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Autore: myskinnylove    05/06/2014    4 recensioni
If you remember me, then i don't care if everyone else forgets.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7
 

Le loro labbra iniziarono a conoscersi un po’ di più mentre le mani stringevano corpi ancora sconosciuti.
Tuttavia a Felicity non piaceva, non si sentiva a suo agio e non vedeva l’ora che tutto quello finisse.
Lentamente si staccò «Devo andare…» schernì sorridendo delicatamente, entrò nel locale prese la borsa e il cappotto, con un leggero bacio sulla guancia salutò Jack e si diresse verso il parcheggio.
Camminava velocemente, stringendosi a se per proteggersi dal freddo quando qualcuno la bloccò facendola voltare.
Oliver.
«Santo cielo, mi hai fatto venire un infarto, ti sembra il modo!?» si portò una mano sul petto come a constatare se il suo cuore era ancora lì dopo lo spavento.
«Tu! Tu me lo hai fatto venire a me l’infarto! Ma che diavolo ti è saltato in mente?» Oliver stringeva il suo braccio, scuotendola leggermente. Aveva avuto molta paura quando l’aveva vista tra le braccia di quello che poteva essere un assassino.
«Come vedi non è successo niente!» rispose staccandosi bruscamente dalla presa del giustiziere.
Per Oliver era successo il peggio che poteva succedere. Qualcosa dentro di lui bruciava ogni principio che aveva nei riguardi di Felicity.
«Felicity, se disubbidisci ancora come hai fatto questa sera mettendo a rischio te stessa e il Team dovrò tagliarti fuori da ogni missione.»
Dig ascoltò tutto tramite la trasmittente "Andiamo Oliver, non esagerare." borbottò mentre sentì il tono freddo e duro di Arrow.
«Ah davvero? Bene, se non apprezzi nemmeno quello che faccio per ritrovare chi ti ha torturato non puoi apprezzare nient'altro di me. Stavo solo cercando di aiutarti. E - e se questo è il ringraziamento, m-me ne vado io allora.» si girò velocemente per non affrontare lo sguardo e le parole di Oliver che fino ad ora non avevano fatto altro che ferirla.
"Idiota." commentò Diggle.


Appena riaprì la porta di casa Felicity corse ad accendere il suo tablet per spiare tutto il contenuto del cellulare di Jack.
Per quello che ne sapeva era stato tutto fin troppo facile. Jack faceva parte di qualcosa di più potente, qualcuno che voleva colpire Oliver e lei, per quanto potesse lo avrebbe impedito.
Prese il suo personale cellulare e disattivò tutto.
Controllò ogni tasca del cappotto per trovare eventuali trasmittenti. Smontò tutto l’apparecchio elettronico del suo telefono ma nulla.
Niente di niente. Come se Jack fosse veramente innocente.
Digitò la password e si collegò alla trasmittente. Aprì tutti i file che conteneva e li passò sul suo computer.
Attuò un programma che impediva la localizzazione e attentamente controllò ogni cartella che riempiva il suo schermo.
“Operazione Arrow”
Visualizzò quel nome e un brivido le attraversò la schiena.
La copia di un’e-mail era l’unico documento al suo interno.
Salve sig.Jack Harley,
la prego di mantenere l’anonimato e so che di lei mi posso fidare.
Si rechi al mio studio non appena legge questa e-mail.
L’indirizzo è: Central Avenue n.17


Sebastian Blood
.”

Sebastian.
La data era di un giorno prima del loro rapimento.
Felicity frenò l’istinto di chiamare Oliver.
Passò la notte in cerca di notizie, elaborando un piano.


Oliver entrò nella fonderia con passo deciso. Voleva solo prendere a pugni il primo sacco che gli capitava.
«Felicity?» chiese subito Sara non appena vide Oliver seguito da Diggle.
L’arciere non rispose e continuò dritto verso l’area allenamento. Dig si avvicinò alla ragazza e sbuffò «E’ sempre il solito cretino.»
«Ma Felicity dov'è? Sta bene?»
Il soldato annuì.
«Quindi la piccola blondie ha fatto il suo primo debutto da spia?» Roy intervenne.
«Roy…» lo ammonì Sara.
«Penso che la scommessa la vincerà lei.» bisbigliò sorridendo fiero della sua amica non presente.

