IL LILLIPUZIANO (parte terza)
Mi
appoggio con un sospiro alla macchina di Price e incrocio le braccia al petto.
“E
questo è tutto!” Sussurra Jenny con aria rassegnata abbassando la testa,
mentre Philip, in piedi sul tetto dell'auto, la fissa con aria sconsolata.
“Secondo
voi sarà stato il troppo allenamento a far ammattire Mark?” Chiedo con una
smorfia.
“È
una cosa assurda!” Patty continua a camminare avanti e indietro con un’
espressione incredula dipinta sul volto: “Eppure è quello che è
successo!”
Philip
si siede sul tetto della macchina e sbuffa rumorosamente: “Questa situazione
comincia a darmi sui nervi… Eh… ma quando sarà tutto finito cambierò i
connotati a quel Lenders…”
“Philip,
smettila, ci manca solo che vi prendiate a pugni!” Jenny scuote il capo e
lancia un’occhiata indignata al ragazzo.
"Ma
non può essere, non posso credere che Mark..." Comincia Holly inarcando le
sopracciglia.
"E
invece devi crederci... e vuoi sapere perché? Perché è
un babbuino, ovvio!” Ribatte Benji con aria annoiata, anche lui sul tetto
dell'auto.
Hutton
guarda il ragazzo e si volta verso Baker che alza le spalle: "Sembra
impossibile che abbia potuto fare una cosa del genere ai suoi compagni di
squadra!" Tom mette le mani sui fianchi e sposta lo sguardo su un punto
indefinito.
"Però
dovete ammettere che i rapporti fra lui e Benji non sono stati sempre idilliaci
e anche con Philip ha avuto diversi battibecchi!" Esclamo spalancando gli
occhi.
Jenny
alle mie parole si volta e mi lancia un'occhiata.
“Ma
dai! Anch'io all'inizio non potevo soffrire Oliver, ma non mi sono mai sognato
di ridurlo alle dimensioni di un telefono cellulare… e poi, allora, Rob che
centra? È assurdo!” Esclama Price sbuffando.
Mi
giro a guardarlo: “Secondo me Mark non voleva colpirlo!”
“Cosa?”
Domanda Patty .
“Beh...”
Le lancio un'occhiata: “È stato
lui a buttarsi su Benji per evitare che venisse colpito!”
“E
invece si sono rimpiccioliti tutti e tue!" Sussurra Jenny accigliandosi.
Annuisco
e torno a guardare i tre mini
giocatori.
“Io,
invece, mi domando, più che altro, con che diavoleria ha combinato tutto questo
macello! Ne ho viste tante nella mia vita, ma una macchina del genere non credo
sia stata ancora inventata!” Baker sospira e prende a camminare.
“Avete
detto che aveva una forma inusuale!” Holly si avvicina all'auto e mette una
mano sul tetto guardando i compagni.
Faccio
spallucce: “Sì, beh, non sembrava né una pistola, né un fucile... più che
altro dava l'idea di un giocattolo... tutta colorata di giallo!” Alzo di nuovo
le spalle: “Non ho mai visto una cosa del genere!”
“Allora
cosa facciamo?” Chiede Patty guardando uno per uno i presenti.
“Non
abbiamo nulla in mano... neanche una traccia o che so io, siamo ad un punto
morto!” Baker scuote mestamente la testa e si sente Price sbuffare
rumorosamente.
“Inoltre
non siamo in Giappone e non abbiamo nessuna idea di dove possano essersi
nascosti Mark ed Ed... sempre che non si siano persi, il che è decisamente
probabile dal momento che non hanno idea di dove si trovino!” Dico tutto d'un
fiato tirando poi un lungo respiro.
“Warner...”
Sussurra Benji con aria assorta.
“E
allora volete aspettare qui finché la soluzione non vi piova dal cielo?”
Chiede Jenny con tono duro.
Patty
si volta a guardarla e per qualche secondo nessuno parla.
“Vedrete
che prima o poi Mark si farà vivo!” Esclama all'improvviso Rob: “Non può
lasciarci così per sempre, siamo suoi amici, no?”
“Già!”
