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Autore: Khaleesi_Hale    13/06/2014    2 recensioni
GLI HUNGER GAMES. NON MI SEMBRA VERO CHE SARO' IO QUEST'ANNO A RAPPRESENTARE IL MIO DISTRETTO. NON SONO PRONTO, ANCHE SE FACCIO IL DURO ESTERIORMENTE, DENTRO HO PAURA. TEMO ANCORA DI PIU' QUELLO CHE SUCCEDERA' DA QUANDO CLOVE MI HA DETTO CHE SARA' LEI , IL TRIBUTO FEMMINA DEL NOSTRO DISTRETTO. DEVO SALVARLA IN QUALCHE MODO, IO LA AMO E LEI DEVE TORNARE. PENSO A TUTTO QUELLO CHE POTREI FARE PER PROTTEGERLA MA, ALLO STESSO TEMPO LA PAURA PRENDE IL CONTROLLO DELLA MIA MENTE, E INIZIO A IMMAGINARE A LE COSE ATROCI CHE POTREBBERO CAPITARLE.LA MIA PAURA AUMENTA , E A BREVE I GIOCHI HANNO INIZIO. NON SO SE RIUSCIRO' A UCCIDERE QULCUNO, MA PER CLOVE FAREI DI TUTTO. E MENTRE ME NE STO QUI SEDUTO AD ATTENDERE IL GIORNO, DELL'INIZIO DI QUESTO INFERNO PENSO A COME PUO' UN SOLO UOMO AD OBBLIGARE MIGLIAIA DI PERSONE A UCCIDERSI FRA LORO, A FARLE MORIRE DI FAME NEI DISTRETTI SENZA IL MINIMO RISENTIMENTO.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Cato, Clove
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cato. ~~Mancano pochi giorni ormai alla mietitura, ho una forte sensazione di ansia. Sguainare la spada durante l'allenamento e colpire più e più volte il manichino finché non cade a terra in mille pezzi è semplice, ma nell'arena ne sono sicuro è completamente diverso, sei costretto a uccidere una persona in carne e ossa per sopravvivere, e magari riesci pure a vincere ma il dramma viene dopo. Molti vincitori del distretto 2 dicono che anche se vinci i giochi muori lo stesso per i sensi di colpa. Non credo di essere pronto a uccidere qualcuno. Ma io devo farlo, devo tornare a casa,devo tornare per rivedere Clove e la mia famiglia. Non avrei mai pensato che quest'anno sarei stato io il tributo volontario del distretto 2. In realtà sono gli istruttori, quelli che ci addestrano fin da piccoli, che decidono quando uno è pronto per offrirsi volontario per i giochi. E così per questa 74° edizione degli Hunger Games sarò io il tributo maschio del mio distretto. A dire la verità vedendomi esteriormente non sembra che mi preoccupi che tra poco andrò a combattere in un'arena e a uccidere dei ragazzi come me, anzi sempre pronto come se stessi per esplodere, come quegli aerei che sganciano le bombe, e in pochi istanti sono tutti morti. Non lascio vedere a nessuno i miei sentimenti perché qui devi essere forte, e coraggioso senza farti scrupoli per sopravvivere. Ai ragazzi che durante l'addestramento cedono vengono inflitte dure punizioni, è successo anche questa mattina a due ragazzini di appena12 anni, li hanno portati via. Gli abbiamo visti tornare qualche ora dopo pieni di lividi e con lo sguardo vuoto. Di solito dopo l'allenamento io e Clove ci vediamo nel giardino vicino al limite del distretto, ma stamattina quando sono uscito di casa per andare dagli istruttori per migliorare la mia mira nel colpire con la spada , lei mi aspettava sulla porta con aria agitata. Inizialmente non l'avevo notata , così mi chiamò con tono secco: <<-Cato.>> <<-Clove, che ci fai qui?>>-le rispondo stupito. <<- Senti, non ho molto tempo, sono in ritardo per l'allenamento. Oggi invece che incontrarci al giardino vediamoci davanti a casa mia. Devo dirti una cosa importante!>>-mi dice spedita. Non faccio nemmeno in tempo a chiederle di cosa si trattasse che era già andata via. Subito dopo l'allenamento, sono andato a casa sua. Lei era già davanti alla porta ad aspettarmi. <<-Vieni...>> - mi dice quasi sotto voce. La seguo senza fare domande. Apre la porta di casa, non ero mai stato da lei. Ha una casa fantastica molto accogliente e nell'aria c'è un forte profumo di lavanda. Senza preavviso prende la mia mano e mi trascina su per dei gradini fino ad arrivare alla soffitta. << -Questa è la mia stanza,so che sembra strano ma qua in soffitta c'è molta calma è tranquillità e amo la come la luce del sole illumina quella finestra con i vetri colorati.