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Autore: Wise girl    28/05/2014    2 recensioni
Fiction ispirata al film "l'ultimo dominatore dell'aria" per quanto riguarda il corso della storia non anticipo niente, dico solo che non sarà uguale al film. Ho messo ispirato solo perché l'ambientazione è la stessa, ovviamente i personaggi sono Jacksoniani(?).
Bene dopo questa "formidabile" introduzione lascio a voi giudicare, buona lettura.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Malcom's pov


Arrivammo alla scuderia dove ci aspettavano quattro magnifici cavalli. Quattro perché? Mi domandai mentalmente.


"Nel caso tua sorella avesse ragione il cavallo sarà per lei" affermò Jason salendo sul suo cavallo grigio.

Mi ci volle un attimo per fare i conti : 4 cavalli: siccome uno per Jason, uno ipoteticamente per mia sorella e uno per Ottaviano. Il quarto era per me, ma io non avevo la minima idea di come si andasse a cavallo. Inoltre avevo un po' di paura, anche se non lo avrei mai ammesso.


"Stai aspettando la manna dal cielo?" mi domandò irritato Ottaviano, già sul suo cavallo.


"Cosa? No" dissi e salì con un po' di difficoltà sul mio cavallo, poi i cavalli iniziarono a galoppare verso il fiume Stige.


Percy's pov


Annabeth si sciolse dall'abbraccio. Negli occhi della ragazza si notava un velo di incertezza ma non ci badai poi così tanto.

"Che ne dici se per cercare il pranzo invece mi aiutassi?" concesse lei.

Io sorrisi, probabilmente per lei chiedere un aiuto per qualcosa richiedeva uno sforzo enorme.

"Ne sarei onorato" risposi.

Uscimmo dalla grotta e ci mettemmo in cerca di qualche bacca o frutto. Non riuscivo ancora bene a identificare Annabeth: a volte dura e rigida, altre fragile e dolce. Non capivo proprio a cosa erano dovuti questi così frequenti cambi di umore.


Arrivammo in una radura completamente spoglia, eccetto qualche basso arbusto e alcuni cespugli.

"Percy vieni presto, penso di aver trovato delle more!" gridò la ragazza mentre correva verso ai cespugli.

Mi incamminai verso di lei quando a un certo punto mi sentì osservato, mi guardai attorno e notai dietro ai cespugli un ragazzo che incoccava una freccia in direzione di Annabeth.

"Attenta!" Gridai correndo verso di lei. La spostai dalla traiettoria della freccia appena in tempo, fortunatamente non colpì neanche me.

Subito dopo un ragazzo vestito in un completo verde, simbolo che diceva che faceva parte della nazione della terra, si fece avanti con un altra freccia incoccata sull'arco.


"Che ci fate voi qui?" Domandò tenendo a stento fermo l'arco."Vattene" gridai deciso facendo apparire una sfera d'acqua nella mano.

Il ragazzo sgranò gli occhi " ma tu sei..."

"Si lo sono e ti uccido subito se non te ne vai" risposi senza neanche farlo finire.

Il ragazzo indietreggiò spaventato e poi corse via, lasciandoci soli.


Annabeth's pov


Non riuscivo a crederci: Percy aveva assunto un atteggiamento cosi protettivo nei miei confronti…. il suo tono quando minacciava il ragazzo era cosi protettivo!

"Mi hai salvata...perché?" riuscì a domandargli con un fil di voce.

"Tu hai salvato me, non te lo ricordi più? E inoltre si fa' così tra amici...ci si aiuta a vicenda" mi rispose avvicinandosi.

Ecco che quella sensazione allo stomaco cominciava a rifarsi sentire.

"Si ma io non sono...della tua stessa nazione" ribattei.

"Basta con questa storia delle nazioni, io penso che se le 4 nazioni collaborassero il mondo sarebbe più bello no? Basta tradimenti. Discriminazioni tra le nazioni, non pensi?".

Adesso la sensazione di nausea ormai stanzia nel mio stomaco.

Penso che dovresti tornare dalla tua gente” dissi abbassando lo sguardo “...sarebbe una disgrazia se ti perdessero, sono fortunati ad averti".

Tornammo alla grotta e mi accasciai per terra. Il pensiero di quello che stavo contribuendo a fare mi fece sentire debole e una sensazione di freddo mi investì a tal punto che mi raggomitolai su me stessa.

"Hai freddo? mi chiese premuroso.

"Un po'" lo informai.

"Aspetta..." Disse, poi si sdraiò accanto a me e mi fece appoggiare la testa sul suo petto.

"Va meglio?" Mi chiese.

Io risposi con un sorriso e dopo poco mi addormentai sentendomi al sicuro e mi dimenticai di metterlo al corrente di cosa stava per accadere.


Mi risvegliai nel pomeriggio, perlomeno questo sembrava dalla luce che entrava nella caverna. Mi tirai in piedi e mi guardai attorno: ormai non c’era più molto tempo per avvisare Percy.


Percy…ehi, sveglia” dissi dandogli un lieve calcio per svegliarlo.

Ciao” rispose battendo gli occhi prima di tirarsi in piedi.

Vederlo così tranquillo mi infastidiva ancora di più.

Percy senti…” presi un respiro profondo “…devi andare”.

Perché?” chiese.

La tua gente ha bisogno di te e io…io…sono una cattiva persona”

Non chiamarla la mia gente e poi…tu non sei cattiva!” sbraitò quasi arrabbiato per la mia dichiarazione.

Io indietreggiai.

Scusa ma…tu non sei cattiva, una persona cattiva non mi avrebbe salvato l’altro giorno e mantenuto in vita” spiegò calmandosi.

Si ma l’ho fatto perché…” non finì di ribattere che tre ombre affusolate apparvero sul pavimento della grotta.




  
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