Esclamo con aria tetra.
“Comunque
dobbiamo fare qualcosa! Non può andarsene in giro a miniaturizzare i compagni
di squadra senza un motivo apparente!” Sbotta Baker incrociando le braccia al
petto.
Holly
lo fissa un tantino sorpreso: “Sì, hai ragione,
ma come vedi siamo ad un punto morto!”
Stringo
le labbra di fronte alla cruda verità di quell'affermazione e mi allontano di
qualche passo dall'auto inarcando un sopracciglio nel vedere un ragazzo che
punta dritto verso di noi con passo spedito: “Anthony?" Mi chiedo un
po’ sorpresa.
Il
giovane si ferma a qualche metro da me si mi guarda incerto per poi avvicinarsi.
“Hanno
chiamato dalla polizia!” Esclama mostrandomi il cellulare: “Sono riusciti a
trovare la macchina e ora posso andare a riprenderla!”
Annuisco
in silenzio prima di esclamare: “Perfetto! Così ora non dovrai più
preoccuparti!”
Anthony
alza le spalle: “Sì, è vero!”
Mi
giro a guardare Patty che mi lancia un’occhiata confusa. Apro la bocca per
dirle qualcosa, ma il mio amico esclama: “Se non è troppo disturbo, avrei
bisogno di un passaggio.”
“Mi volto di scatto e rimango a fissarlo
per qualche secondo: “Ehm… a… aspetta un attimo!” Balbetto facendo
qualche passo indietro prima di girarmi.
“Accidenti!”
“Che c’è? È successo qualcosa?”
Chiede Patty poco convinta.
“Ancora quel tipo!” Esclama Benji
mettendosi in piedi per guardare meglio.
“La polizia ha trovato la macchina con
la quale sono fuggiti Mark e Ed!”
“Cosa?”
Annuisco solamente e lancio un’occhiata
ad Anthony che sta aspettando poco lontano: “Ora che facciamo?” Chiedo
guardando gli altri.
“Beh, non penso che l’abbiano trovata
con loro due dentro!” Borbotta Philip con aria annoiata.
“Però ora sono a piedi!”
L’attenzione ricade su Hutton che alza
le spalle: “Sempre che non abbiano chiamato un taxi o preso un’altra
macchina!” Aggiunge subito.
“Escludo il taxi!” Dico scuotendo la
testa: “E per la macchina… beh, quella di Anthony aveva le chiavi
all’interno quando l’hanno presa!”
“Quindi siamo a cavallo!” Esclama
Denton facendo un salto.
“Sembrerebbe di sì…” Baker inarca
un sopracciglio e lancia un’occhiata al ragazzo moro poco più in là: “Ma
che sta aspettando?”
“Ah, giusto, dimenticavo!” Mi
massaggio dietro la nuca: “Vorrebbe un passaggio fino alla centrale!”
“Potremmo vedere se la polizia ne sa di
più!” Dice Patty con aria pensierosa: “Tanto, anche rimanendo qui, non
risolveremo nulla!”
“Io ci sto!” Esclama Jenny con fare
deciso: “Non abbiamo nulla da perdere!” La giovane guarda il suo ragazzo
sull’auto e Philip annuisce: “Sì, sono d’accordo anch’io!”
“Quindi è deciso?” Domanda Hutton.
“Credo proprio di sì!” Baker muove
qualche passo in direzione dell’auto verde.
Mi guardo intorno e lancio un’occhiata
al ragazzo ancora in attesa indicandolo con un gesto della testa: “Sarà
meglio che non salga nella stessa macchina con Benji, Rob e Philip… non vorrei
traumatizzarlo!” Esclamo con un sorriso.
“Sì, certo!”
I ragazzi annuiscono e Jenny prende i tre
giovani sull’auto.
“Prendo la tua auto, Price!” Non
riesco a non sorridere mentre il giovane guarda il veicolo con aria allarmata.
“Perché?”
Faccio spallucce: “Qualcuno dovrà pur
portarvi fino alla centrale, o sbaglio?”
