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Autore: Sam Hutcherson    14/06/2014    8 recensioni
Non te lo meriti Katniss. Eppure lui è qui. Per te. Per proteggerti ancora una volta. Ma
questa volta lo amerai come lui merita di essere amato.
Naturalmente EVELARK. Vade retro babbani. FF dedicata a Peeta Mellark!
Perché Peeta è il nostro re, ogni due ne sforna tre, noi cantiam così perché, perché Peeta è il nostro re!!! Smile without a reason whyyyy!!!!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Lady, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Siamo nel bagno della nostra stanza di hotel. Peeta si è seduto sul bordo della vasca da bagno mentre io gli disinfetto le ferite.

-Guarda che hai combinato- dico tentando di scrostare il sangue dalla ferita a mezza luna.

Peeta stringe le labbra e alza le spalle.

Io alzo gli occhi al cielo.

-Katniss visto che abbiamo finito, vuoi andartene domani mattina?- chiede Peeta mentre io gli tampono delicatamente le ferite.

-Se vuoi possiamo rimarere qui un altro pò...tipo possiamo visitare Capital. Qualche cosa di divertente da fare lo troveremo.-

Lui si avvicina e mi bacia il collo, mentre io butto il cotone striato di sangue nell' cestino.

Sento Peeta che mi abbraccia da dietro, scostandomi delicatamente i capelli da una parte per baciarmi il collo.

-Mh...ma noi siamo bravi a divertirci comunque, no?...-

Mi giro e lo bacio ma nella mia testa un idea mi sta già solleticando il cervello.

"Quale cervello?"
"Eccola puntuale come la morte!"
"O la prova costume"

 

 

 

è mattina presto e io sono sveglia da ore mentre Peeta dorme sereno sul nostro letto abbracciando il mio coscino coperto solo da un leggero lenzuolo. E sorride nel sonno. Quanto è bello quando sorride.

Ho progettato tutta la giornata, mostre d'arte, pasticcerie eleganti,sarà una giornata tutta dedicata a Peeta. Sono sempre stata indifferente a questo genere di cose:compleanni, feste, aniversari...ma questa volta voglio solo...ringraziarlo, dimostrargli che gli sono grata per tutto quello che fa per me.
 Ho lasciato i capelli sciolti.
"Che c'entra adesso che hai lasciato i capelli sciolti?"
"scusa stavo parlando con te?Non mi sembra."
"Ti verranno le rughe fa un pò di Yoga! Inspiiiiiiiraaa e essspiraaaa"
"Ci risiamo"
"Inspiiiiira e esss..."
"BASTA"

Gli ho ordinato la sua colazione preferita: Cappuccino, biscotti al cioccolato, tost alle fragole.(autrice pov. Ok, lo ammetto: Non so bene quale è la colazione preferita di Peeta, ma visto che siamo mooolto simili gli ho ordinato la mia colazione preferita!)

In effetti è pazzesco che un pasticcere elaborato come lui preferisca queste cose così semplici e banali a qualche cosa di spettacolare.(Vero?)

Ma Peeta è così.

Si muove nel letto e apre gli occhi.

-Hey-sussurro portandogli il vassoio e posandogli un bacio sulle labbra .

-Kat? Ma che ?-

-Buon aniversario!- trillo io.

-Mi hai preparato la colazione?- dice spalancando gli occhi.

-Non fare quella faccia; non ho resuscitato un uomo.-

-ma...Kat...-

-sh...sono passati 4 anni da quando mi hai salvato la prima volta. Buon aniversario amore-sussurro

Lui mi afferra delicatamente la testa tra le mani e mi da uno dei baci più appassionati che abbia mai ricevuto.

-Grazie-

Io gli sorrido e gli faccio segno di mangiare.

Quando ha finito, mi alzo dal letto e gli dico.- Vestiti ho una sorpresa per te-mormoro.

Peeta indossa un paio di Jeans e una maglietta azzurra che richiama il colore dei suoi occhi.

-Beh che facciamo?-chiede curioso.

-Oggi la giornata l'ho organizzata io, quindi seguimi-Gl prendo la mano e insieme usciamo sotto il sole di Capital City.

Lo trascino per le grandi vie della citta fino a bloccarlo all'inizio di una via.

-Chiudi gli occhi e non sbirciare.-gli dico e lui strizza forte gli occhi per dimostrarmi che sono veramente chiusi.

