"Percy,
Percy,
svegliati. Dai non puoi morire sotto un mucchio di uccellacci! Ti
pensavo più
forte!"
"Chi
sta parlando? Sono
forse nell'olimpo?"
"Ah
per tutti gli Dei
sei vivo! Comunque.....no non sei sull'Olimpo per tua sfortuna, ma sei
vicino
al più attraente figlio di Ade!"
Apro
gli occhi e vedo Nico
che con fare disinvolto si scosta la frangia da destra verso sinistra,
come se
fosse un divo di Hollywood.
"Amico,
perché sei
seduto sopra il mio petto? E perché ho questo saporaccio
sulle labbra?"
"Saporaccio?
Quello, mio
caro, è il sapore delle MIE labbra!"
"C-c-cosa?
Tu mi hai
baciato? Bleah!"
"Ah
si certo non mi
ringraziare per averti fatto una perfetta respirazione bocca a
bocca.....
Sempre il solito rompiscatole Jackson!"
"Grazie
mille Nico,
pensi che ora puoi scendere dalla mia pancia? Mi sento un po
compresso..."
"Mhhhh
OK!"
Appena
Nico scende dal mio
petto, oltre a essere più leggero, ho la
possibilità di alzarmi in piedi. Sono
ancora un po rintronato. Devo essere svenuto subito dopo aver sentito
le urla
di Annabeth. Mi metto in piedi e accanto ai miei piedi, sdraiato,
inerme, giace
Jason....
"Jason!
Jason! Sveglia
amico!" urlo a squarciagola cercando di scuotere il figlio di Giove.
"Nico,
perché io sono
sveglio e lui è ancora in queste condizioni?"
"Percy
in realtà non lo
so. So solo che non è morto! È in uno stato di
trance. Sta combattendo tra la
vita e la morte."
"Perché?
Perché a lui è successo
questo mentre io sono solo svenuto?"
"Non
lo so Percy, lui
sicuramente si trovava da più tempo sotto l'attacco di
quegli
uccellacci..."
"È
vero...gli uccelli!
Dove sono finiti?"
"Vi
ho trascinati via da
lì!"
"Come?
Perché tu non sei
stato vittima di quelle voci?'
"Percy
io ho a che fare
tutti i giorni con voci del genere. Negli inferi le voci mi
perseguitano e non
mi fanno piú nessun effetto."
"Come
possiamo
svegliarlo?"
"Non
possiamo. È questo
il punto! Da quello che posso pervenire sta tenendo una battaglia
personale per
la sopravvivenza. L'unica cosa che possiamo fare è stare
uniti e allontanare
eventuali attacchi! Ora cerchiamo un riparo."
Nico
prende in braccio Jason
e si incammina verso l'entroterra, io lo seguo a pochi metri impugnando
vortice
e guardando con circospezione in ogni direzione.
Dopo
circa venti minuti di
camminata tra alberi enormi e cespugli spinosi, ci troviamo di fronte
ad una
caverna vicino ad un fiumiciattolo. Un posto perfetto per accamparci
per un
paio di giorni.
"Nico
fermiamoci
qui!" indico la caverna.
"Concordo.
Sono esausto!
Un po di riposo non ci farà che bene..."
Entriamo
e ci sediamo su un
gradino di pietra all'interno della grotta. Tiro fuori il mio zainetto
viola e
lo apro per la prima volta. Con mio grande stupore noto che all'
interno ci
sono un paio di barattoli di ambrosia.
"Niiiiiicoooo
guarda un
po cosa ho nello zaino?"
"Wow
ti prego dimmi che
ce ne possiamo prendere un paio di cucchiaiate stasera..."
"Mhhh
vabbene! Non ti si
può dire no alla tua faccia cucciolosa!"
"Percy
quante volte ti
ho detto di non darmi nomignoli......oh ma al diavolo i tuoi
soprannomi, dammi
un po di dolce e rigenerante ambrosia!"
Dopo
esserci trangugiati
tutto il barattoletto di ambrosia e dopo aver controllato i parametri
vitali di
Jason decidiamo di alternarci alla guardia della caverna. Il primo
turno tocca
a Nico così mi rannicchio vicino al corpo caldo di Jason e
mi lascio andare tra
le braccia di Morfeo.