Apro la portiera per poi richiuderla:
“Mi stavo dimenticando la cosa più importante!” Penso scuotendo la testa,
mentre gli altri cominciano a dirigersi verso l’altra auto ad eccezione di
Patty, che si accomoda sul sedile anteriore di quella di Benji, e avvicinandomi
ad Anthony.
“Allora?” Chiede il ragazzo con aria
impaziente.
“Non c’è problema, possiamo
andare!”
“Alleluia!” Esclama l’altro aprendo
le braccia e precedendomi in direzione del’auto: “Pensavo non vi decideste
più! Sembravate una giuria in attesa di decidere il verdetto! Non dovevate
condannare nessuno, solo darmi un passaggio!” Anthony si ferma con la mano
sulla portiera e mi fissa con aria imbronciata: “O non sono degno di ricevere
tale dono?”
Lo guardo sbattendo le palpebre,
perplessa, e mi limito a sorridere con aria innocente: “Andiamo!”
* *
*
Sono trascorsi ormai più di venti minuti
da quando Anthony è entrato in una delle stanze della centrale, e ancora non
accenna ad uscirne.
Sbuffo e mi muovo sulla sedia: “Ma che
stanno combinando?”
“Staranno facendo degli accertamenti!”
Esclama Patty seduta vicino a me.
È l’unica che è scesa; gli altri sono
rimasti ad aspettare in macchina il nostro ritorno.
“Hm? Per assicurarsi che sia davvero il
proprietario?”
“Sì, credo di sì!” La giovane
sospira e fissa il vuoto.
“Che cè?” Chiedo con un mezzo
sorriso: “Ti stai annoiando anche tu?”
“No, è solo che… ecco, mi sembra
ancora tutto così assurdo!” La giovane scuote la testa: “Tutta questa
situazione: i ragazzi in quelle condizioni, Ed e Mark che fanno i fuggiaschi…
non è normale!”
Annuisco in silenzio e guardo il
pavimento.
“E poi non capisco come, Ed Warner,
possa aiutare Mark in una storia del genere!”
Mi giro di scatto verso la ragazza e la
fisso con aria curiosa.
“Cioè, come avrà fatto a
convincerlo?”
“Devi ammettere, però, che anche solo
credere ad una cosa del genere…”
Patty alza le mani: “Va bene, ho capito,
tutta la faccenda ha del surreale, però…”
“Non credi che Lenders sarebbe stato il
primo a ridere in faccia a chiunque gli avesse offerto in… regalo quella cosa
ch usa come arma?” Domando con una smorfia.
“Tu credi che gliel’ abbia data
qualcuno? In effetti è la cosa più sensata… non avrebbe certo potuto
prendere quell’affare in un mercatino delle pulci!” Gatsby stringe gli occhi
e rimane in silenzio per qualche secondo prima di sbottare: “Ok, diamo per
scontato che qualcuno abbia dato quell’oggetto a Mark!”
“E sia riuscito a convincerlo che non è
un giocattolo!” Aggiungo con un sussurro.
“Esatto! E a questo punto dobbiamo dare
per scontato anche il fatto che Lenders sia impazzito perché non è normale che
conci in quel modo i compagni di squadra, ti pare?” Patty si volta con aria
indignata e continua: “Gli sarebbe stato difficile fare tutto da solo ed ha
cercato aiuto… mi sembra quasi normale che abbia chiamato Ed…” Scuote la
testa: “Mi rifiuto di ragionare ancora su questa storia! È completamente
senza logica, punto!” Gatsby incrocia le braccia a rimane in silenzio.
“L’unica cosa certa è che siete stati
catapultati qui all’improvviso senza volerlo e senza nessun avviso… di
nessun genere!” Guardo una porta che si apre e intravedo Anthony.
“Siamo sicuri che non stiamo
dormendo?” Chiede Patty con poca convinzione.
Sorrido leggermente e mi alzo quando il
mio amico mette un piede fuori dalla stanza: “Forse sarebbe la spiegazione più
plausibile!”
Il ragazzo si volta e ci fa segno con la
mano prima di avvicinarsi mostrando con aria soddisfatta le chiavi che ha in
mano.
“Bene, ora la smetterai di
piagnucolare!” Bisbiglio con un sorriso.