Lo trascino fino al centro della strada dove un immenso edificio si erge imponente in tutta la sua grandezza. Ho chiesto in giro questa mattina e mi sono fatta dire il nome del più grande e importante museo di Capital City. Completo di: quadri statue, dipinti di tutti i generi. Insomma dovrebbe piacergli.

-Aprili- sussurro.

Peeta apre gli occhi e dopo essersi abituato alla luce del sole li spalanca.

-Kat! Ma ...Ma...è...è...-balbetta lui.( Per capirci: Ha più o meno la stessa reazione di una Fangirl davanti al suo attore preferito..:.aaaahhhhh!!!!OMG!OMG!)

Io rido e lo afferro per la mano cominciando a trascinarlo verso il museo.

-Si è proprio lui-

-O mio Dio.-

Per tutta la mattina vengo trascinata da Peeta da un piano all' altro del museo, da un quadro all'altro mentre lui inchioda oni volta che vede un quadro. Quindi praticamente sempre e io rischio sempre di andare a sbatterci contro. A ogni quadro descrive lo stile e i punti luce il colore o roba del genere.

Dopo il quindicesimo quadro ho adottato la tecnica del sorridere e annuire.

Sono contenta di averlo reso così felice per una volta; questa è una cosa solo per lui e se la merita.

È agitato e eccitato come un bambino e gli occhi sono spalancati per la meraviglia e l'eccitazione e sembrano diventare sempre più grandi ad ogni sala in cui entra.

Le stanza sono o piene zeppe di statue di forme e colori strani e vivaci, oppure completamente spoglie con Decine e decine di quadri che corrono sui muri.

Davanti a ogni quadro c'è un bigliettino con l'autore e le spiegazioni del quadro.

Io non lo leggo tanto ci pensa Peeta a leggere, commentare, riassumere e valutare.

Mentre Peeta osserva i "Magnifici passaggi di colore" io mi perdo a guardare una bambina con la mano chiusa in quella del padre che deve rimanere un pò piegato per stringerla.

La bambina indica saltellando un dipinto colorato che rappresenta il mare.

Saltando fa si che i suoi boccoli biondi si muovano come delle molle su e giù.

È adorabile.

Ma che mi prende? Io non voglio figli. Si. Cioè no.

Sono troppo incasinata per un figlio.

-Kat?-Mi chiama Peeta.

IO mi rigiro staccando lo sguardo dlla bambina bionda che saltella e trovo Peeta che mi guarda interrogativo. Mi ero legermente incantata.-Kat ti stai annoiando?-chiede avvicinandosi e prendendomi la mano.

Gli sorrido-No tranquillo, cosa dicevi?.-

La mattinata trascorre tranquilla e io mi beo della vicinanza e della felicità di Peeta.

Quando Peeta ha visto tutte le opere d'arte due volte è giunto il momento di andare a pranzo.

-Katniss posso scegliere io il posto?- mi chiede Peeta mentre camminiamo alla ricerca di un ristorante per le strade affollate di Capital City. Io mi fermo e innarco le sopracciglia.

-Certo. Avevi in mente un posto in particolare?-chiedo.

Lui alza un braccio per indicarmi la direzione e io mi lascio guidare da Peeta.

-Non sapevo che conoscessi così bene le strade di Capital-

Lui senza gardarmi afferma- Beh dopo che tu sei sata rimandata nel tredici io sono stato trattenuto qui, quindi ho avuto modo di imparare.-

-E come fai a conoscere questo ristorante?-chiedo cercando di nascondere dal mio tono di voce il sospetto. Non so perchè ma il fatto che Peeta sia andato in un ristorante romantico mentre io ero lontana, mi fa montare dentro un turbamento che ormai conosco fin troppo bene.

Lui mi guarda forse allarmato dal mio tono teso- Ehm...è uno dei migliori di Capital.Perchè?-

Mh sarà...e se ci fosse andato con una ragazza? Una ragazza capitolina? Una ragazza capitolina che ridacchia con una voce squillante? Riesco a immaginarli fin troppo bene, mentre camminano a braccetto visitando mostre d'arte e ristoranti romantici.

-No niente- rispondo io evitando il suo sguardo.

-Kat dai dimmelo...-dice fermandosi e guardandomi negli occhi.

