per andare in libera uscita. Portava ancora la divisa e il cappello d’ordinanza. Ma la camicetta bianca era scarlatta di sangue. Diane Schonke era stata barbaramente assassinata.
-Non tocchi niente, signore! – lo apostrofò il primo capo, visibilmente turbato anche lui. Ora bisognava aspettare la Polizia Militare, il JAG e forse anche il Servizio Investigativo della Marina.
Il guardiamarina Bud Roberts jr non aveva la benché minima intenzione di toccare nulla. Era paralizzato dall’orrore e dal dolore. In quei mesi in mare, aveva stretto un cordiale rapporto con il tenente Schonke. Non era proprio amicizia, ma poco ci mancava. Diane aveva solo un paio d’anni più di lui ed era decisamente adorabile. Aveva un carattere molto dolce e spiritoso. E poi, era una vera bellezza. Le sue forme così generose e sui occhi nocciola grandi ed espressivi rendevano la sua compagnia ancor più piacevole. Ma Bud non si era mai fatto avanti. Sia per le rigide regole vigenti in Marina contro la fraternizzazione, sia perché si rendeva conto che il tenente Schonke era del tutto fuori dalla sua portata. Ma anche perché si vociferava che lei fosse perdutamente e irrimediabilmente innamorata di un suo vecchio compagno d’accademia. Anche se le portaerei sono come dei villaggi galleggianti, dei veri agglomerati di pettegoli, lui sapeva che di sicuro c’era un fondo di verità. Per una ragazza speciale come Diane ci voleva un tipo super. Uno come Rabb, per esempio. Peccato che il capitano fosse già sposato, altrimenti avrebbero formato insieme la coppia perfetta.      
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > JAG / Vai alla pagina dell'autore: kk549210