“Guarda ch è anche colpa tua… se non
ti fossi dimenticata la borsa…” Comincia mentre usciamo dall’edificio.
“Sì, sì, ho capito, è colpa mia!”
Borbotto distrattamente guardando la strada. Mi blocco all’improvviso e
afferro Anthony per la maglia: “Ehi! Ti sei ricordato di chiedere dove
l’avessero trovata?”
“Non ce n’è stato bisogno!” Alza le
spalle e aumenta il passo.
“Bene, e allora dov’era?”
“Non te lo dico!” Risponde
semplicemente l’altro.
Apro la bocca per poi richiuderla. Lancio
un’occhiata a Patty che chiede: “Perché, scusa?”
Anthony si ferma e ci guarda: “A cosa vi
serve saperlo?”
“Ma… niente, solo curiosità!” Cerco
di sorridere con aria convincente, ma l’altro non sembra voler mollare.
“Allora se è così non c’è bisogno
che vi dica nulla!”
Respiro a fondo e cerco di farmi venire in mente qualcosa: non me lo ricordavo
così rompiscatole e la cosa riesce ad irritarmi.
“Ascolta… ehm… Anthony!” Patty fa
un passo verso il ragazzo: “Perché non ci dici quello che vogliamo sapere e
la finiamo qua? O vuoi costringermi a diventare violenta?”
Sgrano gli occhi e fisso Gatsby, ma
Anthony non sembra impressionato da quelle parole. Inarca un sopraciglio e sta
per dire qualcosa quando si sente urlare: “Avete fatto?”
Ci giriamo contemporaneamente tutti e tre
e vediamo Holly fuori dall’auto che si avvicina lentamente.
“Che strano…” Sussurra Anthony:
“Anche lui ha un’aria familiare.”
Sposto automaticamente gli occhi a terra.
“Stiamo cercando di farci dire dove
hanno trovato l’auto!” Sbuffa Patty.
“Perfetto, allora abbiamo una traccia,
diciamo!”
“Traccia? Traccia per cosa?” Anthony
ci guarda con aria confusa.
“Ehm… no, ecco…” Guardo gli altri
due giovani in cerca di aiuto, ma inutilmente.
“Già prima ho avuto qualche dubbio…
non è che conoscete chi mi ha rubato la macchina e ora lo state cercando?”
Sobbalzo senza volerlo a quella domanda e
deglutisco.
“Sì, è così, ma non sappiamo perché
l’abbiano fatto!” Esclama Hutton con aria seria: “È per questo che
dobbiamo trovarli!”
“Ah, sono più persone?”
Holly annuisce: “Sono due nostri amici!”
Anthony mi fissa con un sorriso tirato
come a sfidarmi a inventare un’altra scusa.
“Adesso che sai tutto ci dici, per
favore, dov’è il posto?” Domanda Patty esasperata.
Anthony sospira e annuisce.
* *
*
“Non capisco come sia riuscito Holly a
convincerlo con due singole frasi!” Borbotto tra me mentre sono al volante
dell’auto.
“Forse il tuo amico voleva solo sapere la
verità e quello che ha sentito gli è bastato!” Patricia guarda con una certa
apprensione fuori dal finestrino.
“Eccoci!” Esclamo vedendo una piazzola di
sosta al lato della carreggiata. Metto la freccia e dopo qualche metro mi fermo
spegnendo l’auto.
“Sicura che sia questo il posto?” Chiede
Patty con aria leggermente contrariata guardando il panorama intorno.
“Sicurissima!” Sospiro e scendo dal mezzo.
Una folata di vento mi schiaffeggia il viso
portando con sé un intenso profumo di fiori.
Inspiro profondamente e chiudo gli occhi
assaporando l’aria fresca e pulita. Pochi istanti e il rumore di un auto mi fa
riaprire gli occhi.
La macchina verde si ferma e i tre passeggeri
scendono.
Jenny infila la testa nell’auto e sembra
discutere da sola per qualche istante prima di sospirare rassegnata, e aprire il
palmo di entrambe le mani.