Io abbasso lo sguado perchè davvero nn riesco a mentire con gli occhi di Peeta che mi scrutano curiosi e indagatori.-Non ti preoccupare...non è...niente di importante.-dico.

Lui ha capito glielo leggo negli occhi, sorride sotto i baffi e mi guarda tra il giocoso e il dolce.

Io sbuffo e squoto la testa lanciandogli un occhiata esasperata.

Non si trattiene e ride al mio comportamento per poi accogliermi sotto il suo braccio e stamparmi un bacio sulla tempia ma non dice niente. Per fortuna. Ha un buon instinto di sopravvivenza Peeta...

Arriviamo in un ristorantino piccolo e buio ricoperto di candele per fare luce, ci sono tanti balconcini sulle pareti che contengono coppie che mangiano e si guardano negli occhi in modo davvero vomitevole.

Do una gomitata a Peeta e gli indico una coppia che si guarda come se volesse leggersi nel pensiero.

-Noi siamo così disgustosi?-

Peeta fa spallucce- spero di no-

Ci fanno accomodare in un balconcino basso che quasi tocca terra.

Peeta si assenta un attimo per andare al bagno e io rimango a studiare il menù alla fine scelgo un semplice piatto di pasta al sugo.

Dopo una decina di minuti Peeta torna.Ma che c'è caduto dentro?

-Come mai ci hai messo tanto?- chiedo.

-C'era la fila.- dice lui sorridendomi.

Rimaniamo tutto il tempo a chiacchierare de più e del meno e a prendere in giro le altre coppie.

Quando usciamo ci mettiamo a camminare lentamente mano nella mano mentre attorno a noi Capital City rallenta e viene immersa nel'aria frizzante della sera.

Ci riroviamo a tramonto su una panchina davanti alla passeggiata. Un leggero venticello scompigia i capelli a Peeta che mi sorride. Mi appoggio alla sua spalla mentre lui mi passa un braccio sopra le spalle e io mi accoccolo di più a lui, poggiando le mie gambe sulla sua gamba sinistra e lasciandole penzolare.

-è stata una giornata Bellissima- sussurra Peeta nel silenzio.

-Già-confermo io.

-Non posso credere che hai fatto tutto questo...-

-Non è poi un granchè- dico affondando il volto sul suo collo.

-Non è vero è stata perfetta,Buon aniversario amore-sussurra Peeta e mi para davanti agli occhi una scatoletta argentata.

Io spalanco un pò di più gli occhi- Peeta ma cosa...?-

-Apri- dice lui.

Io la prendo tra le mani e con delicatezza sciolgo il nastro argentato e sollevo il coperchio.

Una catenina argentata con al centro una perla grigia che brilla ai riflessi del tramonto.

-O mio Dio. Sussurro- è bellissima-

Peeta mi sorride- Ti piace?-

-Certo che mi piace! Peeta ma è la mia...?-

-Si è la stessa-

-Grazie-sussurro e poi lo bacio intensamente per poi staccarmi.

-Mettimela-dico a Peeta porgendogli la collana.

Peeta mi scosta delicatamente i calpelli da una parte e mi bacia il collo per poi agganciarmi la catenina al collo. É semplice come me ed è bellissima.

La sfioro un ultima volta con le dita e torno a poggiare la testa sulla spalla di Peeta che mi abbraccia e mi bacia i capelli.


Quanto è bello poter usare tutte e due le mani!!! Allora Bimbi miei, so che siete stanchi e siete in vacanza ma dai lasciate un commentino ! Devo sapere che ci siete, devo sapere se vi è piaciuto o no ! Devo sapere perchè non vi è piaciuto ! DEVO SAPERE!!!
Calmati. ...........Ok sono calma...ragazzi io non sono tutta questa bellezza, se non mi recensite mi fate preoccupare. Se mi fate preoccupare mi vegono le rughe e io NON POSSO AVERE LE RUGHE A QUINDICI ANNI!!! quindi recensite<3 E daaaaaaiiiii recensite fate un atto di carità perchè sto leggermente impazzendo...ci tenete alla mia salute mentale? Probabilente è già sparita all'orizzonte la mia salute mentale ma non è il caso di peggiorare la situazione...
Allora oltre a questo sclero time che spero mi perdonerete commentiamo il capitolo ...allora il capitolo...è ...boh.
Vi amo tribx con tutto il mio cuore.
-Sam

 

 

  
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