 
***
Il sole era chiaro in cielo, appena sveglio dopo una lunga notte, come quella di Oliver.
L’aveva passata al covo, rigirandosi sul piccolo divano.
Una notte da scordare in pratica.
Dei passi interruppero quello che era un silenzio contornato dal cinguettio degli uccellini e dal rumore della città.
Felicity era appena scesa dalle scale con un fare incerto e imbarazzato.
«Voglio dirti che mi è costato molto venire qui stamattina.» chiarì quando fu nella visuale di Oliver.
Il ragazzo si tirò su velocemente posizionandosi di fronte alla bionda.
«Quando sono tornata a casa ho trovato molte informazioni...» dalla borsa estrasse un fascicolo che con lentezza posò sul tavolo più vicino. «…Spero ti siano utili.» commentò alla fine, guardandolo dritto negli occhi, urlando in silenzio il dolore che provava nel sentirlo così distante.
«Feli» Oliver sussurrò ma le parole scomparirono in un sospiro.
«Buona fortuna, Oliver.» strinse le labbra, soffocando qualche parola di troppo, si voltò e uscì da dove era entrata.
Chiuse gli occhi, cercando di trovare le parole per spiegare quella situazione.
Cosa stava spingendo via Felicity da lui?
La risposta era nella domanda: lui.
Aprì il fascicolo, notò che erano moltissimi fogli, con allegate tantissime foto. Felicity ci aveva lavorato tutta la notte.
Una piccola  grande donna.


Quando entrò alla Queen Consolidated la scrivania della sua IT girl era vuota.
«Ha preso qualche giorno di malattia.» rispose la segretaria all'entrata.
Diggle lo raggiunse poco dopo «Felicity?» chiese indicando la postazione vuota.
«Stamattina è passata e mi ha dato tutte le informazioni che ha trovato, sono tantissime, Jack è inevitabilmente collegato con Blood, ma Sebastian ha a che vedere con un uomo, dobbiamo scoprirne al più presto l’identità.»
«Ok, ma hai chiesto scusa a Felicity ?» domandò di rimando, completamente disinteressato della faccenda di Blood.
Oliver non rispose, si voltò e guardò Starling City, cercando di immaginare cosa stesse facendo Felicity in quel preciso istante.
«Oliver.» lo richiamò Diggle, la risposta era chiara «Va da lei e chiedile scusa, in ginocchio… con un bel pacco di cioccolatini, dei fiori magari, e un diamante visto che puoi permettertelo poi magari forse… ti perdonerà!»
«Non penso sia il caso.»
«Non mi importa quelli che pensi, lei merita le tue scuse, hai esagerato. Felicity è tanto fragile quanto forte, ma tu sai davvero come ferirla. Lo fai tutti i giorni.»
«Cosa intendi?» si rizzò sulla sedia.
«Andiamo, non ci crede nessuno a questa finta sorpresa. Lo sanno tutti tranne te.» Con queste parole enigmatiche per il cervello di Oliver, Diggle lasciò l’ufficio.


Senza nessuna spiegazione di come fosse finito lì, Oliver si ritrovò di fronte alla soglia dell’appartamento di Felicity.
Aveva il pugno alzato, pronto a bussare.
Ma qualcuno lo anticipò aprendo all'improvviso la porta.









 
ECCOMI, SEMBRAVA IMPOSSIBILE, MA CE L'HO FATTA (L'ANTICO CAPITOLO ANDv PORTATO IN SALVO!)
AAAAAAAAAAH, LA SCUOLA è AL TERMINE E FINALEMNTE POTRò DEDICARMI SOLO ALLA FF.

Spero vi sia piaciuto questo capitolo.
Ebbene Felicity rinuncia alla sua carriera da spia solitaria e decide di lasciare il lavoro ad Oliver e farsi da parte.
La sua uscita dalla fonderia è stata tipo: BITCH PLEASE, BOW DOWN, QUEEN SMOAK IS HERE.
E brava Felicity dalle mille sfumature.
Oliver sempre il finto tonto , Diggle la voce della ragione e della nostra 'Speranza'.
Bene, secondo voi chi c'è dietro Blood? Ammetto che non è molto difficile da indovinare.... un cattivone molto sexy!
Comunque scopriremo tutto molto presto, e ricostruirò la trama delle ultime puntate a modo mio!

con questo vi saluto mie carissime lettrici, aspetto con curiosità le vostre parole.
Un bacio grandissimo.
Scusate ancora per il ritardo.

Myskinnylove.

 
  
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