Distolgo lo sguardo e prendo a fissare il
castagneto che ci circonda e che segue la strada da ambo i lati. Sorrido
leggermene mentre cammino per qualche metro costeggiando la piazzola.
“Potrebbero essere ovunque!” Si sente
gemere Jenny.
Mi volto e la vedo scuotere mestamente la testa
con aria afflitta.
“Se sono qui, in mezzo a tutti questi alberi,
non li troveremo mai!” Rincara la dose Patty.
“Però c’è una nota positiva!” Dico
cercando prima di tutto di convincere me stessa: “Da questa parte non sono
andati!” Indico un punto oltre la piazzola e Baker si affaccia notando il
brusco pendio: “Molto probabilmente hai ragione!”
Alzo le spalle e incrocio le mani dietro la
testa: “Però potrebbero essere ovunque… uffa!”
“Ehi, abbiamo compagnia!” Holly si
allontana di poco per poi girarsi: “È il tuo amico!”
“Che cosa?” Domando incredula: “Cos’è
venuto a fare?” Mi chiedo incrociando la braccia al petto e fissandolo mentre
si avvicina.
“Però non è sicuro che si siano inoltrati
fra gli alberi!”
La voce di Patty mi fa voltare.
“Infatti sarebbe stato più semplice seguire
la strada!” Le fa eco Tom.
“Dove si arriva proseguendo da qui?”
Mi giro ma non vedo nessuno e sobbalzo
lievemente ricordando lo stato in cui trovano tre giovani.
“Ecco, per arrivare al prossimo centro
abitato ce ne vuole… però ci sono diverse case lungo la strada!”
“Allora potremmo andare a chiedere!”
Esclama Holly.
“Non è una cattiva idea!”
Anthony si avvicina a mi tira una pacca sulla
schiena: “Come procedono le ricerche?”
Sorrido con aria poco convinta:
“Perfettamente, come vedi!”
“Ancora lui? È un incubo!” La voce di
Benji mi fa rabbrividire.
“La vuoi piantare! Così ti sente!” Philip
sibila molto rumorosamente e si vede Jenny che si volta di scatto camminando
velocemente verso le auto.
“Ma cosa…?”
“Bene, perché non andiamo a vedere se
qualcuno ha visto qualcosa?” Domando alzando la voce più del dovuto. Ma non
vi è risposta alla mia proposta perché un improvviso bagliore cattura l’
attenzione dei presenti.
Sembra provenire da dietro gli alberi,
dall’altro lato della strada.
“Cos’è sta…?”
“Jenny?!” Patty comincia a correre nella
direzione in cui vi era prima la giovane che sembra essere scomparsa
all’improvviso.
“Non può essere!” Penso guardando con
apprensione fra gli alberi senza riuscire a vedere nulla.
“Jenny, stai bene?... ragazzi!” Gatsby è
inginocchiata a terra e ci guarda con preoccupazione: “Anche Jenny è…”
Fissa Anthony con aria allarmata e non finisce la frase.
“Cos’è successo? Dov’è finita quella
ragazza?” Il giovane mi stringe una spalla, ma l’unica cosa che riesco a
dire è: “Credo che non dovremo più andare a cercarli…”
“Come sei perspicace!” Esclama qualcuno
dall’altro lato della strada.
“Mark!” Hutton fa un passo avanti cercando
di individuarlo.
“Vedo che ci sei anche tu, Oliver… beh,
peggio per te!”
Finalmente si vede qualcuno farsi avanti; pochi
istanti e Mark Lenders ci sorride con un ghigno mentre fra le mani stringe un
oggetto giallo dall’aspetto bizzarro.
per
Haibara88: ciao, mi dispiace per aver aggiornato con tutto questo ritardo^^; però
mi fa davvero piacere sapere che la fanfic ti piace! Baci! (ps: grazie per
averla inserita nei preferiti!)
per
Saretta1381: ehm… sì, in effetti è un po’ un delirio, questa fanfic… ma
dopotutto non lo sono un po’ anche i sogni, alle volte?^^ Il povero Philip è
stato sfortunato a capitare nel mio subconscio, ma vedrai che una soluzione verrà
trovata! Baci!