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Autore: Raven Callen    14/06/2014    3 recensioni
Scoppio a piangere, affondando la faccia nel mio cuscino.
Eh si, io sto piangendo.
Chi l’avrebbe mai detto?
Io, la vanitosa, egoista, arrogante, superba Elisabeth Delmas, sono capace di piangere.
[..]
A volte basta provare a vedere le cose da un'ottica diversa..
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO: 




[- Ma se io non volessi aspettare? - ]
 
 
***
**
*




- Beh, in verità aspettare non è mai stato il tuo forte…- commenta Ulrich, rispolverando quel vecchio e bellissimo ricordo.
Per risposta gli lancio un’occhiata di avvertimento.
- Se aspettavo te sarei ancora lì, piena di ragnatele, dietro al capanno degli attrezzi. – lo rimbecco, alzando altezzosamente il mento e gonfiando un po’ le guance.
- Vero. – sorride lui, scusandosi e afferrandomi un fianco. – Però mi sono fatto perdonare! –
Guardo l’anello che brilla al mio dito e il bimbo (Potremmo chiamarlo Ulrich II – Non pensarci nemmeno. Piuttosto, che ne dici di Jean Pierre? – Come tuo padre? Oh, no, credo che un Jean Pierre basti e avanzi!) che dorme nella culla proprio accanto a me.
- Si, posso dire che ti sei fatto perdonare.. – acconsento, lasciandomi baciare dolcemente da mio marito.
Non credo che mi abituerò mai ai suoi baci, ed è questa la cosa meravigliosa. Dopo averli aspettati tanto a lungo, voglio godermi al meglio ogni loro singolo istante.
 
Ulrich è cambiato, in tutti quegli anni. I tratti sono sempre quelli, duri e spigolosi, che si addolciscono solo con le persone che ama.
Si è alzato parecchio, ora abbiamo la stessa altezza.
Sarebbe stato imbarazzante essere più alta dell’uomo che ho sposato…
(Signora Stern, suona bene…)
E’ maturato tantissimo, tutti noi siamo maturati molto nel tempo.
E sono successe tante cose assurde…
Non credevo – mai nella vita – di poter trovarmi in sintonia con.. Yumi. Miracolo della solidarietà femminile. O forse merito dei due gemelli che le gonfiano la pancia.
Non sembra più un sedano, ora pare una balena!
 
Oppure il miracolo è avvenuto anni fa, dopo una litigata, la prima, con il mio (allora) ragazzo. Il vedermi piangere e imprecare deve averla convinta che era ora di buttar giù la nostra vecchia rivalità.
Lei e Ulrich sono tornati solo amici, sul serio questa volta. Li controllo personalmente, ma con discrezione, per evitare un qualsiasi ritorno di fiamma. Come si dice, la prudenza non è mai troppa.
Ulrich e William non si scannano più, ma rimangono costantemente in competizione. Si sfidano costantemente: gare di forza, di abilità, di abbuffate… a queste stupidate si unisce anche Odd, ogni tanto. E noi donne (e Jeremy) sulla veranda a scuotere il capo.
Bah, gli uomini…
Di quel buffon, ehm, di Odd non so molto. È in viaggio per il mondo con la sua bella, ogni tanto manda qualche cartolina. Non si è sposato, non ancora.
Nemmeno Jeremy e Aelita sono sposati, troppo impegnati nel loro lavoro di ricercatori informatici. Ma questo non significa che non passino molto tempo insieme..
Ridacchio tra me e me. Non riesco a credere di essere entrata a far parte del gruppo. E’ talmente strano e bello che mi viene da ridere.
 
Mentre mi alzo, sorridente, vedo il mio riflesso nello specchio della nostra camera da letto.
Sono una trentenne sposata con un figlio e un affiatato gruppo di amici.
Nonostante il tempo mi abbia resa più responsabile e consapevole, rimango sempre la magnifica e splendida Sissy!
Questa è la più meravigliosa delle favole e certe volte non posso credere che tutto questo sia vero…
È la vita (im)perfetta che ho sempre sognato.
 
- Sembra tutto un sogno, vero? –
Reclino la testa all’indietro, appoggiandolo al petto di mio marito e annuisco.
- Non svegliarmi. –
Mi bacia il capo (anni fa non l’avrebbe mai fatto) e mi accarezza la mano con la fede.
- Sono felice che tu mi abbia baciato, quel giorno. – lo sento sorridere contro i miei capelli.
- Beh, se aspettavo te… -
- Mi stai diventando ironica? Passi troppo tempo con Yumi e Aelita… -
- Che c’è, sei geloso? –
- Io? Figurati. Non è di certo con loro che sei legata per la vita. –
Sorrido, felice. Completamente ubriaca di gioia.
 
- Voglio che non finisca mai. –
Ulrich, voltandomi lentamente, mi bacia di nuovo.
- Non finirà. –
 
Molti mi danno della sdolcinata, ma non mi importa. Ho coronato il mio sogno, ho ottenuto più di quanto potessi mai immaginare.
Ho coronato il mio sogno…
 
Mentre il nostro album di fotografie rimane spalancato sul letto matrimoniale, il piccolo Jerome si agita nella culla.
 
Non può andar meglio di così…
 
 
 
 
 
Angolo del Corvo:
 
Ehi, salve gente!
Ehm, da quant’è che non mi faccio vedere? Un secolo, come minimo.
Chiedo a tutti – a quelli che ancora si ricordano di questa long – scusa, perché avevo detto che mi sarei sbrigata e invece mi sono persa tra le altre cose da fare. E perché sono pigra.
Mi dispiace tantissimo!
Che poi, tra l’altro, è pure corto, come capitolo.
Ma non è poi così strano, visto che è l’epilogo.
Avrei potuto far finire la long con lo scorso capitolo, ma volevo anche dare uno scorcio del futuro dei miei personaggi.
Spero che vi sia piaciuto e che sia tutto chiaro (nel caso non lo sia, chiedetemi pure)
Questo era l’ultimo dunque.
“Così mi ferisci” termina qui e non sono previsti sequel.
Scriverò qualcos’altro su Lyoko, più avanti.
Per  ora vi saluto e vi ringrazio tutti per la vostra presenza e pazienza!
Grazie mille, e arrivederci!
Kiss
 
The Raven
 
  
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