>> Accenna un sorriso,amo quando sorride vorrei che lo facesse sempre. <<-Oggi ti ho chiesto di vederci qui perché dopo che ti dirò ciò che so, volevo passare qui con te per avere un bel ricordo di questa stanza, come il ricordo di noi due che guardiamo il tramonto attraverso i vetri colorati della finestra...>> <<-Oh be è fantastico, ma cosa mi devi dire?->>le chiedo timidamente. <<-Prima voglio che tu sappia che sei la persona migliore che potessi conoscere in questo posto, e che ti voglio bene da morire, e forse morirò proprio perché ti voglio talmente bene che quando saremo in quell'arena farò di tutto per farti tornare a casa.>> In quel momento,capisco che gli istruttori le avevano comunicato che sarebbe stata lei il tributo femmina del distretto 2 per la 74° edizione degli Hunger Games. Non sapevo a cosa pensare ne cosa dire, finché poco dopo, Clove, mi domanda: <<-Non dici niente?- >>mi fa guardandomi con quei suoi occhioni verdi,con qualche sfumatura di grigio. E in quell'istante decido di dire esattamente ciò che penso <<-Siceramente ho paura,tanta paura, ma la cosa che mi fa stare meglio e che ti amo, e che se sarà necessario userò il mio corpo come scudo per proteggerti.>> <<-Così mi fai piangere,non me l'aspettavo un Cato così sdolcinato, e comunque noi ci difenderemo a vicenda.>> Abbiamo passato il resto della serata a parlare e a guardare tramonto. I due giorni seguenti non riuscimmo a vederci perché gli istruttori avevano aumentato le ora di allenamento. Il giorno della mietitura ero nervoso, mia madre piangeva e mio fratello non mi toglieva gli occhi di dosso. Tutto il distretto era unito nel piazzale dove fin dai primi Hunger Games, venivano sorteggiati, per così dire i tributi. L'inviato di Capitol City è davanti al microfono, non accenna nemmeno a estrarre un nome dalla boccia che domanda a tutti i presenti: <<-Qualche ragazza coraggiosa che si offre per rappresentare il distretto ai giochi di quest'anno?>> Mi volto a destra dove ci sono tutte le ragazza, intravedo Clove che fa un passo in avanti molto insicuro, poi sento quelle parole <<-Mi offro volontaria!->> sono le stesse che dovrò pronunciare i fra pochi istanti . Clove viene accompagnata sul palco, e subito dopo l'inviato di Capitol riformula la domanda: -Bene bene, e ora qualche ragazzo forte e intrepido che dimostrerà il duo coraggio offrendosi volontario? Indugio, la frase che dovrei dire mi frulla nella testa, gli istruttori mi lanciano un'occhiataccia facendomi cenno di andare avanti, faccio un respiro profondo e mi decido: <<-Mi offro volontario.>> In un lampo due pacificatori mi prendono per le braccia e mi accompagnano sul palco. <<-Quali sono i vostri nomi?->>ci chiede l'inviato <<-Clove Ketnwell.>> <<-Cato Hadley.>> Rispondiamo entrambi ,gli istruttori ci fanno cenno di sorridere. E così con un sorriso falso sul viso, lasciamo forse per sempre il nostro distretto. Veniamo accompagnati in due stanze separate per salutare i famigliari. <<-Tranquilla mamma andrà tutto bene->>provo a farla calmare ma lei continua a piangere. Faccio appena in tempo ad abbracciare mio fratello, che un pacificatore mi prende con prepotenza e mi scorta via dalla stanza e mi fa salire sul treno per Capitol. Quando salgo sul vagone Clove è già li ad aspettarmi con gli occhi lucidi. Durante tutto il viaggio nessuno ha voglia di parlare, io in realtà vorrei urlare. Tremo e per far si che Clove non se ne accorga nascondo le mani dietro la schiena. Ho il respiro affannato , e ho mille pensieri per la testa. Non riesco ancora a realizzarlo, parteciperò agli Hunger Games , e per di più insieme a Clove. Ad un tratto la mia mente si svuota, il mio unico pensiero è di fare tutto ciò che è necessario per salvarla.
   
 
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